[Presos] Contropotere digest, Vol 1 #136 - 4 msgs

contropotere-admin at inventati.org contropotere-admin at inventati.org
Tue Feb 4 06:36:05 CET 2003


Invia le richieste di iscrizione alla lista Contropotere all'indirizzo
	contropotere at inventati.org

Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
	http://www.inventati.org/mailman/listinfo/contropotere
oppure, via email, manda un messaggio con oggetto "help" all'indirizzo
	contropotere-request at inventati.org

Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo
	contropotere-admin at inventati.org

Se rispondi a questo messaggio, edita la linea dell'oggetto in modo
che sia piu` utile di un semplice "Re: Contents of Contropotere
digest..." -------------------- Send Contropotere mailing list
submissions to
	contropotere at inventati.org

To subscribe or unsubscribe via the World Wide Web, visit
	http://www.inventati.org/mailman/listinfo/contropotere
or, via email, send a message with subject or body 'help' to
	contropotere-request at inventati.org

You can reach the person managing the list at
	contropotere-admin at inventati.org

When replying, please edit your Subject line so it is more specific
than "Re: Contents of Contropotere digest..."


Today's Topics:

   1. Livorno 22 marzo. Convegno nazionale  anarchico (contropotere-admin at inventati.org)
   2. La rapina in banca. (contropotere-admin at inventati.org)
   3. Per la liberazione di Marco Pierattini! (contropotere-admin at inventati.org)
   4. Jesi. rettifica data iniziativa contro la guerra (contropotere-admin at inventati.org)

--__--__--

Message: 1
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Wed, 22 Jan 2003 16:13:11 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Livorno 22 marzo. Convegno nazionale  anarchico
Reply-To: contropotere at inventati.org


Domenica 22 marzo, a Livorno, si svolgerà il Convegno nazionale
anarchico sul tema: "L'organizzazione del movimento dei lavoratori:
un problema aperto. La proposta anarchica: esperienze sul campo,
modelli teorici di riferimento, prospettive."
Il convegno è stato promosso dall'assemblea nazionale dei lavoratori
e delle lavoratrici anarchici e organizzato dal gruppo di lavoro
nominato in quella sede; L'iniziativa si inserisce nell'impegno che
gli anarchici stanno sviluppando all'interno del movimento dei
lavoratori per la difesa del reddito proletario, contro la
precarizzazione del lavoro, l'attacco al welfare, per la ripresa del
conflitto sociale e sindacale, per la costruzione di una rete
internazionale di solidarietà.
Il convegno si terrà nella sede della Federazione Anarchica
Livornese, Via degli Asili, 33 - Livorno, dalle ore 9.30.
Al momento sono impegnati i seguenti compagni sui seguenti temi:

Tiziano Antonelli: Saint Imier, il modello di organizzazione degli
anarchici fra continuità e rottura;Cosimo Scarinzi: l'intreccio tra
solidarietà e corporativismo,
centralismo e federalismo;Cristiano Valente: L'esperienza anarchica degli
ultimi anni, un primo
bilancio;
Roberto Barbieri: l'organizzazione come problema teorico: i modelli
non convenzionali.
Invitiamo i compagni a far pervenire comunicati e relazioni entro la
fine di gennaio per avere la possibilitàdi farli circolare.
Per contattare il gruppo di lavoro

Telefono: 0586885210 il lunedì e il giovedì dalle 18 alle 20

Posta: Federazione Anarchica Livornese - FAI, Via degli Asili 33 -
57100 Livorno
Posta elettronica: t.antonelli at tin.it


per il gruppo di lavoro
tiziano antonelli






--__--__--

Message: 2
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Mon, 3 Feb 2003 14:32:38 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] La rapina in banca.
Reply-To: contropotere at inventati.org

Messaggio in formato MIME composto da più parti.

------=_NextPart_000_0033_01C2CB91.19CC21A0
Content-Type: text/plain;
	charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable

La recensione di un libro "sulle banche"  dal Forum di =
www.ecn.org/contropotere


      la rapina in Banca
      February 2 2003 at 6:23 PM
      No score for this post Anonymous  (no login)
    =20

-------------------------------------------------------------------------=
-
    =20
      In questi giorni,mentre ero a letto con l'influenza,ho=20
      avuto il piacere di leggere un libro.
      L'ho letto con una gioia immensa.

      "La rapina in Banca. - Storia-Teoria - Pratica- a cura di Klaus =
Schonberger,casa editrice=20
      Derive Approdi.

      E' un bel libro,davvero.Si legge tutto d' un fiato.Scritto a piu' =
mani,gli autori non prendeno posizione a favore
      o contro le rapine in banca.
      Sono " neutrali",Il loro intento e' semplice:capire perche' le =
Banche,dal momento in cui sono
      state inventate,sono diventate oggetto di attenzione da parte di =
particolari individui.
      Spiegano perche' hanno affascinato le menti degli individui piu' =
disparati.
      Gli autori si rivolgono a tutti:dal fricchettone all'impiegato che =
teme che arrivi troppo presto la polizia,e che sogna
      di vendicarsi di una vita miserabile.
      Un libro che parla dei rapinatori,delle motivazioni che li hanno =
spinti a dedicare la loro vita alla rapina piuttosto che
      al lavoro.
      Nell'intenzione degli autori non c'e' l'istigazione alla rapina in =
banca,ne' il tentativo d'impedirla.
      L'introduzione del libro finisce con :"Fino a che esistera' il =
modo di produzione capitalistico e la felicita' sara'
      misurata in termini di denaro,ci saranno rapine in banca e =
rapinatori.Non si puo' evitare e non tocca a noi liquidare
      un tale desiderio come falsa " coscienza",accusarlo addirittura di =
"alienazione" o "feticizzazione" del denaro.
      Come spettatori possiamo solo augurarci che continuino a esserci =
rapine in banche con stile".

      Una domanda si pone il curatore del libro.
      "Ma nella fase dell'accumulazione originaria,che ancora oggi =
determina la distribuzione sociale della ricchezza,la maggior parte dei =
capitalisti non era forse composta da desperados e criminali?"

      Una piccola nota:E' inutule che vi dica che si parla di rapinatori =
di tutti i tipi.......
      Ci sono rapinatori che rapinano le banche per arricchirsi,altri =
per finanziare l'attivita' politica.
      Tutti i rapinatori,pero', hanno in comune l'odio per il lavoro..




      Per piacere,leggete fino in fondo l'introduzione del =
libro,soprattutto dove parla di alcuni individui che ebbero la fantasia =
di fabbricare un bancomat finto.....

      Se lo comprate,buon viaggio.....

      malega


      -------------------------------------------------------






      a cura di Klaus Sch=F6nberger
      La rapina in banca
      Storia. Teoria. Pratica.

      pp. 224
      E. 14,00


      La rapina in banca =E8 senza dubbio il crimine pi=F9 socialmente =
invidiato. I rapinatori sono, infatti, i criminali pi=F9 amati e che =
riscuotono la maggiore simpatia dell'opinione pubblica. Da sempre.

