[Presos] Digest di Contropotere, Volume 5, Numero 2

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Tue Aug 3 12:01:26 CEST 2004


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Argomenti del Giorno:

   1. 41 bis, uno degli articoli preferiti (contropotere at inventati.org)
   2. Tutti in cantiere - ovvero chi ha montato la	montatura?
      (contropotere at inventati.org)
   3. Rettifica riguardo ai compagni di Pisa. Alessio non è stato
      trasferito al Pisa  (contropotere at inventati.org)
   4. Comunicato di Sergio in isolamento a Regina Coeli
      (contropotere at inventati.org)
   5. Bergamo: l'estate dei lunghi coltelli (contropotere at inventati.org)
   6. Comunicato sulla repressione (contropotere at inventati.org)
   7. Resoconto del campeggio contro Morini (contropotere at inventati.org)
   8. Aggiornamenti da Lecce (contropotere at inventati.org)
   9. Brasile: CD anarchici per la Conferenza	Internazionale
      Libertaria (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Mon, 2 Aug 2004 16:32:07 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] 41 bis, uno degli articoli preferiti
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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41 bis, uno degli articoli preferiti

"...giova raccontare che il 41 bis é uno degli articoli preferiti dal buona parte del ceto togato al quale i girotondi fanno riferimento. Personaggi come Castelli e Vigna, nonché buona parte della pubblicistica che sfocia nella protesta della "società civile", hanno sostenuto che il 41 bis ha funzionato perché ha ridotto e di molto la capacità della parte di cupola mafiosa incarcerata di comunicare all'esterno. Il problema è che siamo alle solite: la via emergenziale, prigionistica, militare di lotta alla mafia produce la normalizzazione di articoli come il 41 bis, la loro estensione e lascia pressocché intatto l'ambiente sociale che permette la riproduzione del fenomeno mafioso (tant'è che dopo la "primavera di Palermo" il potere l'ha preso Forza Italia)."

altri due articoli sul 41bis li trovate qui:

http://www.filiarmonici.org/41bis-mcs.html
http://www.filiarmonici.org/41bis-persichetti.htm


filiarmonici - per un mondo senza galere

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Message: 2
Date: Mon, 2 Aug 2004 16:45:34 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Tutti in cantiere - ovvero chi ha montato la
	montatura?
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Message: 3
Date: Mon, 2 Aug 2004 17:01:25 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Rettifica riguardo ai compagni di Pisa.
	Alessio non è stato trasferito al Pisa 
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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RETTIFICA RIGUARDO AI COMPAGNI DI PISA PER CHI NON AVESSE ANCORA CHIARA LA SITUAZIONE

Alessio non è stato trasferito a Pisa, come viene riportato in questi giorni da alcuni quotidiani, ma è sempre al carcere di Prato. E' stato a Pisa un giorno solo la settimana scorsa per effettuare degli esami (richiesti 1 mese e mezzo fa).
Betta, Leo, Gioacchino, Costa, Giuseppe, Francesco e William sono tutti ai domiciliari restrittivi.
Per Giuseppe, Francesco e William il boia Di Bugno ha fatto richiesta al tribunale del riesame di Firenze affinché siano messi in carcere a passare la custodia cautelare e non ai domiciliari.
Questi compagni, con accuse diverse, sono tutti implicati nell'inchiesta sulle COR, inchiesta che potrebbe non essere finita qui.
Pensiamo sia importante la partecipazione di più realtà possibili alla due giorni alle Ripe Rosse (7 e 8 agosto) dove si discuterà anche della situazione pisana e delle possibili iniziative contro il clima repressivo di questi tempi in tutta Italia.

