[Presos] Digest di Contropotere, Volume 2, Numero 5

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Sat May 15 12:03:20 CEST 2004


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Argomenti del Giorno:

   1. Torino: presentazione del dossier "Forza Nuova i ragazzi
      venuti da Salò" (contropotere at inventati.org)
   2. La solidarietà non si arresta (contropotere at inventati.org)
   3. Manifestazione nazionale antimilitarista, adesioni
      (contropotere at inventati.org)
   4. FAI: Si apre il mercato elettorale (contropotere at inventati.org)
   5. Dichirazione di Marco Camenisch alla Corte di Assise
      freeallprisoners, 10.05.2004 18:44 Zurigo (contropotere at inventati.org)
   6. Libera: lettera aperta alla città di Modena sulla questione
      autodromo (contropotere at inventati.org)
   7. Francia: Appello dei cineasti e materiale per	decorare KO
      CANNES (contropotere at inventati.org)
   8. Napoli: pullman per Livorno (contropotere at inventati.org)
   9. Ragusa: Primo Maggio anarchico (contropotere at inventati.org)
  10. Modena: contro la speculazione edilizia ed il	militarismo
      (contropotere at inventati.org)
  11. Dichiarazione di sciopero della fame di Andrea	Stauffacher
      (contropotere at inventati.org)
  12. Turchia: Contro il vertice NATO del prossimo giugno	2004 
      (contropotere at inventati.org)
  13. Torino 2 giugno: monumento al disertore
      (contropotere at inventati.org)
  14. CSA il Molino: comunicato solidarietà (contropotere at inventati.org)
  15. Le banche a(r)mano la guerra (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Fri, 14 May 2004 14:12:29 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Torino: presentazione del dossier "Forza Nuova
	i ragazzi  venuti da Salò"
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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14 maggio: Serata antifascista

Venerdì 14 maggio ore 21,15 in c. so Palermo 46

presentazione del Dossier di controinformazione: 
"Forza Nuova: i ragazzi venuti da Salò". 

Interverrà un compagno dell'Archivio Antifascista

Il saggio, stilato da alcuni ricercatori militanti, ripercorre origine e percorso del gruppo d'estrema destra, ricostruendo collusioni e intrecci politici, e ne mette a fuoco la matrice ideologica; inoltre comprende una serie di documenti inediti, tra cui un epistolario e una scheda storica sugli assassini compiuti dai fascisti dal 1966 al 2003. 
Gli utili derivanti dalla diffusione del dossier sono stati destinati alla giovane figlia di "Dax", Davide Cesare, assassinato per mano fascista a Milano il 16 marzo 2003.

Quello dell'Archivio Antifascista è un lavoro che dura dal 1992: raccolta di materiali, documenti, inchieste ecc sul variegato mondo dell'estrema destra nostrana. 
L'attività meritoria dell'Archivio antifascista riguarda non solo questa mole di dati, ma anche il prezioso contributo nell'analisi di un fenomeno, quello nazi-fascista, che è molto variegato sia per la sua composizione e ricomposizione interna sia per la sua capacità di rinnovarsi all'interno di codici semantici e di comportamenti, che molto spesso a sinistra, o non sono problematizzati o, se lo sono, rischiano incessantemente di portare acqua al mulino delle destre differenzialiste. Concetti come antiamericanismo, antisionismo, liberazione nazionale, autodeterminazione dei popoli etc, rischiano di essere, e talvolta lo sono, ponti dorati nei confronti di tutta quella destra più o meno estrema che tenta di rilanciare il vecchio sciovinismo patriottardo, il razzismo, il maschilismo ed una certa parte di "anticapitalismo" nazionale attraverso parole d'ordine cariche di ambiguità non ancora pienamente disvelate.
L'ultimo prodotto dell'Archivio Antifascista è un libello, edito dalla casa editrice Zero In Condotta, di controinformazione su Forza Nuova, l'ultima organizzazione, e la più "vivace", nata nell'alveo dell'estrema destra.
Questo breve, ma intenso dossier, è sostanzialmente diviso in due parti:
La prima tratta delle origini di questa organizzazione neofascista, della sua base ideologica e della sua caratterizzazione politica che, a differenza di altre organizzazioni della stessa marca, si colloca in senso decisamente cattolico - tradizionalista. Questa connotazione permette a Forza Nuova di assumere, a fianco di una struttura "tradizionalmente" squadristica, una veste presentabile, per loro s'intende, in ambienti del radicalismo dell'estrema destra parlamentare (Lega Nord) o del cattolicesimo più retrivo ed antiabortista. 
La seconda parte è un "dialogo" via mail tra un finto camerata, ovvero tra un compagno che ha fatto finta di essere interessato al movimento di Roberto Fiore, ed un vero camerata di Forza Nuova del Veneto. Il dossier riporta interamente lo scambio epistolario ed è interessante perché ricostruisce, grazie ad un metodo "induttivo" (dal particolare al generale), lo spirito e le intenzioni che animano la base di quel partito. 
C'è un altro buon motivo per acquistare questo dossier di controinformazione: parte del ricavato andrà alla figlia di "DAX", il compagno assassinato da mano fascista un anno fa a Milano. Era il 16 di marzo e noi non scordiamo. (recensione pubblicata su Umanità Nova)

Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 la sede è aperta ogni giovedì dopo le 21,15 
tel. 011 857850; 338 6594361; mail fat at inrete.it
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Message: 2
Date: Fri, 14 May 2004 15:21:01 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] La solidarietà non si arresta
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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LA SOLIDARIETÀ RIVOLUZIONARIA NON SI ARRESTA

Sabato 8 maggio si è tenuta a Zurigo una dimostrazione in solidarietà con Marco Camenisch - in occasione dell'inizio del processo - a cui hanno partecipato anche molti compagni italiani.
Al presidio è seguito un corteo che si è mosso nel centro della città per raggiungere il tribunale.
Prima di raggiungere il punto finale il corteo è stato circondato e bloccato dalla polizia che ha proceduto all'arresto di 98 compagni e compagne.
Quasi tutti gli arrestati sono stati rilasciati entro la tarda serata, ma 4 di loro sono stati trattenuti con l'accusa di "sommossa" e "violenza contro le autorità". In questo momento risultano ancora arrestati 2 compagni.
Di uno non si conoscono le generalità. La seconda è Andrea "Andi" Stauffacher del Revolutionarer Aufbau a cui è stato inflitto l'arresto "preventivo" fino alla fine del processo a Marco "per evitare che Zurigo durante questo mese sia resa caotica".
Mentre diamo un giudizio complessivamente positivo sulla dimostrazione per Marco, esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà al compagno e alla compagna ancora in stato di arresto e di cui chiediamo l'immediata liberazione.

