[Presos] Digest di Contropotere, Volume 8, Numero 5
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Sun Nov 14 12:00:55 CET 2004
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Argomenti del Giorno:
1. Ultime notizie sui compagni arrestati a Guadalajara (Messico)
(contropotere at inventati.org)
2. Espulsione di Esteban Sierra (contropotere at inventati.org)
3. 13 novembre alla Alcova occupata - torino -
(contropotere at inventati.org)
4. Comunicati della Rete «Sortir du nucléaire» e della CNT di
Nancy sulla morte di Sébastian (contropotere at inventati.org)
5. 13/11 molfetta, detour day (contropotere at inventati.org)
6. E' uscito Collegamenti Wobbly n.6 (contropotere at inventati.org)
7. Napoli: l'autogestione è possibile (contropotere at inventati.org)
8. Grenoble, Francia: Contro lo sgombero dello squat dei 400
Couverts (contropotere at inventati.org)
9. M. Passamani: per un pugno di ragioni (contropotere at inventati.org)
10. Primo resoconto manifestazione antimilitarista anarchica a
mestre (contropotere at inventati.org)
11. Roma: presentazione de "Le scarpe dei suicidi"
(contropotere at inventati.org)
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Message: 1
Date: Sat, 13 Nov 2004 15:28:55 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Ultime notizie sui compagni arrestati a
Guadalajara (Messico)
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <012201c4c98e$71f69160$911a1a97 at kaoxnet>
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ULTIME NOTIZIE SUI COMPAGNI ARRESTATI A GUADALAJARA (MESSICO)
Il 5 novembre sono stati liberati i due compagni: Edgar Flores Murillo e Elsa Hernández Arguello, dopo aver trascorso 5 mesi in carcere. I compagni erano stati arrestati durante le proteste contro il vertice dell'ALCUE (paesi dell'America latina, Caraibi e Unione Europea) lo scorso 28 maggio.
I due sono stati condannati a 11 mesi e 17 giorni di carcere che, sottraendo i 5 mesi scontati, sono stati convertiti in una multa di 500 $, oltre ai 4.750 $ di risarcimento per i danni provocati. Solo in questa maniera i compagni sono riusciti ad ottenere la libertà.
Altri 9 compagni restano tuttora in carcere perché nel loro caso le accuse sono più pesanti e per esse non è prevista la cauzione. Si trovano tutti rinchiusi nel carcere Puente Grande di Jalisco.
"libertad para todos los presos políticos del 28 de mayo"
fonte: la rosa negra
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Message: 2
Date: Sat, 13 Nov 2004 15:31:31 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Espulsione di Esteban Sierra
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <012301c4c98e$73ed5850$911a1a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
Mentre le sbarre di questo sistema nefasto
mi privano della libertà,
il mio odio e la mia forza
si incrementano contro di esso.
La mia libertà non me la ruberà nessuno,
la mia voglia di lottare nessuno la rinchiuderà.
Espulsione di Esteban Sierra
da una lettera del compagno anarchico colombiano detenuto nel centro per immigrati di Hof (Germania):
"Compagno, stavolta è toccato a me essere la vittima delle ingiustizie di questo sporco sistema, trovandomi qui rinchiuso tra quattro mura e vigilato dai servi dello Stato.
La verità è che questa Europa sta divenendo sempre più fascista. Ma anche se mi trovo qui dentro vigilato e controllato, i miei desideri di libertà ed il mio istinto di lotta nessuno potrà rinchiuderli, mai!
Ogni secondo che passa il mio odio e la mia rabbia contro questo sistema si intensificano. La mia voglia di lottare per un mondo migliore è mille volte più grande di questa prigione.
Il giudice che mi ha processato mi ha condannato a 2 mesi di carcere prima di essere deportato in Colombia. Ma la settimana scorsa mi hanno notificato il certificato di estradizione.
L'8 novembre mi trasferiranno a Monaco ed il 9 mi deporteranno in Colombia.
Qui in Germania ciò che meno vogliono sono gli immigrati, per questo hanno velocizzato le pratiche burocratiche in modo che non avessi alcuna possibilità di restare. Schifo!
Io che possiedo un passaporto colombiano ho grandi difficoltà ad entrare in un'altra nazione, perché nelle dogane sempre ti guardano come fossi un narcotrafficante. Ma non m'importa, che mi guardino come vogliono. Le uniche cose che io traffico sono i sogni e la libertà.
