[Presos] Digest di Contropotere, Volume 1, Numero 353

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Tue Apr 27 12:04:09 CEST 2004


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Argomenti del Giorno:

   1. F.A.S.: Liberazione (contropotere at inventati.org)
   2. Bergamo: Sabato 24 spettacolo teatrale
      (contropotere at inventati.org)
   3. Una settimana "caliente" (contropotere at inventati.org)
   4. 21-23-24-26 aprile LIBERA (contropotere at inventati.org)
   5. Novità "Zero in condotta" (contropotere at inventati.org)
   6. Comunismo Libertario N° 58 (contropotere at inventati.org)
   7. Firenze: Anti-elezioni (contropotere at inventati.org)
   8. Modena: 5 giugno corteo in difesa di Libera
      (contropotere at inventati.org)
   9. Modena: DS e Margherita decisi a Sgomberarci
      (contropotere at inventati.org)
  10. Genova: Embriaci film  (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Sat, 24 Apr 2004 13:59:24 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] F.A.S.: Liberazione
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Liberazione

Quest'anno, il 25 Aprile è una data la cui importanza e il cui significato vanno ben oltre la tradizionale e giusta commemorazione della liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista avvenuta nel 1945 dopo anni di resistenza. 
Dopo quasi sessant'anni, il fascismo è ancora vivo e vegeto e si nasconde (senza riuscirvi neanche tanto bene) dietro le facce rassicuranti dei criminali che tengono il mondo in ginocchio. 
E' un fascismo subdolo, ipocrita e sorridente: è il fascismo di George Bush che si è lanciato in una guerra criminale e insensata i cui effetti perversi stanno ricadendo su tutti: sugli iracheni massacrati, sui soldati ammazzati, sugli ostaggi catturati e su tutti noi, vittime di una guerra il cui fronte interno è fatto di attentati, di bombe, di repressione, di precarietà, di aumento del costo della vita. 
E' il fascismo dei signori della guerra e del terrore, come Bin Laden o chi per lui, che ieri prendevano soldi dagli americani e oggi reggono il gioco a che la guerra sia infinita, "santa" e permanente. 
E' il fascismo degli alleati USA, Berlusconi in testa, che scodinzolando dietro il padrone americano trascinano i loro paesi in una spirale di incertezza infischiandosene dell'opinione pubblica internazionale, che nell'ultimo anno ha espresso in mille modi e con manifestazioni imponenti il proprio rifiuto alla guerra e al terrorismo. 
E' il fascismo dei paesi dell'Unione Europea, le cui leggi liberticide continuano a distruggere le vite di migliaia di donne e uomini che vogliono emigrare e le cui speranze si infrangono sugli scogli delle coste italiane o dietro le sbarre di un Centro di Permanenza Temporanea (CPT). 
E' il fascismo dello Stato italiano, che non trova colpevoli né per la strage di piazza Fontana (1969) né per il rogo del CPT "Vulpitta" (1999), in cui morirono sei immigrati. 

Oggi la lotta antifascista deve necessariamente assumere i connotati dell'antimilitarismo, dell'antirazzismo, dell'anticapitalismo. 
Essere antifascisti significa preferire la libertà al terrore, la diserzione e il rifiuto all'arruolamento collettivo. 
Essere antifascisti significa spazzare via il razzismo, la discriminazione e la repressione con le lotte e le pratiche di autogestione. 
Scegliere la libertà significa rendersi conto del mondo in cui i potenti vogliono far vivere noi e le prossime generazioni: un mondo di galere, di precarietà, di sospetto generalizzato. 
Volere la libertà significa sfuggire alle gabbie del lavoro precario, flessibile, salariato che non dà futuro e che ci rende tutti sempre più schiavi. 
Abbiamo sempre resistito e sempre resisteremo, poiché la nostra voglia di libertà e il nostro desiderio di giustizia sociale sono di gran lunga più forti di qualsiasi potere e di qualsiasi autorità. 


Nucleo "Giustizia e Libertà" della Federazione Anarchica Siciliana 
giustiziaeliberta at interfree.it
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Message: 2
Date: Sat, 24 Apr 2004 14:57:58 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Bergamo: Sabato 24 spettacolo teatrale
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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UNDERGROUND Spazio Anarchico
                                              Via Furietti 12/b, Bergamo
                                                    Quartiere Malpensata



                       SABATO 24 APRILE ORE 22,00

Presso Underground, verrà presentato lo spettacolo teatrale della
giovane autrice bargamasca    E L E N A    C O R N A

         S T A R N U T I    N E L L A    P O L V E R E  
                Ovvero: l'estra comunitaria e la vecchia
                            (SPETTACOLO!!!)

Storia di due solitudini. Referto di due disagi.
Una badante "Rumena" parla al muro, una nonna chiama mamma.
Deliri ad una sola voce.......