      Iniziata nell'Europa mercantile, ma diffusasi solo nel selvaggio =
West americano, la rapina in banca ha una storia lunga e molti =
protagonisti. Da Bonnie & Clyde a Horst Fantazzini, dalle bank ladies ai =
Tupamaros, gli innumerevoli furti ai depositi di denaro dimostrano che i =
soldi piacciono a tutti.

      In questo libro si troveranno casseforti ripulite, diligenze =
assaltate, banche svaligiate, furgoni portavalori distrutti. =
Professionisti del furto con scasso dall'impeccabile fair play e anziane =
signore che vogliono arrotondare la pensione. Sistemi di sicurezza e =
allarmi, vie di fuga e nascondigli.

      Pi=F9 che la storia di un crimine, La rapina in banca coincide con =
la storia di un sogno: diventare ricchi senza fatica.

      Klaus Sch=F6nberger (1959) =E8 docente di cultural studies. Ha =
organizzato vari eventi di controcultura, per i quali ha "derubato" =
diverse banche. Tuttavia per questo libro non =E8 riuscito a trovare =
alcuno sponsor nel mondo della finanza. Vive e insegna a T=FCbingen.

      Il testo

      La rapina in Italia, dal romanticismo anni Sessanta alla violenza =
postmoderna Franco Berardi (Bifo)

      In un giorno di autunno del 1965, un giovanotto alto dai capelli =
castani entr=F2 alla Banca del lavoro di Piacenza, si avvicin=F2 con =
passo elegante alla cassa, sorrise alla cassiera, poi le punt=F2 contro =
una pistola giocattolo. La signorina svenne dalla paura. Il giorno dopo =
ricevette un mazzo di rose. Gliele aveva mandate quel giovanotto che =
aveva tentato di rapinarla, ma si era spaventato per lo svenimento.

      Quel giovanotto si chiamava Horst Fantazzini. I giornali lo =
chiamavano "il rapinatore gentile". A un certo punto cominci=F2 a essere =
chiamato "la primula Rossa", perch=E9 era ricercato dalla polizia di =
tutto il nord Italia e continuava a comparire di tanto in tanto in =
qualche banca o in qualche ufficio postale per ripulire le casse, senza =
mai sparare un colpo.

      Le pistole che, raramente, mostrava erano pistole giocattolo. E =
spesso non usava nessun'arma, entrava e si appoggiava al banco della =
cassa, e con la sua voce gentile diceva: mi dia tutto il danaro che ha, =
questa =E8 una rapina.

      "Questa =E8 una rapina", quattro parole convincenti. Un tipo di =
enunciato che i semiologi chiamano "illocutorio": illocutorio =E8 un =
gesto linguistico che realizza una situazione per il semplice fatto di =
essere proferito.

      Se sono prete, basta che io dica: vi dichiaro marito e moglie, =
perch=E9 un giovanotto e una signorina possano andare a scoparsi =
legittimamente. E se sono amministratore delegato e recito la frase: la =
seduta =E8 tolta, ecco che tutti si alzano e se ne vanno. Cos=EC quando =
Horst Fantazzini diceva con convinzione: questa =E8 una rapina, i soldi =
fluivano allegramente dalla cassaforte alle sue tasche. Lui ringraziava =
cortesemente e via.

      Militante anarchico sin da ragazzino, Horst =E8 morto nel 2001, =
dopo aver scontato in vari carceri una lunga lista di condanne: per =
rapina, ma anche per evasioni mancate e riuscite e per aver partecipato, =
nel 1985, alla protesta contro il regime di "detenzione speciale" cui =
venne sottoposto, insieme a un gruppo di brigatisti rossi, nel =
penitenziario di Badu 'e Carros, in Sardegna.

      Faceva piccole rapine, bottini da poche centinaia di migliaia di =
lire. Ma i magistrati che lo hanno giudicato si sono rifiutati di =
riconoscergli la continuit=E0 del reato. Conseguenza: decenni da passare =
dietro le sbarre, una vita. Ha reagito con i tentativi di fuga. E con le =
rivolte: proteste che servivano anche a ottenere condizioni pi=F9 umane =
per tutti i detenuti, in anni in cui la legislazione d'emergenza copriva =
tutto, anche i soprusi e le violenze. Un libro, ormai introvabile, =
intitolato Ormai =E8 fatta, racconta la pi=F9 drammatica delle sue =
evasioni fallite, quella del 23 luglio 1973, quando Horst, cerc=F2 di =
fuggire dal carcere piemontese di Fossano. (.)

      Il giovane Horst aveva sviluppato uno stile molto particolare. Le =
sue rapine non erano mai violente, se incontrava resistenza era lesto a =
lasciar perdere e andarsene via a mani vuote. Una volta, a Genova, venne =
messo in fuga da un cassiere che, di fronte alla rivoltella spianata, =
gli grid=F2: "Ma vedi un po' di andartene, finch=E9 sei in tempo". Le =
sue erano rapine da due-trecentomila lire, in sportelli periferici. =
Sceglieva di evitare, sempre e comunque, ogni violenza. "Non urlavo", =
racconta Horst, "mi rivolgevo agli impiegati fermamente, ma con =
gentilezza, spesso scherzando per sdrammatizzare. Se nella banca c'era =
gente, aspettavo pazientemente il mio turno, facendo finta di =
controllare delle cifre su un foglio, finch=E9 la sala si svuotava. =
Allora mi avvicinavo alla cassa, poggiavo la borsa sul tavolo e, al =
posto di una cambiale da pagare, tiravo fuori la pistola. =
Tranquillamente dicevo al cassiere: "Stai calmo, dammi i soldi e non ti =
succeder=E0 nulla". Spesso gli altri impiegati non si accorgevano =
nemmeno che c'era una rapina in corso. Ricordo che una volta rapinai una =
banca a Tagliuno, tra Bergamo e Iseo. Fatto il colpo, scappai in =
macchina verso Iseo, ma prima di entrare in paese lasciai l'auto in un =
garage, chiedendo che cambiassero l'olio e la lavassero e dicendo che =
sarei passato a riprenderla pi=F9 tardi. Salii su un autobus e feci a =
ritroso la strada che avevo gi=E0 percorso per scappare. Arrivai a =
Tagliuno davanti alla banca che avevo rapinato quindici minuti prima. =
C'erano i carabinieri e una gran folla. La gente sull'autobus faceva =
commenti, e una signora seduta accanto a me disse che ci sarebbe voluta =
la pena di morte. Io le diedi ragione. Arrivato al capolinea a Bergamo, =
presi un pullman di linea per Milano. Ero tranquillo: autobus e pullman =
non venivano fermati ai posti di blocco".

      "Stai calmo e dammi i soldi". Va avanti cos=EC per anni, durante i =
quali non solo Horst riesce a farla franca in Italia, ma mette a segno =
pi=F9 di un colpo in Germania e in Francia. Una tranquilla carriera da =
rapinatore solitario. Che termina con uno sgambetto. =C8 con lo =
sgambetto di un gendarme, che Fantazzini viene atterrato e quindi =
arrestato il 27 luglio 1968, dopo una rapina in una banca di =
Saint-Tropez. Inizia una lunga odissea giudiziaria e carceraria. Dopo =
quattro anni in un penitenziario d'Oltralpe, Horst venne estradato in =
Italia, dove i giudici di Bologna decisero di dargli il massimo della =
pena, 11 anni di carcere. (.)

