[Presos] Contropotere digest, Vol 1 #339 - 7 msgs

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   1. comunicato contro la reintroduzione del ritalin in italia (contropotere-admin at inventati.org)
   2. Russia: Anarchici contro la guerra in Cecenia (en) (contropotere-admin at inventati.org)
   3. =?utf-8?Q?_Comunismo_Libertario__n=C2=B0_57?= (contropotere-admin at inventati.org)
   4. USI-AIT e CUB proclamano lo Sciopero Generale (contropotere-admin at inventati.org)
   5. un testo fondamentale sul rapporto tra individuo e potere. (contropotere-admin at inventati.org)
   6. cena di solidarietà per finanzaiare il gruppo di lavoro sul carcere (contropotere-admin at inventati.org)
   7. Umanita' Nova n. 8 2004 (contropotere-admin at inventati.org)

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Message: 1
Date: Tue, 24 Feb 2004 23:36:03 -0000
To: <C_RAP at yahoogroups.com>
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] comunicato contro la reintroduzione del ritalin in italia
Reply-To: contropotere at inventati.org

ciao a tutt*,
vista la reintroduzione del ritalin in italia abbiamo fatto questo comunicato
stampa...
baci
violetta


RITALIN E PSICHIATRIA: TENERE LONTANO DALLA PORTATA DEI BAMBINI
ovvero controllo sociale preventivo:bambini schedati e psichiatrizzati

Tra 6 mesi verrà re-introdotto in italia il RITALIN, psicofarmaco prodotto
dalla NOVARTIS per la cura del disturbo ADHD ( deficit di attenzione e
iperattività).
La C.U.F. ( Copmmissione unica del Farmaco) ha approvato la reintroduzione di
questa anfetamina, ignorando volutamente i 2900 effetti collaterali fra cui il
decesso. Il RITALIN( principio attivo METALFENILDATO) e' stato messo fuori
commercio in Italia nel 1989, perche' considerato una droga; si trova infatti
nella tabella 1 degli stupefacenti assieme ad Eroina, Cocaina, Oppiacei, LSD,
ecc... . 
Guardacaso la reintroduzione coincide con la fine di una ricerca in atto dal
2002 denominata "Progetto Prisma", attivata nelle scuole di 6 citta' campione
( Lecco, Milano, Rimini, Pisa, Roma e Cagliari) promossa dall' Istituto
Superiore della Sanità e finanziata dallo stesso Ministero della Sanità.
Questa ricerca si serve di un questionario rivolto ai genitori sui
comportamenti dei figli ( ragazzi della scuola medie tra gli  11 e i 14 anni)
con l'obiettivo di rilevare la cosiddetta Sindrome di ADHD. In ambito
psichiatrico si afferma infatti che i bambini troppo distratti e vivaci sono
malati a livello organico, quindi , da curare con lo Psicofarmaco. Si arriva a
psichiatrizzare fin dai primi anni bambini vivaci e distratti senza peraltro
tenere conto del contesto sociale in cui atteggiamenti, comportamenti, modi di
essere e pensare si sviluppano.
Questi "colpevoli iperattivi" che assumeranno il RITALIN saranno oltretutto
schedati in un registro nazionale dell'Istituto per la Sanità. Tutto questo
calza a pennello con 'attuale modello scolastico improntato ai "valori" della
competitività, della  produttivita' e dell' omologazione che stanno alla base
della stessa riforma Moratti responsabile dei tagli al
personale, al tempo pieno e prolungato, alle attività didattiche, ecc... . I
bambini immigrati con difficolta' linguistiche e "culturali", quelli delle
classi subalterne le cui famiglie non possono sostenere i costi delle
ripetizioni private, i tradizionali " ultimi della classe", e chiunque abbia
problemi  d'apprendimento in genere, rischiano di vedersi trattati come
"malati", come portatori di problemi individuali, di origine organica senza
alcuna relazione con il contesto ambientale e sociale e quindi psichiatrizzati.
Tutto questo a vantaggio delle multinazionali che producono e commercializzano
il RITALIN.

--__--__--

Message: 2
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Thu, 26 Feb 2004 11:25:37 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Russia: Anarchici contro la guerra in Cecenia (en)
Reply-To: contropotere at inventati.org


Da: AD-Moscow <adm at avtonom.org>

23 Febbraio 2004
60° anniversario delle deportazioni di Ceceni e Inguscezi.
Manifestazione anarchica contro la guerra in Cecenia
Mosca 23 febbraio 2004 ore 13,30
vicino al monumento Majakovskii (metro "Mayakovskaya").

60 anni fa, il 23 febbraio 1944, furono deportati alla steppa di
Kazakistan e Kirghizia 480 mila ceceni e inguscezi. Morirono decine di
migliaia di persone lungo la strada. Il 23 febbraio è un giorno di festa
ufficiale in Russia ma per noi non c'è proprio niente da
festeggiare. La pulizia etnica continua tuttora, la gente della Cecenia
sparisce con troppa frequenza così come sparirono nei tempi più cupi
della repressione stalinista.

Non festeggiamo oggi perché non riconosciamo la patria (russa, cecena o
qualunque altra) che "protegge", che occupa territori, rapisce,
interroga, uccide, falsifica i risultati delle elezioni, fa propaganda
razzista e organizza atti terroristici. Noi siamo nemici di ogni stato,
poiché è nel loro nome i nei loro interessi che si commettono i più
terribili crimini.