Intervenite numerosi

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Message: 3
Date: Sat, 24 Apr 2004 15:00:28 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Una settimana "caliente"
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Una settimana piena di appuntamenti, iniziative, manifestazioni,azioni 
quella dal 24 al primo maggio, all'insegna dell'antifascismo, 
dell'antirazzismo e contro l'europa dei padroni.
Qui di seguito vi comunichiamo tutte le varie iniziative a livello regionale 
promosse dal movimento anarchico e libertario.
Per chi volesse dare una mano o partecipare si faccia vivo!
Gruppo Anarchico Germinal - Federazione Anarchica Italiana
via Mazzini 11
Trieste



SABATO 24 APRILE

Trieste
Anche nelle differenze ideali rispetto ai promotori, aderiamo e partecipiamo 
alla manifestazione di sabato perché riteniamo importante questa lotta 
contro questo monumento che vorrebbe essere un ulteriore tappa nel percorso 
di mistificazione della memoria storica in questa città.

CONTRO IL MONUMENTO ALLE SS !
PER UN MONUMENTO ALLA PACE TRA I POPOLI !
Il 12 gennaio sono iniziati a Trieste i lavori per la riqualificazione di 
piazza Goldoni, che prevede anche l'erezione (è il termine giusto, visto la 
forma del monumento) di un monumento dedicato alle »vittime dei regimi 
totalitari«. Un monumento che intende ricordare assieme i c.d. »infoibati« e 
le vittime del fascismo e del nazismo. Ciò significa che avremo in centro 
città un monumento dedicato anche a persone come le SS Ottocaro Crisa e 
Ermanno Callegaris e altri simili a loro. Che verranno messi sullo stesso 
piano dei combattenti per la libertà e delle vittime dei deliri razziali di 
nazisti e fascisti. Una equiparazione inaccettabile, che ha come risultato 
l'equiparazione non solo delle persone, ma anche dei valori in nome dei 
quali sono morte. Un'iniziativa che è parte di una campagna in atto ormai da 
anni volta a omologare oppressi ed oppressori, vittime e carnefici, e a 
riabilitare fascismo e nazismo.
L'attuale amministrazione Dipiazza ha fatto propria questa iniziativa 
avviata dalla giunta Illy e intende portarla a compimento, rifiutando la 
nostra proposta di dedicare il monumento alla »pace tra i popoli«. 
Evidentemente a questi signori della pace e della »pacificazione« in realtà 
non interessa proprio nulla, quello che vogliono è continuare a usare i 
morti per seminare odio e contrapposizioni.
Contro questi sciacalli, contro l'equiparazione di oppressi ed oppressori, 
contro il tentativo di strumentalizzare e infangare la memoria di chi ha 
dato la vita nella lotta contro i fascisti ed i nazisti, perché il monumento 
venga invece dedicato alla pace tra i popoli
SABATO 24 APRILE, ORE 16, MANIFESTAZIONE CON CORTEO
IN PIAZZA GOLDONI A TRIESTE
Invitiamo tutti a portare cartelli e scritte contro l'attuale intitolazione 
del monumento e per la sua intitolazione alla pace tra i popoli, che 
appenderemo alla recinzione dell'area dei lavori in piazza Goldoni

Promemoria
Associazione per la difesa dei valori dell'antifascismo e dell'antinazismo
Drustvo za zas&#269;ito vrednot protifasizma in protinacizma
e-mail: promemoriats at virgilio.it

Aderiscono: Federazione provinciale di Trieste del Partito della 
Rifondazione Comunista, Gruppo anarchico Germinal, Circolo culturale V. 
Vodnik (Dolina), Circolo culturale rimorec (Trebiciano), Comitato per il 
monumento ai caduti nella guerra di liberazione di Servola, S. Ana e 
Coloncovez (Trieste)



SABATO 25 APRILE

Pordenone
ORE 9:00
P.zza ELLERO DEI MILLE - PORDENONE
per un 25 Aprile Resistente
Contro la guerra e il razzismo
Contro nuovi e vecchi fascismi
Il 25 aprile si festeggia la liberazione dell´Italia dall´occupazione 
nazi-fascista. Ma la lotta antifascista per diversi uomini e donne iniziò 
molti anni prima di questa data. Una moltitudine fatta di lavoratori, 
contadini e studenti che non sacrificò la propria vita alla causa della 
lotta partigiana soltanto per il disgusto dello spirito gregario coltivato 
dalla dittatura fascista, bensì in funzione delle grandi idealità storiche 
attive nella loro coscienza. Per questi combattenti della libertà, il 
fascismo fu una della tante facce dello sfruttamento capitalistico. Essi 
avevano la consapevolezza che Mussolini non sarebbe potuto andare al potere 
senza il sostegno dei latifondisti e degli industriali, preoccupati a 
soddisfare le loro morbose ambizioni e il loro insaziabile egoismo. Tanti di 
questi ribelli erano gli stessi militanti operai che negli anni venti 
parteciparono agli scioperi generali e alle occupazioni delle fabbriche; che 
durante il fascismo subirono il confino e le torture; che in Spagna 
combatterono contro il franchismo e per la rivoluzione sociale e che al 
rientro in Italia scelsero la strada della lotta armata per liberare il 
proprio paese dal nazi-fascismo. Contro questi rivoluzionari la borghesia 
italiana appoggiò e finanziò la dittatura fascista che svolse per essa il 
ruolo di "controrivoluzione preventiva" con l´obiettivo di arrestare la 
rivoluzione proletaria in Italia. Dopo il fascismo ogni speranza di 
trasformazione sociale, e di costruzione di un mondo fatto di libertà, 
giustizia e uguaglianza, venne tradita e soffocata. Con la violenza dello 
Stato si impose una società fondata sul privilegio, sullo sfruttamento e 
sulla diseguaglianza, grazie anche alla complicità e all´inganno dei 
politicanti. Costoro, per difendere i loro esclusivi interessi, non 
esitarono a sacrificare quelli del popolo. Gli anni che seguirono alla 
liberazione furono per le masse lavoratrici anni di sacrifici e dure lotte 
per migliorare le proprie condizioni di vita, per chiedere nuovi diritti sul 
lavoro, per garantire ai loro figli una istruzione, per rivendicare più 
giustizia sociale.