Compagno, mi resta solo da dirti che, in qualunque luogo dovessi trovarmi, la lotta continuerà.
Un forte abbraccio anarchico, né sbarre né frontiere né bandiere!
Esteban
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Message: 3
Date: Sat, 13 Nov 2004 15:33:08 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] 13 novembre alla Alcova occupata - torino -
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <012401c4c98e$78273170$911a1a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
RUMBLE FISH e MASTELLO RECORTZ presentano:
SABATO 13 NOVEMRE 2004 ore 23.00 concerto con:
ISOBEL (post rock da chivasso) www.4isobel.org
isobel non vuol dir niente o vuol dir tutto
sussurra e grida il vecchio e il nuovo
in cerca di un suono che vuole cambiare
che inseguito si nasconde
e rispunta all'improvviso
isobel nasce da un incontro tra un bicchiere di vino e l'altro, alle 3 del mattino, in un locale buio come tutti i locali buii della provincia... dentro isobel ci sono un'atleta brasiliana, un cappellaio matto, un veloce tamburino e un accannito lettore di bukowski, provenienti dalle più dispærate esperienze musicali (kirsch, belli cosi, ratbull bite, dbuzz, 3eem) sparse tra ivrea e torino e quel che ci sta in mezzo...
chitarra + basso + batteria + voce: isobel è tutto qui
suonano quel che più gli piace, le radici nel post punk di fugazi ed unwound (passando per blonde redhead, karate, kina e inzirli o sonic youth), tenendo bene a mente che la loro sala prove è in una cascina fra trattori e galline (e vanno molto orgogliosi di questo) e non in qualche metropoli oltreoceano (e vanno oltremodo orgogliosi anche di questo)
isobel spera gradiate tutto questo
...ora suona e tace
e cortesemente ringrazia
FLUID TO GAS (post rock dalla Germania) www.fluidtogas.de
Si formano a Bonn nel 1994. In vita, quindi, da dieci anni si ispirano a FUGAZI, GIRLS AGAINST BOYS,LUNGFISH e AT THE DRIVE IN.
Arrivano in italia grazie ad antonello di rumblefish (www.rumblefishdiy.org) e faranno un bel po' di concerti (savona bologna napoli fasano bari squinzano milano e, ovviamente, torino)
ALCOVA OCCUPATA
cso San Maurizio - Giardini Reali - Torino
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MASTELLO RECORTZ
< http://www.mastellorecortz.org >
< info at mastellorecortz.org >
Dal 1999...DO IT YOURSELF RULEZ!
support: www.esf.subito.cc // www.arsenico.net // www.noinfo.it // http://go.to/killyourboyfriend (free mp3s!) // www.fuorimoda.it // www.motorcitypollution.subito.cc // www.ecn.org/blackout // www.escapefromtoday.org // www.ecn.org/elpaso
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Message: 4
Date: Sat, 13 Nov 2004 15:35:44 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Comunicati della Rete «Sortir du nucléaire» e
della CNT di Nancy sulla morte di Sébastian
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <012501c4c98e$7a335520$911a1a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
L'appello di Sébastian al rifiuto dell'industria nucleare e delle sue scorie
deve essere compreso
La Rete «Sortir du nucléaire» si associa al dolore della famiglia e degli
amici di Sébastien Briat, giovane militante antinuclearista deceduto
domenica 7 novembre 2004 nel corso di un'azione di protesta contro il
trasporto di materiale nucleare. Di fronte alla viva commozione di
innumerevoli cittadini e militanti, e alla loro richiesta di poterla
esprimere collettivamente, la Rete «Sortir du nucléaire» chiama a raccolta
per depositare dei fiori davanti alle stazioni, mercoledì 10 novembre alle
ore 18.