La guerra in Cecenia non compare più nei telegiorni ma ciò non
significa affato che non esiste in realtà. Gli atti di terrore nelle
città russe sono la ripercussione terribile di questa guerra. Ogni giorno
le persone muoiono e spariscono sul territorio di questa
piccolissima repubblica. I soldati impazziti dalla guerra sono spinti
alla crudeltà poi fanno ritorno a casa e per anni non riescono tornare
alla "vita pacevole": vengono arruolati nelle Forze Speciali o nei ranghi
della malavita, con la sete di uccidere sull'ordine di chiunque.

Questa guerra iniziò perché Putin potesse diventare presidente. Sono
passati quattro anni ormai, ma la guerra continua: non vogliono
l'autorità o non riescono a trovare la soluzione al conflitto. Noi non
crediamo che un'altro presidente potrebbe andare meglio - le
contraddizioni etniche sono sempre state usate dai politici per i
propri fini. Soltanto l'associazione volontaria e indipendente della
gente al difuori dei confini politici - per la pace e la solidarietà -
possa darci un'opportunità di vivere senza la guerra e la violenza.
Soltanto un movimento di massa contro la guerra potrà fermare questa
guerra.


Gli anarchici di Mosca

Contatto: adm at avtonom.org
www.avtonom.org, russia.indymedia.org, www.voine.net

da russia.indymedia; traduzione di nmcn/ainfos








--__--__--

Message: 3
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Fri, 27 Feb 2004 10:10:02 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] =?utf-8?Q?_Comunismo_Libertario__n=C2=B0_57?=
Reply-To: contropotere at inventati.org

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E' uscito il n=C2=B0 57 di COMUNISMO LIBERTARIO di cui vi inviamo il =
sommario e l'editoriale =20

Per abbonamenti e sottoscrizioni
COMUNISMO LIBERTARIO
C.P. 558 57100 Livorno
C.C. 11385572
Una copia =E2=82=AC 2,50
Abbonamento annuale =E2=82=AC 11
Abbonamento sostenitore =E2=82=AC 25
 http://comunismolibertario.firenze.net
comunismolibertario at firenze.net

=20
Sommario Comunismo Libertario  n=C2=B0 57
=20
Perch=C3=A8 gli USA sono andati in Iraq- Stefano Capello
Chiapas: anniversario di una rivoluzione- Giordano Cotichelli
Acqua in bocca- Simona Penco
Per una componente sindacale in CGIL- Carmine Valente
Il tram del diritto di siopero corre sui binari degli autoferro- =
Valentina Riemma
Unit=C3=A0 delle forze sindacali e sociali per sconfiggere la Riforma =
Moratti- Luca Papini
Le dinamiche sociali e gli ambiti contraddittori del riformismo- =
Annibale Viappiani
Contratto della sanit=C3=A0 e sindacalismo di base- Claudio Strambi=20
Dopo sei mesi di sciopero, continua la lotta dei salaries del Mc-Donald =
di Strasourg saint-Denis- Natalia Caprili
Immigrazione e integrazione nella Valdera e nel Valdarno- Associazione =
Cittadini del Mondo Valdera (Pisa)
=20
EDITORIALE                                                               =
                                                                         =
                     =20

  L=E2=80=99ineluttabilit=C3=A0 dei processi reali. Noi e "lor signori"