      Negli anni Settanta lo stile della rapina, in Italia, cambia =
decisamente, con l'ingresso delle bande organizzate, come la banda della =
Comasina, che agiva nel nord Italia, ed era guidata da Ren=E8 =
Vallanzasca, un giovane bellissimo, noto per le sue avventure galanti.

      Inoltre la rapina divenne pratica diffusa delle formazioni =
combattenti come le Brigate rosse, i Nuclei armati proletari e Prima =
linea. Le formazioni combattenti consideravano la rapina, oltre che un =
mezzo di finanziamento, una forma di azione esemplare, di esproprio =
proletario legato alla lotta armata.

      Ma nonostante la violenza e il controllo armato di polizia, ci fu =
qualcuno che non perse il gusto di fare delle rapine spiritose. Era la =
primavera del 1981, la paranoia repressiva era al culmine, e le banche =
erano in superallarme per il terrore di azioni armate delle Brigate =
rosse. Una mattina un uomo ben vestito di circa quarant'anni entr=F2 in =
una banca genovese. Chiese cortesemente di poter parlare con il =
direttore. Lo fecero entrare in un ufficio. Quando fu seduto al tavolo =
con il direttore disse semplicemente: "Sono il signor Parodi delle =
Brigate rosse".

      Non mostr=F2 un'arma, non minacci=F2 violenze, ma continu=F2: "Se =
lei mi d=E0 tutti i soldi che avete in cassaforte, non succeder=E0 =
nulla, altrimenti.". Il direttore fu rapido. Temendo che la banca fosse =
circondata e che potesse esserci un massacro, consegn=F2 tutti i soldi =
che aveva in cassaforte.

      Prima di uscire il signor Parodi ringrazi=F2 e consigli=F2 di non =
telefonare alla polizia prima di mezz'ora. Il direttore della banca =
esegu=EC meticolosamente l'ordine, e non fece nulla per mezz'ora, dopo =
che il signor Parodi era uscito tranquillamente dai locali della banca.

      Per finire voglio ricordare un episodio accaduto a Napoli negli =
anni Novanta, quando ormai si era diffusa la tecnologia del bancomat. =
Qualcuno ebbe l'idea (geniale, debbo dire) di aprire uno sportello =
bancomat finto. Venne affittato un piccolo negozio, e montato uno =
schermo, una tastiera, le scritte e tutto quello che occorre per un =
bancomat. Solo che dietro lo schermo non c'era una banca, ma qualcuno =
(non sapremo mai chi) che stava seduto su una seggiolina. Il cliente =
arrivava, inseriva la sua scheda bancomat nella fessura e digitava il =
numero. Qualcuno, seduto sulla seggiolina, prendeva nota dei numeri =
digitati, poi ritirava la carta e faceva apparire sullo schermo la =
scritta: "Siamo spiacenti di comunicarle che la sua carta ha un difetto. =
La preghiamo di rivolgersi domattina al suo istituto di credito per la =
restituzione della carta".

      Il cliente si incazzava, imprecava per qualche minuto, poi si =
allontanava proponendosi di andare la mattina seguente a richiedere la =
carta sequestrata. Dopo avere ricevuto la visita di una decina di =
clienti, qualcuno chiudeva il bancomat, spegneva tutto, si alzava dalla =
sua seggiolina, usciva dal negozietto e andava difilato verso un =
bancomat (vero). Infilava le carte, digitava i numeri (che aveva =
annotato diligentemente) e ritirava il massimo della somma.

      Una rapina senza violenza. Una beffa napoletana all'high tech =
della banca automatica.

      John H. Dillinger: il primo public enemy number one
      Rudi Maier

      Il 6 marzo 1934 fu per Sioux Falls, nello Stato del South Dakota, =
una giornata movimentata. Migliaia di persone si erano preparate per =
assistere alle riprese di un film che ricostruiva una rapina in banca. =
La polizia locale si era presentata al completo, e recit=F2 alla =
perfezione. Quando i banditi arrivarono, trovarono pronta tutta la =
scenografia, ma non erano interessati a partecipare al film. La banda di =
John H. Dillinger entr=F2 nella Security National Bank, svuot=F2 le =
casse e si dilegu=F2 con un bottino di 49.000 dollari. Quando i =
poliziotti si accorsero che qualcosa non tornava, si misero sulle tracce =
dei banditi, ma l'inseguimento si interruppe bruscamente a poche miglia =
dalla citt=E0: qualcuno aveva cosparso la strada di chiodi. Alcuni =
giorni prima Homer van Meter, un membro della banda, si era presentato =
alla banca e ai poliziotti della citt=E0 spacciandosi per un produttore =
cinematografico di Hollywood, e aveva invitato tutta la popolazione ad =
assistere alle riprese.

      Questa =E8 solo una delle tante storie relative al leggendario =
John H. Dillinger, che da giovane rubava polli e carbone dai treni merci =
in corsa e scassinava auto. Alla fine della sua vita, durata solo 31 =
anni, era diventato un mito, un eroe popolare, una sorta di Robin Hood =
dei rapinatori americani all'epoca della Grande depressione. E non =
perch=E9 regalasse ai poveri parte del suo bottino: nel corso delle sue =
rapine si limitava a far sparire qualche cambiale. Dillinger aveva =
lasciato la scuola e lavorava quando capitava, disert=F2 il servizio =
militare ed era un grande ammiratore di Jesse James. Bast=F2 questo, e =
una rapina ai danni di un anziano signore nel 1924, a farlo condannare a =
20 anni di reclusione. Si fece trasferire in una prigione del Michigan, =
dove conobbe Homer van Meter e Harry Pierpont, che lo introdussero nei =
circoli elitari del carcere, composti da rapinatori d'alta classe che =
gli svelarono i trucchi della rapina in banca. Il 22 maggio 1933 =
Dillinger fu rilasciato, non prima di aver promesso ai suoi compagni che =
li avrebbe tirati fuori.