Anche se le circostanze di questo dramma per ora restano inspiegate, la Rete
«Sortir du nucléaire» ritiene che :
- le misure elementari di sicurezza non sono state conseguite: un tale
convoglio non dovrebbe viaggiare a una velocità "commerciale" ma a velocità
ridotta in modo da potersi arrestare all'istante ;
- il considerevole numero di trasporti di materiali nucleari in Francia ha
portato le autorità e le imprese dell'industria nucleare a economizzare al
massimo sulle misure elementari di sicurezza necessarie per questo tipo di
trasporti. In Germania, questi trasporti sono oggetto di misure di sicurezza
più serrate (numerosa polizia, sorveglianza del percorso ferroviario,
velocità del convolgio ...) ;
- questo dramma dimostra anche che dei malintenzionati, contrariamente ai
militanti antinuclearisti, potrebbero molto facilmente intercettare un treno
di scorie radioattive.
La Rete "Sortir du nucléaire" chiama i cittadini a tener conto del coraggio
e dell'impegno del giovane Sébastien, il cui obiettivo era salvare l'ambiente
e l'avvenire del pianeta. Infatti, dopo aver gettato miglia di tonnellate di
scorie radioattive nel fondo degli oceani sino dall'inizio degli anni 80, l'industria
nucleare si appresta ormai a nasconderli sottoterra, contaminando così il
pianeta per migliaia di anni.
Sébastian è morto durante un'azione non violenta interpellando l'opinione
pubblica sul carattere inaccettabile dell'industria nucleare e delle sue
scorie. Il suo appello deve essere compreso.
www.sortirdunucleaire.org
Fonte: http://endehors.org/news/6454.shtml
Traduzione : anarcotico.net
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In memoria di Sébastien
L'Unione locale CNT di Nancy e i suoi collaboratori si associano al dolore
dei parenti di Sébastian Briant ucciso domenica 7 novembre nel corso di
un'azione contro il trasporto di scorie nucleari.
Sébastian, militante antinuclearista, era pienamente coinvolto nella
creazione di una sezione per studenti del sindacato CN-educazione di Nancy.
Così salutiamo con dolore la memoria di uno dei nostri giovani militanti.
A dispetto delle circostanze, l'UN CNT denuncia il trasporto di materiali
pericolosi, ormai ridotto a sistema e pratica comune, ragione per la quale,
i militanti, tra cui Sébastian, hanno organizzato l'azione di blocco del
treno nucleare.
L'UL CNT denuncia le condizioni di sicurezza del convoglio, condizioni così
dette di autocontrollo, così come l'ostinazione del governo a perseguire la
strada del nucleare
UL CNT Nancy e i suoi collaboratori
Tratto da: Ml infozone
Fonte: http://endehors.org/news/6462.shtml
Traduzione:anarcotico.net
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Message: 5
Date: Sat, 13 Nov 2004 15:36:07 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] 13/11 molfetta, detour day
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <012601c4c98e$7cfe8310$911a1a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
SABATO 13 NOVEMBRE
LE MACERIE - MOLFETTA (BA)
DETOUR DAY
serata benefit spese legali per gli indagati sugli avvenimenti del luglio 2001 al g8 di genova
- proiezione di Detour
- concerto con:
Deez Nuts (blowmetal molfetta)
Poisoned Skrotum (grindcrust bari)
Scellerat (oi! molfetta)
In Costante Affanno (hardcore molfettaschool)
Nagasaki Nightmare (crust barialtamuramolfetta)
Maxilla Crash (punkhc molfetta)
- musica, proiezioni, mostra fotografica, distro, banchetti, cibo vegan
ingresso benefit euro 2,50
LE MACERIE molfetta (ba)
da bari e da foggia uscita 16bis molfetta-terlizzi, proseguire per la complanare est e seguire le indicazioni
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Message: 6
Date: Sat, 13 Nov 2004 15:56:57 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] E' uscito Collegamenti Wobbly n.6
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <019401c4c991$08280d60$911a1a97 at kaoxnet>
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E' uscito Collegamenti Wobbly n.6 del luglio - dicembre 2004
Indice del numero:
Editoriale
Crisi e lotte sociali
Stefano Capello - L'alba dentro l'imbrunire
Renato Strumia - Appunti sul declino industriale
italiano
Emiliana Armano e Raffaele Sciortino - Processi di
ristrutturazione del welfare in Italia