Dopo una lunga stagione di ubriacatura ideologica che non ha risparmiato =
neppure ambiti radicali, riappare sulla scena sociale una vecchia =
conoscenza: la lotta di classe. Riappare nei modi a lei consueti: =
assemblee affollate di lavoratori nelle fabbriche e nei depositi, =
scioperi prolungati, picchetti, autorganizzazione; e riappare in settori =
e categorie che certa letteratura economica e politica davano per =
estinti, marginali, scomparsi. In uno scenario produttivo dove tutto =
sembrava =E2=80=9Cex=E2=80=9D  e tutto era =E2=80=9Cpost=E2=80=9D, sono =
gli autoferrotranvieri ed i metalmeccanici , in buona compagnia dei =
lavoratori dell=E2=80=99istruzione, cos=C3=AC come i classici statali a =
dettare i tempi della politica sociale. Al di l=C3=A0 dell=E2=80=99esito =
concreto delle lotte, che ci auguriamo possa risultare vincente sul =
terreno delle garanzie salariali e normative e che i tempi di questa =
nostra rivista non permettono di seguire quotidianamente, si evidenzia =
una certezza. La stagione delle pratiche, degli accordi sindacali e =
politici continuamente a ribasso, dello scambio ineguale con le =
compagini governative, sia di centro sinistra che di centro destra,  sul =
terreno salariale e sulle garanzie occupazionali, la cos=C3=AC detta  =
stagione della concertazione, =C3=A8 finita. Non pi=C3=B9 per sola =
scelta governativa e padronale, ma nella consapevolezza e nei =
comportamenti dei lavoratori a dispetto delle reiterate affermazioni di =
Ciampi e degli stessi gruppi dirigenti delle organizzazioni sindacali =
che ancora si attardano a tessere le presunti lodi del passato periodo. =
I margini economici e sociali, sempre pi=C3=B9 ridotti a causa =
dell=E2=80=99agguerrita lotta concorrenziale a livello planetario, sono =
saltati. Le continue ristrutturazioni nei comparti industriali cos=C3=AC =
come nei trasporti e negli stessi servizi hanno e stanno incidendo =
pesantemente sulla tenuta  del tessuto sociale della maggioranza della =
popolazione.  L=E2=80=99arretratezza delle seppur minime garanzie =
occupazionali,  dei livelli salariali, l=E2=80=99incertezza costante =
delle nuove leve di lavoratori,  rende palese, oggettiva si potrebbe =
dire,  la necessit=C3=A0 di rilanciare il conflitto sociale. Il vero e =
ultimo arbitro degli accordi  sindacali  non sta pi=C3=B9 nella =
capacit=C3=A0 mediatoria dei gruppi dirigenti sindacali, =
all=E2=80=99interno dei margini padronali o governativi sempre pi=C3=B9 =
ridotti,  ma nei classici rapporti di forza fra le classi. Non ci pare =
casuale, infatti, che il Sindaco di Milano Albertini minacci di =
licenziare 5 mila autoferrotranvieri protagonisti degli scioperi =
selvaggi, che le Ferrovie invece licenzino realmente 4 ferroieri, rei di =
aver criticato l=E2=80=99azienda e che in occasione degli scioperi dei =
meccanici indetti dalla sola FIOM si sono mandati i carabinieri nelle =
fabbriche a prendere i nominativi degli scioperanti; sempre non =
casualmente dopo ogni sciopero si assiste al balletto delle cifre, =
chiaramente riduttive da parte del governo e padronato. Solo la  =
capacit=C3=A0 di mantenere alta la mobilitazione, di allargare il =
consenso e di coinvolgere pi=C3=B9  settori lavorativi, pu=C3=B2 =
ribaltare le conseguenze della frantumazione e dell=E2=80=99arretramento =
che la  stagione della concertazione ha determinato. Questo quadro, =
tanto reale, quanto diverso da quello disegnato dagli epigoni del =
capitalismo da una parte e dagli estimatori e dispensatori di continue =
svolte epocali dall=E2=80=99altra, =C3=A8 infine completato dalle tinte =
forti di un salutare ribellismo delle nuove generazioni, le cui naturali =
aspettative sono mortificate dalla totale incertezza delle prospettive =
lavorative e professionali, cos=C3=AC come dall=E2=80=99imbarbarimento =
degli stessi  rapporti personali che si vorrebbero, al pari di un =
=E2=80=9Csuk=E2=80=9D,  all=E2=80=99insegna di una spietata concorrenza  =
individuale. Tale anelito, seppure pi=C3=B9 di carattere etico che =
politico, ha riavvicinato le nuove generazioni al gusto della politica e =
della militanza, alla consapevolezza di una possibile =
autodeterminazione, accentuando il rifiuto alla omologazione, indicando =
non pi=C3=B9 un orizzonte necessariamente all=E2=80=99interno =
dell=E2=80=99attuale sistema, denunciando con energico sdegno le  =
ingiustizie ed gli orrori della societ=C3=A0 capitalista. =
D=E2=80=99altra parte l=E2=80=99immagine che l=E2=80=99attuale modello =
economico, politico e finanche istituzionale sta dando di se =C3=A8 =
altrettanto significativo. La riduzione dei margini economici non =
permette pi=C3=B9 il rispetto delle regole e degli stessi equilibri =
istituzionali formalmente preposti a mascherare la mistificazione =
democratica del bilanciamento dei poteri fra esecutivo, legislativo e =
giudiziario. Due leggi, quella sulle telecomunicazioni o legge Gasparri, =
quella sull=E2=80=99immunit=C3=A0 delle massime cariche istituzionali o =
lodo Schifani,  presentate dal Governo ed approvate al Parlamento =
ricevono il pollice verso, una dal Presidente della Repubblica, =
l=E2=80=99altra dalla Consulta della Magistratura,  in un rocambolesco =
tavolo da ping   pong fra le diverse istituzioni ,  dove la posta in =
palio, oltre agli interessi  squisitamente personali  del primo =
Ministro, sono gli interessi di classe che l=E2=80=99attuale governo ben =
rappresenta e gli stessi rapporti di forza e di potere =
all=E2=80=99interno degli stessi schieramenti politici. La  battaglia =
fra il  Ministro dell=E2=80=99economia Tremonti e  la Banca =
d=E2=80=99Italia, dopo il crac della Parmalat assomiglia molto  pi=C3=B9 =
a una lotta fra clan oltre che uno scontro istituzionale,  visto che =
proprio Fazio fu  uno degli sponsor maggiori dell=E2=80=99attuale =
compagine governativa, fautore convinto della riforma del mercato del =
lavoro e della stessa prevista riforma delle pensioni. La stessa crisi =
della Parmalat,  ultima dopo quello della Cirio,  dimostra come il =
sistema finanziario e produttivo,  sia intrinsicamente baro. Non si =
tratta di un errore di percorso o di  valutazione rispetto al mercato o =
ai flussi produttivi, ma di vera e propria ruberia, scientemente ordita =
dal padronato con la collaborazione attiva degli istituti di credito,  a =
danno dei lavoratori e in prima istanza dei risparmiatori e possessori =
di obbligazioni, spesso stessi soggetti,  unici a perdere realmente i =
loro risparmi e il loro posto di lavoro.

