[HM] bozza presentazione Workshop 1 -draft on workshop on Austerity policy, welfare, insolvency

Marianna Sica msmerira en gmail.com
Lun Mar 26 10:19:31 CEST 2012


Hola,

Grazie Andrea per l'ampliamento, per noi va molto bene così!

Ci aggiorniamo durante la punta mumble di domani alle 19, va bene per tutt@?

A presto
Marianna



Il giorno domenica 25 marzo 2012, afuma <afuma en eco.unipv.it> ha scritto:
> Hola,
>
> allego qui sotto una bozza del workshop su politiche ausaterity,
> insolvenza e welòfare europeo, tratto dalll suggerimento bolognese, che ho
> allargato e ampliato ai temi del welfare.
>
> IN attesa della bozza /draft sul primo workshop che Aitopr ha pronesso
> perdomani. ESprimetevi. Vale il silenzio assenso, per cui per domani alle
> 19.00, se non ci sono obiezioni, cambiamenti, integrazioni, cancellazioni,
> spammiamo.
>
> Fuma
>
> -----
>
> Hola,
>
> I attach below an outline of the workshop on austerity policies,
> insolvency and European welfare, based on suggestions from Bologna, which
I
> expanded and extended to issues of welfare.
>
> Waiting for draft on the first workshop that has Aitor promised for
> tomorrow. Express yourself. Worth a silent assent, so for tomorrow, after
> 7pm.,  we start spamming everywhere
>
> Best
>
> Fuma
>
> ****
>
> Italiano
>
> La crisi finanziaria e sociale europeo ha avuto finora una sola risposta:
> la necessità di una politica di austerità. Conosciamo già i risultati.
> L'esempio greco è abbastanza evidente, dopo 5 leggi finmanziarie lacrime e
> sangue il rapporto debito / PIL , invece di essere ridotto, è ancora
> aumentato. E 'chiaro che l'obiettivo di questo "finanziarie"(In Greekland,
> Italia, Spagna, Portogallo e dovunque) non ha nulla a che fare con la
> stabilità di bilancio, ma ha molto a che fare con il processo di
> finanziarizzazione del welfare, privatizzazione ed espropriazione dei beni
> comune e lo sfruttamento della forza lavoro.
>
> L'Europa ha bisogno di una politica economica alternativa.
>
> Suggeriamo due punti, che ci piacerebbe discutere in questo workshop.
> 1. La critica del debito e le pratiche di insolvenza possono essere
> elementi di ricomposizione dal basso dei movimenti. Il debito è visto oggi
> come un ricatto generalizzato e come una nuova forma di sfruttamento
> biopolitico: questo meccanismo viene percepito, con chiarezza, da una
parte
> grande della società, e può essere tematizzato in aree eterogenee e più
> grande del tradizionale attivismo, come il movimenti come il 15M spagnolo
o
> "occupys degli Stati Uniti". In particolare negi Usa possiamo vedere come
> l'esperienza delle occupazioni delle case, per i quali il mutuo non
possono
> essere pagati, si sta spontaneamente diffondendo. E 'chiaro che nel
> contesto della crisi attuale il tema dell'insolvenza può diventare un
> possibile contropotere finanziario, un campo attraverso il quale si
> attaccano materialmente le operazioni di finanza e si mira alla
> riappropiation democratica della finanza.
> 2. Un nuovo welfare europeo, in grado di essere adeguata alle nuove forme
> di valorizzazione. Pensiamo che potrebbe essere basato su due pilastri
> principali: un reddito di base incondizionato, e il libero accesso ai beni
> comuni (materiali e immateriali), Il nuovo welfare deve essere finanziato
> da unica politica europea in materia di bilancio, in grado di superare le
> politiche fiscali nazionali.
>
> In questo workshop ci chiediamo: Quali battaglie possono essere aperte
> tema dell'insolvenza nei confronti dei creditori pubblici o privati?
> Come pensare e produrre il passaggio dalle pratiche di resistenza contro
> l'espropriazione dei beni comuni e la
> riappropriazione dello stesso tipo per le pratiche che costituiscono il
> Comune?
> Che tipo di strumenti possiamo organizzare al fine di avviare una
> battaglia per un reddito di base europeo, condizioni di lavoro migliori
(in
> termini di salari, diritti dei lavoratori, la riduzione del tempo di
> lavoro, superamento della condizione di precarietà)?
>
> English
>
> The European financial and social crisis has had till now only one
> response: the necessity of austerity policy. We already know the results.
> The Greek example is quite evident, After 5 recessive budget laws the
greek
> debt/Gnp ratio, instead of being reduced, is still increased. It is clear
> that the ratio of this budget policies (In Greekland, Italy, Spain,
> Portugal and anywhere) has nothing to do with the budget stability, but
has
> a lot to do with the process of financialization of welfare, privatization
> and expropriation of common goods, and exploitation of labour force.
>
> Europe needs an alternative economic policy.
>
> We suggest two points, we’d like to discuss in this workshop.
> 1.      The critique of the debt and the practices of insolvency can be
> elements of the recomposition from the bottom of the movements. The debt
> today is seen as a generalized blackmail and as a new form of biopolitical
> exploitation: this mechanism is felt, with clarity, from a big portion of
> society, and it can be thematized in heterogeneous and bigger areas of the
> traditional activism, like the movements such as the spanish 15M or the
> U.S. occupys'.In particular in the States we can see how the experience of
> the occupations of the houses, for which the loan can't be paid, is
> spontaneously spreading. It is clear that in the context of the actual
> crises the theme of the insolvency can become a possible financial
> counterpower, a field through which attack materially the finance
> operations and aim to the democratic riappropiation of the finance.
> 2.      A new European welfare, able to be adequate to the new forms of
> valorisation. We think it could be based on two main pillars: an
> unconditional basic income, and the free access to common goods (both
> material and immaterial), This new welfare should be financed y a unique
> European budget policy, able to overcome national fiscal policies.
>
> In this workshop we ask: What battles can be opened on the right of
> insolvency against public or private creditors, on the "non" return of the
> money allocated in the loans of different nature and in the home loans, on
> the refuse to pay common goods and foundamental services?
> How to think and produce the passage from the  practices  of resistance
> against the expropriation of common goods and the
> re-appropriation of the same to the constituent practices of the Common?
> Which kind of tools can we arrange in order to start a battle for an
> European basic income, better labour conditions (in terms of wages,
> workers’ rights, reduction of labour time, beyond the precarity
condition)?
>
> _______________________________________________
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> https://listas.sindominio.net/mailman/listinfo/15shm
>
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