      Nel giugno 1933, in un solo giorno, rapin=F2 con altri complici =
una banca (al mattino), un drugstore e un supermercato (il pomeriggio). =
In breve tempo riusc=EC a mettere insieme la somma necessaria per far =
evadere i suoi amici, ma fu arrestato poco prima di poter entrare in =
azione, il 22 settembre 1933. Le armi necessarie all'evasione erano =
tuttavia gi=E0 penetrate nel carcere, e il 27 settembre Homer van Meter, =
Harry Pierpont e altri riuscirono a scappare dalla prigione del =
Michigan. Il 12 ottobre furono loro stessi a sdebitarsi con Dillinger: =
lo liberarono, e due giorni dopo dettero inizio a un nuovo ciclo di =
colpi, tra cui alcuni agguati a stazioni di polizia per procurarsi armi =
automatiche e giubbotti antiproiettile. Il 23 ottobre alleggerirono la =
Central National Bank di Greenclastle, Indiana, di 74.782 dollari. Il =
governatore dello Stato dell'Ohio chiese allora l'intervento della =
Guardia nazionale, e la banda fugg=EC alla volta di Chicago, dove, a =
met=E0 gennaio del 1934, effettu=F2 un colpo alla National First Bank. =
Le rapine si svolgevano secondo un piano ricorrente: un membro della =
banda studiava il posto, in seguito si stabiliva chi sarebbe entrato =
nella banca, chi si sarebbe occupato di guardare le spalle ai complici e =
chi avrebbe guidato la macchina su cui fuggire. Una volta nella banca, =
era in genere Dillinger a chiedere di poter parlare con il direttore, al =
quale poi comunicava gentilmente che si trattava di una rapina e che =
avrebbe dovuto consegnargli tutti i soldi depositati in cassaforte. Nel =
caso in cui il direttore avesse mostrato segni di esitazione, Dillinger =
avrebbe estratto la pistola. Nel corso della rapina alla National First =
Bank un palo della banda fu ucciso - l'unica morte di cui Dillinger fu =
mai ritenuto responsabile.

      Il 22 gennaio Dillinger venne nuovamente arrestato e trasferito =
nel carcere di massima sicurezza di Crown Point, in cui gi=E0 il 3 marzo =
prese due persone in ostaggio minacciandole con una pistola di legno che =
si era costruito da solo, si procur=F2 quindi armi vere e imprigion=F2 =
26 dipendenti del carcere, poi rub=F2 un'auto e si dilegu=F2. Dillinger =
si guadagn=F2 le prime pagine dei giornali, con grande disonore delle =
autorit=E0. Divenne il "nemico pubblico numero uno" e sulle sue tracce =
si mise addirittura l'Fbi.

      Il 22 luglio 1934, tre settimane dopo la sua ultima rapina, =
avvenuta a South Bend, Dillinger fu raggiunto alla schiena dalle =
pallottole di due poliziotti che lo aspettavano all'uscita di un cinema. =
A tradirlo era stata una donna, allettata dalla ricompensa promessa =
dalla taglia sulla testa di Dillinger. Sembra che centinaia di persone, =
uscendo dal cinema, intinsero i propri fazzoletti nel lago di sangue in =
cui giaceva il bandito, per portarsi a casa un ricordo di lui. Furono =
15.000 le persone che parteciparono al suo funerale e pare che, =
segretamente, fosse stata preparata per Dillinger una maschera =
mortuaria. Il bandito aveva conquistato i cuori della gente, e ancora =
oggi ci si chiede se fosse davvero Dillinger la persona uccisa quella =
sera. La sua storia pu=F2 essere ripercorsa a Nashville, nel museo a lui =
dedicato.




    =20


------=_NextPart_000_0033_01C2CB91.19CC21A0
Content-Type: text/html;
	charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
charset=3Diso-8859-1">
<META content=3D"MSHTML 5.50.4134.100" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT size=3D2>La&nbsp;recensione di&nbsp;un libro "sulle=20
banche"&nbsp;&nbsp;dal Forum di <A=20
href=3D"http://www.ecn.org/contropotere">www.ecn.org/contropotere</A></FO=
NT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2>
<TABLE width=3D"100%" border=3D0>
  <TBODY>
  <TR>
    <TD style=3D"PADDING-TOP: 4px" vAlign=3Dtop colSpan=3D2><FONT =
face=3DVerdana=20
      size=3D4><B>la rapina in Banca</B></FONT><BR><FONT face=3DVerdana=20
      size=3D2>February 2 2003 at 6:23 PM<FONT face=3DVerdana =
size=3D2><BR><I>No score=20
      for this post</I></FONT></FONT></TD>
    <TD vAlign=3Dtop align=3Dright><FONT face=3DVerdana =
size=3D1>Anonymous&nbsp;=20
      (<I>no login</I>)<BR></FONT></TD></TR>
  <TR>
    <TD vAlign=3Dbottom colSpan=3D3>
      <HR>
    </TD></TR>
  <TR>
    <TD colSpan=3D3><FONT face=3DVerdana size=3D2>In questi =
giorni,mentre ero a=20
      letto con l'influenza,ho <BR>avuto il piacere di leggere un =
libro.<BR>L'ho=20
      letto con una gioia immensa.<BR><BR>"La rapina in Banca. - =
Storia-Teoria -=20
      Pratica- a cura di Klaus Schonberger,casa editrice <BR>Derive=20
      Approdi.<BR><BR>E' un bel libro,davvero.Si legge tutto d' un =
fiato.Scritto=20
      a piu' mani,gli autori non prendeno posizione a favore<BR>o contro =
le=20
      rapine in banca.<BR>Sono " neutrali",Il loro intento e' =
semplice:capire=20
      perche' le Banche,dal momento in cui sono<BR>state inventate,sono=20
      diventate oggetto di attenzione da parte di particolari=20
      individui.<BR>Spiegano perche' hanno affascinato le menti degli =
individui=20
      piu' disparati.<BR>Gli autori si rivolgono a tutti:dal =
fricchettone=20
      all'impiegato che teme che arrivi troppo presto la polizia,e che=20
      sogna<BR>di vendicarsi di una vita miserabile.<BR>Un libro che =
parla dei=20
      rapinatori,delle motivazioni che li hanno spinti a dedicare la =
loro vita=20
      alla rapina piuttosto che<BR>al lavoro.<BR>Nell'intenzione degli =
autori=20
      non c'e' l'istigazione alla rapina in banca,ne' il tentativo=20
      d'impedirla.<BR>L'introduzione del libro finisce con :"Fino a che=20
      esistera' il modo di produzione capitalistico e la felicita'=20
      sara'<BR>misurata in termini di denaro,ci saranno rapine in banca =
e=20
      rapinatori.Non si puo' evitare e non tocca a noi liquidare<BR>un =
tale=20
      desiderio come falsa " coscienza",accusarlo addirittura di =
"alienazione" o=20
      "feticizzazione" del denaro.<BR>Come spettatori possiamo solo =
augurarci=20
      che continuino a esserci rapine in banche con stile".<BR><BR>Una =
domanda=20
      si pone il curatore del libro.<BR>"Ma nella fase =
dell'accumulazione=20
      originaria,che ancora oggi determina la distribuzione sociale =
della=20
      ricchezza,la maggior parte dei capitalisti non era forse composta =
da=20
      desperados e criminali?"<BR><BR>Una piccola nota:E' inutule che vi =
dica=20
      che si parla di rapinatori di tutti i tipi.......<BR>Ci sono =
rapinatori=20
      che rapinano le banche per arricchirsi,altri per finanziare =
l'attivita'=20
      politica.<BR>Tutti i rapinatori,pero', hanno in comune l'odio per =
il=20
      lavoro..<BR><BR><BR><BR><BR>Per piacere,leggete fino in fondo=20
      l'introduzione del libro,soprattutto dove parla di alcuni =
individui che=20
      ebbero la fantasia di fabbricare un bancomat finto.....<BR><BR>Se =
lo=20
      comprate,buon=20
      =
viaggio.....<BR><BR>malega<BR><BR><BR>-----------------------------------=
--------------------<BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR>a=20
      cura di Klaus Sch=F6nberger<BR>La rapina in banca<BR>Storia. =
Teoria.=20
      Pratica.<BR><BR>pp. 224<BR>E. 14,00<BR><BR><BR>La rapina in banca =
=E8 senza=20
      dubbio il crimine pi=F9 socialmente invidiato. I rapinatori sono, =
infatti, i=20
      criminali pi=F9 amati e che riscuotono la maggiore simpatia =
dell&#8217;opinione=20
      pubblica. Da sempre.<BR><BR>Iniziata nell&#8217;Europa mercantile, =
ma diffusasi=20
      solo nel selvaggio West americano, la rapina in banca ha una =
storia lunga=20
      e molti protagonisti. Da Bonnie &amp; Clyde a Horst Fantazzini, =
dalle bank=20
      ladies ai Tupamaros, gli innumerevoli furti ai depositi di denaro=20
      dimostrano che i soldi piacciono a tutti.<BR><BR>In questo libro =
si=20
      troveranno casseforti ripulite, diligenze assaltate, banche =
svaligiate,=20
      furgoni portavalori distrutti. Professionisti del furto con scasso =