I partiti riformisti, non svolgono pi=C3=B9 da tempo il loro ruolo =
storico di garanzia minima  delle condizioni di salvaguardia sul terreno =
sociale, sempre pi=C3=B9 subalterni e schiavi di una logica di =
affidabilit=C3=A0 nei confronti dei poteri forti, da pi=C3=B9 di un =
decennio attraversano un processo di ridefinizione di cui a breve non si =
intravede l=E2=80=99uscita. (ulivo, partito riformista, partito =
socialdemocratico, lista unica, triciclo, etc). Lo stesso Parlamento =
=C3=A8 da due anni e mezzo piegato alla discussione di leggi e propositi =
che hanno come unico motivo fondante, oltre agli interessi economici =
personali del Primo ministro, la necessit=C3=A0 di mettere al riparo dai =
guai giudiziari e svincolare da ogni controllo le ruberie di una classe =
imprenditoriale e l=E2=80=99intreccio incestuoso tra politica, =
imprenditoria e gruppi finanziari. Quanto tutto questo sia lontano =
dall=E2=80=99esigenze reali delle masse lavoratrici e delle nuove =
generazioni =C3=A8 percepibile a chiunque e contrariamente ad un primo =
istinto di nausea e ritrosia a fronte degli accadimenti si rende ancor =
pi=C3=B9 fondamentale la presenza all=E2=80=99interno dello scontro =
sociale degli anarchici e del progetto comunista e libertario. Dobbiamo =
approfondire ed esplicitare la critica nei confronti delle istituzioni e =
del sistema economico e politico. Dobbiamo esaltare la cocciutaggine dei =
fatti materiali e reali contro ogni falsa ideologia volta a mettere la =
sordina agli interessi contrapposti fra le classi, cos=C3=AC come =
dobbiamo rifuggire da pratiche e logiche settarie o avanguardiste =
lontane dai livelli di coscienza  delle mase.  Dobbiamo fare il massimo =
sforzo organizzativo nell=E2=80=99orientare le battaglie politiche e =
sindacali in senso autogestionario nelle metodologie, lontane e fuori  =
dalle prassi parlamentari, autonome nell=E2=80=99elaborazione degli  =
stessi propositi rivendicativi. Non siamo sulla stessa barca dei =
Cragnotti, dei Tanzi, n=C3=A9 di Bondi. I nostri interessi non sono =
quelli di =E2=80=9Clor signori=E2=80=9D. Rilanciare la cultura e la =
metodologia del conflitto come architrave su cui disegnare nuovi scenari =
e nuovi orizzonti,  in particolare per le nuove generazioni, partendo da =
una stagione di forte recupero salariale per i lavoratori occupati,  =
inceppando il meccanismo dell=E2=80=99accumulazione, riconquistando =
sempre pi=C3=B9 spazi di autorganizzazione, lanciando una battaglia =
generalizzata contro la  precariet=C3=A0 delle condizioni di vita a cui =
siamo soggetti. =20

=20

=20

=20

=20
=20

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2,50</FONT></FONT></DIV>
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saint-Denis</FONT>- <EM>Natalia Caprili</EM></FONT></o:p></SPAN></DIV>
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&=
nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&n=
bsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nb=
sp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbs=
p;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp=
;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=
&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&=
nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&n=
bsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nb=
sp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbs=
p;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp=
;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=
&nbsp;&nbsp;&nbsp;</FONT></P>
<P align=3Dleft><FONT size=3D2>&nbsp; <B><FONT color=3D#000000 =
size=3D3>L=E2=80=99ineluttabilit=C3=A0=20
dei processi reali. </FONT><FONT size=3D3>Noi e "lor=20
signori"</P></B></FONT></FONT>
<P align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt">Dopo una lunga stagione =
di=20
ubriacatura ideologica che non ha risparmiato neppure ambiti radicali, =
riappare=20
sulla scena sociale una vecchia conoscenza: la lotta di classe. =
</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt">Riappare nei modi a lei =
consueti:=20
assemblee affollate di lavoratori nelle fabbriche e nei depositi, =
scioperi=20
prolungati, picchetti, autorganizzazione; e riappare in settori e =
categorie che=20
certa letteratura economica e </SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt; mso-bidi-font-size: =
16.0pt">politica=20
davano per estinti, marginali, scomparsi. In uno scenario produttivo =
dove tutto=20
sembrava =E2=80=9Cex=E2=80=9D<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>e tutto era =E2=80=9Cpost=E2=80=9D,=20
sono gli autoferrotranvieri ed i metalmeccanici , in buona compagnia dei =