Il Silvestre
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Message: 4
Date: Mon, 2 Aug 2004 19:08:15 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Comunicato di Sergio in isolamento a Regina
	Coeli
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Quello che segue è un comunicato di Sergio, in sciopero della fame dal giorno 
del suo ingresso in carcere:

"Sin dal momento del mio ingresso in carcere ho deciso di rifiutare il cibo. Questo non è uno sciopero della fame mirato ad ottenere un qualche beneficio immediato, ma è causato dalla mia volontà di non accettare quest' ennesima carcerazione, non per le particolari condizioni a cui tra l' altro sono sicuramente sottoposti anche gli altri indagati, nè perchè questo arresto sia più ingiusto, basato solamente sull' arbitrio del potere e attuato dalla più ottusa delle violenze, quella poliziesca, di tutti gli altri; ma perchè in isolamento solo questo mezzo di protesta mi viene lasciato, protesta che poichè contro il carcere rimane sempre valida. Non ho nessun interesse a sottolineare la palese assurdità delle accuse, ma credo fondam entale evidenziare come negli atti sia stata rivolta particolare attenzione alla solidarietà tra compagni (considerata prova dell' esistenza di un' organizzazione) e all' adesione della quasi totalità del movimento anarchico ed antiautoritario alla lotta anticarceraria. Evidente è la volontà di soffocare queste che sono caratteristiche peculiari a tutti coloro che odiano l' autorità e altrettanto evidente la necessità in questi momenti di non lasciarsi intimorire e continuare a lottare contro la "loro" violenza.
Solidarietà ai compagni coindagati (mi dispiace non avervi potuto conoscere in tempi e situazioni migliori).
Solidarietà a tutti i compagni prigionierei di qualsiasi stato a causa della loro sete di libertà e della loro gioia.
Solidarietà a qualsiasi detenuto che senza il bisogno della retorica ha danneggiato il sistema seguendo il proprio istinto ed ha sputato sulla legge che imprigionava i suoi desideri.
Le loro prigioni non mi sottrarranno la libertà di gioire."

                                                                                                                     Un compagno libero
                                                                                                              in isolamento a Regina Coeli


Venerdì 6 agosto Sergio avrà a Roma l' udienza con il tribunale delle libertà   

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Message: 5
Date: Mon, 2 Aug 2004 19:10:19 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Bergamo: l'estate dei lunghi coltelli
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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L'ESTATE DEI LUNGHI COLTELLI

"Estate vivi la tua città". E' la frase che capeggia su migliaia di locandine affisse nella nostra Bergamo. Una frase di buon auspicio per chi, magari con pochi euro a disposizione in tasca, è "costretto" a passare l'estate a Bergamo vedendo i più darsi il cambio per le svariate località turistiche. E va bene, non si può avere tutto.
Ma può anche succedere che dopo qualche birra alla festa dell'unità e una passeggiata finale in Piazza Vecchia capiti l'impossibile. Per esempio incontrare una "squadraccia fascista" di una quindicina di giovanotti in assetto da guerriglia urbana alla ricerca di qualche "neoglobal" da assassinare. I nipotini di Hitler infatti girano con tirapugni e coltello d'ordinanza pronto allo scatto e all'uso (molto più pratici dell'olio di ricino e l'obsoleto manganello).
C'è gente che stanotte, alle 2,30 circa, ha ricevuto coltellate al petto, all'addome, alle spalle per il semplice fatto di incontrarsi faccia a faccia con dei seguaci del nazifascismo odierno. Seguaci del nazifascismo già ben noti con altre provocazioni (come quella del 24 aprile scorso).
Probabilmente gli stessi che nelle sere scorse hanno dipinto di svastiche e deliri i muri cittadini.
Ma si sa, prima o poi si cresce. E probabilmente costoro si sono sentiti abbastanza grandicelli tanto da emulare gli spadaccini del reich del resto d'Italia facendo il grande passo. Perché per tirare fuori dei coltelli per poi spingerli nella carne altrui, è certo, non deve essere cosa banale. Evidentemente dopo le scritte e le provocazioni (a volte addirittura protetti dai solerti tutori dell'ordine) non poteva non esserci un passaggio alle vie di fatto.
A farne le spese, stanotte, sono stati 3 compagni che hanno rischiato davvero grosso. E' solo per un caso, infatti, che non stiamo parlando dell'ennesimo omicidio fascista.
"Estate vivi la tua città, ma attenzione ai coltelli d'Italia" dovrebbe esserci scritto su quei cartelli sparsi in giro per Bergamo.