Achille Lodovisi - Africa: paradigma del fallimento
dei miti neoliberisti
Teoria e critica
Pietro Stara - Dallo Stato per ceti allo Stato moderno
- Parte I
Claudio Albertani - Impero e i suoi tranelli. Toni
Negri e le curiose vicende dell'operaismo italiano -
Parte II
Dibattito
Jean Stoppardi - I sette pilastri della saggezza
Guzman - Le sette naiadi che danzano intorno ad un
pilastro
Michele Corsi - La scuola della nazione
Pietro Stara - Le insidie dell'identità
Sindacale
Cosimo Scarinzi - L'autunno caldo esaminato in quattro
passaggi
G. Soriano - L'esperienza dei collettivi parigini di
solidarietà. Una nuova tappa
Matteo Saudino - La nascita della concertazione -
Parte II
Lettera aperta di alcuni delegati e lavoratori della
Piaggio
Wildcat - Scioperi alla Daimler
Storia e memoria
Diego Giachetti - Generazione estrema
Loren Goldner - La tendenza Johnson-Forest e il mondo
d'oggi
Recensioni
Dario Melossi - Stato, controllo, devianza. Teorie
criminologiche e società... (Carlo Genovese)
Anna Marsilii - Il movimento anarchico a Genova
(1943-1950) (Guido Barroero)
Corinne Maier - Bonjour paresse... (Carlo Genovese)
Mark Kurlansky, 1968. L'anno che ha fatto saltare il
mondo; Vittorio Giacopini, Fuori dal sistema. Le
parole della protesta (Diego Giachetti)
Costo del numero: 7 ? - Abbonamento annuale (2
numeri): 12 ? - Abbonamento biennale (4 numeri): 20 ?
Conto corrente postale: C.C.P. n. 10798163 intestato a
Guido Barroero - Genova
Per richieste e/o comunicazioni:
Redazione di Genova e amministrazione c/o Guido
Barroero - C.P. 1545 Genova Centro - 16100 GE
Tel. 010/86861550 - E-mail: walker10646 at fastwebnet.it
Redazione di Torino: tel. 011/5819815 - E-mail:
collegamenti at hotmail.com
Redazione di Parigi c/o Thirion - 34, rue d'Oran -
75018 Paris - E-mail: chdegouttiere at hotmail.com
Sono disponibili i seguenti numeri arretrati: da 2 a
10/11 della serie precedente, da 2 a 5 della presente
serie, al costo di 7 ? ciascuno (spese spedizione
incluse).
Sono disponibili tutti gli articoli dal n.1 della
serie precedente al n.4 della presente serie, come
files formato doc (Word) su CD.
E' uscito Collegamenti Wobbly n.6 del luglio -
dicembre 2004
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Message: 7
Date: Sat, 13 Nov 2004 16:12:57 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Napoli: l'autogestione è possibile
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <000901c4c993$486d13a0$4a161a97 at kaoxnet>
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Message: 8
Date: Sat, 13 Nov 2004 18:03:37 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Grenoble, Francia: Contro lo sgombero dello
squat dei 400 Couverts
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Grenoble, Francia: Contro lo sgombero dello squat dei 400 Couverts
Lo squat dei 400 Couverts, un vicolo intero occupato
- 6 edifici occupati e ristrutturati da quasi 3 anni
- la casa d'una ventina di persone
- il Chapitonom, uno spazio sociale dove più di 2000 persone diverse si sono incrociate durante i 70 eventi a prezzo libero organizzati in due anni (concerti, film, teatro, dibattiti...)
- un forno a legna in terra-paglia-sterco, costruito nella primavera 2003 per poter cucinare pane, pizze, torte, e usato in particolare per i pranzi di quartiere nel vicolo
- un'officina per il filtraggio dell'olio : per il rifornimento dei veicoli del vicolo che funzionano con olio di semi (invece che con il diesel)
- l'infokiosk, una biblioteca con più di 1000 libri, opuscoli, riviste, video, archivi, su questioni politiche, che partecipa anche al sito internet francese http://infokiosques.net
- un freeshop, dove ogniuno puo prendere vestiti, oggetti, ecc., e lasciare quelli di cui non si serve più
- una yurta, tenda mongola auto-costruita di abitazione mezzo-nomada
- un orto
- un cortile rimesso in sesto, dipinto, decorato di mosaici
- vari alberi piantati nel vicolo
- un'aula di riunioni e di deposito per collettivi ed associazioni (festival delle resistenze ed alternative anti-capitalisti, indymedia-grenoble, gruppo sull'anti-psichiatria, rete "dégénère-essence", casupole editrici iosk -> http://infokiosques.net/iosk e zanzara athée -> http://infokiosques.net/zanzara...)
