[Presos] Digest di Contropotere, Volume 9, Numero 10

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Sun Dec 26 12:00:33 CET 2004


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Argomenti del Giorno:

   1. La Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer di Genova
      (contropotere at inventati.org)
   2. BADAQUA' 2 la vendetta (contropotere at inventati.org)
   3. Milano: foto della targa in memoria di Pinelli
      (contropotere at inventati.org)
   4. Riunione assoc. x sbattezzo (contropotere at inventati.org)
   5. USI-AIT Scuola: licenziamento di Natale
      (contropotere at inventati.org)
   6. Arresti in Finlandia (contropotere at inventati.org)
   7. Solidarietà al Pacì Paciana (Bergamo) 
      (contropotere at inventati.org)
   8. Fiera dell'Autogestione (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:10:34 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] La Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer di
	Genova
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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BIBLIOTECA LIBERTARIA FRANCISCO FERRER

Dal mese di Ottobre è ripreso il servizio di apertura al pubblico della Biblioteca F.Ferrer, a Genova, in piazza Embriaci (centro storico) al 5/13.



Al momento la Biblioteca apre tutti i Venerdì pm dalle 16.00 alle 20.00.


Presto saranno disponibili nuovi giorni e orari di apertura validi con l'inizio dell'anno nuovo, mentre il calendario delle iniziative, le news e gli aggiornamenti saranno disponibili, nella massima tempestività, al SITO WEB:

http://www.ecn.org/ferrer/ 

Per contatti l'indirizzo e-mail è : ferrer chiocciola ecn.org Tel. 010-255.797 sempre e solo negli orari di apertura oppure lasciando un msg sulla segreteria tel., premettendo "all'attenzione dei compagn* della Biblioteca"

In un mondo e in una vita sotto costante minaccia da parte delle forze del dominio, oggi ancora più arroganti in considerazione della complicità e della rassegnazione dei tanti, continuare a tenere aperto uno spazio di approfondimento, conoscenza e socializzazione dei saperi e delle volontà sovversive, è uno tra i momenti importanti nella prospettiva e nella necessità di rilanciare la lotta.

Presso la Biblioteca sono disponibili sempre:


  a.. Documenti e scritti di attualità politica e sociale, prospettiva e critica rivoluzionaria, periodici e a-periodici anarchici, proposte, iniziative e progetti antirepressivi a cura de:
  Comitato Anarchico di Difesa e Solidarietà 


  b.. Libri, Riviste, a-periodici e NUMERI UNICI, opuscoli a cura de:
  Distribuzione Anarchica l'Aspide
  (...)
  "I testi che vogliamo diffondere sono semplicemente una dichiarazione di NON RESA di fronte ad una estrema ed apparentemente inarrestabile degradazione delle condizioni umane ed ambientali".
  (...)
  "Testi di genuina ribellione che rimangono carta straccia per chi ha fatto della rassegnazione una pratica di vita - o peggio per il COLLEZIONISTA ed il TEORICO DI PROFESSIONE - ma che possono, in mano a chi desidera più di ogni altra cosa smettere di sopravvivere per iniziare finalmente a VIVERE, toccare quei sentimenti che, uniti alla riflessione e alla conseguente azione, sono la linfa della guerra che combattiamo".
  (...) 
  c.. Materiali e iniziative, CONTRO ABUSI E VIOLENZE PSICHIATRICHE a cura de:
  TELEFONO VIOLA GENOVA e gruppo informale antipsichiatria 
  d.. Materiali e iniziative (e presto il catalogo della distribuzione materiali su tematica "Liberazione animale e liberazione umana") a cura de:
  COLLETTIVO "NEMICI di ogni DOMINAZIONE" 
  e.. Miscellanea e Riviste Libertarie e Anarchiche, periodiche e a-periodiche, NUMERI UNICI, dossier a cura de:
  Individual Walker's distribution 
Nonché nei giorni di apertura: 
  a.. - 5000 testi dai classici dell¹anarchismo ai giorni nostri, pensiero critico e romanzo storico 


  b.. - Archivio riviste, bolletini e numeri unici (in consultazione) 


  c.. - Servizio prestito (presto in ri-attivazione da Febbraio 2005, maggiori info su SITO WEB) 


  d.. - Possibilità duplicazione testi del materiale catalogato parziale o integrale (anche con richieste via e-mail o telefoniche) ad un costo decisamente contenuto. 

Le prossime importanti iniziative per l'attivazione del FONDO per l'acquisto e l'AMMORTAMENTO dei macchinari per le attività di servizio della BIBLIOTECA, sono le 4 cene sociali benefit a tema che si terranno in data 16 Dicembre 2004 e 13, 20 e 27 Gennaio 2005. Appuntamento fissato per tutte le date alle ore 20.00. Maggiori info e modalità di prenotazione (necessaria) sono disponibili al SITO WEB, sotto la voce "NEWS". 