SENZA MEMORIA NON C´E' FUTURO
Ancora oggi ci ritroviamo a lottare per difendere i nostri diritti contro i 
governi (di sinistra, di destra e di centro) che attraverso le loro ricette 
liberiste in campo economico e sociale vogliono ridurre i lavoratori a 
merce. Mentre assistiamo ad un generale impoverimento della popolazione 
italiana, il governo Berlusconi-Bossi-Fini privatizza i servizi scaricandone 
i costi sui lavoratori e sulle lavoratrici; riduce i finanziamenti alla 
scuola pubblica a favore di quella privata; introduce leggi razziste contro 
i lavoratori migranti per aprire la strada alla riforma del mercato del 
lavoro che ci rende tutti più precari; diminuisce le garanzie sociali 
(sanità, pensioni, ecc.). tutto ciò mentre finanzia la partecipazione 
militare italiana in Iraq.
La guerra permanente e preventiva è il paradigma sul quale si fonda e si 
costituisce la globalizzazione neo-liberista. Una guerra che si impone su 
due livelli: un fronte esterno che colpisce le popolazioni civili dei paesi 
più poveri (ma ricchi di materie prime), e un fronte interno che ha come 
obiettivo la riduzione dei diritti e la contrazione degli spazi di libertà.

PORDENONE ANTIFASCISTA E SOLIDALE
Anche a Pordenone, ormai da troppi anni, i fascisti in doppiopetto sfilano 
proprio il 25 aprile con le parole d'ordine della "pacificazione nazionale".
Un grave atto di provocazione da parte di chi mistifica la storia e tenta di 
accreditare oggi le stesse leggi speciali, razziste e xenofobe che a suo 
tempo il regime fascista attuò contro i migranti, i lavoratori e 
l'opposizione sociale.
Scendere in piazza per impedire lo scempio di questa "marcia" fascista è 
un'azione di resistenza che serve a difendere la nostra memoria storica 
dalla mistificazione revisionista; serve a sostenere ed ampliare le nostre 
lotte contro le leggi liberticide e repressive con l'arma della solidarietà 
verso tutte le vittime dell'intolleranza e dell'autoritarismo; serve ad 
amplificare quel desiderio di un altro mondo, non tanto possibile quanto 
necessario, a cui ognuno di noi aspira.
Per questo diciamo NO! a tutte le guerre e al militarismo che le genera.
NO! alla guerra duratura e infinita che in nome della sicurezza e della 
democrazia esporta morte e distruzione; che obbliga all'esodo forzato 
milioni di uomini e donne costretti alla fuga con la speranza di costruirsi 
una vita più dignitosa; che prepara una europa di barriere e controlli: 
l'europa fortezza della nuove polizie (le forze di polizie nella sola UE 
oggi possono contare su 530.000 uomini) e dei centri di permanenza 
temporanea, veri e propri lager, zone di sospensione di ogni diritto dove 
sono imprigionate persone colpevoli solo di chiedere accoglienza o asilo (in 
Friuli il Ministero dell'Interno ha in programma l'apertura di un Cpt a 
Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia).
Contrari ad ogni tentativo di riconciliazione e fermamente decisi a 
contrastare la logica revisionista di chi vuole mettere sullo stesso piano 
vittime e carnefici, cerchiamo oggi di ricostruire quel filo rosso che lega 
le attuali forme di resistenza sociale alle lotte dei nostri padri. Vogliamo 
uscire dalla gabbia di una commemorazione sterile e ormai senza senso.
Per noi il 25 aprile non è un giorno di festa ma di lotta. Un 25 aprile 
RESISTENTE per rivendicare la nostra autonomia di classe, per un mondo 
libero dalla guerra, dallo sfruttamento, dal privilegio economico e 
politico. Per rivendicare diritti uguali per tutti, contro le 
discriminazioni sociali, economiche e di sesso.
RAF - RESISTENZA ANTIFASCISTA
www.zapatapn.org

Trieste
Volantinaggio e diffusione della stampa anarchica al corteo contro la guerra 
che partirà da piazza S.giacomo alle 9.00


MARTEDI' 27 APRILE

Nova Gorica
Incontro-dibattito al Mostovna alle 18
"Come sopravvivere all'Unione Europea?
Attacco all'ambiente, al lavoro, alle libertà"
Interverranno compagni sloveni e italiani