- sale per depositare materiali riciclati e conserve fatte in casa
- una farmacia di medicine alternative e piante medicinali
- una piccola palestra che accoglie workshops di danza, teatro, boxe, self-defense femminista
- un laboratorio informatico sul software libero (unix/gnu-linux)
- un laboratorio di riparazioni di bici
- una cucina collettiva che permette l'organizzazione di cene a prezzo libero
- di tanto in tanto, workshops falegnameria, serigrafia, creta, cucitura, foto... e ristrutturazione delle case (elettricità, idraulica, carpenteria, calce, decorazioni varie...) !
Tutti questi spazi ed attività sono stati realizzati con mezzi propri, senza sovvenzioni e quasi senza denaro, fuori dai circuiti mercantili ed istituzionali. Attraverso le nostre pratiche, vogliamo mettere in discussione vari principi e sistemi, da quelli del "consumo culturale" fino a quelli d'una società di profitto, di competizione, di "sviluppo" economico... La vita del vicolo è animata dal riciclo e dal fai-da-te, la ricerca di rapporti umani senza autoritarismi, le assemblee, le grandi cene in costume, i collegamenti città-campagna, i dibattiti di fondo, i momenti di socializzazione con i vicini, la circolazione dei saperi, la partecipazione a manifestazioni e lotte sociali (per esempio le lotte per la casa, tramite il collettivo Défends-toit)...
Il comune di Grenoble, proprietario, si è sempre dimostrato o indifferente, o chiaramente ostile a quello che succedeva in questo vicolo : minaccie di toglierci l'acqua, processi, distruzione del tetto d'una delle case per evitare che venisse occupata... E' stato il quotidiano locale, con vari articoli, ad "informarci" della demolizione degli edifici e del nostro sgombero, previsti per 2004, per lasciare il posto ad un progetto immobiliare. Il comune di Grenoble non si è fatto vivo da 2 anni : la sua "politica del dialogo" sembra svilupparsi tramite media, ufficiali giudiziari e polizia...
Vogliamo ricordare cosa rischia di scomparire con lo sgombero dei 400 Couverts.
Grenoble, della quale il comune vanta lo spirito "d'avant-garde", l'espansione culturale ecc. ecc., rischia di perdere un esperimento unico di vita collettiva ed autogestita, in pieno centro-città, integrata da anni nel quartiere e in una rete di collettivi al livello locale e regionale. Il comune spende millioni in una "casa della cultura", per fare "animazioni" e "divertimento"... ma riduce in rovine uno spazio di creazioni, di tentativi, di riflessioni, d'incontri, di solidarietà, d'ebollizione, che non gli costa nulla. Dimostra ancora una volta, minacciando il nostro collettivo del quarto sgombero in quattro anni, che per lui non c'è assolutamente nessuno spazio, in questa città, per questo tipo di progetti.
Questa è la soluzione all'emergenza casa ? Così si favorisce le "iniziative" costruttive e creative degli abitanti/e di Grenoble ? Cosa altro sacrificherà per ripulire, controllare e uniformare la città, per attirare i finanziatori privati e la popolazione redditizia di scienziati/e ? Quali nuovi elementi di finta "democrazia" inventerà per dare un viso umano ai suoi sgomberi e ai suoi progetti di prestigio ? Quello che oggi esiste, nel vicolo dei 400 Couverts, deve continuare a vivere: non è una "semplice anomalia temporanea"...
E' possibile fare indietreggiare il comune, essendo numerosi/e e creativi/e... Difendiamo il vicolo dei 400 Couverts, come tutti gli spazi di autonomia !
Potete contattarci, venire a trovarci ogni giorno alle 12, scrivere al comune (anche in italiano) lettere di appoggio (mandandoci una copia), occupare la sede dei DS della vostra città, esigendo che invino fax di protesta al comune di Grenoble (i DS fanno parte, come il PS che governa Grenoble, dell'internazionale socialista)... tutte le vostre iniziative saranno buone.