      dall&#8217;impeccabile fair play e anziane signore che vogliono =
arrotondare la=20
      pensione. Sistemi di sicurezza e allarmi, vie di fuga e=20
      nascondigli.<BR><BR>Pi=F9 che la storia di un crimine, La rapina =
in banca=20
      coincide con la storia di un sogno: diventare ricchi senza=20
      fatica.<BR><BR>Klaus Sch=F6nberger (1959) =E8 docente di cultural =
studies. Ha=20
      organizzato vari eventi di controcultura, per i quali ha =
"derubato"=20
      diverse banche. Tuttavia per questo libro non =E8 riuscito a =
trovare alcuno=20
      sponsor nel mondo della finanza. Vive e insegna a =
T=FCbingen.<BR><BR>Il=20
      testo<BR><BR>La rapina in Italia, dal romanticismo anni Sessanta =
alla=20
      violenza postmoderna Franco Berardi (Bifo)<BR><BR>In un giorno di =
autunno=20
      del 1965, un giovanotto alto dai capelli castani entr=F2 alla =
Banca del=20
      lavoro di Piacenza, si avvicin=F2 con passo elegante alla cassa, =
sorrise=20
      alla cassiera, poi le punt=F2 contro una pistola giocattolo. La =
signorina=20
      svenne dalla paura. Il giorno dopo ricevette un mazzo di rose. =
Gliele=20
      aveva mandate quel giovanotto che aveva tentato di rapinarla, ma =
si era=20
      spaventato per lo svenimento.<BR><BR>Quel giovanotto si chiamava =
Horst=20
      Fantazzini. I giornali lo chiamavano "il rapinatore gentile". A un =
certo=20
      punto cominci=F2 a essere chiamato "la primula Rossa", perch=E9 =
era ricercato=20
      dalla polizia di tutto il nord Italia e continuava a comparire di =
tanto in=20
      tanto in qualche banca o in qualche ufficio postale per ripulire =
le casse,=20
      senza mai sparare un colpo.<BR><BR>Le pistole che, raramente, =
mostrava=20
      erano pistole giocattolo. E spesso non usava nessun&#8217;arma, =
entrava e si=20
      appoggiava al banco della cassa, e con la sua voce gentile diceva: =
mi dia=20
      tutto il danaro che ha, questa =E8 una rapina.<BR><BR>"Questa =E8 =
una rapina",=20
      quattro parole convincenti. Un tipo di enunciato che i semiologi =
chiamano=20
      "illocutorio": illocutorio =E8 un gesto linguistico che realizza =
una=20
      situazione per il semplice fatto di essere proferito.<BR><BR>Se =
sono=20
      prete, basta che io dica: vi dichiaro marito e moglie, perch=E9 un =