lavoratori dell=E2=80=99istruzione, cos=C3=AC come i classici statali a =
dettare i tempi della=20
politica sociale. </SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt; mso-bidi-font-size: =
16.0pt">Al di=20
l=C3=A0 dell=E2=80=99esito concreto delle lotte, che ci auguriamo possa =
risultare vincente=20
sul terreno delle garanzie salariali e normative e che i tempi di questa =
nostra=20
rivista non permettono di seguire quotidianamente, si evidenzia una =
certezza. La=20
stagione delle pratiche, degli accordi sindacali e politici =
continuamente a=20
ribasso, dello scambio ineguale con le compagini governative, sia di =
centro=20
sinistra che di centro destra,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>sul=20
terreno salariale e sulle garanzie occupazionali, la cos=C3=AC =
detta<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>stagione della concertazione, =
=C3=A8 finita.=20
Non pi=C3=B9 per sola scelta governativa e padronale, ma nella =
consapevolezza e nei=20
comportamenti dei lavoratori a dispetto delle reiterate affermazioni di =
Ciampi e=20
degli stessi gruppi dirigenti delle organizzazioni sindacali che ancora =
si=20
attardano a tessere le presunti lodi del passato periodo. I margini =
economici e=20
sociali, sempre pi=C3=B9 ridotti a causa dell=E2=80=99agguerrita lotta =
concorrenziale a=20
livello planetario, sono saltati. Le continue ristrutturazioni nei =
comparti=20
industriali cos=C3=AC come nei trasporti e negli stessi servizi hanno e =
stanno=20
incidendo pesantemente sulla tenuta<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>del tessuto sociale della maggioranza della popolazione.<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>L=E2=80=99arretratezza delle =
seppur minime=20
garanzie occupazionali,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>dei livelli=20
salariali, l=E2=80=99incertezza costante delle nuove leve di =
lavoratori,<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>rende palese, oggettiva si =
potrebbe=20
dire,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>la necessit=C3=A0 =
di rilanciare il=20
conflitto sociale. </SPAN><SPAN style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: =
11pt">Il=20
vero e ultimo arbitro degli accordi<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>sindacali<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>non sta =
pi=C3=B9 nella=20
capacit=C3=A0 mediatoria dei gruppi dirigenti sindacali, =
all=E2=80=99interno dei margini=20
padronali o governativi sempre pi=C3=B9 ridotti,<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>ma nei classici rapporti di =
forza fra le=20
classi. Non ci pare casuale, infatti, che il Sindaco di Milano Albertini =
minacci=20
di licenziare 5 mila autoferrotranvieri protagonisti degli scioperi =
selvaggi,=20
che le Ferrovie invece licenzino realmente 4 ferroieri, rei di aver =
criticato=20
l=E2=80=99azienda e che in occasione degli scioperi dei meccanici =
indetti dalla sola=20
FIOM si sono mandati i carabinieri nelle fabbriche a prendere i =
nominativi degli=20
scioperanti; sempre non casualmente dopo ogni sciopero si assiste al =
balletto=20
delle cifre, chiaramente riduttive da parte del governo e padronato. =
Solo=20
la<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>capacit=C3=A0 di =
mantenere alta la=20
mobilitazione, di allargare il consenso e di coinvolgere pi=C3=B9<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>settori lavorativi, pu=C3=B2 =
ribaltare le=20
conseguenze della frantumazione e dell=E2=80=99arretramento che la<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>stagione della concertazione =
ha=20
determinato. Questo quadro, tanto reale, quanto diverso da quello =
disegnato=20
dagli epigoni del capitalismo da una parte e dagli estimatori e =
dispensatori di=20
continue svolte epocali dall=E2=80=99altra, =C3=A8 infine completato =
dalle tinte forti di un=20
salutare ribellismo delle nuove generazioni, le cui naturali aspettative =
sono=20
mortificate dalla totale incertezza delle prospettive lavorative =
</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt; mso-bidi-font-size: =
16.0pt">e=20
professionali, cos=C3=AC come dall=E2=80=99imbarbarimento degli =
stessi<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>rapporti personali che si =
vorrebbero, al=20
pari di un =E2=80=9Csuk=E2=80=9D,<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp; </SPAN>all=E2=80=99insegna di=20
una spietata concorrenza<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>individuale. Tale anelito, seppure pi=C3=B9 di carattere etico =
che politico,=20
ha riavvicinato le nuove generazioni al gusto della politica e della =
militanza,=20
alla </SPAN><SPAN style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: =
11pt">consapevolezza di=20
una possibile autodeterminazione, accentuando il rifiuto alla =
omologazione,=20
indicando non pi=C3=B9 un orizzonte necessariamente all=E2=80=99interno =
dell=E2=80=99attuale sistema,=20
denunciando con energico sdegno le<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>ingiustizie ed gli orrori della societ=C3=A0 capitalista. =
D=E2=80=99altra parte=20
l=E2=80=99immagine che l=E2=80=99attuale modello economico, politico e =
finanche istituzionale=20
sta dando di se =C3=A8 altrettanto significativo. La riduzione dei =
margini economici=20
non permette pi=C3=B9 il rispetto delle regole e degli stessi equilibri =
istituzionali=20
formalmente preposti a mascherare la mistificazione democratica del=20
bilanciamento dei poteri fra esecutivo, legislativo e giudiziario. Due =
leggi,=20
quella sulle telecomunicazioni o legge Gasparri, quella =
sull=E2=80=99immunit=C3=A0 delle=20
massime cariche istituzionali o lodo Schifani,<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>presentate dal Governo ed =
approvate al=20
Parlamento ricevono il pollice verso, una dal Presidente della =
Repubblica,=20
l=E2=80=99altra dalla Consulta della Magistratura,<SPAN =
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>in un rocambolesco tavolo da ping<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; </SPAN>pong fra le diverse =
istituzioni=20
,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>dove la posta in palio, =
oltre=20
agli interessi<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>squisitamente=20
personali<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>del primo =
Ministro, sono=20
gli interessi di classe che l=E2=80=99attuale governo ben rappresenta e =
gli stessi=20
rapporti di forza e di potere all=E2=80=99interno degli stessi =
schieramenti politici.=20
La<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>battaglia fra il<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Ministro dell=E2=80=99economia =
Tremonti e<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>la Banca d=E2=80=99Italia, =
dopo il crac della=20
Parmalat assomiglia molto<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>pi=C3=B9 a una=20
lotta fra clan oltre che uno scontro istituzionale,<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>visto che proprio Fazio =
fu<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>uno degli sponsor maggiori =
dell=E2=80=99attuale=20
compagine governativa, fautore convinto della riforma del mercato del =
lavoro e=20
della stessa prevista riforma delle pensioni. La stessa crisi della=20
Parmalat,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>ultima dopo =
quello della=20
Cirio,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>dimostra come il =
sistema=20
finanziario e produttivo,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>sia=20
intrinsicamente baro. Non si tratta di un errore di percorso o di<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>valutazione rispetto al =
mercato o ai=20
flussi produttivi, ma di vera e propria ruberia, scientemente ordita dal =