MERCOLEDI' 28 APRILE

Trieste
Ultimo incontro del ciclo "L'antifascismo necessario" promosso dal Centro 
Studi Libertari
Ore 20.30 in via mazzini 11
CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE
Lavoro e propaganda, istruzione, vita quotidiana:
conoscere, riconoscere e non ripetere.
Interverranno Tristano Matta e Gloria Nemec ricercatori all'Istituto 
Regionale per la storia del movimento di liberazione di Trieste



GIOVEDI' 29 APRILE

Gorizia
BENVENUTI NELL'UNIONE EUROPEA !
Guerrre, colonialismo e militarizzazione
Distruzione dell'ambiente
Confini, Cpt e cancellazioni ...

Interventi di:
Lino Roveredo (Pn), CUCA 2000,
Comitato Unitario contro Aviano 2000
Tine Frece (Lubiana), SAF,
Social Anarchist Federation

Presso l'Aenigma il 29 aprile alle ore 20.30
Via Nizza 2 - Gorizia
Iniziativa Libertaria



SABATO 1 MAGGIO

Cervignano
Primo maggio libertario, antimilitarista, antirazzista, ecologista
Festa in piazza con musica, banchetti, cibo e bevande tutta la mattina
Organizzato da varie realtà anarchiche e libertarie della regione

Trieste
Diffusione del nuovo numero di Germinal, banchetti e volantinaggi in giro 
per le varie manifestazioni, feste.

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Message: 4
Date: Sat, 24 Apr 2004 15:02:16 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] 21-23-24-26 aprile LIBERA
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Lo spazio sociale libertario/anarchico Libera e la biblioteca Unidea organizzano:

mercoledì 21 azione in piazza grande stasera al concerto dei Modena City Ramblers, dopo apertura serale della biblioteca Unidea via S.Agata 10 Modena dalle 21 alle 23

venerdì 23 a Libera via Pomposiana 271 a Modena ore 23 concerti con Mumble Rumble da bologna a seguire Ragga Night dj Sà

sabato 24 alle 16 biblioteca Unidea presentazione del libro "Forza Nuova, i ragazzi venuti da Salò".
sabato 17 alle 23 Concerto con Dolceuchessina+3 gruppi

Lunedì 26 al mattino banchetto informativo Largo Moro e raccolta firme

Raccogliamo le prenotazioni per il pranzo delPrimo Maggio.

Raccogliamo le prenotazioni per il corso di autocostruzione dei pannelli solari che si terrà a Libera il 15/16 maggio, il costo sarà di 15 euro. Per chi partecipa portarsi tenda e sacco a pelo.

Alleghiamo sotto i due comunicati stampa fatti la settimana scorsa, stiamo ancora decidendo per il CORTEO del 5 giugno, in ogni caso ci sarà un comizio in una piazza vicina alla nostra biblioteca.



Nell'ultima riunione della Giunta del comune di Modena, DS e Margherita hanno deciso di costruire l'autodromo sul terreno dove sorge Libera il più presto possibile. A noi non è ancora arrivata nessuna comunicazione ufficiale. Stiamo pensando di organizzare un CORTEO in difesa di Libera per sabato 5 giugno. Daremo presto conferma. Intanto abbiamo diffuso la nota stampa sotto riprodotta. Tutte le notizie si possono consultare sul nostro sito www.libera-unidea.org
Domenica 18 e lunedì 19 mattina faremo due banchetti al mercato di modena.

PRONTI ALLA NUOVA RESISTENZA

PRONTI A DIFENDERE LA TERRA, L'AUTOGESTIONE E L'AUTOORGANIZZAZIONE

NO ALL'AUTODROMO

DS e Margherita hanno deciso di andare avanti con il progetto autodromo-pista prove a Marzaglia. Su quel terreno da ben quattro anni, c'è un progetto ecologico e sociale, che funziona molto bene anche senza i loro soldi e i loro rapporti clientelari.
Hanno deciso di aggredire la nostra terra senza alcun rispetto per il lavoro delle persone e per la dignità delle idee che il nostro progetto esprime.
Hanno commissionato il progetto autodromo quando da ben due anni avevamo avviato il nostro.
È chiaro l'attacco diretto alle esperienze autogestite ed autoorganizzate ed il rapporto strumentale con l'ambiente e le aggregazioni giovanili. Quando serve s'inaugura un parco a Cognento e, con la stessa disinvoltura, si distrugge la campagna di Marzaglia.

Come abbiamo saputo tenacemente concretizzare e far vivere lo spazio sociale Libera, così sapremo difenderlo.

spazio sociale anarchico/libertario Libera
Via pomposiana 271 marzaglia MO
www.libera-unidea.org email: libera.mo at libero.it




COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta il Resto del Carlino (Carlino Modena 15/04/2004) sostiene l'alleanza DS/industriali e si fa promotore del progetto autodromo. Non comprendiamo cosa ci sia ancora da discutere sul progetto ecologico, sociale ed autogestionario di Libera.
Libera non si sposta: ha ricevuto la solidarietà e l'appoggio di migliaia di persone.