      giovanotto e una signorina possano andare a scoparsi =
legittimamente. E se=20
      sono amministratore delegato e recito la frase: la seduta =E8 =
tolta, ecco=20
      che tutti si alzano e se ne vanno. Cos=EC quando Horst Fantazzini =
diceva con=20
      convinzione: questa =E8 una rapina, i soldi fluivano allegramente =
dalla=20
      cassaforte alle sue tasche. Lui ringraziava cortesemente e=20
      via.<BR><BR>Militante anarchico sin da ragazzino, Horst =E8 morto =
nel 2001,=20
      dopo aver scontato in vari carceri una lunga lista di condanne: =
per=20
      rapina, ma anche per evasioni mancate e riuscite e per aver =
partecipato,=20
      nel 1985, alla protesta contro il regime di "detenzione speciale" =
cui=20
      venne sottoposto, insieme a un gruppo di brigatisti rossi, nel=20
      penitenziario di Badu &#8217;e Carros, in Sardegna.<BR><BR>Faceva =
piccole=20
      rapine, bottini da poche centinaia di migliaia di lire. Ma i =
magistrati=20
      che lo hanno giudicato si sono rifiutati di riconoscergli la =
continuit=E0=20
      del reato. Conseguenza: decenni da passare dietro le sbarre, una =
vita. Ha=20
      reagito con i tentativi di fuga. E con le rivolte: proteste che =
servivano=20
      anche a ottenere condizioni pi=F9 umane per tutti i detenuti, in =
anni in cui=20
      la legislazione d&#8217;emergenza copriva tutto, anche i soprusi e =
le violenze.=20
      Un libro, ormai introvabile, intitolato Ormai =E8 fatta, racconta =
la pi=F9=20
      drammatica delle sue evasioni fallite, quella del 23 luglio 1973, =
quando=20
      Horst, cerc=F2 di fuggire dal carcere piemontese di Fossano. =
(&#8230;)<BR><BR>Il=20
      giovane Horst aveva sviluppato uno stile molto particolare. Le sue =
rapine=20
      non erano mai violente, se incontrava resistenza era lesto a =
lasciar=20
      perdere e andarsene via a mani vuote. Una volta, a Genova, venne =
messo in=20
      fuga da un cassiere che, di fronte alla rivoltella spianata, gli =
grid=F2:=20
      "Ma vedi un po&#8217; di andartene, finch=E9 sei in tempo". Le sue =
erano rapine da=20
      due-trecentomila lire, in sportelli periferici. Sceglieva di =
evitare,=20
      sempre e comunque, ogni violenza. "Non urlavo", racconta Horst, =
"mi=20
      rivolgevo agli impiegati fermamente, ma con gentilezza, spesso =
scherzando=20
      per sdrammatizzare. Se nella banca c&#8217;era gente, aspettavo =
pazientemente il=20
      mio turno, facendo finta di controllare delle cifre su un foglio, =
finch=E9=20
      la sala si svuotava. Allora mi avvicinavo alla cassa, poggiavo la =
borsa=20
      sul tavolo e, al posto di una cambiale da pagare, tiravo fuori la =
pistola.=20
      Tranquillamente dicevo al cassiere: "Stai calmo, dammi i soldi e =
non ti=20
      succeder=E0 nulla". Spesso gli altri impiegati non si accorgevano =
nemmeno=20
      che c&#8217;era una rapina in corso. Ricordo che una volta rapinai =
una banca a=20
      Tagliuno, tra Bergamo e Iseo. Fatto il colpo, scappai in macchina =
verso=20
      Iseo, ma prima di entrare in paese lasciai l&#8217;auto in un =
garage, chiedendo=20
      che cambiassero l&#8217;olio e la lavassero e dicendo che sarei =
passato a=20
      riprenderla pi=F9 tardi. Salii su un autobus e feci a ritroso la =
strada che=20
      avevo gi=E0 percorso per scappare. Arrivai a Tagliuno davanti alla =
banca che=20
      avevo rapinato quindici minuti prima. C&#8217;erano i carabinieri =
e una gran=20
      folla. La gente sull&#8217;autobus faceva commenti, e una signora =
seduta accanto=20
      a me disse che ci sarebbe voluta la pena di morte. Io le diedi =
ragione.=20
      Arrivato al capolinea a Bergamo, presi un pullman di linea per =
Milano. Ero=20
      tranquillo: autobus e pullman non venivano fermati ai posti di=20
      blocco".<BR><BR>"Stai calmo e dammi i soldi". Va avanti cos=EC per =
anni,=20
      durante i quali non solo Horst riesce a farla franca in Italia, ma =
mette a=20
      segno pi=F9 di un colpo in Germania e in Francia. Una tranquilla =
carriera da=20
      rapinatore solitario. Che termina con uno sgambetto. =C8 con lo =
sgambetto di=20
      un gendarme, che Fantazzini viene atterrato e quindi arrestato il =
27=20
      luglio 1968, dopo una rapina in una banca di Saint-Tropez. Inizia =
una=20
      lunga odissea giudiziaria e carceraria. Dopo quattro anni in un=20
      penitenziario d&#8217;Oltralpe, Horst venne estradato in Italia, =
dove i giudici=20
      di Bologna decisero di dargli il massimo della pena, 11 anni di =
carcere.=20
      (&#8230;)<BR><BR>Negli anni Settanta lo stile della rapina, in =
Italia, cambia=20
      decisamente, con l&#8217;ingresso delle bande organizzate, come la =
banda della=20
      Comasina, che agiva nel nord Italia, ed era guidata da Ren=E8 =
Vallanzasca,=20
      un giovane bellissimo, noto per le sue avventure =
galanti.<BR><BR>Inoltre=20
      la rapina divenne pratica diffusa delle formazioni combattenti =
come le=20
      Brigate rosse, i Nuclei armati proletari e Prima linea. Le =
formazioni=20
      combattenti consideravano la rapina, oltre che un mezzo di =
finanziamento,=20
      una forma di azione esemplare, di esproprio proletario legato alla =
lotta=20
      armata.<BR><BR>Ma nonostante la violenza e il controllo armato di =
polizia,=20
      ci fu qualcuno che non perse il gusto di fare delle rapine =
spiritose. Era=20
      la primavera del 1981, la paranoia repressiva era al culmine, e le =
banche=20
      erano in superallarme per il terrore di azioni armate delle =
Brigate rosse.=20
      Una mattina un uomo ben vestito di circa quarant&#8217;anni =
entr=F2 in una banca=20
      genovese. Chiese cortesemente di poter parlare con il direttore. =
Lo fecero=20
      entrare in un ufficio. Quando fu seduto al tavolo con il direttore =
disse=20
      semplicemente: "Sono il signor Parodi delle Brigate =
rosse".<BR><BR>Non=20
      mostr=F2 un&#8217;arma, non minacci=F2 violenze, ma continu=F2: =
"Se lei mi d=E0 tutti i=20
      soldi che avete in cassaforte, non succeder=E0 nulla, =
altrimenti&#8230;". Il=20
      direttore fu rapido. Temendo che la banca fosse circondata e che =
potesse=20
      esserci un massacro, consegn=F2 tutti i soldi che aveva in=20
      cassaforte.<BR><BR>Prima di uscire il signor Parodi ringrazi=F2 e =
consigli=F2=20
      di non telefonare alla polizia prima di mezz&#8217;ora. Il =
direttore della banca=20
      esegu=EC meticolosamente l&#8217;ordine, e non fece nulla per =
mezz&#8217;ora, dopo che=20
      il signor Parodi era uscito tranquillamente dai locali della=20
      banca.<BR><BR>Per finire voglio ricordare un episodio accaduto a =
Napoli=20
      negli anni Novanta, quando ormai si era diffusa la tecnologia del=20
      bancomat. Qualcuno ebbe l&#8217;idea (geniale, debbo dire) di =
aprire uno=20
      sportello bancomat finto. Venne affittato un piccolo negozio, e =
montato=20
      uno schermo, una tastiera, le scritte e tutto quello che occorre =
per un=20
      bancomat. Solo che dietro lo schermo non c&#8217;era una banca, ma =
qualcuno (non=20
      sapremo mai chi) che stava seduto su una seggiolina. Il cliente =
arrivava,=20
      inseriva la sua scheda bancomat nella fessura e digitava il =
numero.=20
      Qualcuno, seduto sulla seggiolina, prendeva nota dei numeri =
digitati, poi=20
      ritirava la carta e faceva apparire sullo schermo la scritta: =
"Siamo=20
      spiacenti di comunicarle che la sua carta ha un difetto. La =
preghiamo di=20
      rivolgersi domattina al suo istituto di credito per la =
restituzione della=20
      carta".<BR><BR>Il cliente si incazzava, imprecava per qualche =
minuto, poi=20
      si allontanava proponendosi di andare la mattina seguente a =
richiedere la=20
      carta sequestrata. Dopo avere ricevuto la visita di una decina di =
clienti,=20
      qualcuno chiudeva il bancomat, spegneva tutto, si alzava dalla sua =

      seggiolina, usciva dal negozietto e andava difilato verso un =
bancomat=20
      (vero). Infilava le carte, digitava i numeri (che aveva annotato=20
      diligentemente) e ritirava il massimo della somma.<BR><BR>Una =
rapina senza=20
      violenza. Una beffa napoletana all&#8217;high tech della banca=20
      automatica.<BR><BR>John H. Dillinger: il primo public enemy number =

      one<BR>Rudi Maier<BR><BR>Il 6 marzo 1934 fu per Sioux Falls, nello =
Stato=20
      del South Dakota, una giornata movimentata. Migliaia di persone si =
erano=20
      preparate per assistere alle riprese di un film che ricostruiva =
una rapina=20
      in banca. La polizia locale si era presentata al completo, e =
recit=F2 alla=20
      perfezione. Quando i banditi arrivarono, trovarono pronta tutta la =