Maggio 2004

INDIVIDUALITÀ RIBELLI
LABORATORIO MARXISTA
ALPI IN LIBERTÀ

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Message: 3
Date: Fri, 14 May 2004 15:23:36 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Manifestazione nazionale antimilitarista,
	adesioni
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Manifestazione nazionale antimilitarista
Livorno 29 maggio 

h. 15,30 da piazza Magenta

Il corteo terminerà alle ore 18,30 nella medesima piazza ove si svolgerà una festa antimilitarista con musica, teatro, interventi di controinformazione sulle basi militari e le guerre in corso.

Per adesioni e richieste manifesti e volantoni: mail: cdc at federazioneanarchica.org

In nostro nome uccidono, bombardano, torturano, depredano.
Noi non ci stiamo:
Siamo tutti disertori!

- contro la guerra e il militarismo
- contro l'intervento delle truppe italiane all'estero
- contro le basi militari, la devastazione dell'ambiente e i progetti di ulteriore militarizzazione del territorio come l'allargamento di Camp Darby
- contro l'imperialismo, tanto americano quanto europeo
-contro la guerra interna, fatta di attacchi ai salari e alle pensioni, e di criminalizzazione dell'immigrazione e di qualsiasi forma di dissenso

Vogliamo un futuro senza eserciti, senza stati, senza padroni, perché non c'è pace senza giustizia sociale

Federazione Anarchica Italiana - FAI
www.federazioneanarchica.org

Hanno sinora aderito alla manifestazione: 

Federazione Anarchica Torinese - FAI
Comitato lavoratori cileni in esilio
Assemblea Antimilitarista Antiautoritaria
Perlanera occupata - Alessandria
FAI - Alessandria
Gruppo anarchico Sciarpanera - Alessandria
Gruppo Libertario Genovese - Genova
Circolo libertario E. Zapata - Pordenone
Iniziativa libertaria - Pordenone
Comitato Unitario contro Aviano 2000
USI-AIT sez. Pordenone
Circolo Anarchico Camillo Berneri - Bologna
Federazione Anarchica Milanese - FAI - Milano
Organizzazione Anarcomunista napoletana - OACN-FAI 
FAI Reggiana (gruppi: Berneri - RE, Fabbri - Correggio, Zambonini - Villa Minozzo, Archivio - Libreria della FAI reggiana)
Gruppo Anarchico Versiliese
Redazione di Umanità Nova
Laboratorio Libertario
Gruppo Anarchico "Malatesta" - Imola
Gruppo Anarchico "La Comune" - Imola
L'associazione per lo Sbattezzo
Nucleo "Giustizia e Libertà" della Federazione Anarchica Siciliana - Palermo
Gruppo Anarchico Contropotere - Napoli
Gruppo "A cieri"- F.A.I - Parma
U.S.I. sez. di Parma
Ateneo Libertario - Parma
Gruppo anarchico - Pontremoli
Circolo Binazzi - La Spezia
Circolo Gogliardo Fiaschi - Carrara
FAI Carrara
Gruppo "M. Bakunin" - FAI - Jesi 
Gruppo "Francisco Ferrer" - FAI - Chiaravalle
Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri"- Jesi 
Centro Sociale Autogestito "Zona ex-carcere" - Jesi
USI - Reggio Emilia
USI - Correggio
Cassa di solidarietà libertaria reggiana
Libera - Modena
Collettivo Libertario Fiorentino
Coordinamento anarchici e libertari - Pisa 
Gruppo "Pietro Gori" - FAI - Savona
Federazione Anarchica "G. Pinelli" - Spezzano Albanese
Federazione Municipale di Base - Spezzano Albanese
FAI - Venezia
Collettivo Anarchici - Adria
Circolo libertario "Pisacane" - Rovigo
Gruppo anarchico "Libertad" - FAI - Rimini
Spazio sociale Kronstadt - Reggio Emilia
USI-AIT Unione Sindacale Italiana
Ateneo libertario "'A Gatta" - Cosenza
Gruppo Anarchico Germinal - FAI Trieste 
Federazione Anarchica Livornese. (Per contatti: cdc_fal at yahoo.it)

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Message: 4
Date: Fri, 14 May 2004 15:40:40 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] FAI: Si apre il mercato elettorale
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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12-13 GIUGNO: SI APRE IL MERCATO ELETTORALE

NOI NON CI SAREMO! 

La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana conferma anche per le prossime elezioni, sia europee che amministrative, la propria posizione astensionista.
Non ci riconosciamo in un progetto di Unione Europea costruito non per il benessere sociale, ma per i privilegi dei padroni e delle sue schiere di burocrati. Non per eliminare le frontiere, ma per blindarle, con l'infame accordo di Schengen, che ha portato alla vergogna del razzismo istituzionalizzato e dei lager per immigrati, i Centri di Permanenza Temporanea. Un progetto che ha già fatto seriamente peggiorare le condizioni di vita dei ceti più poveri, con il taglio alla spesa e ai servizi sociali.
Non voteremo per un centrodestra razzista, liberticida e guerrafondaio, dal cui interno rialzano di nuovo la testa gli eredi di quei fascisti che avevamo ricacciato nelle fogne sessanta anni fa, dopo una lunga lotta partita dagli Arditi del Popolo e proseguita con la Spagna e con la Resistenza.
Ma non voteremo nemmeno per un centrosinistra che è ugualmente complice della ristrutturazione dell'economia a favore del padronato. Che durante i suoi cinque anni di governo si è reso responsabile della controriforma delle pensioni, della precarizzazione del mercato del lavoro con l'ignobile pacchetto Treu, della svendita del patrimonio pubblico, dei finanziamenti alla viscida kermesse vaticana del giubileo 2000. Un centrosinistra che non ha esitato ad inchinarsi di fronte al padrone yankee quando ha ordinato di bombardare la Jugoslavia nel 1999, ed ora, dall'opposizione, non è stato neppure capace di chiedere il ritiro delle truppe italiane dalle avventure imperialiste (Iraq e Afghanistan) della criminale "guerra infinita" di Bush.
Condividono le responsabilità di questa coalizione anche le formazioni che pretendono di essere "più a sinistra", essendone alleati organici e subalterni (Verdi e PdCI), o alleati di fatto con i vari patti di "desistenza" e "non interferenza" (PRC).
Niente di più ci dicono questi signori al livello amministrativo, perché per contendere alla destra le poltrone cittadine non hanno saputo fare di meglio che riciclare qualche personaggio fotogenico senza alcuno spessore progettuale (vedi Cofferati a Bologna), esattamente come fanno i loro avversari.
Come anarchici, non riconosciamo legittimità ai parlamenti ed alle istituzioni della democrazia rappresentativa, che rappresentano solo chi è già più forte. Siamo internazionalisti e non riconosciamo i confini che gli Stati ci impongono. Lottiamo con i mezzi coerenti alle nostre finalità, cioè l'autogestione e l'autorganizzazione.
La CdC della FAI invita quindi i cittadini a disertare le urne e a unirsi agli anarchici nella lotta quotidiana sui posti di lavoro, nelle strade, nelle piazze, nei quartieri, per la costruzione dal basso della società dei liberi e degli uguali.