Traverse des 400 Couverts
38000 Grenoble
Francia
00.33.476.43.87.75
chapitonom at no-log.org<br> http://inventati.org/nebuleuse<br> http://grenoble.squat.net<br>
(e il sindaco di Grenoble :)
Mr. le Maire
Hôtel de ville
Boulevard Jean Pain
38000 Grenoble, francia
400crew
-------------- parte successiva --------------
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URL: https://www.inventati.org/mailman/public/contropotere/attachments/20041113/cbdd781e/attachment-0001.htm
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Message: 9
Date: Sat, 13 Nov 2004 18:31:19 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] M. Passamani: per un pugno di ragioni
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
PER UN PUGNO DI RAGIONI
A proposito del "processo Papolla"
Dove si spiega che un fascista è un fascista, e che le scelte di vita non sono innocue opinioni.
Il 16 dicembre 2004, a Rovereto, sarò processato assieme ad un altro compagno con l'accusa di "lesioni pluriaggravate" per aver dato un pugno in faccia al consigliere comunale e capogruppo di AN Enrico Papolla.
Trattandosi di una storia piuttosto istruttiva rispetto alla società e all'epoca in cui viviamo, ritengo opportuno dire alcune cose pubblicamente.
Innanzitutto sui fatti, poi sulla versione che la stampa e i gruppi politici locali ne hanno dato. Sono considerazioni banali che rivolgo a donne e uomini che non lo siano.
Quel 7 luglio 2003
Il modo migliore per non capire alcuni eventi è quello di toglierli dal loro contesto.
Quel lunedì 7 luglio 2003 - giorno del fatto - non sorge dal nulla. La settimana precedente, la nostra terza occupazione in meno di un anno - il Bocciodromo di via Parteli, cioè l'ex Collodo - veniva sgomberata dopo un mese di dibattiti, lotte, concerti e vita collettiva. Avevamo trasformato un edificio vuoto da anni (e tuttora inutilizzato) in un luogo abitabile, libero dal denaro e dalla gerarchia. Una breccia contro la speculazione immobiliare, contro gli affitti sempre più esorbitanti, una critica pratica dell'isolamento sociale e della privatizzazione degli spazi. Per il sabato Alleanza Nazionale, Forza Italia e la Gioventù trentino-tirolese avevano indetto un presidio davanti al Bocciodromo per chiederne lo sgombero all'autorità e pretendere più repressione contro gli anarchici. Lo sgombero arriva il giovedì, con un considerevole spiegamento poliziesco. Non contenti, i fascisti di AN organizzano ugualmente per sabato 5 luglio un gazebo in città per chiedere una maggiore repressione degli anarchici in vista del vertice di Riva di settembre. Una decina di compagni scende in strada per opporsi a quest'ulteriore iniziativa forcaiola. Nel giro di qualche istante, una trentina di fascisti e neonazisti, soprattutto del Veneto Fronte Skinhead, sbuca con tanto di bastoni, saluti romani e "Boia chi molla". Sono i cani da guardia chiamati dai consiglieri "postfascisti" di AN, i picchiatori dalle teste rasate venuti in aiuto ai loro padrini in doppiopetto. Anche Papolla è presente. Qualche compagna finisce per terra, gli altri resistono fin che possono, poi partono tutti in corteo spontaneo, tracciando scritte antifasciste sui muri.
Il lunedì dopo, mentre siamo in città a volantinare, attacchinare manifesti e spiegare al megafono cos'è accaduto sabato, vediamo passare Papolla. Da solo, lo avvicino e lo insulto. Costui farfuglia che lui non c'entra nulla (quando si dice il coraggio delle proprie idee.) ed alza, maldestramente, per primo le mani. Si prende un pugno in faccia. Nessun altro compagno lo tocca, non cade per terra né viene pestato. Il volantinaggio continua. Papolla inscena un miserabile spettacolo, chiama prima i giornali e poi l'ambulanza. Attraverso un medico compiacente, dichiara di essere stato colpito alle costole per fabbricare una prognosi di 44 giorni (di qui l'accusa di lesioni gravi).
Poi denuncia sette persone, ma la sua versione non sta in piedi. Alla fine, siamo indagati in due. A differenza del consigliere fascista, delatore e bugiardo, io mi assumo le mie responsabilità. Gli ho dato un pugno, e me lo rivendico.