Naturalmente sono sempre ben accolte donazioni e proposte di scambi e collaborazioni.



Biblioteca Libertaria F.Ferrer
Piazza Embriaci 5-13
161213 Genova (centro storico)


Indirizzo e-mail: ferrer chiocciola ecn.org
SITO WEB : http://www.ecn.org/ferrer/
Telefono 010- 255.797

Conto Corrente Postale, per pagamenti e sottoscrizioni
(specificare sempre la causale)
Num. 37158185 intestato a:
Circolo Culturale Biblioteca Francisco Ferrer

Per l'estero. (in aggiornamento in base a servizi postali disponibili) 

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Message: 2
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:11:18 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] BADAQUA' 2 la vendetta
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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BADAQUA' 2 la vendetta

In una Firenze attenta solo ai bisogni di svago, ai divertimenti e alle socializzazioni mercificate di studenti e giovani lavoratori, c'è ancora qualcuno a cui questo non basta... 

Il B.A.D.A.quà è nato un anno fa a Rifredi come nuovo spazio occupato per reinventare il quotidiano, al di fuori dell'impostazione commercial-mercificante degli ambiti d'interazione cittadini. Nei quattro mesi di occupazione il B.A.D.A.quà ha preso vita attraverso i progetti, ideati e realizzati da chi lo spazio lo ha vissuto, cercando di azzerare la distanze tra gestore e fruitore. Nonostante lo sgombero e la distruzione del luogo fisico i nostri desideri rimangono gli stessi, così come la necessità di farli continuare ad esistere e con-dividerli, moltiplicarli da un'altra parte... e ovunque. I progetti che abiteranno il nuovo spazio non sono recinti chiusi a chiave, ma luoghi aperti alle contaminazioni. 


OFFICINA ZEPEQUENO

L'officina è un progetto pratico e creativo, uno spazio dove costruire, riparare, assemblare, inventare di tutto e tutto da inventare. Uno spazio da costruire e da inventare con tutti quelli che hanno voglia di usare le mani e la testa, di imparare, di scambiarsi tecniche di lavoro, o semplicemente con chi non ha soldi da spendere in nuovi aggeggi, ma ha voglia di aggeggiare, sia per fare una lampada, per aggiustare una bicicletta, per imparare a saldare. Uno spazio che cresce col B.A.D.A.quà e che si riempie di attrezzi e di strumenti, di tecniche diverse, di oggetti inventati... che ci porti via dal divano e ci riunisca intorno ad un tavolo di falegnameria! Porta idee, attrezzi, materiale di riciclo e metti le mani in pasta! 


BadaBIBLIOTECA
All'interno del B.A.D.A.quà, vuole prendere vita anche il progetto di una biblioteca autogestita e autocostruita, che si differenzi dagli spazi di diffusione del sapere tradizionali attualmente esistenti. Sulla base di questo, punti fondamentali della gestione della biblioteca sono: 
  a.. a la gratuità 
  b.. b l'accessibilità e la partecipazione

Per far sì che questa diventi parte integrante del tessuto sociale, non dovrà esistere nessuna distinzione fra fruitore e gestore, quello che vogliamo è evitare il freddo distacco tra soggetto e libro, generato dalla burocratizzazione dei circuiti bibliotecari, promuovendo, invece, la gestione partecipata di tutti. Un nucleo di più di mille testi già esiste, e proviene dalle librerie di ognuno di noi, da varie librerie dell'usato, ma soprattutto dalle case degli abitanti del quartiere, che ce li hanno regalati durante i 4 mesi di occupazione. All'interno della biblioteca si può trovare un po' di tutto: dal classicone ai fumetti, dal "Capitale" al romanzo rosa. Oltre a questo la biblioteca vuole diventare un punto di raccolta e diffusione di tutto il materiale difficilmente reperibile in circuiti ufficiali e commerciali, come la letteratura underground, le riviste di movimento, e le autoproduzioni di tutti i tipi. Far parte della biblioteca non dipenderà dal possesso di una tessera, un numero di matricola o dal mostrare un documento, bensì dal reale contributo che ognuno darà in termini di libri, energie, idee. Sarà possibile studiare e leggere in santa pace, per questo sarà costruita una sala studio e lettura che potrà rimanere aperta anche la sera, e soprattutto ospitare le presentazioni di libri, dibattiti e discussioni: un luogo vivo, di produzione controculturale e non soltanto di fruizione. La vita della biblioteca, oltre che dal questore, dipenderà dalla fiducia e dalla possibilità che si realizzi un reciproco scambio di materiali, progetti e tempo fra le persone. 