Reggio Emilia, 08/05/2004

La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana

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Message: 5
Date: Fri, 14 May 2004 15:57:03 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Dichirazione di Marco Camenisch alla Corte di
	Assise	freeallprisoners, 10.05.2004 18:44 Zurigo
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Dichirazione di Marco Camenisch alla Corte di Assise freeallprisoners, 10.05.2004 18:44 Zurigo

DICHIARAZIONE al TRIBUNALE D'ASSISE ZURIGO 10/5/2004

Davanti alla giustizia di classe oligarchica nel processo del 1991 a Coira fu presentata una lunga dichiarazione. Questa e tante altre dichiarazioni, prese di posizione e scritti di un periodo di ormai quasi 25 anni si possono in gran parte reperire su Internet anche in varie lingue. Inoltre esistono molti dizionari. per cui ci si limita a chiedere di deporre agli atti questa dichiarazione. Dopo questa dichiarazione le cose sono molto cambiate, ma non in modo fondamentale. La mia identità personale e politica si è rafforzata ed è diventata più chiara. Sono parte solidale della resistenza contro le centrali nucleari, della resistenza sociale ed ambientale e della lotta rivoluzionaria di liberazione sociale contro il dominio di classe e contro lo sfruttamento dell'uomo e della natura. Più chiara e determinata è la mia identità come anarchico rivoluzionario, insorto, antipatriarcale, radicalmente anticivilizzazione e verde. Come tale, sono solidale con la lotta rivoluzionaria di liberazione dei popoli ed in questo quadro generale più specificamente con le lotte sia dei popoli cosiddetti indigeni della Terra per la libertà, l'autodeterminazione, l'identità, la dignità, la terra e il territorio, sia con i contenuti, la prassi e gli obiettivi dell'ELF-ALF e delle altre espressioni della lotta di liberazione antipatriarcale, antiautoritaria e radicalmente anticivilizzatoria. Con ELF-ALF qui si intende Earth Liberation Front-Animal Liberation Front. Pesantissimi sono invece i salti di qualità e l'espansione della distruzione delle società, dell'ambiente naturale e della guerra imperialista degli Stati e del capitale, che sono sempre più sfacciatamente d'estrema destra, patriarcali, razzisti, tecnologici e totalitari a ogni livello. La guerra di conquista, di sfruttamento e di distruzione ormai millenaria portata avanti dai padroni di turno è sempre più estesa, micidiale e finale. Altrettanto è ovviamente aumentata la drammatica necessità della continuità e della diffusione della lotta di liberazione rivoluzionaria contro ogni sfruttamento dell'uomo e della natura. Nella stessa misura, con tutti i mezzi e su tutti i livelli, è diventata più dura e brutale la repressione dei padroni e dei loro sbirri contro ogni resistenza e lotta di liberazione. La giustizia di classe dei padroni del denaro è uno dei mezzi di questa repressione e guerra mediante il predominio delle armi e della definizione delle cose. Di conseguenza sono in questo luogo come prigioniero di guerra e  politico della resistenza e della lotta di liberazione rivoluzionaria, intendendo per "politica" la teoria e la prassi che ha come scopo ed obiettivo sia il cambiamento del disordine regnante e l'eliminazione dell'ingiustizia, del potere, del dominio, della guerra imperialista, dello sfruttamento e della distruzione dell'uomo e della natura, sia la ricostruzione di un mondo giusto, naturale e pacifico per ogni essere vivente. Non ha nulla a che fare, naturalmente, con la "politica" come continuazione della guerra di distruzione e di sfruttamento generale con altri mezzi per la pacificazione sociale, nulla a che fare con la "politica" come lobbysmo istituzionalizzato e falsamente democratico per affermare gli interessi e le devastazioni capitaliste la cui natura è altamente egoista, priva d'ogni scrupolo e particolarmente becera, nulla a che fare con la "politica" come azione per imporre il massiccio trasferimento di potere politico e sociale e della ricchezza sociale dal basso all'alto, nulla a che fare con "politica" come falsificazione menzognera e minimizzazione criminale e fuorviante di una realtà generale che consiste nella minaccia, nel ricatto, nell'oppressione e distruzione militare e morale costante delle società e della natura mediante i monopoli privati e statali sulla proprietà, sulla violenza e sulla definizione delle cose. Come uno dei più importanti di questi monopoli della definizione e della violenza, come uno dei più importanti apparati repressivi politico-militari di quelle invenzioni giuridiche che sono la proprietà e lo Stato, la giustizia di classe sta al mondo per affermare, per giustificare e minimizzare questa realtà e per negare o comunque falsificare e denigrare, criminalizzare e perseguire le teorie e le lotte legittime e necessarie contro questa realtà. Di conseguenza ovviamente non posso riconoscere alcuna legittimazione sociale, politica, etica e morale a questo tribunale e meno ancora alle cosiddette autorità d'azione o di persecuzione penale. Respingo il ruolo da accusato, in altre parole, non sono qui presente per la discussione o la messa in questione della legittimità dell'applicazione di contro violenza, di difesa ed attacco sul piano individuale e collettivo della lotta di liberazione. Tuttavia l'istituzione totalitaria della giustizia di classe soffre di una contraddizione interna. Per la propria funzione e legittimazione sociale e politica deve esporsi ad un controllo e ad una critica pubblica perlomeno parzialmente sostanziale, dove il monopolio della definizione può subire qualche incrinatura. Questa contraddizione è il luogo dove propongono agli atti e pubblicamente la dichiarazione sopra detta di Coira ed anche una dichiarazione pubblicata recentemente, che contiene dei frammenti da considerarsi rilevanti per questo procedimento e che trattano più esteso alcuni elementi solo accennati nella dichiarazione presente. La versione della dichiarazione più recente manca d'alcune parti che non sono rilevanti per questo procedimento, ma che sono, in ogni caso, già pubblicati integralmente. È il luogo, dove, anche se in modo molto ridotto, può celebrarsi la gioia dell'incontro solidale con la gente che mi è vicina e tuttavia, in gran parte, direttamente sconosciuta. È il luogo del mio dovere da rivoluzionario di seguire attentamente il processo, per poter eventualmente intervenire e contribuire nella contrapposizione della mia integrità umana e rivoluzionaria all'onnipotente raggio di Stato ed alla sua negazione e falsificazione della verità, con lo scopo, forse, addirittura di coprire una propria contraddizione interna sfociata in un fatto di sangue. È il luogo, dove contrapporre alla negazione ed alla denigrazione del mio impegno rivoluzionario, e di conseguenza della resistenza e della lotta rivoluzionaria in generale, la realtà che nessuna giustizia di classe potrà mai essere un luogo della verità, della giustizia e della soluzione dei conflitti sociali, poiché il suo ruolo è l'affermazione della disuguaglianza, dell'ingiustizia e dello sfruttamento, fomentando ed aggravando in questo modo i conflitti sociali e la sofferenza individuale e collettiva. Lo stesso dovere rivoluzionario verso me stesso, verso la gente che mi è vicina nella solidarietà personale, sociale, politica, e generalmente verso la resistenza e la lotta rivoluzionaria, richiede che con la massima chiarezza e determinazione riaffermo: che, proprio nella piena assunzione delle mie responsabilità rivoluzionarie anche come combattente a mano armata non ho mai perpetrato dei crimini di guerra uccidendo o giustiziando degli avversari militari, e meno che mai estranei allo scontro, disarmati, non più in grado di nuocere, prigionieri, oppure degli avversari che non minacciavano di morte me stesso o altre persone con delle armi o con del potere su delle armi. Meno che mai ho sparato alla testa o addirittura preso a calci un avversario innocuo disteso per terra esanime. Tali nefandezze non posso nemmeno pensarle. Non ho neanche sparato alla croce rossa e, naturalmente, nemmeno mai alla schiena ad una persona o avversario in fuga magari addirittura disarmato... Tali crimini contro l'umanità non li avrei mai commessi neanche con una licenza per  uccidere magari vestito di qualche divisa! Al contrario, pur con tutta la durezza e determinazione nella lotta rivoluzionaria acquisita in tanti anni e luoghi, avevo dimostrato  chiaramente una pratica, addirittura riconosciuta in tribunale, attenta alla  salvaguardia della vita dell'avversario pur assumendo un rischio molto maggiore per la propria vita, incolumità e libertà. Mi riferisco allo scontro militare a Massa, in Italia, dove mi sono limitato ad attingere intenzionalmente e per ben due volte, con precisione e da distanza ravvicinata solo il braccio d'arma dell'avversario intento ad estrarre, e questo in una situazione di  inferiorità da tutti i punti di vista. È per questo, che sono stato ferito, catturato ed ora qui presente.
Per ultimo, detto chiaro e tondo, non ho nessun tipo di responsabilità per l'uccisione a Brusio nel 1989 del signor Moser, soldato bene armato ed addestrato per uccidere dallo Stato Svizzero della borghesia oligarchica industriale e finanziaria.