      scenografia, ma non erano interessati a partecipare al film. La =
banda di=20
      John H. Dillinger entr=F2 nella Security National Bank, svuot=F2 =
le casse e si=20
      dilegu=F2 con un bottino di 49.000 dollari. Quando i poliziotti si =
accorsero=20
      che qualcosa non tornava, si misero sulle tracce dei banditi, ma=20
      l&#8217;inseguimento si interruppe bruscamente a poche miglia =
dalla citt=E0:=20
      qualcuno aveva cosparso la strada di chiodi. Alcuni giorni prima =
Homer van=20
      Meter, un membro della banda, si era presentato alla banca e ai =
poliziotti=20
      della citt=E0 spacciandosi per un produttore cinematografico di =
Hollywood, e=20
      aveva invitato tutta la popolazione ad assistere alle=20
      riprese&#8230;<BR><BR>Questa =E8 solo una delle tante storie =
relative al=20
      leggendario John H. Dillinger, che da giovane rubava polli e =
carbone dai=20
      treni merci in corsa e scassinava auto. Alla fine della sua vita, =
durata=20
      solo 31 anni, era diventato un mito, un eroe popolare, una sorta =
di Robin=20
      Hood dei rapinatori americani all&#8217;epoca della Grande =
depressione. E non=20
      perch=E9 regalasse ai poveri parte del suo bottino: nel corso =
delle sue=20
      rapine si limitava a far sparire qualche cambiale. Dillinger aveva =

      lasciato la scuola e lavorava quando capitava, disert=F2 il =
servizio=20
      militare ed era un grande ammiratore di Jesse James. Bast=F2 =
questo, e una=20
      rapina ai danni di un anziano signore nel 1924, a farlo condannare =
a 20=20
      anni di reclusione. Si fece trasferire in una prigione del =
Michigan, dove=20
      conobbe Homer van Meter e Harry Pierpont, che lo introdussero nei =
circoli=20
      elitari del carcere, composti da rapinatori d&#8217;alta classe =
che gli=20
      svelarono i trucchi della rapina in banca. Il 22 maggio 1933 =
Dillinger fu=20
      rilasciato, non prima di aver promesso ai suoi compagni che li =
avrebbe=20
      tirati fuori.<BR><BR>Nel giugno 1933, in un solo giorno, rapin=F2 =
con altri=20
      complici una banca (al mattino), un drugstore e un supermercato =
(il=20
      pomeriggio). In breve tempo riusc=EC a mettere insieme la somma =
necessaria=20
      per far evadere i suoi amici, ma fu arrestato poco prima di poter =
entrare=20
      in azione, il 22 settembre 1933. Le armi necessarie =
all&#8217;evasione erano=20
      tuttavia gi=E0 penetrate nel carcere, e il 27 settembre Homer van =
Meter,=20
      Harry Pierpont e altri riuscirono a scappare dalla prigione del =
Michigan.=20
      Il 12 ottobre furono loro stessi a sdebitarsi con Dillinger: lo=20
      liberarono, e due giorni dopo dettero inizio a un nuovo ciclo di =
colpi,=20
      tra cui alcuni agguati a stazioni di polizia per procurarsi armi=20
      automatiche e giubbotti antiproiettile. Il 23 ottobre =
alleggerirono la=20
      Central National Bank di Greenclastle, Indiana, di 74.782 dollari. =
Il=20
      governatore dello Stato dell&#8217;Ohio chiese allora =
l&#8217;intervento della Guardia=20
      nazionale, e la banda fugg=EC alla volta di Chicago, dove, a =
met=E0 gennaio=20
      del 1934, effettu=F2 un colpo alla National First Bank. Le rapine =
si=20
      svolgevano secondo un piano ricorrente: un membro della banda =
studiava il=20
      posto, in seguito si stabiliva chi sarebbe entrato nella banca, =
chi si=20
      sarebbe occupato di guardare le spalle ai complici e chi avrebbe =
guidato=20
      la macchina su cui fuggire. Una volta nella banca, era in genere =
Dillinger=20
      a chiedere di poter parlare con il direttore, al quale poi =
comunicava=20
      gentilmente che si trattava di una rapina e che avrebbe dovuto=20
      consegnargli tutti i soldi depositati in cassaforte. Nel caso in =
cui il=20
      direttore avesse mostrato segni di esitazione, Dillinger avrebbe =
estratto=20
      la pistola. Nel corso della rapina alla National First Bank un =
palo della=20
      banda fu ucciso &#8211; l&#8217;unica morte di cui Dillinger fu =
mai ritenuto=20
      responsabile.<BR><BR>Il 22 gennaio Dillinger venne nuovamente =
arrestato e=20
      trasferito nel carcere di massima sicurezza di Crown Point, in cui =
gi=E0 il=20
      3 marzo prese due persone in ostaggio minacciandole con una =
pistola di=20
      legno che si era costruito da solo, si procur=F2 quindi armi vere =
e=20
      imprigion=F2 26 dipendenti del carcere, poi rub=F2 un&#8217;auto e =
si dilegu=F2.=20
      Dillinger si guadagn=F2 le prime pagine dei giornali, con grande =
disonore=20
      delle autorit=E0. Divenne il "nemico pubblico numero uno" e sulle =
sue tracce=20
      si mise addirittura l&#8217;Fbi.<BR><BR>Il 22 luglio 1934, tre =
settimane dopo la=20
      sua ultima rapina, avvenuta a South Bend, Dillinger fu raggiunto =
alla=20
      schiena dalle pallottole di due poliziotti che lo aspettavano =
all&#8217;uscita=20
      di un cinema. A tradirlo era stata una donna, allettata dalla =
ricompensa=20
      promessa dalla taglia sulla testa di Dillinger. Sembra che =
centinaia di=20
      persone, uscendo dal cinema, intinsero i propri fazzoletti nel =
lago di=20
      sangue in cui giaceva il bandito, per portarsi a casa un ricordo =
di lui.=20
      Furono 15.000 le persone che parteciparono al suo funerale e pare =
che,=20
      segretamente, fosse stata preparata per Dillinger una maschera =
mortuaria.=20
      Il bandito aveva conquistato i cuori della gente, e ancora oggi ci =
si=20
      chiede se fosse davvero Dillinger la persona uccisa quella sera. =
La sua=20
      storia pu=F2 essere ripercorsa a Nashville, nel museo a lui=20
      =
dedicato.<BR><BR><BR><BR><BR></FONT></TD></TR></TBODY></TABLE></FONT></DI=
V></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_0033_01C2CB91.19CC21A0--


--__--__--

Message: 3
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Mon, 3 Feb 2003 15:08:38 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Per la liberazione di Marco Pierattini!
Reply-To: contropotere at inventati.org

Messaggio in formato MIME composto da più parti.

