[Presos] Contropotere digest, Vol 1 #163 - 4 msgs

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   1. Francia: Rivolta in carcere, distrutte delle attrezzature (contropotere-admin at inventati.org)
   2. sgombero rom di casoria (contropotere-admin at inventati.org)
   3. trovata bomba in cantiere TAV (contropotere-admin at inventati.org)
   4. Provocazione poliziesca contro attivista USI-AIT (contropotere-admin at inventati.org)

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Message: 1
To: <contropotere at inventati.org>
Date: Sun, 9 Mar 2003 13:20:39 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Francia: Rivolta in carcere, distrutte delle attrezzature
Reply-To: contropotere at inventati.org


----- Original Message -----
From: <croceneraanarchica at inventati.org>




>
> 18 Febbraio 2003, Francia: Ha dichiarato il ministero della giustizia
> francese che durante la serata alcuni prigionieri in rivolta hanno preso
il
> controllo di parte di un carcere situato nell'est della Francia,
danneggiando
> le attrezzature e costringendo la polizia ad isolare la prigione. Il
> ministero non ha parlato di eventuali pestaggi avvenuti durante la rivolta
> che ha coinvolto circa 50 prigionieri del carcere Clairvaux nella regione
di
> Aube. Dice che 46 prigionieri sono stati isolati nel blocco A del carcere
> e "che questi sono stati abbastanza liberi di muoversi al suo interno".
> Nessuno dei 156 prigionieri dell'istituto, che contiene solamente detenuti
a
> lunga condanna, è scappato, ha detto il ministero. Ha detto che la rivolta
è
> scoppiata quando i prigionieri, che stavano apparentemente protestando
contro
> alcuni provvedimenti disciplinari imposti ad un detenuto, hanno rifiutato
di
> rientrare nelle loro celle. I rivoltosi "hanno sfasciato tutto", comprese
le
> porte di sicurezza, le telecamere di sorveglianza, le attrezzature
> elettroniche e le serrature delle celle, ha dichiarato una guardia
> rappresentante del sindacato nella prigione. Ha anche detto che le guardie
> della prigione sono state allontanate.
>
> 5 Febbraio, Spagna: La repressione aumenta nei Paesi Baschi. La polizia ha
> arrestato sette noti membri di Askatasuna (Askatasuna è un'organizzazione
che
> supporta i prigionieri politici baschi; è stata creata diversi anni fa,
> quando l'organizzazione che prima di lei si occupava di questo lavoro -
> Gestoras Pro Amnestia - è stata proibita). Cinque di queste persone sono
> state incarcerate. Le autorità spagnole dicono di avere, grazie a questi
> arresti, smantellato l'organizzazione che controlla l'ETA all'interno
delle
> carceri e cerca nuovi militanti disposti ad unirsi all'ETA. Sin dal 1998
> oltre 30 persone che si occupavano del supporto dei prigionieri sono stati
> incarcerati con simili accuse.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>



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Message: 2
To: <contropotere at inventati.org>
Date: Sun, 9 Mar 2003 13:22:49 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] sgombero rom di casoria
Reply-To: contropotere at inventati.org


----- Original Message -----
From: <marnieli at libero.it>


Il giorno 3 marzo, il sindaco di Casoria, cattolico dei Ppi, ha fatto
un'ordinanza di sgombero per circa 244 Rom rumeni appartenenti al gruppo dei
Madjarskaja. Queste persone, accampate in orrende baraccopoli sotto l'Asse
Mediano e in prossimità della linea futura ventura TAV, sono pacifici
suonatori di fisarmonica e mendicanti, fuggiti dalla loro terra per la
miseria e il razzismo (in Romania sono ricominciati i pogroms dopo la fine
del socialismo.).
Improvvisamente, dopo 5 anni, il sindaco, sotto le elezioni, si ricorda
della presenza di questa gente, la cui vita per le nostre democratiche
istituzioni non ha valore. Adesso bisogna aprire l'Asse Mediano e costruire
la TAV, per cui i Rom devono essere cacciati via.
Perché di questo temiamo che si tratterà, nonostante le assicurazioni del
Prefetto di "sistemarli" in un centro di prima accoglienza (e dopo? in un
lager di Stato per poi deportarli a morire nel loro paese?)
Esistono già inquietanti precedenti di espulsioni di Rom rumeni, come quelli
di Torino del 1998, su cui ha scritto un libro M. Revelli (Fuori luogo),
chiedendo: la vita umana nuda ha un valore nella nostra società?
Fatto è che, pur essendo l'unico popolo della storia senza uno stato e senza
un esercito, i Rom pagano da sempre il prezzo della loro pacificità e
disinteresse per il potere: cacciati, perseguitati, massacrati dalla Spagna
cattolica fino all'olocausto (dimenticato) nazista, e alle recenti politiche
di (non)accoglienza e discriminazione dei paesi occidentali, Italia in testa
(che si rifiuta di riconoscere una specificità al caso Rom).
Chiamiamo tutte le forze anarchiche, comuniste, ma anche democratiche,
antirazziste, e quanto altro mai a tenere un alto livello di attenzione
sulla vicenda. Entro 30 giorni (dal 3 marzo) è atteso infatti uno sgombero
coatto (che in Italia avviene per lo più con metodi nazisti) e sarebbe
necessario fare un presidio per opporsi al pericolo.
Sono stato a visitare le baraccopoli di questi rumeni, loro non sapevano
niente, non li hanno nemmeno informati (non si sa come dovrebbero sapere che
devono sgomberare, se non sanno leggere il giornale). Sono persone amabili,
cordiali, chiedono solo di fare il mangel (elemosina) per dare a mangiare i
loro figli. Credo che difendere la loro presenza in mezzo a noi e anzi
valorizzarla sia un elementare atto di civiltà.
Vi terrò informati degli sviluppi,
ciao,
Marco Nieli
Opera Nomadi di Napoli





