[Presos] Digest di Contropotere, Volume 11, Numero 11
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Sun Feb 27 12:03:02 CET 2005
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Argomenti del Giorno:
1. Milano: Not(t)e d'Utopia (contropotere at inventati.org)
2. Novità editoriale: "La buona educazione" di Francesco Codello
(contropotere at inventati.org)
3. E' uscito il nuovo numero di COMUNISMO LIBERTARIO n° 61
Febbraio 2005 (contropotere at inventati.org)
4. Action Directe, solidarietà dai prigionieri anarchici
spagnoli (contropotere at inventati.org)
5. Iniziativa allo Spazio di documentazione - Cecina
(contropotere at inventati.org)
6. INFO dalla Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer
(contropotere at inventati.org)
7. Novita' Eleuthera: Auge' - d2 (contropotere at inventati.org)
8. Comunicato per la manifestazione di Rimini
(contropotere at inventati.org)
9. Alessandria: targa al disertore (contropotere at inventati.org)
10. Alessandria: contestato Laudi (contropotere at inventati.org)
11. Parma antirazzista in piazza (contropotere at inventati.org)
12. Bergamo: Udienza sfratto Underground (contropotere at inventati.org)
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Message: 1
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:17:07 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Milano: Not(t)e d'Utopia
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Ateneo Libertario
Viale Monza 255 Milano-20126 Tel-Fax 022551994
(MM 1 Precotto)
MAIL- ateneolibertario.mi at libero.it faimilano at tin.it
www.federazioneanarchica.org www.ecn.org/uenne (UMANITA' NOVA)
Sabato 26 febbraio ore 21.30
Terza serata della rassegna di artisti della:
STAZIONE CANTAUTORI
a sostegno del settimanale anarchico UMANITA' NOVA
Not(t)e d' Utopia
MDel Sangre: provengono da Firenze e hanno nel sangue tutta la scuola folk rock americana
http://www.delsangre.it/
MDavide Giromini: fisarmonicista di Les Anarchistes in veste di solista scalderarà le sessioni acustiche di questa grande serata.
MMassimiliano Larocca: cantautore fiorentino doc, reduce recentemente da un tuor europeo per rendere omaggio al padre del folk di tutti i tempi, Van Zandt.
FEDERAZIONE ANARCHICA MILANESE
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Message: 2
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:20:23 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Novità editoriale: "La buona educazione" di
Francesco Codello
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Francesco Codello, LA BUONA EDUCAZIONE. Esperienze libertarie e teorie anarchiche in Europa da Godwin a Neill. Milano, FrancoAngeli, 2005, 700 pp. Euro 42
Questo libro presenta una teoria pedagogica e un movimento educativo, pressoché sconosciuti al grande pubblico. Pensiero anarchico e pratiche educative libertarie, invece, non solo sono esistite nel passato, ma rappresentano ancora oggi una realtà che, seppur non molto diffusa, costituisce un importante contributo al processo di emancipazione umana. Originalità e specificità, innovazione vera e intuizioni anticipatrici, vengono qui illustrate, analizzate e collocate in una dimensione storica che muove dalla fine del 1700 e si snoda fino alla prima metà del 1900, interessando diversi paesi europei. La «pedagogia» libertaria emerge, di volta in volta, in pensatori ed educatori, che sono quasi sempre inseriti in un movimento rivoluzionario, protagonista in straordinari eventi storici: dalla Prima Internazionale alla Comune di Parigi, dalla nascita e dallo sviluppo delle organizzazioni anarcosindacaliste alle grandi mobilitazioni di massa nei diversi paesi europei, dalla rivoluzione russa a quella spagnola del 1936-1939, dagli anni travagliati del primo conflitto mondiale a quelli che precedono la nascita di fascismo e nazismo. In questo quadro l'educazione assume per i libertari un'importanza decisiva soprattutto attraverso iniziative di istruzione popolare e di educazione rivoluzionaria, tendenti alla formazione di un nuovo modello di uomo. Allo stesso tempo la critica lucida e pertinente dei vari sistemi scolastici non trascura e non risolve l'impegno di questi educatori, i quali, spesso, realizzano concretamente illuminanti esperienze educative alternative (Jasnaja Poljana di Tolstoj, Cempuis di Robin, La Ruche di Faure, Escuela Moderna di Ferrer, Summerhill di Neill, ecc.). Questo filone educazionista del movimento anarchico e libertario, di derivazione illuministico-individualistica e/o socialista, nel sottolineare sia la centralità dell'individuo e della sua diversità, sia il ruolo fondamentale del collettivo nel processo formativo, concorre a delineare una straordinaria azione e un pensiero originale che ha ancora molto da insegnare.