padronato con la collaborazione attiva degli istituti di credito,<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>a danno dei lavoratori e in =
prima=20
istanza dei risparmiatori e possessori di obbligazioni, spesso stessi=20
soggetti,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>unici a perdere =
realmente=20
i loro risparmi e il loro posto di lavoro.<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoBodyText=20
style=3D"LINE-HEIGHT: 12pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt =
70.8pt 106.2pt 141.6pt 177.0pt 212.4pt 247.8pt 283.2pt 318.6pt 354.0pt =
389.4pt 424.8pt 460.2pt 495.6pt 531.0pt 566.4pt 601.8pt 637.2pt 672.6pt =
708.0pt 743.4pt 778.8pt 814.2pt 849.6pt 885.0pt 920.4pt 955.8pt 991.2pt =
1026.6pt 1062.0pt 1097.4pt 1132.8pt 1168.2pt 1203.6pt 1239.0pt 1274.4pt =
1309.8pt 1345.2pt 1380.6pt 1416.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt; mso-bidi-font-size: =
16.0pt">I=20
partiti riformisti, non svolgono pi=C3=B9 da tempo il loro ruolo storico =
di garanzia=20
minima<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>delle condizioni =
di=20
salvaguardia sul terreno sociale, sempre pi=C3=B9 subalterni e schiavi =
di una logica=20
di affidabilit=C3=A0 nei confronti dei poteri forti, da pi=C3=B9 di un =
decennio=20
attraversano un processo di ridefinizione di cui a breve non si =
intravede=20
l=E2=80=99uscita. (ulivo, partito riformista, partito socialdemocratico, =
lista unica,=20
triciclo, etc). Lo stesso Parlamento =C3=A8 da due anni e mezzo piegato =
alla=20
discussione di leggi e propositi che hanno come unico motivo fondante, =
oltre=20
agli interessi economici personali del Primo ministro, la necessit=C3=A0 =
di mettere=20
al riparo dai guai giudiziari e svincolare da ogni controllo le ruberie =
di una=20
classe imprenditoriale e l=E2=80=99intreccio incestuoso tra politica, =
imprenditoria e=20
gruppi finanziari. Quanto tutto questo sia lontano dall=E2=80=99esigenze =
reali delle=20
masse lavoratrici e delle nuove generazioni =C3=A8 percepibile a =
chiunque e=20
contrariamente ad un primo istinto di nausea e ritrosia a fronte degli=20
accadimenti si rende ancor pi=C3=B9 fondamentale la presenza =
all=E2=80=99interno dello=20
scontro sociale degli anarchici e del progetto comunista e libertario. =
Dobbiamo=20
approfondire ed esplicitare la critica nei confronti delle istituzioni e =
del=20
sistema economico e politico. Dobbiamo esaltare la cocciutaggine dei =
fatti=20
materiali e reali contro ogni falsa ideologia volta a mettere la sordina =
agli=20
interessi contrapposti fra le classi, cos=C3=AC come dobbiamo rifuggire =
da pratiche e=20
logiche settarie o avanguardiste lontane dai livelli di coscienza<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>delle mase.<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Dobbiamo fare il massimo =
sforzo=20
organizzativo nell=E2=80=99orientare le battaglie politiche e sindacali =
in senso=20
autogestionario nelle metodologie, lontane e fuori<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>dalle prassi parlamentari, =
autonome=20
nell=E2=80=99elaborazione degli<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>stessi=20
propositi rivendicativi. Non siamo sulla stessa barca dei Cragnotti, dei =
Tanzi,=20
n=C3=A9 di Bondi. I nostri interessi non sono quelli di =E2=80=9Clor =
signori=E2=80=9D. </SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 11pt">Rilanciare la cultura e =
la=20
metodologia del conflitto come architrave su cui disegnare nuovi scenari =
e nuovi=20
orizzonti,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>in particolare =
per le=20
nuove generazioni, partendo da una stagione di forte recupero salariale =
per i=20
lavoratori occupati,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>inceppando il=20
meccanismo dell=E2=80=99accumulazione, riconquistando sempre pi=C3=B9 =
spazi di=20
autorganizzazione, lanciando una battaglia generalizzata contro la<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>precariet=C3=A0 delle =
condizioni di vita a=20
cui siamo soggetti.<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN-LEFT: 127.6pt; LINE-HEIGHT: 12pt; TEXT-ALIGN: justify; =
tab-stops: 35.4pt 70.8pt 106.2pt 141.6pt 177.0pt 212.4pt 247.8pt 283.2pt =
318.6pt 354.0pt 389.4pt 424.8pt 460.2pt 495.6pt 531.0pt 566.4pt 601.8pt =
637.2pt 672.6pt 708.0pt 743.4pt 778.8pt 814.2pt 849.6pt 885.0pt 920.4pt =
955.8pt 991.2pt 1026.6pt 1062.0pt 1097.4pt 1132.8pt 1168.2pt 1203.6pt =
1239.0pt 1274.4pt 1309.8pt 1345.2pt 1380.6pt 1416.0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 11pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"LINE-HEIGHT: 12pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt =
70.8pt 106.2pt 141.6pt 177.0pt 212.4pt 247.8pt 283.2pt 318.6pt 354.0pt =
389.4pt 424.8pt 460.2pt 495.6pt 531.0pt 566.4pt 601.8pt 637.2pt 672.6pt =
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1309.8pt 1345.2pt 1380.6pt 1416.0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 11pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New =
Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P></o:p></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 11pt"><o:p><FONT=20
size=3D2></FONT></o:p></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 11pt"><o:p><FONT=20
size=3D2></FONT></o:p></SPAN>&nbsp;</DIV></FONT></DIV></DIV></BODY></HTML=
>

------=_NextPart_000_00B9_01C3FD19.DD6B1CA0--


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Message: 4
To: "Contropotere Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Date: Fri, 27 Feb 2004 10:16:54 +0100
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] USI-AIT e CUB proclamano lo Sciopero Generale
Reply-To: contropotere at inventati.org



USI-AIT e CUB proclamano lo SCIOPERO GENERALE di tutte le categorie
pubbliche e private per l'intera giornata del 12 marzo 2004.
Il governo in questi giorni:
* STA COLPENDO NUOVAMENTE LE PENSIONI, AUMENTANDO L'ETÀ PENSIONABILE A
TUTTO DANNO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI E DEGLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI;
* VUOLE DI NUOVO INTERVENIRE PESANTEMENTE NELLA LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI
SCIOPERO PROPONENDO REFERENDUM E LISTE PREVENTIVE DEGLI SCIOPERANTI,
SANZIONI EROGATE DIRETTAMENTE DALLE PREFETTURE SULLE BUSTE PAGHE, ECC.
QUESTA E' UNA PRASSI FASCISTA (MANCA SOLO L'ARRESTO DEGLI SCIOPERANTI);
* CONFERMA CHE SIAMO UN PAESE IN GUERRA CON LA PRESENZA DI TRUPPE
ITALIANE DI OCCUPAZIONE MANDATE IN IRAQ COME IN TANTI ALTRE PARTI DEL
MONDO A REPRIMERE I POPOLI IN LOTTA.