Prevediamo per sabato 5 giugno un corteo nazionale di solidarietà alla nostra esperienza.

Da domani inizieranno volantinaggi, raccolte di firme, comizi e interventi nelle scuole.
Non ha senso rimpicciolire l'autodromo, non ha senso cementificare un terreno pubblico che da quattro anni viene coltivato collettivamente.

Il nostro spazio non è disponibile.

Noi non siamo "Fieri di questa città".

Ormai abbiamo capito che chi comanda sono Sitta, Democenter e Archilinea e non i vari Barbolini, Pighi e sindaci di turno.


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Message: 5
Date: Sat, 24 Apr 2004 15:02:41 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Novità "Zero in condotta"
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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NOVITA' ZERO IN CONDOTTA

- IL SINDACALISMO RIVOLUZIONARIO IN ITALIA
- ITALA SCOLA - I delitti di una scuola azienda 

Due nuovi libri sono appena usciti, per conto delle Edizioni Zero in
Condotta, e sono già in distribuzione.
Si tratta de 'Il sindacalismo rivoluzionario in Italia' di Alibrando
Giovannetti e di 'Itala scola' di Dario Molino.
Il primo, pubblicato per la prima volta in Italia,in coedizione con l'USI
di Milano e la rivista Collegamenti/Wobbly, riporta una puntigliosa
ricostruzione delle lotte, delle vittorie e delle sconfitte proletarie
negli anni che vanno dalla nascita del sindacalismo d'azione diretta
all'affermazione violenta del fascismo. In sostanza una storia dell'USI,
scritta da uno dei suoi più attivi militanti, dal punto di vista delle
reali dinamiche di classe, particolarmente utile oggi, non solo per
rivendicare una memoria nostra rispetto al pensiero dominante, ma anche
come contributo al dibattito che attraversa il sindacalismo di base nel suo
complesso.
Il libro consta di 224 pagine e costa 15,00 euro. Oltre il testo originale
di Giovannetti contiene saggi di  Guido Barroero, Sergio Onesti, Giorgio
Sacchetti e Cosimo Scarinzi, mentre le ampie note sono a cura di Marco
Genzone e Franco Schirone. Foto e riproduzioni d'epoca completano il libro.

Il secondo ha come sottotitolo 'I delitti di una scuola azienda' ed è, a
rigore, un giallo fantascientifico ambientato in un istituto scolastico
alle prese con gli effetti della riforma aziendalistica. Infatti quando si
parla di 'crimini di una scuola azienda' ci si riferisce, volutamente, sia
ai crimini che avvengono nella scuola azienda immaginata, sia alla natura
criminale della scuola azienda in quanto tale. In questo senso particolare
è un libro contro la gerarchia, la riduzione del sapere a merce, l'idiozia
della burocrazia scolastica, la distruzione del senso profondo della
trasmissione delle conoscenze. Il tutto in un contesto tipicamente
giallistico. Un libro in sostanza che unisce la godibilità della
letteratura gialla con la critica dell'esistente. 128 pagine, 7,50 euro.

Entrambi i libri si possono richiedere al nuovo recapito postale di ZiC:
Autogestione, Casella Postale 17127, 20170 Milano. Versamenti sul conto
corrente postale n° 14238208 intestato sempre ad Autogestione.
Sconto del 50% per richieste di almeno 5 copie per titolo con pagamento
anticipato. Per la spedizione in contrassegno sovrapprezzo di 5,00 euro.
Ricordiamo che il catalogo aggiornato di ZiC, in attesa della versione
cartacea in via di preparazione, si trova all'indirizzo
<www.federazioneanarchica.org/zic/>.

Se non vi interessa ricevere questo tipo di comunicazioni, rinviateci un
messaggio con 'Rimuovi-ZiC'.

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Message: 6
Date: Sat, 24 Apr 2004 15:11:12 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Comunismo Libertario N° 58
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <030e01c429fd$a4206e30$861a1a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="utf-8"

E' uscito il n° 58 di Comunismo Libertario

Per abbonamenti e sottoscrizioni
COMUNISMO LIBERTARIO
C.P. 558 57100 Livorno
C.C. 11385572
Una copia € 2,50
Abbonamento annuale € 11
Abbonamento sostenitore € 25
 http://comunismolibertario.firenze.net

In questo numero:

-La guerra è arrivata in Europa
La Redazione
-Oltre lo spettro di Berlusconi, il nostro antiparlamentarismo
Claudio Strambi
-Scuola:contro la riforma Moratti
Cosimo Scarinzi
Lavoro precario e nuovo contratto degli enti locali
Edo
-Dalle lotte nei trasporti ad una nuova intercategorialità
Valentina Riemma
-Argertina: sangue, sudore, lacrime e ...
Giordano Cotichelli
-Il rebus della resistenza irakena
Stefano Capello
-Contro le guerre, le ragioni dell'antimilitarismo anarchico
Pietro Stara
-Intorno alla questione dei paesi arretrati e dell'imperialismo
Giulio Angeli
-Droghe, tolleranza zero: la guerra sul fronte interno
Robertino
EDITORIALE
La strage di Madrid sta a dimostrare che la strada della guerra permanente ci vede tutti coinvolti. 
LA GUERRA E’ LA VOSTRA I MORTI NOSTRI . Lo slogan che ha mobilitato gli spagnoli chiarisce contro chi è diretta la guerra, ma indica anche la consapevolezza crescente nei lavoratori , negli individui e nella quotidianità il concreto rischio di diventare obiettivi /vittime. Le guerre e le ragioni delle guerre, sono alla base mosse dalla necessità di ridisegnare percorsi e territori, strategie di comando planetarie a cui i più si sentono estranei. Il pacifismo e il rifiuto della guerra, quale tendenza economica del liberismo, è una consapevolezza presente nel movimento e nella società civile. Viviamo in una economia che produce la guerra e per farla si militarizza sempre più la società , si aumenta il dominio del capitale sul lavoro, si affina il controllo sociale e la repressione .
L’opposizione diventa sempre crescente.