Antifascist@ Bergamasch@
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Message: 6
Date: Mon, 2 Aug 2004 23:31:20 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Comunicato sulla repressione
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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L'8 luglio 2004 viene notificato a due anarchici di Soriano un avviso di richiesta di proroga per termine delle indagini preliminari a firma  del gip Marina Finiti. Questo avviso riguarda anche un altro compagno. Le indagini ipotizzano una associazione sovversiva operante in Viterbo, Soriano, Roma ed altre località del territorio nazionale dal 17/6/2003 a tutt'oggi e che "i tre abbiano .con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico fabbricato, detenuto e portato ordigni esplosivi in Roma il 17/6/2003". Alla data 1/10/2004 scade il termine di un anno per le indagini.
 Il giorno 17/6/2003 il liceo "Cervantes" veniva attaccato a Roma con un'azione rivendicata dalle Cinque C (Cellule contro il Capitale il Carcere i suoi Carcerieri e le loro Celle).
La mattina del 27/7/2004 vengono perquisiti un centinaio di compagni per lo stesso procedimento (n° 27313/03) ed infatti l'inchiesta viene chiamata dagli sbirri "Cervantes". Dopo la lezione appresa dal processo Marini le guardie tentano di mostrare l'esistenza di un'associazione sovversiva basandosi unicamente su rapporti di conoscenza e di condivisione di idee mettendo insieme tutto quello che è successo negli ultimi due anni in Italia: le azioni rivendicate dalla Federazione Anarchica Informale, l'attacco ad una macelleria, l'attacco al tribunale di Viterbo a ad un CSSA sempre a Viterbo, i pacchi bomba arrivati il 4 novembre a Roma e Viterbo, gli incontri anticarcerari, la solidarietà ai prigionieri eccetera. Come troppo spesso succede ultimamente, gli sbirri invadono le abitazioni dei compagni riuscendo a sequestrarne quattro con un'ordinanza di custodia cautelare concessa dal gip Muntoni sulla base del nulla.
Ciò che è successo il 27 va inserito nel giro di vite che gli stati e il dominio  hanno dato nel tentativo di reprimere chi gli si pone contro, lo stiamo pagando sulla nostra pelle a Pisa, Arezzo, Viterbo, Rovereto, Roma, Latina, Torino, Lecce, in Sardegna e in ogni angolo del pianeta. 
Come sempre, saremo complici dei colpevoli, solidali con gli innocenti. Come nemici dell'autorità e dello Stato non possiamo che gioire ogni volta che questi vengono attaccati con qualsiasi mezzo si ritenga opportuno.
Abbiamo sempre ritenuto fondamentale il confronto diretto tra realtà e individualità rivoluzionarie, non delegando unicamente ai monitor, tanto più in questo momento. Per questo proponiamo di discutere e valutare l'ipotesi di una mobilitazione nazionale (secondo noi necessaria). Porteremo la nostra proposta al campeggio anticarcerario che si terrà a fine agosto nei pressi di Latina.
Nel frattempo continueremo a dare tutta la nostra solidarietà ai compagni prigionieri.

LIBERTA' PER TITTO
LIBERTA' PER SIMONE
LIBERTA' PER TOMBOLINO
LIBERTA' PER SERGIO
LIBERTA' PER ALESSIO
LIBERTA' PER I COMPAGNI AI DOMICILIARI
LIBERTA' PER TUTTI


CroceNeraAnarchica


Abbiamo appena appreso che dopo Titto e Sergio, anche Tombolino è entrato in sciopero della fame. Inoltre si è saputo che l'udienza presso il tribunale della libertà per questi tre compagni si terrà il 6 agosto alle 9 in Piazzale Clodio, non sappiamo ancora quando è stata fissata l'udienza per Simone.
Tutti e quattro i compagni sono sottoposti a censura della corrispondenza, qualsiasi lettera contenente notizie o comunicazioni inerenti alle indagini, compresi i ritagli di giornale, viene sequestrata. 