I NEMICI DEL (super) MERCATO
Questo progetto prevede anche l'apertura di uno spaccio popolare autogestito all'interno del futuro spazio urbano liberato; ma non ci definiamo un gruppo d'acquisto perché il "risparmio" e la "qualità" non sono gli unici criteri di scelta dei beni che ci procuriamo. Consapevoli che la merce è il centro strutturale della società capitalistica, riconosciamo nel rapporto di merce una relazione tra persone che riceve carattere di cosalità, che occulta ogni traccia della propria essenza fondamentale: il rapporto tra umani. Non siamo (solo) un gruppo d'acquisto, siamo piuttosto un gruppo di resistenza umana che vuole disertare il mercato, la sfera dell'economia che, nella sua separatezza, si oppone alla totalità del vivente. Disertori della merce, quindi. Disertori della logica di un predominio del valore di scambio sul valore d'uso, della quantità sulla qualità, condividiamo saperi e mestieri finalizzati all'autosostentamento, alimentare e non solo. Ci opponiamo a bisogni indotti e al consumo permesso, combattiamo la logica dell'usa e getta, e pratichiamo il regalo e il baratto estesi ad ogni aspetto del vivere quotidiano. Cercando piccoli produttori locali che condividono esplicitamente il nostro progetto, volendo apprendere metodi pratici per autoprodurre energia e alimenti, collaboriamo al potenziamento di quel circuito di produzione, distribuzione, consumo critico che è il C.I.R. (corrispondenze informazioni rurali). 


BadaCINEMA
Per come abbiamo fatto il cinema giù al B.A.D.A.quà questa è l'idea di cinema che più si avvicinava o quasi: A me del cinema non me ne frega un cazzo! Ciò che si racconta con il "cinema" me ne può fregare. Tutte le mattine un "calzolaio" fa un paio di scarpe per qualcuno che bene o male se le mette ai piedi per non camminare scalzo, specialmente quando fa freddo o... piove. O la strada è dura. Io, noi, non siamo così fortunati -a me piacciono le scarpe- ma interessano la "gente"... allora che faccio? Moravia (lo scrittore) "parla" di oggetti, io di soggetti. Incontro Anna, la sua vita - lei incontra me. E' nata una storia - la storia. L'amore? - io amo come posso - non c'è una legge. Pasolini cercava l'amore - è morto - "gli omosessuali" di tutto il mondo dicono che bella morte, io dico un cazzo! che bella la vita. Fino a che possiamo viverla - che brutta questa vita - Anna dice no alla vita, io dico sì! alla vita. Anna mi è simpatica e antipatica. Un pezzetto di vita vissuto con lei "simpatica", che che si pensi della mia indole pessimistica. Io preferisco la "simpatia" - che è calore - con tutta sincerità un fiorellino (quando non è di plastica, in mezzo all'erbaccia, mi piace - se lo colgo lo colgo con cura - se lo vedo lo vedo con cura. E' una speranza. Anna non è un titolo di un film, una storia, un pretesto politico - una "distribuzione" cinematografica, un film - Anna siamo un po' tutti noi. A chi non piacerebbe dire: andate a prendere un caffé? Vengo anch'io, caco e vengo! Oppure: guarda che bella terrazza, questo sì che sarebbe un bel posto per buttarcici giù, in una giornata di sole. Col sorriso però, in faccia! Peccato non abbiamo mai girato questa scena. Con le nostre angosce avremmo imparato a rendere un po' meno angosciosa la vita, quindi non rifiuto a rivivere una battuta vissuta - piuttosto il modo di superarla - per andare avanti - ecco perché del film. (scritto da Massimo Sarchielli che accompagnava la presentazione del film "Anna" di Sarchielli e Grifi, 1976 - durante una rassegna indipendente nel secondo mese di occupazione) 

E se il cinema si cominciasse a farlo... invece che solo proiettarlo?! 