Marco Camenisch, nato il 21/01/1952 a Schiers, Svizzera.
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Message: 6
Date: Fri, 14 May 2004 16:04:22 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Libera: lettera aperta alla città di Modena
	sulla questione autodromo
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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LETTERA APERTA ALLA CITTA' DI MODENA 
SULLA QUESTIONE AUTODROMO

Vorremmo poter spiegare a tutti i modenesi le ragioni del nostro no pieno e convinto alla costruzione del nuovo autodromo - o pista prove che dir si voglia - di Marzaglia. Sono ragioni che vanno ben al di là del semplice sgombero dello spazio sociale che pur tanto ci preme. 
Se la decisione avvallata dalla giunta Barbolini - e appoggiata dai candidati sindaci sia di centrosinistra che di centrodestra - si concretizzerà, esproprierà infatti i modenesi dell'ultima area verde alle porte della città, patrimonio della comunità, regalandola ad una società privata: la Vintage srl. Non solo, peggio ancora, causerà il definitivo abbandono dei progetti di rinaturalizzazione che sono attualmente in corso e l'inserimento di quell'area all'interno del parco naturale delle casse di espansione del Secchia. 
Sotto a quei terreni, inoltre, si trovano parte delle falde idriche della città: le meno inquinate da nitrati. Quel terreno, secondo ciò che dicono le relazioni geologiche, è estremamente permeabile e ogni sversamento in quella zona finirebbe direttamente in falda inquinando le acque sotterranee per un lungo tratto - in direzione nord fino al comune di Campogalliano.

La presenza di fontanili e risorgive, caratteristica dell'area di conoide dei fiumi Secchia e Panaro, è la ragione della fondazione della città in questi luoghi ed è quello che distingue Modena dalla bassa pianura. Impermeabilizzare ulteriormente con asfalto e cemento un terreno già ferito dalla cementificazione degli ultimi anni (vedi Grandemilia) e dalle cave di ghiaia significa un passo ulteriore nella cancellazione di quel che rimane della memoria storica di un territorio. 

La costruzione dell'autodromo, con annessi alberghi e centro commerciale come da progetto, è parte di quella concezione di sviluppo insostenibile che tuttora anima i nostri attuali e futuri amministratori: l'idea che il territorio sia al servizio di un'espansione infinita di capannoni, fabbriche e ammennicoli collegati. E' quell'idea di sviluppo che fa sì, per esempio, che un modenese, nei primi 75 anni di vita abbia il 34,8% di possibilità di ammalarsi di tumore se maschio, il 26,1% se femmina (dati Registro Tumori della provincia di Modena -)

Curioso poi che mentre altrove si parla di città senz'auto, Modena non riesca a fare di meglio che proporre la creazione della "Motor Valley" (in un territorio che ha ormai 66 auto ogni 100 abitanti - nda) . Vorremmo svelare un segreto ai candidati sindaci: la città dei motori c'è già. Il problema è semmai ritrovare le tenui tracce di una città delle persone.
Il nostro no allo scempio ambientale a Marzaglia è in realtà un grande sì alla creazione del bosco di Marzaglia. Perché questa città ha bisogno di un bosco molto più che di un autodromo.