------=_NextPart_000_0058_01C2CB96.21174020
Content-Type: text/plain;
	charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


Il compagno anarchico Marco Pierattini, non-sottomesso alla leva, =E8 =
stato=20
arrestato mercoled=EC 22 gennaio a Vada, in provincia di Livorno. Marco =
deve=20
scontare una pena di sei mesi per "mancanza alla chiamata aggravata". =
Questo=20
=E8 l'indirizzo del carcere militare in cui si trova adesso:=20

MARCO PIERATTINI=20
CARCERE MILITARE DI S.MARIA CAPUA VETERE=20
VIA APPIA KM 6500=20
81055 CASERTA=20

Liberi tutti=20
Fuoco alle galere=20

Fonte: CroceNeraAnarchica=20

**************************************

Per la liberazione di Marco Pierattini!

Cari compagni,

in un recente incontro il Gruppo Anarchico Contropotere ha discusso in =
merito a delle iniziative di solidariet=E0 per il compagno Marco =
Pierattini.
In questo momento ci preme innanzitutto portare solidariet=E0 al =
compagno che ha perso la libert=E0 e cercare di ottenere la sua =
liberazione.=20
Non bisogna dimenticare che in questa vicenda sono coinvolti tutti gli =
affetti familiari e le amicizie a cui =E8 stato sottratto Marco. Per cui =
invitiamo chiunque sia interessato alla vicenda a partecipare alla =
costituzione di un comitato per la liberazione di Marco.=20
L' appello per la partecipazione =E8 rivolto a tutti.=20
Quindi sono invitati ad un incontro ancora da definirsi tutti i =
disertori, i compagni impegnati nella lotta contro il carcere, gli =
antimilitaristi, gli antiautoritari, gli anarchici, gli amici di Marco e =
tutti quelli che si sentono coinvolti da questa storia.
Ormai giudici ed avvocati hanno compiuto il loro dovere:
la libert=E0 di Marco =E8 nella nostra lotta!

Gruppo Anarchico Contropotere

contatti per la creazione del comitato:
vicolazzi at libero.it

3332840249 (Gaetano)




------=_NextPart_000_0058_01C2CB96.21174020
Content-Type: text/html;
	charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
charset=3Diso-8859-1">
<META content=3D"MSHTML 5.50.4134.100" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2>Il compagno anarchico Marco Pierattini, =
non-sottomesso alla=20
leva, =E8 stato <BR>arrestato mercoled=EC 22 gennaio a Vada, in =
provincia di=20
Livorno. Marco deve <BR>scontare una pena di sei mesi per "mancanza alla =

chiamata aggravata". Questo <BR>=E8 l'indirizzo del carcere militare in =
cui si=20
trova adesso: <BR><BR>MARCO PIERATTINI <BR>CARCERE MILITARE DI S.MARIA =
CAPUA=20
VETERE <BR>VIA APPIA KM 6500 <BR>81055 CASERTA <BR><BR>Liberi tutti =
<BR>Fuoco=20
alle galere <BR><BR>Fonte: CroceNeraAnarchica </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2>**************************************</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2><STRONG>Per la liberazione di Marco =
Pierattini!</STRONG><FONT=20
face=3DVerdana size=3D1><BR></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2><FONT face=3DVerdana size=3D1><FONT size=3D2>Cari=20
compagni,<BR><BR>in un recente incontro il Gruppo Anarchico Contropotere =
ha=20
discusso in merito a delle iniziative di solidariet=E0 per il compagno =
Marco=20
Pierattini.<BR>In questo momento ci preme innanzitutto portare =
solidariet=E0 al=20
compagno che ha perso la libert=E0 e cercare di ottenere la sua =
liberazione.=20
<BR>Non bisogna dimenticare che in questa vicenda sono coinvolti tutti =
gli=20
affetti familiari e le amicizie a cui =E8 stato sottratto Marco. Per cui =
invitiamo=20
chiunque sia interessato alla vicenda a partecipare alla costituzione di =
un=20
comitato per la liberazione di Marco. <BR>L' appello per la =
partecipazione =E8=20
rivolto a tutti. <BR>Quindi sono invitati ad un incontro ancora da =
definirsi=20
tutti i disertori, i compagni impegnati nella lotta contro il carcere, =
gli=20
antimilitaristi, gli antiautoritari, gli anarchici, gli amici di Marco e =
tutti=20
quelli che si sentono coinvolti da questa storia.<BR>Ormai giudici ed =
avvocati=20
hanno compiuto il loro dovere:<BR>la libert=E0 di Marco =E8 nella nostra =

lotta!<BR><BR>Gruppo Anarchico Contropotere<BR><BR>contatti per la =
creazione del=20
comitato:<BR><A=20
href=3D"mailto:vicolazzi at libero.it">vicolazzi at libero.it</A></FONT></FONT>=
</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2><FONT face=3DVerdana size=3D1><FONT =
size=3D2><BR>3332840249=20
(Gaetano)</FONT><BR></DIV></FONT>
<DIV><BR></DIV></FONT></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_0058_01C2CB96.21174020--


--__--__--

Message: 4
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Mon, 3 Feb 2003 15:12:08 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Jesi. rettifica data iniziativa contro la guerra
Reply-To: contropotere at inventati.org

Messaggio in formato MIME composto da più parti.

------=_NextPart_000_0066_01C2CB96.9EBCC720
Content-Type: text/plain;
	charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable




  Domenica, 9 febbraio, ore 17,30
  Palazzo dei convegni - Jesi:
  VOCI dall'IRAQ
  Incontro con la delegazione
  nazionale di ritorno
  dall'Iraq con:
  - Giampaolo Milzi (direttore de L'Urlo)
  - alcuni delegati del L.U.P.O. di Osimo.
  La locandina dell'iniziativa pu=F2 essere vista sul sito
  del Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri":
  www.comune.jesi.an.it/libertari


------=_NextPart_000_0066_01C2CB96.9EBCC720
Content-Type: text/html;
	charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
charset=3Diso-8859-1">
<META content=3D"MSHTML 5.50.4134.100" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<BLOCKQUOTE class=3Dcite cite type=3D"cite"><FONT =
color=3D#ff0000><B>Domenica, 9=20
  febbraio, ore 17,30</B></FONT><BR>Palazzo dei convegni - =
Jesi:<BR><B>VOCI=20
  dall'IRAQ<BR></B>Incontro con la delegazione<BR>nazionale di=20
  ritorno<BR>dall&#8217;Iraq con:<BR>- Giampaolo Milzi (direttore de =
L&#8217;Urlo)<BR>-=20
  alcuni delegati del L.U.P.O. di Osimo.<BR>La locandina dell'iniziativa =
pu=F2=20
  essere vista sul sito<BR>del Centro Studi Libertari "Luigi =
Fabbri":<BR><A=20
  href=3D"http://www.comune.jesi.an.it/libertari"=20
  =
eudora=3D"autourl">www.comune.jesi.an.it/libertari</A><BR></BLOCKQUOTE></=
BODY></HTML>

------=_NextPart_000_0066_01C2CB96.9EBCC720--



--__--__--

_______________________________________________
Contropotere mailing list
Contropotere at inventati.org
http://www.inventati.org/mailman/listinfo/contropotere


End of Contropotere Digest




More information about the presos mailing list