BadaMUSIQUE
"...ma come fai a fare i' che tu fai
rastaaffari se la siae lo sa i' che si fa noi c'arresta
quando si organizza una festa che costa un cazzo e basta
tu stai lì mani in pasta..." op.cit. Mr.More 2003
In una Firenze attenta ai bisogni di svago, ai divertimenti e alle socializzazioni mercificate di studenti e giovani lavoratori, c'è ancora qualcuno a cui questo non basta... Convinti che ad unire la giunta comunale, le associazioni culturali ed artistiche e i vari locali alternativi e non, sia il buon vecchio magna magna e la volontà di fare sfogare la gente senza lasciarla libera di pensare, abbiamo deciso di prenderci un posto dove le cose ce le facciamo da soli, svincolati dalle logiche profit no profit che ruotano intorno ai soldi creando un modo di stare insieme che porti avanti la partecipazione attiva alle nostre iniziative. Nel B.A.D.A.quà2 "The Revenge" tireremo su una sala concerti per far suonare chi non si muove spinto esclusivamente dai soldi, senza vincoli all'ingresso (biglietti, look, ecc. ecc.), rendendo accessibili a tutti le serate. Proprio partendo dalle serate, l'intenzione è quella di dargli valore concependole come strumenti di costruzione/veicolazione di un pensiero antagonista che si possa tradurre in pratica quotidiana. Tutti gli introiti delle serate verranno reinvestiti all'interno del B.A.D.A.quà o in solidarietà alla Firenze che non conta. Inoltre esiste il progetto di una sala prove-palestra dj's per condividere mezzi e conoscenze attraverso la musica. 


Gruppo di studio su controllo e repressione
Il Gruppo di studio su controllo e repressione (un progetto tutto da costruire). Siamo ragazzi che pur facendo i conti con un immaginario che viene anche dal passato, vivono principalmente il loro tempo affrontando la vita quotidiana con le difficoltà che tutti incontrano, chi più chi meno. Presa coscienza della nostra condizione e della realtà che ci circonda abbiamo provato a sviluppare insieme dei percorsi di lotta che ci hanno portato anche a delle conseguenze giudiziarie, che ci spingono a riflettere sul problema del controllo e della repressione psicologica sociale e giudiziaria. La nostra prima esigenza è quindi il banale bisogno di trovare i soldi per i nostri processi, ma vorremmo anche essere d'aiuto. Non intendiamo fare della repressione un campo d'intervento e iniziativa politica anche perché non abbiamo a disposizione un progetto. Ci rivolgiamo pertanto non agli specialisti ma a quelli come noi che magari vorrebbero fare qualcosa ma che non fanno una sega. Individuiamo come contesto la nuova occupazione del B.A.D.A.quà e come strumento la controinformazione nelle forme più consone a chi si vorrà avvicinare: un foglio mensile, dei numeri unici, il teatro, la musica, ecc. Vorremmo aiutare chi si trova isolato specialmente quando non fa parte di un gruppo o di un'organizzazione e si trova a fare i conti con la macchina giudiziaria: da qui la solidarietà; dar notizia degli avvenimenti repressivi che avvengono a livello locale e di cui poco si sa al di fuori di certi ambiti: da qui il foglio mensile; provare a comunicare in modo da conciliare forme e contenuti in termini conflittuali al contesto urbano: da qui l'ipotesi del teatro. Vorremmo infine provare a fornire strumenti di analisi e socializzare le nostre riflessioni: da qui in numeri unici e l'ipotesi di un collettivo. 


Assemblea ogni giovedì alle ore 21.30 alla Casa del Popolo di via Caccini "Il Campino" - bus 14 direzione Careggi - per info xxx at inventati.org 
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Message: 3
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:11:47 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Milano: foto della targa in memoria di Pinelli
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Gli anarchici non dimenticano.

A quest'indirizzo: < http://italy.indymedia.org/news/2004/12/696750.php>
Trovate alcune foto e i comunicati relativi all'apposizione di una targa in memoria di Pino Pinelli a Milano, in via Pinelli (ex via Preneste)

Giuseppe Pinelli. 12 dicembre 1969 - 12 dicembre 2004 ----- 
Nella notte tra il 14 ed il 15 dicembre una targa è stata apposta in memoria di Pino Pinelli all'ingresso della casa dove abitava un tempo. Inoltre via Preneste è stata rinominata "via Pinelli". ------- 
All'iniziativa hanno preso parte circa 200 persone che hanno raggiunto il luogo in corteo, intonando canzoni anarchiche. Si è così conclusa la serata indetta dalla Federazione Anarchica Milanese e dal Centro Sociale Micene. ------ 
Alcune foto della targa ---- il comunicato di indizione dell'iniziativa e quello emesso il giorno successivo ----- un articolo uscito su Umanità Nova in occasione del 35° anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli nei locali della questura di Milano.

Comunicato emesso dalla FAI Milano il 14 dicembre
Questa sera, martedì 14 dicembre 2004, alle ore 22,30 circa, è stata posta una targa in ricordo di Giuseppe Pinelli, a 35 anni dalla sua morte, dove abitava all'epoca dei fatti, in via Preneste  2: "Qui abitò Giuseppe Pinelli - ferroviere anarchico ucciso innocente il 15.12.1969 nella questura di Milano".
La targa riproduce anche il celebre quadro di Enrico Baj "il funerale di Pinelli"
Nell'occasione è stato affisso anche un cartello che riportava "via Giuseppe Pinelli".
All'iniziativa promossa dalla Federazione Anarchica Milanese e dal Centro Sociale Micene, con l'adesione di A-Rivista Anarchica, la rivista Libertaria, il settimanale anarchico Umanità Nova, la Cascina occupata Torchiera senz'acqua e, nel territorio, il Sicet (sindacato inquilini) il PRC di S. Siro e "Todo Cambia" (associazione multietnica), hanno partecipato in corteo in circa duecento, intonando canzoni anarchiche. 