Vorrebbe il candidato Pighi farci credere che i giochi siano già conclusi. Che l'autodromo si farà comunque in virtù di decisioni già prese. Ce lo ha già detto nel corso di alcuni dibattiti pubblici ai quali siamo intervenuti. E' l'ennesima menzogna. La nuova giunta e il nuovo consiglio comunale dovranno comunque riesaminare la questione autodromo e decidere se ratificare le scelte dell'attuale amministrazione o modificarle. Solo una mobilitazione dal basso potrà fermare il partito unico del cemento e degli affari che già da tempo ha messo le mani sulla "signora città".
La nostra presenza nell'area in questione la usiamo e la useremo come arma di lotta.

Invitiamo tutti i modenesi a scendere in piazza con noi al corteo del 5 giugno per le strade di Modena. Invitiamo tutti i modenesi a firmare la nostra petizione contro l'autodromo. Invitiamo chiunque abbia piante o arbusti disponibili a fare come noi e piantarli nell'area che dovrebbe diventare autodromo e diventerà invece una piantata. La piantata che li seppellirà.



Sabato 5 giugno CORTEO a Modena in difesa dell'Ambiente e in difesa di Libera suonerà in corteo la Paolino Paperino Band è prevista la presenza di diversi carri ore 16.30 p.le S. Agostino
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Message: 7
Date: Fri, 14 May 2004 16:06:37 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Francia: Appello dei cineasti e materiale per
	decorare KO CANNES
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Perché l'Europa non si costruisca sulle ceneri dei diritti sociali!
MANIFESTAZIONE A CANNES
15h alla Stazione ferroviaria (sncf)
I PRECARI BUCANO LO SCHERMO
Mai il mondo ha prodotto tante ricchezze e creato tante diseguaglianze.
In quasi tutti i paesi d'Europa assistiamo ad una rovina sistematica del
bene comune e ad una regressione dei diritti sociali. Questa
predominanza dell'ideologia libérale pesa sull'avvenire di migliaia di
salariati europei. In Francia, i diritti collettivi e la solidarietà
inter-professionale sono minacciate dalla precarizzazione galoppante in
opera in tutti i settori economici.

Noi, Coordinamento degli Intermittenti et Precari, ci battiamo da più di
10 mesi perché la flessibilità e la mobilità non siano sinonimi di
precarietà e di miseria. Al di là del rifiuto della riforma
dell'indennità-disoccupazione (UNEDIC) che ci viene imposta, noi
abbiamo elaborato delle contro-proposte perché i salariati
intermittenti precari in Francia e in Europa possano beneficiare di una
continuità di diritti che permettano loro di fare fronte alla
discontinuità dell'impiego.

Il festival di Cannes è un avvenimento mediatico di portata
internazionale in cui coabitano un cinéma relativamente indipendente
dalla fragilità endemica, ed il cinema commerciale che raggiunge i
settori più fiorenti dell « 'entertainment » di scala mondiale. Per
questo cinema qui, è nelle interiora del bunker che i films sono
portati a termine. L'industria cinematografica mondiale vi compra,
contratta, vende, scambia, fa il suo mercato. E' per difendere un'altra
concezione della vita e del cinéma, che savent relayer les cinéastes les
plus libres, che noi facciamo appello a tutti i settori a mettersi in
lotta ed a ritrovarsi a Cannes.

Approfittiamo del festival di Cannes per rafforzare la nostra
opposizione alla creazione dell'AGCS (Accordo Générale sul Commercio dei
Servizi) che apre al mercato fino 160 settori tra i qual la salute,
l'acqua, l'educazione, la cultura... : blocchiamo la città-azienda.

Insieme, opponiamoci a questa Europa qua, il cui progetto di
Costituzione fa l'impasse sui diritti sociali. Amplifichiamo la voce dei
precari europei e diamole un'eco internazionale.

Al ritmo dei disordini sociali e di qualche palma d'oro, la precarietà ha
largamente irrigato i temi del cinéma dalle sue origini e fino ai giorni
nostri: Charlie Chaplin, Ken Loach, Agnès Varda, Mizoguchi, i fratelli
Dardenne, Bruno Dumont...

La precarietà non è cinéma, sono le nostre vite!

Facciamo si che quest'anno i diritti sociali non siano difesi soltanto
nelle sceneggiature.


LA PALMA DORME, SVEGLIAMOLA !
TUTTI A CANNES DAL 11 AL 23 MAGGIO 2004

MANIFESTAZIONE :
SABATO 15 MAGGIO alle 15 STAZIONE FERROVIARIA DI CANNES

Quello che noi difendiamo, lo difendiamo per tutti. Le nostre azioni non
conosceranno sosta.

******

APPELLO DEI CINEASTI SELEZIONATI A CANNES (9/05/04)

Noi, cineasti francesi, selezionati al 57° festival di Cannes, teniamo ad
esprimere la nostra solidarietà con il movimento degli intermittenti ed a
riaffermare che:

Se gli intermittenti non esistessero, i nostri films non esisterebbero

Il Sig. Donnedieu de Vabres, del quale non mettiamo in causa la buona
volontà, è stato indotto a fare delle proposte molto insufficienti
purtroppo.

E' urgente trovare delle soluzioni durature per i nostri registi, ma
anche per la musica, la danza, il teatro e lo spettacolo vivente. Il
governo deve esprimere chiaramente il suo sostegno alla politica
culturale della Francia

Riguarda tutti noi.

Ci teniamo che i films siano visti e che la voce circoli e saremo
presenti il 14 maggio alla conferenza stampa del comitato. Vogliamo
ricordare che al di là del problema specificamente francese, si profila
quello della politica culturale dell'Europa, oggi altrettanto debole e
balbuziente della sua politica sociale. Le realtà del mondo sono dentro i
films che vedremo a Cannes. Le realtà dell'esistenza dei films si trovano
anche dentro la lotta singolare che si gioca oggi in Francia per
salvaguardare cio' che permette ogni anno a dei films di ogni
nazionalità di essere fatti e di essere visti.


Jean Pierre Améris, Agnes Jaoui, Eleonore Faucher, Raymond Depardon, Tony
Gatlif, Thomas Vincent, Laure Duthilleul, Benoit Jacquot, Lea Fatzer,
Danielle Arbid, Nicolas Klotz, Simone Bitton, Gilles Porte, Yolande
Moreau, Denis Gheerbrant, David Lanzman, Christine Dory, Gwen Nataf,
Cendrine Rinaldi, Amal Bedjaoui (primi firmatari...)