Tutto questo avviene grazie alla copertura e alla complicità dell'Ulivo e
del sindacalismo confederale.

Contro questi violenti attacchi a diritti e libertà, per rilanciare una
conflittualità e una piattaforma rivendicativa di classe,
l'U.S.I.-A.I.T. (UNIONE SINDACALE ITALIANA) ha proclamato, insieme alla
CUB, una nuova giornata di sciopero generale per il 12 marzo
rilanciando la sua parola d'ordine:

PENSIONI, GUERRA E DIRITTI:

SCIOPERO, LIBERTA' E RIVOLTA SINDACALE !!!


La Segreteria Nazionale USI-AIT
(Careri Gianfranco)

http://www.ecn.org/usi-ait/






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Message: 5
Date: Sat, 28 Feb 2004 10:23:23 +0000
To: undisclosed-recipients: ;
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] un testo fondamentale sul rapporto tra individuo e potere.
Reply-To: contropotere at inventati.org

"...e mi è stata raccontata la storia di un "nuovo" italiano, un partigiano, 
scaraventato in un Lager di lavoro con l'etichetta di prigioniero politico 
quando era ancora nel pieno delle sue forze. Era stato malmenato durante la 
distribuzione della zuppa, ed aveva osato dare uno spintone al 
funzionario-distributore: accorsero i colleghi di questo, e il reo venne 
affogato esemplarmente immergendogli la testa nel mastello della zuppa 
stessa.
L'ascesa dei privilegiati, non solo in Lager ma in tutte le convivenze 
umane, è un fenomeno angosciante ma immancabile: essi sono assenti solo 
nelle utopie. È compito dell'uomo giusto fare guerra ad ogni privilegio non 
meritato, ma non si deve dimenticare che questa è una guerra senza fine. 
Dove esiste un potere esercitato da pochi, o da uno solo, contro i molti, il 
privilegio nasce e prolifera, anche contro il volere del potere stesso; ma è 
normale che il potere, invece, lo tolleri o lo incoraggi. Limitiamoci al 
Lager, che però (anche nella sua versione sovietica) può ben servire da 
"laboratorio ": la classe ibrida dei prigionieri-funzionari ne costituisce 
l'ossatura, ed insieme il lineamento più inquietante. È una zona grigia, dai 
contorni mal definiti, che insieme separa e congiunge i due campi dei 
padroni e dei servi. Possiede una struttura interna incredibilmente 
complicata, ed alberga in sé quanto basta per confondere il nostro bisogno 
di giudicare."


Abbiamo aggiunto su filiarmonici un testo fondamentale sul rapporto tra 
individuo e potere.


http://www.ecn.org/filiarmonici/zonagrigia.html


filiarmonici - per un mondo senza galere

-----------------------
| tuono e pioggia sorgono:
|
| _____   _____
| _____   _____
| _____________
| _____   _____
| _____________
| _____   _____
|
| www.ecn.org/filiarmonici/
| www.filiarmonici.org
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http://www.msn.it/msnservizi/es/extra_storage_tag/


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Message: 6
Date: Mon, 1 Mar 2004 07:31:04 -0000
To: <redaz.fuoribinario at libero.it>
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] cena di solidarietà per finanzaiare il gruppo di lavoro sul carcere
Reply-To: contropotere at inventati.org

cena di solidarieta' 

Cena per i... "Ladri di biciclette"

Una cena per finanziare i "Ladridibiciclette", gruppo di lavoro sul carcere...

La organizza il Collettivo Libertario Fiorentino, venerdi 5 marzo alla Casa
del Popolo di Ponte a Greve
(Via Pisana-FI). Inizio ore 20:00.

Per parlare di carcere e per costruire una giornata di solidarieta' sotto
Sollicciano.

il prezzo consigliato per la cena e' 10 euro. sosteneteci... e mangerete bene :)
per prenotare la cena: ladridibiciclette at inventati.org
(e' consigliato prenotare...)

segue testo di un volantino di presentazione del lavoro del gruppo...