Nel caso italiano, nazione in guerra, il sistema dei media completamente asservito, oscura la grande manifestazione del 20 a Roma contro l’invasione e l’occupazione dell’Irak, e per l’immediato ritiro delle truppe italiane, dando spazio alle convulsioni isteriche della sinistra-liberista/di governo in cerca di spettacolarità. Il protagonista segretario dei D.S. veste i panni del novello S. Sebastiano , in quanto aspetta per ore il momento opportuno per entrare nel corteo multiforme e poliedrico . Lascia passare suore e preti, rifondazione comunista, arci , lillipuziani e nonviolenti, cgil e cattolici per optare per l’ala dei centri sociali e degli antagonisti. Indubbio il risultato: la presenza di Fassino crea contestazione, nonostante la protezione di una coriacea e attempata centuria"macedone" e l’inevitabile esclusione dal corteo per indegnità belligerante. Situazione che permette una ampia risonanza sui media televisivi e cartacei che annulla un corteo di più di un milione di partecipanti, e permette un maldestro tentativo di richiamare la propria base sociale e elettorale ad un ricompattamento attorno ai vertici, per evitare dispersioni elettorali alle prossime regionali ed europee. I segnali dalla Spagna e dalla Francia sono molto chiari e consistono nel panorama italiano nei primi indizi della prossima rimonta dell’Ulivo , ma è un processo tutto da definire nei termini percentuali specialmente quando non è scontato che il triciclo sia una scelta opportuna. Chi era a quella manifestazione si è reso ben conto del distacco netto tra le molteplici caratteristiche del movimento e il grigiore autoreferenziale di un ceto politico il cui unico vero obbiettivo è la tenace salvaguardia di se stesso. La disuguaglianza sociale sempre più marcata è l’altra faccia della fase liberista. Il drastico calo della ricchezza prodotta destinato ai salari e agli stipendi , uno scarto del 10%, che si sta manifestando dagli accordi del 92/93 per la politica dei redditi , ha creato una situazione intollerabile per i redditi da lavoro. Il decentramento delle attività produttive nell’Europa dell’est e la commercializzazione di prodotti dell’Estremo oriente innestano una deindustrializzazione che marcia a tappe forzate ed inevitabili da cui consegue la chiusura di aziende, anche con insediamenti decennali e ciò costringe gli operai a dure mobilitazione per conservare il proprio posto di lavoro e…lo sfruttamento. Questa tendenza è accentuata dalla predominanza finanziaria dell’economia contribuisce ad accentuare la deficienza dei servizi (banche, brokers , assicurazioni) nazionali, e lo spostamento in lidi finanziari collaudati e lontani della ricerca di interessi monetari. L’Italia si avvia ad assumere il ruolo di periferia della metropoli capitalistica, e la risposta governativa a questa tendenza si concreta nel tentativo elettoralistico di ridurre le tasse ai ricchi e diminuire le ferie ai lavoratori . Certo un ceto politico di questa levatura è un grosso aiuto alla ripresa della lotta di classe poiché riesce con le sue scelte politiche/economiche , a coagulare fronti ampi di mobilitazione. Scuola , ricerca, pensioni, droghe, immigrazione sono "riforme"che aprono immediatamente nuovi fronti di opposizione alla linea del governo. L’azione dell’esecutivo, nel tentativo di ridimensionare la validità dell’art.18, è riuscita a produrre una sterzata "movimentista" nella Cgil e una stagione di ampie e partecipate mobilitazioni politiche/sociali, che hanno segnato uno spostamento nei rapporti di forza tra le classi tale da ridimensionare ogni tentativo di attacco frontale. Tutto ciò nonostante gli errori di un referendum, e la sua sconfitta seguente che, per fortuna, pare abbia avuto effetti sociali contenuti: ma un effetto lo ha prodotto spostando l’interesse di rifondazione comunista nelle dissertazioni sul partito-movimento ( povera Rosa Luxemburg) e sulla non-violenza ghandiana. Tutto ciò è forse preludio per una rifondazione non comunista e nemmeno socialista, semplicemente democratica e sicuramente… ministeriale. La riduzione dei diritti procede, ed è ormai giunta ad una fase più avanzata con i decreti attuativi della legge 30 , (la legge Biagi), con l’attacco ai livelli minimi di solidarietà che si prefigura nel ridimensionamento o l’eliminazione del contratto nazionale di lavoro, con lo smantellamento dello stato sociale’ che sta portando alla soglia di povertà milioni di famiglie e di pensionati. Il delirio della concorrenza spinge a competere con sistemi produttivi che utilizzano anche forme di schiavitù per produrre a costi sempre più bassi, e appare sempre più evidente che nessun paese può reggere economicamente senza un industria manifatturiera con una composizione organica che dia certezza di reddito e di lavoro non precario. Basta dare uno sguardo al nord-est modello basato su lavorazioni povere, dove si coinvolge il tessuto familiare per baypassare i bassi salari, il livello minimo dei servizi necessari a una moderna produzione e l’organizzazione sindacale. La Confindustria di Montezemolo punterà ad un nuovo dialogo sociale ponendo fine al collateralismo stretto col governo e agli scontri simbolici . Incassando il lavoro fatto da Berlusconi che ha ampliato e velocizzato le tracce dei precedenti governi , e proponendo una fase di confronto sociale partendo da un punto acquisito ‘la centralità dell’impresa’ e la svalorizzazione del lavoro. L’obiettivo è quello dei contratti di lavoro individuali certificati dai sindacati confederali coinvolti nell’operazione in un ruolo da comprimari - questa volta riconosciuto - e la pace sociale per la ripresa economica. Il documento che sta alla base dello sciopero generale di 4 ore del 26/03 proclamato da CGIL-Cisl-Uil e che ha visto una forte partecipazione in tutto il paese, al di la del titolo roboante ‘costruiamo il futuro, non difende assolutamente le condizioni di vita dei lavoratori e dei settori più deboli. La ricerca di una unità d’azione a tutti i costi perseguita dal gruppo dirigente della Cgil con Cisl e Uil nasconde l’idea di riprendere in grande stile la concertazione. La deriva di consistenti settori del gruppo dirigente della Cgil e il loro schiacciamento con le componenti più moderate del centrosinistra riflette la totale assenza di ogni autonomia dal quadro politico esistente e dalle compatibilità con il capitale. Il tutto nell’auspicio di un governo amico il quale, una volta caduto il centro destra, possa riconferire al sindacato il precedente ruolo concertativo. Le lotte di questi ultimi mesi, dagli scioperi selvaggi dei tranvieri del Coordinamento Nazionale, ai metalmeccanici della Fiom per non subire un contratto nazionale inaccettabile, passando per le acciaierie di Genova e Terni, ma anche dai precari e dei lavoratori dell’università e della ricerca associate a tutte le altre mobilitazioni di carattere sociale, rendono visibile un nuovo protagonismo con forme di democrazia sindacale e organizzazione orizzontali convergenti in un’azione diretta dei lavoratori che esprime l’ incompatibilità con le esigenze del mercato, del capitale e del "paese". E’ necessaria una forte iniziativa di elaborazione politica e sindacale che veda nell’autonomia del movimento dei lavoratori un momento cardine della ricomposizione di classe, e che superi, denunciandole ai lavoratori, le tendenze alla "cinghia di trasmissione" tenacemente perseguite da frazioni sindacali espressione diretta e subalterna alle compagini politiche e parlamentari. La ricerca di nuovi spazi politici è essenziale se si vuole uscire dalla ritualizzazione e dalla fraseologia sulla lotta di classe; ricostruire un percorso solidale tra i lavoratori e tra proletari è il compito militante degli anarchici , dei libertari nella concretezza dei rapporti sociali, economici e di classe non è cosa da poco. Lo scollamento tra partiti politici e compagini sindacali subalterne ai gruppi parlamentari da una parte e la "società" dall’altra offre di sicuro nuove possibilità di azione politica ai libertari, ma bisogna evitare ogni autoreferenzialità e costruire una posizione politica libertaria stando nel gorgo dei soggetti sociali in movimento, di cui vanno riconosciuti sia i limiti e sia le notevoli potenzialità.Oggi, l’offensiva padronale punta direttamente ad eliminare la capacità collettiva di contrattare il prezzo della forza-lavoro. A questa offensiva del capitalismo si risponde unendo le forze disponibili contro le logiche neo-liberiste. Occorre quindi darsi reali e coordinati percorsi di militanza libertaria nei movimenti per contribuire alla crescita della critica dell’esistente, rigettando il suicidio politico nel ribellismo nichilista del gesto esemplare ( se non sono semplici provocazioni dei servizi…? ) . Con questi presupposti cercheremo come anarchici di condurre avanti nelle lotte sociali un progetto per il comunismo libertario che si cali nel movimento contro la guerra , nell’antifascismo e nel rifiuto del razzismo anche al fianco di chi, sia pure con differenti percorsi , si oppone alla distruzione sociale provocata dal liberismo 