******

LINKOGRAFIA
http://cip-idf.ouvaton.org/ruban_badges.html
http://cip-idf.ouvaton.org/rubrique.php3?id_rubrique=109
http://www.primitivi.org/news2/
http://marseille.indymedia.org/
http://nice.indymedia.org/

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Message: 8
Date: Fri, 14 May 2004 21:15:39 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Napoli: pullman per Livorno
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Stiamo organizzando un pullman per la manifestazione nazionale antimilitarista di Livorno del 29 Maggio. 
Chi fosse interessato a partecipare può rivolgersi (entro venerdì 21 maggio) all'Ateneo Libertario, Vico Verde Monteoliveto 4 - Napoli (tra il cinema Adriano e la facoltà di architettura).
ateneo.libertario at libero.it





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Manifestazione nazionale antimilitarista 
Livorno 29 maggio 

h. 15,30 da piazza Magenta 

Il corteo terminerà alle ore 18,30 nella medesima piazza ove si svolgerà una festa antimilitarista con musica, teatro, interventi di controinformazione sulle basi militari e le guerre in corso. 

Per adesioni e richieste manifesti e volantoni: mail: cdc at federazioneanarchica.org 

In nostro nome uccidono, bombardano, torturano, depredano. 
Noi non ci stiamo: 
Siamo tutti disertori! 

- contro la guerra e il militarismo 
- contro l'intervento delle truppe italiane all'estero 
- contro le basi militari, la devastazione dell'ambiente e i progetti di ulteriore militarizzazione del territorio come l'allargamento di Camp Darby 
- contro l'imperialismo, tanto americano quanto europeo 
-contro la guerra interna, fatta di attacchi ai salari e alle pensioni, e di criminalizzazione dell'immigrazione e di qualsiasi forma di dissenso 

Vogliamo un futuro senza eserciti, senza stati, senza padroni, perché non c'è pace senza giustizia sociale 

Federazione Anarchica Italiana - FAI 
http://www.federazioneanarchica.org
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Message: 9
Date: Sat, 15 May 2004 00:25:28 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Ragusa: Primo Maggio anarchico
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Ragusa: Primo Maggio anarchico

Con un'anteprima la sera del 30 presso la chiesa sconsacrata di S. Bartolomeo, dove Costantino Chillura ha recitato "Dimenticando bene", tratto dalle opere di Carmelo Bene, ha preso avvio questo primo maggio anarchico 2004, ritornato all'interno dei giardini iblei, dopo tre anni di esilio. Il giardino è stato addobbato con bandiere e striscioni, mentre in una piazzetta si sono installati i banchetti con le varie esposizioni (libri, commercio equo e solidale), artigianato, ecc. Grande afflusso di gente sin dalla mattinata; nel pomeriggio ha avuto inizio il programma, con un affollato spettacolo per bambini, tenuto da Luca, dell'Associazione Tubajana; sono seguiti i canti sociali e a-sociali di Antonio Mainenti, che hanno introdotto il tradizionale comizio di Pippo Gurrieri, che ha bloccato la gente attraverso la trattazione dei temi di maggiore attualità: guerra in Iraq, questione ostaggi, lavoro in Italia e carovita, ruberie parlamentari, ecc. Il comizio è stato accolto dai numerosi giovani, come una carica di energia, e dal pubblico molti sono accorsi a complimentarsi con l'oratore. È poi ripreso il programma culturale, con il duo classico Martines-Luca, il recital di poesia di Fabio Vicari e il concerto finale di Alessio Lega, accompagnato dalla bravissima Isa. Nonostante l'ora tarda e l'umidità pressante, la partecipazione al concerto è stata vivace e soprattutto sorpresa, perchè Alessio non aveva mai varcato lo Stretto di Messina, e quasi nessuno era a conoscenza della sua bravura e della miscela esplosiva dei suoi pezzi: giusto coronamento per il nostro primo maggio. In generale, i banchetti hanno realizzato una buona vendita, così anche le altre iniziative (la lotteria, la vendita di cibarie e bevande) permettendo alla fine un deficit veramente modesto. Un grazie va soprattutto ai compagni che si sono dati da fare per la faticosa opera di montaggio e smontaggio, a quanti hanno contribuito a loro modo alla riuscita del primo maggio, ed alla qualità degli spettacoli, a Fabio, Alessio, Isa e a tutti gli artisti che si sono messi a disposizione.

Gruppo anarchico di Ragusa 
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Message: 10
Date: Sat, 15 May 2004 00:26:53 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Modena: contro la speculazione edilizia ed il
	militarismo
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Modena: contro la speculazione edilizia ed il militarismo

Lo spazio sociale libertario/anarchico "Libera" ha indetto per sabato 5 giugno un corteo nazionale in difesa del proprio spazio che rischia di essere distrutto per la realizzazione di un autodromo. Gli ultimi sviluppi di una vicenda che va avanti da più di un anno sono che il 26 aprile scorso la giunta modenese di centro-sinistra ha ribadito in sede ufficiale che la ditta Vintage s.r.l. ha il diritto di superficie in una vasta zona verde nei pressi di Marzaglia (Libera ne è quasi al centro): tale diritto sancisce la possibilità di scavare, ad esempio per estrarre ghiaia per l'alta velocità, e di poter poi edificare la famigerata struttura: l'autodromo. Da quella data è chiaro che ci consideriamo sotto sgombero poiché non è necessaria una lettera di avviso per compiere un'azione di quel tipo, come purtroppo ben sappiamo: oltretutto dovrà essere il comune con la prossima giunta, ad ordinare lo sgombero per rispettare accordi precedentemente presi con la Vintage, fornendo le terre libere da impedimenti per poter procedere il più velocemente possibile con le speculazioni.
Vista la situazione abbiamo deciso di organizzare una grande manifestazione per le strade della città che vedrà la presenza di carri agricoli e di un camion sul quale si esibirà la Paolino Paperino Band. Il corteo ha già ricevuto la solidarietà di decine di individui e gruppi anarchici e non. Inoltre invitiamo i compagni/e che verranno da fuori Modena a fermarsi a Libera per un'altra giornata di contestazione questa volta verso l'esercito ed il militarismo. Libera in-sorge vicino ad un aeroporto i cui proprietari hanno avuto la bella pensata di organizzare per domenica 6 giugno un'esibizione delle fecce tricolori che decolleranno probabilmente da Piacenza e verranno nei pressi dell'aeroporto per compiere quelle evoluzioni che hanno già causato la morte di decine di persone: abbiamo già in mente diverse iniziative, chiaramente simboliche, per contrastare questa esaltazione del militarismo; chiaramente la forza di queste azioni sarà determinata dal numero di compagne/i presenti.