Il comunicato di indizione dell'iniziativa svoltasi prima al centro sociale "Micene", poi in corteo sino a via Preneste.

MARTEDI' 14 dicembre 2004
QUELLA SERA MILANO ERA CALDO.
DALLE ORE 21.00 al  C.S. "Micene" via Micene
Una serata per non dimenticare
Nei luoghi dove Pinelli viveva
Rappresentazione Teatrale di Maria Dilucia
"UNA STORIA QUASI SOLTANTO MIA"
(Autobiografia di LICIA ROGNINI PINELLI) scritta da PIETRO SCARAMUCCI
Canti e musiche con il Coro "Micene"
Alessio Lega
Santo Catanuto
Interventi e. altre sorprese
E' una iniziativa della Federazione Anarchica Milanese - FAI e del Centro Sociale "Micene"
A seguire corteo e apposizione di una targa in ricordo di Pinelli

Da Umanità Nova n. 40 del 2004

12 dicembre 1969 - 12 dicembre 2004: la criminalità del potere
Terrore di Stato

Manifestare e mobilitarsi per un avvenimento che è ormai storia: che senso ha? potrebbe obiettare qualcuno. Ma è proprio l'interesse e la partecipazione delle giovani generazioni, di quanti allora non erano nemmeno nati, a dare la misura dell'importanza di queste date (il 12 e 15 dicembre) e di questo periodo per la storia sociale italiana. Date che hanno segnato in modo indelebile intere generazioni tanto da proiettare su quelle successive il bisogno di capire, di essere presenti, nel ricordo e nella denuncia, in ideale collegamento con le vittime coscienti ed incoscienti, della strategia del terrore di Stato.
Furono anni quelli di intensa conflittualità sociale, di messa in discussione dei valori dominanti, di profonde trasformazioni della vita quotidiana, fatti questi che attraversarono la vita di centinaia di migliaia di individui con il loro bisogno di libertà e di giustizia sociale. Individui "giovani, lavoratori, studenti, donne" che dalla seconda metà degli anni ?60, e per circa un ventennio, hanno scavato fino alle fondamenta i pilastri apparentemente immutabili della società italiana. Dopo di allora nulla è rimasto come prima. Per ridimensionare tutto questo, questa grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale, ci sono volute l'alleanza di tutto il sistema dei partiti, l'uso di tutti i corpi militari e repressivi, una modifica radicale del cosiddetto "stato di diritto" - fino alle carceri speciali, all'isolamento, alla tortura - la subordinazione della magistratura al potere politico, il supporto di tutti i mezzi di informazione.
Ci sono volute soprattutto le bombe e le stragi: da P.zza Fontana alla Stazione di Bologna. Ci sono voluti centinaia tra morti e feriti, 40.000 denunciati, 15.000 incarcerati, 4000 condannati.
Il terrorismo è sempre uso della violenza indiscriminata al fine di diffondere la paura tra la popolazione al fine di raggiungere dei fini politici. Oggi esso è presentato come una pratica diffusa, un elemento del nostro quotidiano: dai kamikaze alle auto-bomba, dai sequestri di bambini alla barbara eliminazione di ostaggi. Parallelamente alla pratica del terrorismo si affianca l'uso del terrorismo da parte dei media che, appiattiti sulle politiche governative, amplificano questo strumento di morte per sostenerle. Così oggi gruppi armati, clandestini e mascherati, appaiono come gli unici dispensatori del terrore ed il terrorismo come il vero nemico da battere. In realtà il terrorismo è semplicemente un mezzo per ottenere un fine e come tale è sempre stato praticato da soggetti diversi su scale di varie dimensioni. Metabolizzato e santificato quando è vincente; esorcizzato e criminalizzato quando è perdente. Denunciare il terrorismo dei gruppi armati e occultare il terrorismo!
 dell'
ordine statale (dalle carneficine belliche alla barbarie dello schiavismo e del colonialismo, all'oppressione di classe) è prassi comune per chi detiene le leve del potere.
La storia degli Stati moderni è strettamente connessa con il terrorismo e l'uso calcolato del terrore di massa è sempre una conseguenza diretta della volontà degli Stati di prevalere sia sulle proprie popolazioni che su altri paesi. La storia di questo secondo dopoguerra italiano non fa eccezione.
Ricordare oggi la strage di Piazza Fontana "la madre di tutte le stragi" e l'assassinio avvenuto nei locali della Questura di Milano del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli vuol dire non solo compiere una doverosa commemorazione delle vittime della criminalità del potere e denunciare la continua manipolazione di un'intera fase storica, ma soprattutto contribuire a fare chiarezza sui reali dispensatori del terrore: la memoria di quegli anni, la denuncia della violenza di Stato, devono essere di sprone per le lotte che ci sono e per quelle che verranno.
M.V.