Sergio Maria Stefani  e Simone Del Moro c.c. "Regina coeli" via della Lungara, 29 00165 Roma

David Santini c.c. "Le Vallette" via Pianezza, 300 10151 Torino

Marco Ferruzzi c.c. "Poggioreale" via Nuova Poggioreale, 170 sezione Venezia 80143 Napoli


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Message: 7
Date: Tue, 3 Aug 2004 01:29:45 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Resoconto del campeggio contro Morini
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Tre giorni di campeggio - tre giorni di azione
Resoconto del campeggio contro Morini

Frastornati e arrabbiati per il nuovo assurdo arresto di Sergio a Roma (incredibilmente arrestato per la stessa azione per la quale già era ai domiciliari in attesa di processo!), una ventina di attivisti si sono trovati lungo il fiume Enza martedì 27 luglio, pronti ad allestire un campeggio dal quale partire per una serie di presidi contro Morini e i suoi collaboratori. L'arresto di un amico e di un compagno non ci fermano e ci fanno solo capire ancora di più che questo sistema è marcio fino alle fondamenta. Anche in nome suo, della sua passione e dedizione, porteremo avanti la lotta contro lo sfruttamento degli animali e della Terra!
Quello che segue è un breve resoconto di quanto accaduto durante il campeggio. 

MERCOLEDÌ- Due gruppi separati di attivisti partono per una giornata di azione.
Il primo diretto all'allevamento, dove sarà tenuta una presenza costante di 10-15 persone dalle 9 alle 19.00 per tutti e tre i giorni. In questo giorno non si è registrato come al solito molto movimento, se non quello di dei dipendenti, che da tempo cercano di sfuggire alle proteste entrando da via Fontaneto (una parallela a Via S. Giovanni Bosco). In compenso in vista del campeggio è aumentato il numero dei carabinieri presenti, come sempre maldisposti verso chiunque manifesti o esprima solidarietà ai manifestanti.
Particolarmente vergognoso a proposito venire a sapere delle infantili minacce a vicini che potrebbero dare un minimo di aiuto agli attivisti, facendo mettere qualcuno all'ombra o facendogli parcheggiare la macchina!

L'altro gruppo si è invece diretto ad un presidio alla sede del Gruppo Cinofilo Reggiano, delegazione ENCI (Ente Nazionale Cinofilo Italiano) di Reggio. Questo per sottolineare quanto sia vergognoso che venga accettato tra i membri iscritti all'ENCI un allevamento che manda i cani a morire nei laboratori di vivisezione tra incredibili patimenti. Come dare attestati e pedigree ad un simile allevamento? 
La loro risposta è stata all'altezza dell'ente che rappresentano, sproloquiando solo in termini di cavilli e carte da bollo, senza un minimo di attenzione al sentimento e all'etica. Di fronte al problema dei cani mandati da Morini ai laboratori hanno saputo dire solo che la legge glielo permette e loro si adeguano. Alla domanda se si comporterebbero ugualmente se la legge ritenesse legale uccidere esseri umani e bruciarli nei forni crematori uno dei presenti ha avuto almeno la coerenza di rispondere di sì, dimostrando come un burocrate non possa vedere degli esseri viventi dietro ai numeri e alle parole nei fogli che compila. Il che non stona con un ente dichiaratamente razzista, capace di discriminazione piena tra cani di serie A e cani di serie B, questo dopotutto è il loro lavoro.
Non finisce qui, e come già annunciato ci faremo sentire anche dalla sede nazionale di Milano.

GIOVEDÌ- Un gruppo si dirige all'allevamento, dove in molte ore di presenza come al solito si è visto ben poco movimento. All'uscita da lavoro Giuseppina, urlando di essere stanca di essere chiamata collaboratrice di torture è uscita dall'auto brandendo un bastone verso un manifestante. Giovanna Soprani ha invece fatto capolino come molte altre volte dal cancello in fondo a Via San G. Bosco, anche se cerchi di nasconderti dietro le colonne riusciamo a vederti.

Un altro gruppo torna alla sede ENCI di Reggio, dove per tutta la mattina distribuisce volantini, informa i passanti e dialoga con gli impiegati, cercando di spiegare le proprie ragioni etiche. Viene ripetuto l'invito di farsi vivi a Milano, da cui dipende tutto, e non mancheremo di farlo, per ribadire quanto sia vergognoso dare un riconoscimento cinofilo a chi manda i cani a morire nei laboratori.