Libera

www.libera-unidea.orgmail
libera.mo at libero.it
339/6352969
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Message: 11
Date: Sat, 15 May 2004 00:43:05 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Dichiarazione di sciopero della fame di Andrea
	Stauffacher
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Dichiarazione di sciopero della fame di Andrea Stauffacher

I motivi per cui inizio lo sciopero della fame: contro la prigionia preventiva per ragioni politiche


"Il vertice del revolutionären Aufbau, delle forze motrici della mobilitazione del Primo maggio, dell'8 maggio e del movimento di solidarietà con Marco Camenisch dovrebbe, con tale misura (AS: la prigionia preventiva) interrompere il processo in corso. Tutto ciò per evitare che Zurigo durante questo mese sia resa caotica. " 

Queste sono le dichiarazioni lette dal giudice al momento del mio arresto. 
La motivazione politica non sorprende nessuno, poiché si allinea perfettamente agli sviluppi internazionali correnti. 
Mentre le guerre imperialistiche sono diventate argomenti da salotto e gli attacchi alle conquiste sociali (vedi per es. età pensionabile) sono ormai divenute un'abitudine della politica capitalistica, tutto ciò che si oppone in parole e fatti nelle strade, al posto di lavoro e nelle scuole, viene combattuto, oppresso, criminalizzato. 
Organizzazioni e movimenti rivoluzionari e avanguardie vengono messe nelle cosiddette liste terroriste dell'UE e diramate a livello internazionale per farle conoscere. Un esempio ne sono gli attacchi coordinati dall' Italia il 01.04.2004 contro la DHKP/C. 

Persino strutture di solidarietà che si battono in modo deciso e di parte per i detenuti non corrotti, sono obiettivi di tentativi di repressione internazionale. Tuttavia lo sviluppo più recente dimostra che con queste misure e con mezzi di giustizia e di polizia, non romperanno le avanguardie, figuriamoci se riusciranno ad evitare la resistenza. 

In questo senso rilancio l'iniziativa ed inizio lo sciopero della fame, contro la detenzione preventiva per motivi politici ed il tentativo poco riuscito di: 

a) criminalizzare preventivamente la mobilitazione di classe ed anticapitalistica, con l scopo di intimidire le forze giovani 
b) voler dare uno schiaffo morale alla solidarietà con Marco Camenisch, un prigioniero politico non corrotto 

Solidarietà con i detenuti politici gravemente ammalati di Action Directe - devono uscire! 
Solidarietà con i detenuti politici e le loro lotte, in Turchia, Cile ed in tutti gli altri paesi! 
La solidarietà è la nostra arma! 


10 maggio 2004, Carcere di Polizia di Zurigo 

Andrea Stauffacher
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Message: 12
Date: Sat, 15 May 2004 03:22:18 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Turchia: Contro il vertice NATO del prossimo
	giugno	2004 
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <000801c43a1b$114159c0$800a1a97 at kaoxnet>
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Turchia: Contro il vertice NATO del prossimo giugno 2004 

I nostri sogni si oscurano. Riusciamo a fare sempre di meno. Qualcuno vuole che ci sentiamo così. Il controllo delle nostre vite viene sottratto dalle nostre mani da parte di coloro che devono incrementare il loro capitale. Il padrone sfrutta il lavoratore, i padroni del capitale sfruttano i poveri, i paesi ricchi sfruttano gli altri paesi del mondo. Questo è il sistema retto sul danaro, il capitalismo... 

Da anni, il capitalismo consolida la sua esistenza per mezzo di organismi come il FMI o la NATO. Oggi, la NATO è il più grande esercito del sistema. Questa volta i "padroni dell'universo" si riuniranno nel vertice della NATO ad Istanbul, il prossimo giugno, per prendere ancora una volta le loro decisioni in nostro nome. 

La NATO, gestita dagli USA e dai loro alleati, è un'organizzazione globale pronta a qualsiasi massacro per la sopravvivenza del capitalismo. Gli USA si aggiudicano, da una parte, la fetta più grande della torta ma, dall'altra, sono uno stato dove vive un altissimo numero di persone senza casa e di poveri. Lo Stato rappresenta soltanto la classe dominante, e protegge i capitalisti con le tasse degli altri. 

Attraverso la nostra unione e auto-organizzazione lottiamo per fondare un mondo nuovo senza padroni e sfruttamento. È una lotta che durerà fino a che gli strumenti di produzione non saranno DIRETTAMENTE nelle mani dei produttori stessi. 

Una società che basa la sua esistenza sul consumo di oggetti creati sotto il segno dello sfruttamento non può essere una società libera. 

Noi non crediamo che si possa arrivare ad una soluzione con un cambio di governo: vogliamo infatti un mondo senza governi. Da secoli, i padroni, i commandanti, i capi, i mariti e i vecchi ci hanno fatto credere che solo loro sono in grado di prendere le decisioni in nostro nome. Noi invece crediamo che nessuno dovrebbe avere l'autorità di decidere in nome degli altri. Ovunque siamo, crediamo nella necessità di stabilire e contribuire a stabilire quel tipo di sinergie attraverso le quali tutti possano prendere le decisioni insieme. 

Creare un mondo senza padroni e senza sfruttamento è un processo che può esistere soltanto attraverso la lotta globale di tutti i lavoratori sfruttati, i discriminati a causa di genere o identità sessuali, coloro che vivono l'annientamento della loro cultura o della loro lingua, i dominati. 