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Message: 4
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:13:53 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Riunione assoc. x sbattezzo
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Domenica 16 gennaio alle ore 10,30 presso la sede del circolo Papini di Fano (PU), via Garibaldi 47, è convocata una riunione dell'associazione per lo sbattezzo con il seguente ordine del giorno:
- Preparazione di un convegno, con interventi internazionali, sulle ingerenze delle chiese e delle religioni nella società.
- Pubblicazione del n°15 de "Il peccato".
- Proposte di iniziative anticlericali a livello locale.
- Varie ed eventuali.

Per informazioni: 
Federico 338.5960302
Chiara 338.1594032


Associazione per lo sbattezzo
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Message: 5
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:15:29 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] USI-AIT Scuola: licenziamento di Natale
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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LICENZIAMENTO DI NATALE

La F.A.I. e l' U.S.I. di Alessandria comunicano che la compagna Antonietta Catale (collaboratrice scolastica presso l' I.T.G. Nervi della città piemontese) ha ricevuto (venerdì 17 dicembre 2004) la lettera di licenziamento da parte del dirigente scolastico.
Le motivazioni addotte dalla dirigenza riguardano il superamento del periodo massimo di assenza per malattia previsto per legge. 
La vicenda della compagna ha origine alcuni anni fa (vedi l'articolo: "Quando l'infortunio è reato" in Umanità Nova n.37, 16 nov. 03 e su "Lotta di Classe" n.77 dic.03) esattamente nel luglio 2000 con un infortunio (al polso e alla mano destra) subito sul posto di lavoro.
L' I.N.A.I.L. ha riconosciuto i danni permanenti conseguenti all'incidente, così il C.S.A. (ex Provveditoriato di Alessandria) decretava dopo una visita specifica all'ospedale militare di Milano (ottobre 2002) il riconoscimento della malattia causa di servizio e l'equo indennizzo.
Nonostante questi importanti documenti, arricchiti da ulteriori referti specialistici, il dirigente scolastico non è stato mai disposto a proporre un'adeguata collocazione della lavoratrice nell'ambito scolastico.
Nell'autunno del 2003 in seguito ad un esposto del dirigente la Procura della Repubblica di Alessandria ha aperto un'inchiesta nei confronti di Antonietta per ipotesi di reato di truffa allo stato (art. 640 c.p.). Attualmente le indagini non sono ancora concluse.
Questa denuncia ha bloccato INTENZIONALMENTE la vertenza precedentemente avviata dalla lavoratrice per l'ottenimento delle disposizioni del decreto del C.S.A. (riconoscimento malattia causa servizio ed equo indennizzo) e conseguentemente le mansioni idonee alle proprie capacità lavorative.
La "storia" di Antonietta si inserisce emblematicamente in un contesto sociale flagellato da feroci ristrutturazioni neoliberiste.
Il precariato e la disoccupazione che già coinvolgono milioni di persone (solo nel nostro paese) sono destinati ad aumentare fortemente. Il governo continua a ridurre drasticamente le spese sociali per mantenere un'esercito impegnato in "guerre infinite" in diverse zone del mondo e assumere migliaia di carabinieri e poliziotti per prevenire e reprimere rivolte sociali che necessariamente si svilupperanno nel prossimo futuro.
A questo punto per gli sfruttati diventa necessario percorrere la strada dell'autogestione sia nelle lotte sociali che nella costruzione quotidiana di un mondo veramente libero ed egualitario.
Nel concludere questo breve articolo esprimiamo piena solidarietà ad Antonietta e a tutti i lavoratori defraudati e opppressi dallo stato e dal capitale.

U.S.I.-A.I.T. Alessandria
F.A.I. Alessandria

(USI-AIT Scuola Segreteria: tel. 3335088303, 
e-mail usi-ait at ecn.org )

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Message: 6
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:16:16 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Arresti in Finlandia
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Nel mese di Dicembre in Finlandia sono state arrestate 25 persone per obiezione totale. 12 di queste hanno deciso di diffondere il proprio indirizzo per poter ricevere lettere di supporto. Dovranno scontare 197 giorni di carcere.