Dall'Indice:
Prefazione di Giampietro Berti
Introduzione
Cap. I: William Godwin e l'educazione alla felicità
Cap. II: La teoria
Cap. III: Max Stirner: l'educazione come liberazione totale
Cap. IV: Pierre Joseph Proudhon e l'istruzione politecnica
Cap. V: Michail Bakunin: l'educazione come passione e rivolta
Cap. VI: Petr Kropotlin: educazione e comunità
Cap. VII: La Prima Internazionale e la Comune di Parigi
Cap. VIII: Elisée Reclus: educazione e natura
Cap. IX: Tra educazione e rivoluzione
Cap. X: Individualismo ed educazione
Cap. XI: Tra educazionismo, scuole libertarie e rivoluzione: Luigi Fabbri
Cap. XII: L'Encyclopédie-Anarchiste (1926-1934)
Cap. XIII: Le esperienze
Cap. XIV: Lev Tolstoj e «Jasnaja Poljana»
Cap. XV: Paul Robin e l'orfanotrofio di «Cempuis»
Cap. XVI: Louise Michel e la scuola militante
Cap. XVII: Francisco Ferrer e «L'Escuela Moderna»
Cap. XVIII: Madeleine Vernet e l'«Avenir Social»
Cap. XIX: Sebastien Faure e la «Ruche»
Cap. XX: Jean Wintsch e la scuola «Ferrer» di Losanna
Cap. XXI: L'asilo-scuola moderna razionalista di Clivio
Cap. XXII: Altre esperienze in Russia, Portogallo, Germania
Cap. XXIII: Istruzione, propaganda e realizzazioni concrete in Spagna
Cap. XXIV: L'educazionismo in Inghilterra
Cap. XXV: Alexander Neill e «Summerhill»
Postfazione di Carlo Pancera
Indice dei nomi
Il libro si può trovare nelle librerie e può essere richiesto direttamente all'autore al seguente indirizzo:
Francesco Codello, via I. Nievo 5/A, 31100 TREVISO (Italia)
e-mail: f.codello at virgilio.it
Francesco Codello, dirigente scolastico di Treviso, da anni impegnato nella ricerca storico-educativa, è autore di numerosi articoli e saggi apparsi su diverse riviste, animatore dell'I.D.E.N. (International Democratic Education Network) in Italia e redattore della rivista «Libertaria». Ha pubblicato anche un volume dal titolo: Educazione e anarchismo. L'idea educativa nel movimento anarchico italiano (1900-1926), Ferrara, 1995.
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Message: 3
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:26:20 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] E' uscito il nuovo numero di COMUNISMO
LIBERTARIO n° 61 Febbraio 2005
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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E' uscito il nuovo numero di COMUNISMO LIBERTARIO n° 61 Febbraio 2005
Di seguito il sommario e l'editoriale:
Dare continuità al conflitto -La redazione
La truffa della finanziaria-Carmine Valente
2005:l'autorganizzazione "ancora in marcia"-Valentina Riemma
Metalmeccanici:contratto nazionale, deindustrializzazione, precarizzazione-Annibale Viappiani
Migranti e movimento antirazzista.Il nostro impegno-Enrico Moroni
Il mutamento di funzione della "questione nazionale"-Giulio Angeli
Nostra patria è il mondo intero-Giordano Cotichelli
Contro gli orrori del potere per una Palestina libera-Alex del Kronstadt
Armi alla Cina:la fine dell'embargo-Stefano Raspa
Per richeste o comunicazioni:
Redazione di COMUNISMO LIBERETARIO
C.P. 558- 57100 Livorno
Contributo annuale ⬠15
Contributo sostenitori ⬠25
I versamenti vanno effettuati tramite conto corrente postale n.11385572
intestato a:COMUNISMO LIBERTARIO
C.P. 558 - 57100 Livorno
Dare continuità al conflitto
Bush II ha pronunciato il suo programma , la difesa della democrazia e della libertà dellâAmerica passa attraverso lâespansione e la generalizzazione della democrazia nel mondo: il Bene deve combattere il Male .
Fuori dalle metafore della propaganda , lâaccumulazione capitalistica Usa passa attraverso la disponibilità dei paesi periferici allâapertura degli investimenti, dei finanziamenti , dellâimportazione di materie prime ed esportazioni di tecnologia matura infatti il neo-liberismo è la esplicita necessità di procedere ad unâ integrazione del mercato mondiale dove il dollaro è la moneta corrente Democratico è chi apre alle multinazionali e banche , può essere un regime teocratico feudale come lâArabia-saudita o un regime fascista, come era Pinochet , ma la sua disponibilità alla crescita della libertà ( di commercio delle merci USA) e della democrazia (delle multinazionali ) lo rende ben accetto. Diversamente i gruppi troppo autarchici ed indipendenti sono ostacolo da rimuovere ..