Le carceri scoppiano. L?indultino registra un rapidissimo fallimento: non
uscira' nessuno.
Nella vita quotidiana, questo significa piu' del doppio di presenze che ogni
cella puo' contenere. "Non c'e' spazio per vivere", dicevano lo scorso anno i
detenuti di Sollicciano a Firenze. Assieme ai detenuti dei 206 penitenziari
italiani ponevano all'opinione pubblica una questione di civilta'. Non
chiedevano chiss? quali grandi cose. Chiedevano
condizioni di vita "umane". Piu' spazio per vivere, il loro diritto alla salute.
Oggi la situazione e' identica. Insopportabile. A settembre, a Sollicciano, i
suicidi accertati erano gia' 33. Una sanita' carente, anzi spesso inesistente.
L'unica clemenza concessa ai detenuti: la possibilita' di rinunciare
all'indultino.
Le carceri soprattutto scoppiano di detenuti con le stesse
caratteristiche. Oltre il 20% della popolazione penitenziaria e'
tossicodipendente. Su poco meno di 60mila persone, 17mila sono migranti.
A Sollicciano, gli stranieri sono il 56% del totale.
Negli istituti penitenziari della Toscana, regione a piu' alta concentrazione
carceraria, il 27 % dei detenuti sono tossicodipendenti, il 30 % immigrati, e
un 10% si divide tra senza fissa dimora e detenuti di ospedali psichiatrici
giudiziari (gli etichettati "malati psichiatrici").
L'Italia e' un Paese pieno di tossici, scippatori e clandestini alla conquista
di nuove terre? NO.
La situazione e' molto simile in altri Paesi Europei. I tassi di
incarcerazione crescono ovunque. E conta tanto la difesa, un buon avvocato,
che oltre un terzo dei detenuti non ha, dato che e' in misura cautelare.
L'uso del carcere non si regge neanche piu' sul richiamo al sentimento di
insicurezza dei cittadini. La microcriminalita' non cresce: l'ultimo rapporto
sullo Stato della sicurezza del Ministero dell'Interno afferma tranquillamente
che i reati "predatori" ed il "crimine della strada", cioe' quelli che hanno
la maggiore incidenza sulle statistiche della criminalita', sono in diminuzione.
Allora perche' le carceri sono sovraffollate? Perche' le vicende dei detenuti
si somigliano? Perche' tanta "clemenza" e solidarieta' per i crocifissi sui
muri? Perche' nessuna attenzione per le condizioni di chi e' in cella?
La Costituzione sancisce l'inviolabilita' dei diritti umani, anche per i
soggetti detenuti, e impone il reinserimento ma contemporaneamente esclude
l'80% di chi e' dentro dalle attivita' lavorative e scolastiche.
Gli "operatori sociali" sono in tutto 450.
Fonte di acceso scontro in Parlamento, l'indultino, in realta' e' un
provvedimento antirecidiva, tutto incentrato sulla repressione penale, che non
risolve il problema del sovraffollamento. Un fuoco di paglia spento dal
rifiuto della maggioranza dei detenuti che lo considerano una
trappola.
La funzione sociale del Carcere oggi non appare neanche piu' quella di
"reinserire". La sua funzione e' quella di neutralizzare, con un mero calcolo
costi benefici, tutti coloro che pongono rischi per la cosiddetta convivenza
civile. Per questo la soluzione al sovraffollamento piu' gettonata oggi e'
costruire nuove carceri, magari private. Anche se per costruire un carcere,
negli ultimi dieci anni, ci sono voluti in media 100mld di lire e per
mantenere un detenuto ci vogliono 180 euro al giorno.
Il Carcere allora e' il risultato di un modello sociale ed economico di
convivenza che pensa unicamente a rendere invisibile e dunque discriminare chi
non riesce a stargli dietro. Una stessa dinamica che ritroviamo fuori dalle
mura.
Ma l'esclusione fomenta l'odio. E l'odio non puo' far scomparire la
criminalita'.
Qui non si tratta di abbassare solo i livelli di carcerazione o di rafforzare
le misure alternative. Qui si tratta di ripensare i rapporti all'interno della
nostra societa'.
Perche' lo Stato Neoliberale ha smesso le vesti di Stato sociale, e senza
alcun timore si e' svelato Stato Penale.
L'insicurezza di chi sta fuori e' la stessa di chi sta dentro. Entrambe non
sono dovute alla crescita della criminalita'.
Crediamo, in definitiva, che qualsiasi confronto sul carcere non possa
avvenire senza considerare i detenuti esseri umani in carne ed ossa e
rifiutare qualsiasi logica che punti sulla detenzione e sul controllo.
Ragionare su un indulto vero e generalizzato sarebbe un buon punto di partenza
per la discussione. Non e' sufficiente, ma e' la richiesta di coloro, i
detenuti, che chiedono almeno dignita' umana. Una condizione che le societa'
liberal-democratiche attuali si fregiano di mettere alla
base delle proprie ragioni di esistenza. Per tutti.

Le carceri scoppiano... 


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Message: 7
Date: Wed, 03 Mar 2004 01:58:15 +0100
To: contropotere at ecn.org, contropotere at inventati.org
From: contropotere-admin at inventati.org
Subject: [Contropotere] Umanita' Nova n. 8 2004
Reply-To: contropotere at inventati.org

Umanità Nova n. 8 2004

in questo numero:

pag. 1:
La libertà negata. 8 marzo 2004: mutilazioni, stupri, leggi sessiste...
Mani sporche di sangue. 20 marzo contro tutti gli stati, tutte le guerre, tutti gli eserciti
pag. 2: 
Il Muro dell’Apartheid strangola la West Bank. 650 km di dolore 
Resistenza e repressione
pag. 3:
Un arsenale di orrori. Cecenia un gigantesco cumulo di macerie!
pag. 4:
Abbindolati e spennati. E smettere di farci fregare i risparmi dai padroni? Riscoprire le casse mutue e di resistenza
Verso lo sciopero generale del 12 marzo. Le sfide di primavera
pag. 5:
Armiamoci e partite. I due fronti dell’Italia: Afganistan e Iraq
"Contro la guerra ed il militarismo" e "contro la Criminalizzazione del movimento" mozioni del Convegno nazionale della FAI del 28 e 29 febbraio a Carrara
pag. 6:
Integralismo made in USA. Unioni gay e aborto nell’America pulp di "Passion"
Dax un anno fa. 16 marzo 2003: una notte senza fine
pag. 7:
inform at zione 
Affaire Telecom Serbia. Complotto anarchico
pag. 8:
Ascoltando per caso la radio... Sesso, droga e bugie
Inondazioni e guerre. Uno studio del Pentagono: catastrofe climatica

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