I loro indirizzi sono:


Daniel Koponen
(16.12.2004-3.7.2005)
Juha Lehtonen
(31.5.2004-17.12.2004)
Hannes Vartiainen
(21.6.2004-5.1.2005)
Pyry Rechardt
(20.10.2004-7.5.2005)
Helsingin työsiirtola
PL 36
01531 Vantaa Finland


Pepe Nikander
(25.10.2004-8.5.2005)
Keravan vankila
PL 133
04201 Kerava Finland


Juho-Pekka Tiira
(30.8.2004-19.3.2005)
Timo Turunen
(25.10.2004-12.2.2005)
Ojoisten työsiirtola
Tampereentie 29
13600 Hämeenlinna Finland


Jasu Johannes Rannikko
(9.8.2004-25.2.2005)
Käyrän avovankilaosasto
Pappilantie 36
21370 Aura kk Finland


Joni Airaksinen
(28.6.2004-)
Laukaan vankila
PL 55
41341 Laukaa Finland


Touko Lehto
(17.8.2004-6.3.2005)
Haminan työsiirtola
Karjakatu 25
49400 Hamina Finland


Pasi Sivula
(13.9.2004-28.3.2005)
Naarajärven vankila
Linnatie 25
76850 Naarajärvi Finland


Sami Pikkarainen
(9.8.2004-)
Juuan avovankilaosasto
PL 26
83901 Juuka Finland

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Message: 7
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:17:33 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Solidarietà al Pacì Paciana (Bergamo) 
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <00e801c4eab6$6354b620$9f141a97 at kaoxnet>
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>>> INCENDIO DOLOSO DEL CSA PACÌ PACIANA DI BERGAMO


Nella notte fra lunedi 20/12 e martedi 21/12 ignoti hanno compiuto un'incursione all'interno del c.s.a. Paci paciana di Bergamo. Armati di mazze da cantiere, piede di porco e taniche di benzina, hanno forzato ogni porta forzabile ed hanno appiccato un incendio che in maniera scientifica ha distrutto tutto l'apparato comunicativo del centro sociale. La torretta.z, luogo di sperimentazione di forme e metodi di comunicazione è stata totalmente incenerita. 


Massima solidarietà da parte del CS()A il Molino!


Maggiori info:
http://www.ecn.org/paciana/
http://www.italy.indymedia.org/features/lombardia/#2175




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Bergamo 21/12/2004


Abbiamo appreso dell'incendio doloso ai danni del centro sociale Pacì Paciana, che sarebbe avvenuto dopo le tre di questa mattina, e solo questo pomeriggio si sono accorti dell'avvenuto.
Come Underground esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni del centro sociale bergamasco e parteciperemo all'assemblea indetta per questa sere al circolo Arci della Grumellina.
Underground Spazio Anarchico 




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Message: 8
Date: Sat, 25 Dec 2004 20:19:34 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Fiera dell'Autogestione
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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FIERA DELL'AUTOGESTIONE 2005
RESOCONTO DELLA PRIMA ASSEMBLEA DI PREPARAZIONE


Il 28 novembre 2004 presso il Cecco Rivolta, casa occupata nelle immediate vicinanze di Firenze, si è tenuta la prima assemblea di preparazione della prossima edizione della Fiera dell'Autogestione che avrà luogo a giugno 2005 (data e luogo da definirsi).


Differenti realtà e singoli individui erano presenti, tra cui alcuni di Arti e Mestieri dell'USI, diversi provenienti dalle varie realtà del Cir, l'Elicriso di Milano, Libera di Modena, il gruppo di mutuo appoggio del Badaquà di Firenze.


Tutti hanno riaffermato la volontà e la necessità di proseguire l'esperienza della Fiera e di dare a questa una continuità, ricollegandola alle passate edizioni. Durante questa prima riunione, si è focalizzata l'attenzione sulle «modalità di comunicazione» dei vari momenti assembleari preparatori e dei giorni della Fiera, al fine di consentire a chi è interessato di farsi immediatamente partecipe o di tenersi al corrente, raggiungendo così una adeguata capillarità di informazione. In particolare:


· Sito web. È già attivo, ma in costruzione. Chi volesse inviare contributi legati alla scorsa edizione della Fiera o di nuovi può inviare il materiale all'indirizzo di posta elettronica mirctre at tin.it. · Invito. In assemblea si sono decisi i punti essenziali che questo comunicato informativo e di invito dovrà contenere. Il comunicato sarà spedito ad alcuni giornali (a diffusione nazionale e a diffusione più locale, preferibilmente e prevalentemente in linea con gli intenti della Fiera) ed ad un indirizzario elettronico e cartaceo piuttosto vario (realtà contadine, spacci popolari autogestiti, gruppi d'acquisto, centri sociali, botteghe equo-solidali). E' stata sottolineata la necessità di un'attivazione personale nella catena dei contatti, in modo da costituire ciascuno nuovo punto di partenza dell'informazione per un circuito più locale, contattando anche eventuali radio indipendenti nelle regioni di appartenenza.