Nel pomeriggio un gruppo di dodici manifestanti si sposta fino a Villa Minozzo, uno sperduto paesino nelle montagne reggiane dove ha sede la tipografia Inot, rea di stampare i cataloghi, i poster e altro materiale di Morini. L'arrivo di manifestanti in questo paese deve essere una novità assoluta, ma nonostante il clima di allarme preparato abilmente da stampa e carabinieri gli abitanti hanno dimostrato solo curiosità e un notevole supporto alla nostra lotta.
Molte le persone anziane che ci hanno dato una parola di sostegno, dicendo di amare gli animali. Visto il divieto di usare qualunque strumento sonoro il presidio è stato silenzioso, ma estremamente visibile. Dopo tre ore in cui si è provato a dialogare con i proprietari della tipografia, bloccati da solerti carabinieri interessati a tenere ben distante la possibilità di un confronto, gli attivisti hanno dovuto telefonare ad Inot e chiedere se, vista la situazione, fossero disposti ad uscire per scambiare due parole e porgli un opuscolo sull'inefficacia della ricerca su animali. Da qui è sorto un tranquillo dialogo da cui abbiamo potuto spiegare ampiamente le nostre ragioni, far valere la chiarezza e ridicolizzare l'operato di giornalisti che ci avevano dipinto come teppisti o tifosi inferociti e dei carabinieri che avevano creato timori infondati. I proprietari della tipografia hanno ampiamente condiviso le nostre posizioni etiche, hanno recepito il messaggio sull'inutilità della vivisezione e non hanno difeso il loro lavoro con Morini che con una posizione: la necessità economica di accettare qualunque lavoro, anche di cataloghi atroci come quello di Morini.
Noi abbiamo ampiamente spiegato le nostre posizioni, trovandoci di fronte a persone aperte al dialogo. Abbiamo loro posto una ennesima pulce nell'orecchio riguardo il ruolo che hanno nell'invio di animali ai laboratori di tortura tramite quei cataloghi, e speriamo che questo basti per ricevere al più presto un concreto attestato di solidarietà con le centinaia di cani e le migliaia di roditori prigionieri dentro Morini: smettere di stampare per questa ditta.
Contenti del dialogo avuto abbiamo promesso che non saremmo tornati il mattino dopo e ce ne siamo andati, ma con la stessa rapidità potremmo anche tornare per un'altra protesta.

VENERDÌ- Un solito gruppo di attivisti si è diretto all'allevamento, questa volta trovando Giovanna Soprani intenta a parlare con i carabinieri appena tornata da una spesa. Che sorpresa per lei vedersi sbucare dal niente una decina di persone urlanti! Sperava forse di potersene uscire indisturbata, ma da un momento all'altro qualcuno è presente per ricordarle la tortura che subiscono gli animali che vende ai laboratori!

Un altro gruppo di una quindicina di attivisti si è diretto invece a Parma, per un presidio all'Istituto Zooprofilatico Sperimentale, centro di ricerca che acquista animali e/o mangime da Morini. Il presidio è stato molto rumoroso, e dal piccolo palazzo dell'IZS hanno sicuramente sentito le ragioni della protesta e di una posizione contro qualunque forma di vivisezione. Da notare come fossero ancora visibili e non cancellate le scritte contro la vivisezione e i legami con Morini fatte qualche mese addietro. Forse vi mancano i soldi un barattolo di vernice?
Non contenti alcuni attivisti hanno poi fatto una visita pomeridiana alla nuova università di Parma, dove ha sede il Dipartimento di Biologia Animale. Entrati all'interno e dopo aver visto una pila di gabbie per roditori dietro una porta chiusa ermeticamente è cominciata una protesta rabbiosa con urla e slogans per tutti i corridoi del dipartimento, facendo sapere a queste persone che qualunque tipo di ricerca nei loro laboratori troverà degna opposizione.

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Message: 8
Date: Tue, 3 Aug 2004 02:43:32 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Aggiornamenti da Lecce
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Oggi (02/08/2004) sono stati revocati gli arresti domiciliari a Salvatore (arrestato davanti al CPT di San Foca in seguito ad una manifestazione).

I domiciliari sono stati sostituiti con l'obbligo di firma giornaliero.

Oltre al danno, la beffa: la comunicazione della revoca è avvenuta 5 giorni dopo l'emissione del provvedimento.