--__--__--

Message: 3
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Sun, 9 Mar 2003 17:24:07 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] trovata bomba in cantiere TAV
Reply-To: contropotere at inventati.org




La Stampa

Bomba nel cantiere dell´Alta Velocità
Trovata dagli operai sotto un cavalcavia di Brandizzo

7/3/2003



Una bomba nel cantiere del Tav. L´hanno trovata ieri all´alba gli operai
del cantiere dell´Alta Velocità di Brandizzo, sotto un cavalcavia, durante
le operazioni di scavo. Due chili di gelatina esplosiva, innesco, con una
novità in più, rispetto al passato: un pugno di proiettili 357 magnum, in
modo da mutilare e uccidere, in caso di esplosione. La gelatina esplosiva e
i proiettili erano compressi dentro un frigorifero portatile. «Un modo per
aumentare gli effetti dell´esplosione», spiegano gli esperti che sono
intervenuti subito dopo la segnalazione. Gli artificieri dei carabinieri
l´hanno fatta brillare ieri mattina, dopo avere trattenuto una parte del
plastico, per effettuare la perizia già disposta dalla magistratura. Ci
sono dubbi su quando è stata sistemata alla base del ponte. Quando tempo
fa? Solo i periti potranno accertarlo in base, per esempio, allo stato di
ossidazione delle munizioni collegate all´esplosivo. Indagini, dunque, a
360 gradi, dall´ecoterrorismo, la pista più probabile, alla malavita
organizzata. Il pensiero è corso subito a un´altra bomba, ad alto
potenziale, scoperta a Torino, in via Ghedini, la sera del 14 febbraio
scorso. Al posto dei proiettili, chiodi e - particolare inedito - anche
biglie d´acciaio per aumentarne gli effetti devastanti. Adesso il copione
sembra ripetersi. Mancano ancora i risultati delle analisi del Ris. Il
procuratore aggiunto Maurizio Laudi, che coordina l´inchiesta, non s´è
ancora pronunciato sulla possibile matrice. Non c´è stata alcuna
rivendicazione, il portone di via Ghedini 19 sembra tutt´altro che un
obiettivo sensibile; nel condominio vivono famiglie e pensionati, nei
dintorni solo «piccoli» pregiudicati. Troppo poco per delineare un
intervento intimidatorio del racket. La presenza dei chiodi (5 chili)
toglie credibilità a questa tesi, così come sembra tramontare l´ipotesi dei

terroristi islamici che, in questa fase, hanno tutto l´interesse a
restarsene «dormienti». L´ultima possibilità è quella di un Unabomber, uno
squilibrato deciso a compiere una strage o per destare semplicemente
allarme. L´ordigno contro il Tav - gli inquirenti non hanno lasciato
trapelare alcun particolare su potenza e pericolosità - può al contrario
essere inquadrato nell´azione violenta di gruppi di estremisti, decisi a
combattere i cantieri dell´Alta Velocità con tutti i mezzi. L´eplosivo
potrebbe anche costituire un «avvertimento» oppure il simbolo di una nuova
stagione di attentati dinamitardi contro il Tav. Se è presto per dare le
recenti esplosioni all´Abetone, in Toscana, a Bologna e a Trieste, che
portano la firma degli anarco-insurrezionalisti, un tempo attivi anche nel
Torinese, soprattutto in Val Susa. Gli inquirenti tacciono su tutta la
linea, muti anche i responsabili del grande cantiere del Tav che affianca
l´autostrada. Gli attentatori sono passati quasi certamente dalla
tangenziale, nel tratto tra Settimo e Chivasso, un chilometro dopo lo
stabilimento della Pirelli. Vicino al ponte preso di mira c´è un´area di
sosta, a fianco della corsia in direzione Milano. Basta scavalcare il guard
rail, percorrere una ventina di metri e la base del ponte è lì. Nella zona
non c´è una sorveglianza particolare, solo nelle ultime ore è stata
intensificata per proteggere il personale e gli impianti da altri possibili
attentati. Avvertimento o no, la scoperta dell´ordigno preoccupa gli
inquirenti anche se si trattasse di un attentato-avvertimento programmato
tempo fa. Sarà un´altra indagine complessa, come quella di via Ghedini,
senza neppure escludere che si tratti di «incidente di percorso», cioè
qualcuno che, per disfarsi dell´esplosivo, ha scelto l´area del cantiere
del Tav. Gli investigatori non vogliono provocare, in un momento teso come
questo, dopo la sparatoria di Arezzo che è costata la vita a un agente
della Polfer, uno stato di allarmismo ingiustificato.
Ma la storia dell´ecoterrorismo parte da lontano. Nei primi anni novanta
finirono nel mirino i tralicci dell´Enel e i viadotti dell´autostrada, tra
la Liguria, il Piemonte e la Toscana. Tra gli altri autori, venne arrestato
e poi condannato a 12 anni di carcere Marco Camenish, estradato in Svizzera
e qui detenuto; proprio negli ultimi giorni il movimento antagonista ha
organizzato una campagna mediatica di sostegno a Camenish per liberarlo dal
carcere.