La posta in gioco
Dall'indomani comincia un vero e proprio linciaggio mediatico e un unanime coro politico di condanna. Persino il portavoce dei Disobbedienti nonché consigliere di Rifondazione Comunista Donatello Baldo accorre al pronto soccorso per esprimere la propria solidarietà a Papolla. Figuriamoci la sinistra perbene e la destra. Tutti parlano di pestaggio in sette contro uno, nessuno riporta i fatti del sabato, le strade si riempiono di divise. Ma la falsificazione maggiore riguarda le ragioni dell'accaduto. I giornali ci definiscono una "squadraccia che volantina in città", per i partiti politici i fascisti siamo noi. Una simile gogna ti fa avvertire pienamente quella che qualcuno chiamava solitudine morale, ma rivela anche, in negativo, ciò che i dirigenti temono.
Si tratta di una tecnica odiosa quanto consolidata. Gli scontri di idee, di pratiche, di valori, di mondi vengono trasformati, da tutti questi monopolizzatori del discorso pubblico, in generiche differenze di opinioni. Avrei picchiato Papolla solo perché la pensa in modo diverso da me, cioè sono intollerante, quindi fascista. Punto. E via con il carosello democratico. Ma quello che oppone un anarchico a un fascista sono solo delle opinioni? È un'opinione rappresentare un partito a cui si deve una costante opera repressiva verso ogni forma di dissenso, una politica di rastrellamento e di espulsione dei migranti, i bombardamenti in Afghanistan e il genocidio in Iraq (tanto per citare alcuni esempi)? Sono forse opinioni i morti, i lager, la miseria, la disperazione? I figuri come Papolla non hanno il sangue sulle mani solo perché il lavoro sporco lo fa qualcun altro al posto loro. Non è forse lui che aveva proposto la chiusura del centro storico la sera agli immigrati? Ecco, quel 7 luglio ha avuto solo un piccolo assaggio di ciò che gli immigrati subiscono tutti i giorni nelle caserme, nelle carceri, nei lager. Non è forse la sezione roveretana del suo partito, poi, ad aver invitato ad una conferenza il generale Amos Spiazzi, implicato nella strage di piazza Fontana e in varie altre trame golpiste? Opinioni anche le bombe nelle piazze e sui treni?
Meno di un anno prima di quel 7 luglio, i partecipanti ad un'assemblea antirazzista all'università di Trento erano stati aggrediti da un manipolo
di fascisti, i quali avevano avuto la peggio. Nel luglio 2004, a quasi due anni dai fatti, veniamo arrestati in sei per aggressione. La segreteria provinciale di AN esprime solidarietà ai fascisti - per l'occasione "giovani di destra" - e chiede il pugno di ferro contro di noi. In virtù della nota doppia morale gesuitica, questi nostalgici del Duce ti aggrediscono e se gli va male fanno le vittime e ti denunciano alla polizia, sempre solerte nell'incastrare dei sovversivi. Allo stesso modo, i Papolla aizzano la repressione, organizzano praticamente un mondo conforme alle loro ideologie, chiamano i mastini neonazisti in piazza; se qualcuno gli presenta un piccolo conto, però, allora parlano di intolleranza, di opinioni non rispettate, eccetera.
Quasi nessuno ha avuto da ridire sui saluti romani visti in strada a Rovereto quel sabato, uno spettacolo a cui non si assisteva da anni. Intanto non si contano più le aggressioni fasciste in giro per l'Italia (con un compagno che ci ha lasciato la pelle, altri finiti in ospedale, spazi sociali incendiati, eccetera), coperte dalla polizia e fomentate dal razzismo di Stato. Altro che opinioni.
Dopo tutti coloro che hanno dato la vita per abbattere il fascismo, oggi i Papolla sono al potere, a consigliare e proteggere le brutalità poliziesche, ad impartire lezioni di pubblica morale, ad arrestare e processare i rivoluzionari, con la piena complicità della sinistra istituzionale. "Quel 25 aprile, compagno, non lasciare il tuo fucile", diceva la canzone.
Lo confesso: verso le autorità e le loro pratiche di sfruttamento e segregazione non ho alcuna tolleranza, perché il mondo in cui mi costringono a vivere è per me un pugno in faccia costante. Per questo tutti i partiti politici hanno fatto quadrato attorno al consigliere fascista: se dietro il gioco delle opinioni si intravedessero le loro responsabilità concrete; se si scorgesse nelle loro attività burocratiche i piccoli ingranaggi di questo mondo basato sull'ingiustizia e sulla guerra, chi li tollererebbe, se non i servi e i rassegnati?