COORDINAMENTO LIBERTARIO CONTRO LA NATO

http://haziran2004.cjb.net
antiotoriter2004 at excite.com 
http://www.geocities.com/antiotoriter2004/index.html
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Message: 13
Date: Sat, 15 May 2004 03:23:42 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Torino 2 giugno: monumento al disertore
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <002401c43a1b$42caee20$800a1a97 at kaoxnet>
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In nostro nome uccidono, bombardano, torturano, depredano. noi non ci stiamo
Siamo tutti disertori!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIMILITARISTA 
LIVORNO 29 MAGGIO H. 15,30
Partenza collettiva da Torino: info 011 857850 oppure 338 6594361

Torino - piazza Castello 
mercoledì 2 giugno h. 15,30/19 
zona demilitarizzata
inaugurazione del 
MONUMENTO AL DISERTORE
e info point antimilitarista

Le nostre città sono piene di monumenti che ricordano assassini in divisa, gente che si è guadagnata una statua per aver ucciso, bombardato, sgozzato, torturato, violentato. 
Queste sono le macerie sulle quali è edificata la "civiltà". 
Cancelliamo queste vergogne dalla nostra storia, dalla nostra memoria, dal nostro futuro.
Ogni 2 giugno ci vorrebbero plaudenti davanti alle loro parate di morte, di fronte a chi chiama l'omicidio onore e le frontiere che separano l'umanità patria.
Destra e sinistra, governo ed opposizione, cercano di arruolarci, di unirci con la paura, di coprire le nostre vite con un sudario tricolore. 
Ma noi non ci stiamo: abbiamo disertato la loro guerra, stracciato le loro bandiere, sputato sulla loro retorica da caserma. 
Sappiamo che gli eserciti sono criminali con o senza il mandato dell'ONU: si muore in Iraq come in Kosovo.
Abbiamo scelto di essere uomini e donne di parte. 
La parte degli oppressi, degli sfruttati, dei senzapatria, dei senza religione. 
La parte di chi crede che non c'è pace senza giustizia. 

Non ci sono guerre giuste, non ci sono poteri buoni
La guerra è terrorismo, il terrorismo è guerra

Noi contro tutte le guerre, tutte le guerre contro di noi

Federazione Anarchica Torinese 
Corso Palermo 46 la sede è aperta il giovedì dopo le 21,15
mail fat at inrete.it ; tel. 011 857850; 338 6594361
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Message: 14
Date: Sat, 15 May 2004 03:25:05 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] CSA il Molino: comunicato solidarietà
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Comunicato su Camenish e i fatti di Muralto

MARCO LIBERO, LIBERI TUTTI.

Nel 1979, Marco Camenisch, ecologista radicale, viene arrestato, con una
pena esageratamente dura (10 anni), dopo alcuni sabotaggi antinucleari. La
generazione sovversiva degli anni 70, a cui Marco appartiene, ha saputo
scuotere le fondamenta di un sistema autoritario rivendicando la libertà e
la gioia di vivere per ogni abitante del pianeta. È una generazione che,
avendo osato dare l'assalto al cielo, ha duramente pagato la sua rivolta con
anni di carcere, annientamento fisico, esilio.
Da lunedì 10 maggio a venerdì 4 giugno avrà luogo il processo contro l'
attivista politico per i fatti di Regensdorf (evasione con altri 5 detenuti;
una guardia carceraria è uccisa dal gruppo dove non si trovava Marco) e per
la sparatoria del '89 a Brusio/GR (con unici indizi la presenza di Marco sul
luogo). Una nuova celebrazione di tutti i vecchi processi, senza possibilità
di lettura degli atti da parte dei testimoni, voluto dalla magistrato
Claudia Wiederkehr figlia di un dirigente di una multinazionale che subì un
sabotaggio da parte di Marco.
Nonostante la chiara rivendicazione politica il giudice che presiederà la
corte ha già dichiarato che non si tratta di un processo politico
"dimenticando" che, il contesto nel quale l'attivista antinucleare agiva,
era parte di un grande movimento popolare contro le nocive politiche
energetiche nazionali e non solo. Infatti la pena esemplare inflittagli dopo
il sabotaggio del traliccio e della centrale nucleare doveva essere
dissuasiva per tutto il movimento.
In un'inaccettabile, pericolosa situazione di condanna a qualsiasi forma di
resistenza all'attuale sistema neoliberista, l'unica arma a nostra
disposizione rimane quella della solidarietà internazionale.
In questo senso si è svolta sabato una manifestazione di sostegno a Zurigo,
dove almeno 150 attivisti sono stati duramente repressi dall'intervento
delle forze armate. Contrariamente alle dichiarazioni di polizia e dei mass
media ufficiali, denunciamo l'intervento provocatorio, finalizzato
probabilmente all'ulteriore schedatura e arresto di attivisti
antiglobalizzazione neoliberista, durante un pacifico e rumoroso corteo di
denuncia.
D'altronde non ci stupiamo! Negli ultimi anni viviamo quotidianamente una
costante escalation repressiva non solo contro chi si oppone al sistema, ma
anche verso coloro che rendono evidente il crollo dell'attuale società
capitalista, siano essi giovani, precari, immigrati, studenti, senza casa,.
Gli sgomberi di case occupate e di centri sociali, i duri interventi durante
il WEF e il G8, i processi politici, le schedature sono concrete
testimonianze di una pericolosa e vergognosa svolta a destra del governo
elvetico e dei rispettivi cantoni.
Domenica sera a Muralto abbiamo avuto l'ennesima prova: durante una
tranquilla protesta di denuncia contro una nota catena multinazionale, la
polizia è intervenuta in maniera chiaramente sproporzionata. Da sempre le
proteste locarnesi contro questa catena sfruttatrice si sono svolte nella
calma ma la sola, inutile, presenza massiccia di tutori della legalità ha
provocato tensioni. Non era forse meglio che indirizzassero il loro
intervento contro la stessa ditta imperialista alla quale, in 39
 "ristoranti" su 54 controllati sono state riscontrate infrazioni alle
disposizioni legali concernenti durata del lavoro e riposo?
La costante repressione non ha cambiato e non cambierà lo spirito di rivolta
e il desiderio di cambiamento radicale contro questa società tecnologica
sempre più autoritaria e assolutista, costruita su guerre infinite, genocidi
di intere popolazioni, saccheggio criminali di territori, sfruttamento
indiscriminato, inquinamento quotidiano, continue catastrofi ambientali,
negazione dei diritti civili individuali, tagli alle conquiste sociali e
inasprimento delle leggi migratorie.
La civiltà della morte non ci appartiene ed i padroni del mondo, forti della
loro democrazia, non potranno mai contare sui nostri silenzi, né complicità,
né rassegnazione.
LA RASSEGNAZIONE È IL SUICIDIO QUOTIDIANO!
SOLIDARIETÀ AGLI ARRESTATI DI ZURIGO E MURALTO
TUTTI/E AL PROCESSO - INFO AZIONI:

http://www.indymedia.ch, http://www.freecamenisch.net/
libertariamente in lotta C.S.A. il Molino

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Message: 15
Date: Sat, 15 May 2004 03:31:35 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Le banche a(r)mano la guerra
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Fine di Digest di Contropotere, Volume 2, Numero 5
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