· Titolazione della Fiera. Sulla base di una proposta avanzata, ci si è posti l'interrogativo di chiamare altrimenti questo appuntamento, ma tutta l'assemblea ha preferito, per semplicità, chiarezza e continuità rispetto alle precedenti edizioni, mantenere il nome finora utilizzato: «Fiera dell'Autogestione». · Tema/i e programma della Fiera. Si è ritenuto prematuro decidere uno o più temi in cui potranno articolarsi i giorni della Fiera, rinviando a prossimi incontri decisioni in merito. Intanto riflettiamo su quali siano le esperienze che vorremmo portare e/o far conoscere, in modo da giungere alla prossima assemblea organizzativa con qualche proposta per un nuovo programma. · Economia. Come trovare ed applicare nuovi criteri per attuare un'economia realmente alternativa ed autogestita che rimetta in discussione, sulla base di proposte concrete, il dispositivo di attribuzione ad una merce del suo valore di scambio, sempre più predominante rispetto al valore d'uso. Proseguendo tale riflessione, avviata durante la precedente Fiera e l'ultimo incontro tematico del Cir, si è accennato a questo come ad un aspetto fondamentale che interesserà la prossima edizione. È stata inoltre sottolineata la necessità di un reale dibattito circolare, che permetta di assorbire le proposte di tutti gli interessati, sulla scorta delle differenti esperienze concrete, escludendo così la forma passiva e frontale della conferenza e, soprattutto, la dipendenza da «la parola all'esperto».


· Prossimo incontro. È previsto per il 22 gennaio 2005 a Roma, negli spazi del centro sociale Forte Prenestino. 


Siti Fiera dell'Autogestione:


www.intentati.org/fiera-autogestione


E-mail: fiera-autogestione at inventati.org




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FIERA DELL'AUTOGESTIONE 2005
INVITO A TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI A COSTRUIRE LA RIVOLUZIONE SOCIALE


Il 22 gennaio 2005 a Roma, negli spazi del centro sociale Forte Prenestino, si terrà la seconda assemblea per l'organizzazione della Fiera dell'Autogestione prevista per il prossimo giugno (data e luogo da definirsi).


La Fiera vuole essere un momento di incontro e condivisione di esperienze e saperi di quelle realtà ed individui che già praticano l'autogestione o che si muovono in tale direzione al fine di riconquistarsi i propri spazi e la propria dignità e, rifiutando il modello di vita imposto dal capitalismo, combattono sia lo sfruttamento e la competizione imposti dal mercato che il degrado esistenziale ed ambientale che ne consegue.


I giorni della Fiera saranno occasione per tessere e consolidare rapporti, proporre ed apprendere sulla base di esperienze concrete le culture sociali e di sviluppo che riguardano la socializzazione delle risorse, la produzione di prodotti naturali, l'organizzazione di una distribuzione capillare, la produzione e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile e tutte quelle conoscenze ed esperienze, individuali o collettive, volte a costruire un'alternativa credibile e concretamente attuabile fin dal presente: ove la conoscenza e il rispetto dell'altro siano condizione essenziale per qualsiasi forma di relazione; ove il mutuo appoggio sostituisca nella prassi la solitudine individuale; ove l'amore per la natura e gli esseri viventi torni ad essere fattore indispensabile del nostro agire quotidiano.


Le tematiche attorno a cui si articolerà la Fiera verranno proposte e decise dai partecipanti nel corso delle prossime riunioni di preparazione e costituiranno una semplice indicazione per l'organizzazione, ma non motivo di esclusione di altre esperienze portate.


La Fiera si svilupperà secondo forme molteplici, tanto più ricche quanto maggiori saranno la creatività e l'attivazione personali: vendita/scambio di prodotti alimentari e artigianali, esposizioni, dibattiti, dimostrazioni, laboratori, cantieri, giocoleria, spettacoli teatrali, musica e tutto ciò che quanti sono interessati decidono di proporre e condividere.


Per curiosità circa la precedente edizione della Fiera e per informazioni sulla prossima, è attivo ed in costruzione il sito della Fiera dell'Autogestione:
www.inventati.org/fiera-autogestione
e-mail: fiera-autogestione at inventati.org


A tutti coloro che sono interessati a queste proposte è rivolto il nostro invito.


Realtà ed individui presenti alla prima assemblea organizzativa

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Fine di Digest di Contropotere, Volume 9, Numero 10
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