[Presos] [Contropotere] Sul Processo Marini 2
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Sun Nov 24 17:11:15 CET 2002
Giovedì 21 novembre ha avuto luogo la 3° udienza dell'appello del
processo Marini e il nostro caro procuratore generale ancora una
volta ci ha deliziati con imprecisioni, errori storici e deliri
vari.
Ha parlato per almeno un'ora di Patrizia Cadeddu e dell'attentato (a
lei affibiato) a Palazzo Marino, fregandosene volutamente del fatto
che sia la vicenda sia Patrizia non rientrino in questo processo;
inoltre lei si è sempre dichiarata estranea ai fatti e ha scontato,
comunque, 3 anni di galera.
Parecchio tempo ha dedicato anche alla rapina di Bergamo, per la
quale sono stati arrestati Bonanno e Stasi.
Il suo unico intento è stato quello di impressionare il più
possibile la giuria facendo un gran polpettone di vicende di cui
alcune non rientrano in questo procedimento, e altre sono
volutamente storpiate.
Per ben cinque ore ha parlato incontrastato, il grande attore, e tra
gli avvocati della difesa regnava il silenzio. Tra il pubblico
qualche sbadiglio, un po' di risate, ma anche tanta di rabbia perchè
onostante un vetro antiproiettile ci dividesse dai compagni
detenuti, i secondini per paura di non si sa cosa (degli anarchici
bisogna sempre aver paura!), dopo il controllo al metal-detector e
la perquisizione delle borse all'entrata (a qualcuno sono stati
chiesti anche i documenti); pretendevano comunque che comunicassimo
a 4 metri di distanza. Insomma, neanche al vetro ci potevamo
avvicinare.
Neanche stavolta Marini si è dimenticato la sua geniale teoria per
cui esistono due livelli: quello palese (chi rivendica gli
attentati) e quello occulto (chi lo compie), sostenento addirittura
che gli anarchici hanno nel DNA l'odio per le forze dell'ordine. In
più ha parlato delle diverse anime del movimento: l'ala pacifica e
antimilitarista (FAI) e l'ala insurrezionalista che rivendica le
azioni dirette e rivoluzionarie, in cui il cosiddetto "livello
palese" va oltre l'ideologia (sacrosanta secondo il nostro show-man)
accettando invece metodi violenti.
Parlando dei gruppi di affinità ha cercato di fare un collegamento
con le "cellule islamiche". Ha accennato anche agli arresti di
Cosenza sostenedo l'importanza dell'articolo 270 (ASSOCIAZIONE
SOVVERSIVA) e di conseguenza affermando che non deve essere
abrogato.
La stessa mattina Giovanni Barcia è stato riportato in Spagna;
Gregorian Garagin e Francesco Porcu rimarranno a Rebibbia fino alla
fine del processo; Carlo Tesseri invece sarà a Rebibbia fino al 19
dicembre (data prevista per la scarcerazione).
La prossima udienza è stata fissata per giovedì 28 novembre.
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