Massimo Numa





--__--__--

Message: 4
To: "Contropotere 1" <contropotere at inventati.org>
Date: Sun, 9 Mar 2003 19:03:11 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Provocazione poliziesca contro attivista USI-AIT
Reply-To: contropotere at inventati.org

This is a multi-part message in MIME format.

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SARNO: NUOVA PROVOCAZIONE POLIZIESCA CONTRO MILITANTE U.S.I.-A.I.T., =
MEMBRO ESECUTIVO NAZIONALE DEL SINDACATO

In un continuo di provocazioni che sembra non aver fine, segnaliamo =
un'ennesima gravissima azione della polizia contro un nostro attivo e =
noto militante: Sabatino Catapano dell' U.S.I. di Sarno, da sempre punto =
di riferimento per molte nostre lotte e membro della Commissione =
Esecutiva Nazionale dell'USI-AIT.

Il nostro compagno, dopo aver subito continue provocazioni (e denunce) =
per la sua attivit=E0 =E8 ora stato convocato dalla polizia per essere =
sottoposto a rilievi foto segnaletici in quanto ritenuto PERICOLOSO e =
SOSPETTO in base all'art. 4 TULPS R.D. legge 773/31 del 18 Giugno 1931 =
(legge e codice fascista ancora in vigore nella "democratica" Italia).

Il tutto si inquadra in un continuo crescendo, in varie parti d'Italia, =
di intimidazioni e "attenzioni" delle forze repressive contro nostri =
attivi militanti e nostre sezioni.=20
Lo stesso Sabatino =E8 stato di recente convocato dai carabinieri i =
quali cercarono di avere informazioni sulla natura dell'USI e sul numero =
degli aderenti. Convocazioni che hanno riguardato in zone diverse anche =
altri compagni del nostro Sindacato.

Una vera persecuzione quella a cui Sabatino =E8 stato sottoposto in =
questi ultimi anni, tesa a colpire un compagno in prima fila durante la =
denuncia e le mobilitazioni popolari per le frane che causarono nella =
sola Sarno 137 morti e in tante lotte sociali.
Tra le altre "attenzioni" rivolte recentemente al nostro compagno =
ricordiamo il tentativo di applicargli la sorveglianza speciale, la =
denuncia per rifiuto all'identificazione (cosa non vera) e quella =
(denuncia per omissione di avviso al questore) per aver organizzato a =
Sarno la manifestazione del 1=B0 maggio dello scorso anno.

L'Unione Sindacale Italiana denuncia questa ennesima provocazione e i =
suoi mandanti, servi di un potere militarista, corrotto e guerrafondaio =
che intende spezzare la nostra azione libertaria e sindacalista =
rivoluzionaria.

Non saranno le leggi fasciste e la repressione a fermarci, non ci =
riuscirono mai n=E8 le camicie nere di Mussolini, n=E8 le truppe regie, =
n=E8 gli occupanti nazisti e n=E8 la celere e le galere di Scelba.

Suggeriamo ai solerti poliziotti, se proprio non possono farne a meno di =
effettuare foto segnalitiche, di farle ai loro capi e ministri, questi =
si realmente PERICOLOSI e SOSPETTI, nocivi per l'umanit=E0 intera, e di =
smetterla di perseguitare chi lotta per la pace e la libert=E0.

Tentetene conto, la libert=E0 non si cancella, essa cresce di giorno in =
giorno nelle lotte per la trasformazione sociale di questo mondo, contro =
ogni guerra, contro ogni potere.

Solidariet=E0 attiva al compagno Sabatino!! La repressione non ci =
fermer=E0!!

La Segreteria USI-AIT
(Careri Gianfranco)
e-mail: usi-ait at ecn.org=20


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ritenuto PERICOLOSO e SOSPETTO in base all'art.&nbsp;4&nbsp;TULPS R.D. =
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