[Presos] lancio ANSA

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Fri Jun 27 01:03:59 CEST 2003


Comitato ³Paolo Persichetti²

UN OSSERVATORIO PER LA CIVILTA¹ GIURIDICA

Trasmettiamo il testo del lancio ANSA relativo alla conferenza stampa che
l'avvocato Francesco Romeo, difensore di Paolo Persichetti ha tenuto ieri a
Bologna subito dopo l'udienza del Tribunale del riesame.

Paolo era presente in aula.

Lo stesso giorno, il procuratore Giovagnoli iniziava le sue ferie.

La sentenza è attesa per i primi giorni della prossima settimana




R CRO S0B S41 S42 S43 QBXJ
BIAGI: PERSICHETTI; 16 TESTI LO HANNO VISTO A PARIGI
ANCHE UNIVERSITA' DICE CHE ERA NELLA CAPITALE FRANCESE
   (ANSA) - BOLOGNA, 26 GIU - Ci sono 16 persone, tra cui
giornalisti televisivi e radiofonici, studenti e docenti, amici
e conoscenti, pronti a testimoniare che Paolo Persichetti,
indagato per l' omicidio del prof.Marco Biagi, era a Parigi tra
il 14 e il 19 marzo 2002, cioé nei giorni in cui - secondo l'
accusa - avrebbe dovuto essere sotto la casa del giuslavorista.
   Lo ha riferito l' avvocato difensore Francesco Romeo in una
conferenza stampa che ha tenuto dopo l' udienza davanti al
Tribunale del Riesame di Bologna in cui è stata discussa la
legittimità del sequestro dello zainetto di Persichetti.
   "Oggi ho depositato in cancelleria - ha detto Romeo - il
fascicolo della difesa con le testimonianze dei 16 testi che
hanno incontrato e interagito a Parigi con Persichetti. Inoltre
ho depositato copia dell' indagine amministrativa dell'
Università 'Paris 8', dove insegnava Persichetti, che conclude
dicendo che Paolo il 14 marzo 2002, giorno in cui sarebbe stato
visto a Bologna, ha tenuto una lezione dalle 16.30 alle 19". E
i docenti del dipartimento di scienze politiche dell'
università parigina hanno firmato una testimonianza-appello in
cui esprimono stupore per l' indagine su Persichetti, per la sua
ipotizzata presenza a Bologna nel marzo 2002: "in quel periodo
- dicono i docenti - è stato quotidianamente a Parigi e a Saint
Denis. Ha tenuto normalmente il suo corso e ha partecipato
regolarmente alla vita del dipartimento, incontrando non solo
numerosi studenti, ma i suoi colleghi e il personale
amministrativo". I docenti rinnovano il loro sostegno a
Persichetti, che viene definito "ricercatore e insegnante
brillante e coscienzioso, conosciuto a apprezzato dai suoi
colleghi e amato dai suoi studenti".
   "Teniamo questa conferenza stampa - ha detto Romeo - per
ristabilire la verità. Una verità che gli unici che paiono non
volere sono gli inquirenti. Persichetti non c' entra nulla nella
vicenda Biagi, nel modo più assoluto".
   Il difensore ha ripercorso la varie tappe della vicenda di
Persichetti. L' ex brigatista è arrivato in Italia nell' agosto
2002, estradato dalla Francia per una condanna definitiva per l'
omicidio del generale Licio Giorgieri (non partecipò comunque
all' azione), "perché ci sono state attenzioni investigative
giunte dall' inchiesta di Bologna sull' omicidio Biagi". A
settembre poi c' è stato "il presunto riconoscimento da parte
di una teste". "In realtà non si è trattato di un
riconoscimento - ha sottolineato l' avv.Romeo - Alla teste non
sono stati mostrati, come avviene nei riconoscimenti, vari
soggetti tra cui il sospettato. Al teste, invece, è stata
indicata la foto di Persichetti sul giornale, la foto al momento
dell' arresto, come Pinocchio tra i Carabinieri. Il teste non
poteva fare altro che riconoscerlo. A novembre c' è stato il
presunto riconoscimento dello zaino. Anche in questo caso nessun
riconoscimento: la teste ha indicato uno zainetto di color
camoscio come quello che aveva la persona che era sotto casa di
Biagi. Alla teste poi sono stati mostrati quattro zaini, di
colori diversi e non ne ha riconosciuto nessuno. Disse però che
c' era una somiglianza con due, uno nero e uno blu. Poi scelse
il meno scuro, cioé quello blu, quello di Persichetti. Nel
febbraio 2003, quindi, Persichetti è entrato nell' inchiesta
come teste e nessuno lo ha informato sul fatto che era stato
riconosciuto da una teste e nessuno gli ha chiesto cosa abbia
fatto in quei giorni dell' omicidio Biagi. Lo zaino è rimasto
illegittimamente nella mani della Procura di Bologna, come detto
da due Gip. Il dissequestro c' è stato il 30 maggio e il 3
giugno Persichetti è finito sul registro degli indagati per l'
omicidio Biagi. Quindi è stato indagato come reazione alle
decisioni negative nei confronti della Procura da parte del
Gip". E il fatto di finire indagato "'comporta un' ulteriore
pena, oltre a quella che sta scontando per l' omicidio Biagi.
Persichetti così non può richiedere i benefici della legge
Gozzini fino a che non ci sarà l' archiviazione".
   La richiesta del difensore è quindi che la Procura di
Bologna "faccia immediata richiesta di archiviazione, un atto
più che dovuto". Se così non sarà attiveremo altre procedure
- ha annunciato Romeo - e ricordo che esiste anche una legge
sulle responsabilità civili dei magistrati.
   Il computer di Persichetti che la Procura attende dalla
Francia - ha sostenuto il legale - "non ha influenza, perché
c' è la prova nei fatti che lui non era in Italia". E comunque
per il difensore la Procura dovrebbe verificare i flussi
informatici e telefonici di Persichetti nei giorni in cui
sarebbe stato visto a Bologna: flussi che dimostrerebbero
ulteriormente che non si è mosso da Parigi.
   Nell' udienza di oggi davanti al Tribunale del riesame
Persichetti ha ricordato proprio questo, di essere stato a
Parigi nei giorni in cui sarebbe stato visto a Bologna. Inoltre
si è detto stupito del fatto che quando venne sentito come
teste nessuno lo informò che qualcuno lo aveva visto a Bologna
in via Valdonica.
  "In questa vicenda l' azione penale non è stata gestita nel
modo corretto - ha concluso Romeo - una gestione che denota una
strategia dal fiato corto, fatta di continui avvenimenti che si
ridimensionano dopo poco che sono emersi".
   Riguardo a Giuseppe Maj, l' ideologo dei Carc perquisito a
Parigi dalla Procura di Bologna nei giorni scorsi e arrestato
dall' autorità francese, l' avv.Romeo ha ribadito l' assoluta
distanza da Persichetti. "Credo che tra i due - ha precisato il
legale - non ci siano stati contatti. Così come non conosce la
Lioce".
(ANSA).

     BS
26-GIU-03 17:24 NNNN






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