Io, per carattere non meno che per principio, non alzo le mani su chi la pensa diversamente da me. Combatto, anche con la forza, chi mi vuole sottomettere ed imprigiona o uccide i miei simili - il che è ben diverso. Quando un fascista o un poliziotto mi assale per difendere i propri padroni, non strillo che le mie sono solo opinioni. So qual è la posta in gioco. La differenza è anche questa: chi vuole il potere deve mascherare i suoi intenti e delegare il lavoro sporco, mentre chi anela alla libertà dice quello che vuole e fa quello che dice. La piccineria di un uomo senza dignità come Papolla non deve lasciarci ingannare: il 16 dicembre non si processa un semplice pugno, bensì un pensiero e una pratica di ribellione quotidiana, cioè un modo di vivere. Ed è tutto ciò che affermerò a testa alta.
Non avendo mai cercato il giusto fra le righe del codice penale e non riconoscendo il giudizio di alcun tribunale, è nella pubblica piazza che mi interessa discutere, il tempo di una camminata, di una lotta, di un frammento di vita.
Rovereto, novembre 2004
Massimo Passamani
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Message: 10
Date: Sat, 13 Nov 2004 20:29:09 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Primo resoconto manifestazione antimilitarista
anarchica a mestre
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Primo resoconto della manifestazione antimilitarista anarchica a Mestre
Il corteo partito alle 15.30 da via Piave, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, conta circa 700 compagni intervenuti da varie parti della penisola. Fin da subito la situazione si è mostrata pesante a causa dell'asfissiante presenza sbirresca aggressiva e provocatoria in un' atmosfera super-blindata. Massiccia la presenza di polizia e carabinieri, questi ultimi muniti di cani, supportati dalla presenza di un elicottero.
Giunti davanti alla Camera del Lavoro i compagni hanno attaccato uno striscione rossonero inneggiante allo "sciopero generale contro la guerra".
Di fronte ad un istituto superire in autogestione è stato affisso uno striscione che recava la scritta "fuori l'autorità dalla scuola".
Il corteo si è snodato fino al centro cittadino letteralmente in stato d'assedio con negozi chiusi su invito della p.s. fiancheggiata dalla stampa locale che ha contribuito a creare un clima allarmistico e di intimidazione. La Nuova Venezia oggi titolava "corteo anarchico, Mestre trema". Strade deserte e clima di tensione.
Ai lati del corteo, costantemente presidiati da cordoni di gendarmi ci sono stati tafferugli ed è volata qualche manganellata. La provocatoria invasiva presenza delle forze del disordine ha tenuto lontane le persone che volevano entrare nel corteo minacciando imminenti cariche.
Arrivati nonostante tutto in centro i compagni, ora 400/500, hanno concluso il corteo in piazza Ferretto, dove, sotto la pioggia e sottoposti ancora ad una blindatura totale, ci sono stati vari interventi tra cui quelli del Coordinamento Anarchico Veneto e quello del segretario dell' Unione Sindacale Italiana seguiti da quelli di altri compagni e persone non anarchiche.
Tutti hanno testimoniato e posto l' accento sull' inaccettabile clima di estrema tensione ed intimidazione che ha costretto i manifestanti al confronto con una militarizzazione del territorio oltremodo spropositata ed inutile in una città fantasma.
Partecipanti il Coordinamento Anarchico Veneto, l' Assemblea Antimilitarista Antiautoritaria, la Federazione Anarchica Italiana e l' Unione Sindacale Italiana.
L'incaricato
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Message: 11
Date: Sun, 14 Nov 2004 11:31:13 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Roma: presentazione de "Le scarpe dei suicidi"
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
20/11/2004 Presentazione de "Le scarpe dei suicidi" (Roma)
Sabato 20 novembre, alle ore 18.00, presso la sede del Gruppo Malatesta di Roma, in via Bixio 62, presente l'autore, Tobia Imperato, si terrà la presentazione del libro "Le scarpe dei suicidi".
Per info potete contattarci al nr. di telefono 06 70454808, oppure via e-mail: e.malatesta at inwind.it
Via Bixio 62 è vicino Piazza Vittorio.
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