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Message: 7
Date: Sat, 24 Apr 2004 15:22:36 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Firenze: Anti-elezioni
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Il 13 giugno, a Firenze, come in molte altre città del continente, si terranno le elezioni europee. Le signore si riverseranno dai parrucchieri e daranno ai capelli nuove acconciature; i vecchi ritireranno fuori il vestito buono; i giovani il gessato. La blindatura dell'Europa mobiliterà i colori, in attesa di diffondere ovunque il suo grigiore.
I manifesti elettorali scintilleranno ancora più delle vetrine.
Noi non vogliamo farci abbagliare.
Vogliamo costruire una situazione di riappropriazione della nostra creatività, comunicazione e conflittualità negate.
Vogliamo proposte, cerchiamo complici.
Vogliamo organizzare a Firenze un appuntamento di musica, "altracultura", informazione e azione contro le elezioni e la "fortezza Europa".
Musici, artisti, teatranti e bombaroli sono invitati. Chi suona suoni, chi fa teatro lo faccia, chi scrive, distribuisce, crea e respira, si faccia vedere.
Tutti gli interessati a questo appuntamento si ritrovano per discuterne ogni venerdì sera al circolo anarchico in Vicolo del Panico; inoltre è stato fissato un momento di incontro organizzativo nazionale per il 15 maggio.

per contatti, adesioni, informazioni o altro: 
maf at inventati.org
Circolo anarchico
Vicolo del Panico 2
50123 Firenze
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Message: 8
Date: Sat, 24 Apr 2004 20:25:10 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Modena: 5 giugno corteo in difesa di Libera
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Sabato 5 giugno CORTEO a Modena in difesa dell'Ambiente in difesa di Libera

PRONTI ALLA NUOVA RESISTENZA
PRONTI A DIFENDERE LA TERRA, L'AUTOGESTIONE E L'AUTOORGANIZZAZIONE
NO ALL'AUTODROMO

DS e Margherita hanno deciso di andare avanti con il progetto autodromo-pista prove a Marzaglia. Su quel terreno da ben quattro anni, c'è un progetto ecologico e sociale, che funziona molto bene anche senza i loro soldi e i loro rapporti clientelari.
Hanno deciso di aggredire la nostra terra senza alcun rispetto per il lavoro delle persone e per la dignità delle idee che il nostro progetto esprime.
Hanno commissionato il progetto autodromo quando da ben due anni avevamo avviato il nostro.
È chiaro l'attacco diretto alle esperienze autogestite ed autoorganizzate ed il rapporto strumentale con l'ambiente e le aggregazioni giovanili. Quando serve s'inaugura un parco a Cognento e, con la stessa disinvoltura, si distrugge la campagna di Marzaglia.
Come abbiamo saputo tenacemente concretizzare e far vivere lo spazio sociale Libera, così sapremo difenderlo.
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Message: 9
Date: Sun, 25 Apr 2004 00:44:54 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Modena: DS e Margherita decisi a Sgomberarci
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <002101c42a4d$c36c4e80$491b1a97 at kaoxnet>
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Oggi la notizia ufficiale che sopra il nostro spazio sorgerà un Autodromo con ristoranti e hotels. 

Sabato 5 giugno CORTEO cittadino di solidarietà. 

Nell'ultima riunione della Giunta del comune di Modena, DS e Margherita hanno deciso di costruire un'autodromo sul terreno dove sorge Libera il più presto possibile. Abbiamo deciso di fare un CORTEO cittadino di solidarietà per sabato 5 giugno e diffuso la nota stampa sotto riprodotta. Tutte le notizie si possono consultare sul nostro sito http://www.libera-unidea.org 
Lunedì 26 mattina faremo un banchetto al mercato di modena. 

PRONTI ALLA NUOVA RESISTENZA 

PRONTI A DIFENDERE LA TERRA, L'AUTOGESTIONE E L'AUTOORGANIZZAZIONE 

NO ALL'AUTODROMO 

DS e Margherita hanno deciso di andare avanti con il progetto autodromo-pista prove a Marzaglia. Su quel terreno da ben quattro anni, c'è un progetto ecologico e sociale, che funziona molto bene anche senza i loro soldi e i loro rapporti clientelari. 
Hanno deciso di aggredire la nostra terra senza alcun rispetto per il lavoro delle persone e per la dignità delle idee che il nostro progetto esprime. 
Hanno commissionato il progetto autodromo quando da ben due anni avevamo avviato il nostro. 
È chiaro l'attacco diretto alle esperienze autogestite ed autoorganizzate ed il rapporto strumentale con l'ambiente e le aggregazioni giovanili. Quando serve s'inaugura un parco a Cognento e, con la stessa disinvoltura, si distrugge la campagna di Marzaglia. 

Come abbiamo saputo tenacemente concretizzare e far vivere lo spazio sociale Libera, così sapremo difenderlo. 

spazio sociale anarchico/libertario Libera 
Via pomposiana 271 marzaglia MO 
http://www.libera-unidea.org email: libera.mo at libero.it 

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Message: 10
Date: Sun, 25 Apr 2004 14:46:31 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Genova: Embriaci film 
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Fine di Digest di Contropotere, Volume 1, Numero 353
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