[Presos] [Contropotere] per un 12 dicembre di lotta!

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Fri Dec 6 15:09:04 CET 2002


12-12-1969     21-07-2001
TERRORISTA E' LO STATO
LIBERI TUTTI/E! FUOCO ALLE GALERE


Ha ancora senso oggi scendere in piazza il 12 dicembre? Crediamo di si e lo 
faremo.
Non chiederemo verita'. non andremo a pietire dallo Stato - come fanno 
altri - cio' che sappiamo e che e' senso comune: lo Stato uccide!
Ha importanza sapere se fu tizio o caio a mettere la bomba di piazza 
Fontana, se fu il SID o la CIA a pagarla? No, qualunque variabile assuma la 
risposta, il dato politico di fondo non cambia; in una fase di crisi 
politica ed economica e di attacco operaio allo Stato e ai padroni la 
risposta istituzionale fu quella, allora, e come sempre, di 
fronte  all'insorgenza proletaria, della repressione: la strage di stato.

Questo e' quello che riaffermeremo: che lo Stato, ogni Stato, e' assassino, 
e lo Stato borghese si abbatte e non si cambia.
La piena coscienza di quanto successo 30 anni fa ci rende ancor piu' 
evidente la tragica illusione di chi si adopera per emendare lo Stato, 
nessuno spazio, se non per il proprio strapuntino di potere personale ed 
economico, puo' garantire l'ipotesi di bilanci partecipativi.
Oggi la borghesia, spinta dalle proprie insanabili contraddizioni e dalla 
propria smodata ambizione ad un ulteriore e sempre piu' pressante attacco 
alla classe,presenta ai proletari il duro conto della suo ancora indiscusso 
dominio.

Peraltro il quadro sociale presenta numerose analogie con quello nel quale 
maturo' il movimento del '68. Una unione, almeno in luce, tra le lotte 
degli operai colpiti dalle ristrutturazioni selvagge e quelle degli 
studenti. Questi ultimi alle prese con una riforma del sistema scolastico 
che reintroduce termini e logiche classiste come quelle dell'avviamento al 
lavoro.
Se le lotte degli anni '60 videro la saldatura tra le lotte degli operai 
del nord con quelli immigrati dal sud, saldatura che si espresse i una 
coscienza di classe che supero' le oggettive differenze socio-culturali, 
oggi siamo chiamati a favorire
la formazione di una vera coscienza di classe internazionalista che veda 
unito il proletariato italiano con quello immigrato.

Unione sempre piu' indefettibile di fronte ad un attacco che partendo dalla 
Bossi-Fini, passando per la riforma Moratti, fino ad arrivare alla vicenda 
FIAT ci dimostra che per Lorsignori non siamo uomini e donne con una nostra 
identita', ma anonima forza lavoro usa e getta.

Per ribadire con tutta la nostra forza questi concetti, aspettiamo tutti 
coloro i quali non sono mai stati tratti in inganno da falsi miti, primo 
fra tutti quello del capitalismo buono europeo contrapposto a quello 
cattivo made in USA.


GIOVEDI' 11 DICEMBRE 2002

ORE 11

Assemblea Aula2-lettere Università La Sapienza-Roma

ORE 17

Concentramento alla lapide di Giorgiana Masi


SABATO 14 DICEMBRE 2002

Manifestazione nazionale a Genova


Assemblea delle realtà anticapitaliste, antiistituzionali, fuori dai 
finanziamenti pubblici, contro la politica della concertazione e degli accordi

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