La lotta contro il CPT continua.

 

 

 

INCONTRO - DIBATTITO SU:

"LOTTA AI CPT E ALLE ESPULSIONI"

CONTRO LA REPRESSIONE, SALVATORE LIBERO! LIBERI TUTTI.

 

Questo vuole essere il primo di una serie di incontri per estendere l'opposizione ai Centri di Detenzione per immigrati ed il loro mondo, che non rappresentano un universo separato, ma sono solo uno degli aspetti della repressione quotidiana e dell'esclusione sociale che coinvolge tutti gli sfruttati, e gli ultimi avvenimenti ne sono una chiara dimostrazione.

 

MERCOLEDÌ 4 AGOSTO

ORE 21

CAPOLINEA OCCUPATO

VIA ADUA - LECCE

 

 

 

La propaganda razzista statale e mediatica, periodicamente ci terrorizza con l'immagine di una presunta invasione da parte di milioni di "disperati" pronti a sbarcare sulle nostre coste, immagine utile a creare il nemico pubblico verso cui indirizzare le nostre paure. Essa si guarda bene dal dire che sono i potenti a determinare le migrazioni attraverso la distruzione di interi Paesi con lo sfruttamento economico e le guerre. Che sono i governi a creare le condizioni di clandestinità per poter sfruttare uomini e donne, costretti a lavorare legalmente e illegalmente a basso costo e senza nessuna garanzia, rinchiudendoli ed espellendoli nell'assoluta indifferenza generale quando non servono più. Che sono gli Stati, attraverso le riforme economiche finalizzate alla flessibilità in ambito lavorativo, ad avviarci, italiani e stranieri, verso un futuro sempre più incerto e precario.

Mettere gli sfruttati gli uni contro gli altri è un preciso disegno per impedire che si prenda coscienza del fatto che, se comuni sono le condizioni di esclusione e sfruttamento, comune può essere lo spazio di una rivolta contro lo sradicamento capitalista che tutti ci coinvolge. Per tale motivo, salutiamo con gioia le evasioni e le rivolte che, particolarmente nell'ultimo mese, hanno coinvolto il Regina Pacis, smascherandone coi fatti la vera natura di lager, che i suoi gestori e i suoi difensori tendono ad occultare.

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Message: 9
Date: Tue, 3 Aug 2004 03:05:13 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Brasile: CD anarchici per la Conferenza
	Internazionale Libertaria
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Il Collettivo Anarchico "Terra Livre" ha prodotto due CD di beneficienza per la Conferenza Internazionale Libertaria.
L'intento e' di raccogliere soldi per la realizzazione della Conferenza Internazionale Libertaria che si intitola "La storia del Movimento Operaio Internazionale" (per ulteriori informazioni vedi il sito di Terra Livre).
Tutti i provvenienti saranno utilizzati nell'organizzazione della Conferenza.

I CD sono:

* CANÇÕES LIBERTÁRIAS ITALIANAS (Canzoni libertarie italiane)
Una collezione di 18 canzoni anarchiche di varie epoche e di varie
tendenze. Include, tra altri, "Addio a Lugano", "Mano alla bomba", "Sacco
e Vanzetti" e "Colonia Cecilia". Tutti i testi delle canzoni sono
inclusi, in italiano.
Tempo totale: 45:25m

* HISTÓRIA DO MOVIMENTO ANARQUISTA ARGENTINO (1904-1936)
Una narrazione storica dell'anarchismo in Argentina intercalato con
canzoni libertarie e poesie. Alcuni degli eventi trattati sono: la Semana
Tragica, la repressione del movimento e le commemorazioni del Primo
Maggio.
Tempo totale: 33:19m


Prezzo: R$ 10,00 (cadauno)
Per la spedizione, aggiungete R$3,00


Per avere la tua copia, basta:

1 - Fare un deposito del costo in nome di Pietro Ferrari de Castro Monteiro al Banco do Brasil Ag. 3386-3 c/c 11024-8 e inviare una copia della ricevuta di deposito al Coletivo Anarquista Terra Livre, per email o posta;
2 - Inviare il denaro al proprio rischio;

Caixa Postal 1731
São Paulo - SP
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