Un â economia la cui crescita è stata legata alla bolla speculativa azionaria degli anni 90 e alla odierna bolla immobiliare, alle rendite finanziare deve gestirsi come centro dellâimpero a cui tutti devono un contributo .
Infatti nessun paese potrebbe permettersi il doppio deficit della bilancia dei pagamenti e del bilancio statale nellâentità odierna, senza essere messo in quarantena dagli organismi internazionali e il tentativo di invertire la tendenza ,con un ridimensionamento pilotato del dollaro, non sembra , in tempi brevi, capace dâeffetto, anzì potrebbe inestare situazioni indesiderate nella composizione delle valute di riserva anche nelle fedelissime Banche centrali cinesi e giapponesi .
Solo dimostrandosi capaci di disporre ed esercitare il monopolio della violenza militare su scala mondiale gli Usa possono rinviare il processo di decadenza e in questa fase "la guerra permanente" è il terreno per perpetuarsi come centro dellâimpero garantendo la rendita che il "dispotismo" del dollaro rende possibile .
La vittoria di Bush non può essere trovata solo nei temi religiosi tradizionalisti, ma nel coagulo dâinteressi economici "forti" (multinazionali,banche) e nel garantire i consumi dello stile di vita americano del ceto medio proprietario. Questo dà consenso interno allâingerenza pacifica negli affari dâaltri paesi dal Venezuela , con il tentativo di esautorare Chavez , al lâUcraina, la supposta rivoluzione "arancione,"e nellâindividuare i prossimi nemici da combattere..
Sempre che le sabbie mobili dellâIraq non abbiano un effetto dissuasivo delle ipotesi dâingerenze militari . Del resto la resistenza irakena, che non è quella terrorista wahabita, ha già ridimensionato lo schema semplicistico con cui è stata affrontata lâinvasione, e la soluzione elettorale, la democrazia blindata, prescindendo dallâipotesi se abbiano votato il 70
%, o il 50%, può essere lâennesima debace americana nellâarea , rilanciando il ruolo degli scitii e di al Sistani come nuovo Khomeini .
Berlusconi scimmiotta la lotta del bene contro il male, pure comunista, per aver a disposizione un ampio ventaglio di predecessori ,da Bush a Reagan, a cui ispirarsi liberamente e di cui utilizzare stratagemmi e temi durante la campagna elettorale che durerà anni.
Il taglio delle tasse è unâazione propagandista , visto i pochi euro che spuntano nelle buste paghe dei lavoratori, rese striminzite da 10 anni di politica concertativa e di inflazione programmata, ma è solo lâinizio , basta dare fiducia , altre legislature e vedrete cosa si può fare se la congiuntura migliora. Intanto si fa strada il principio che le tasse vanno ridotte a tutti e non solo ai salariati
e le spese sociale devono essere ridotte ( a chi capita, capita ) lâimportante è che tutti siano insoddisfatti, ma nessuno si mobiliti come i forestali calabresi .
Sembra che il ceto politico di entrambi gli schieramenti sia teso, da mesi, a smorzare ogni manifestazione e tensione sociale Da parte di chi governa si dilaziona ogni scelta troppo apertamente impopolare, dallâaltra si frena ogni tentativo a trovare negli scioperi e nei cortei un modo per rilanciare quel forte movimento sociale che solo mesi fa vedeva protagonisti soggetti sociali e giovanili
LâUlivo mentre è occupato a definire organigrammi, schemi, primarie varie , trova ogni occasione per dividersi tranne nel ritenere dannoso e controproducente la presenza di significative mobilitazioni sociali. Indubbiamente un opposizione che già da tempo ha attratto i poteri "forti"(Confindustria, banche, finanza , Vaticano) è profondamente condizionata negli aspetti programmatici, già prima di definire il Programma, e, considerando la propensione liberista moderata dei governi passati di Centro-sinistra , è già premonitrice di quello che ci si può aspettare da una vittoria elettorale nella politica economica e sociale
Così lâopposizione alla finanziaria è stata sbrigativamente ristretta ad uno sciopero di 4 ore, il minimo , e subito archiviata nella ritrovata collaborazione della Cisl, Uil (archiviato il Patto per lâItalia) con la Cgil che rinuncia al passato "movimentista ".dei mesi scorsi
Certo resistono i metalmeccanici la cui richiesta salariale, più di 100 euro, segnala un timidissimo tentativo di contrastare il potere dâacquisto perso dai salari in questi anni.
Ugualmente nel movimento contro la guerra , tutto tace. Nessuna iniziativa ,nemmeno il tentativo di incontri ,convegni come se la situazione Irakena fosse pacifica . Lâattivismo della componente maggioritaria e del suo ceto politico-organizzativo (Arci, Manifesto, Non-violenti vari ) completamente dissolto. ed evaporato per non disturbare i manovratori della grande Politica ( Prodi, DâAlema e c).
Ma esiste la contro tendenza.
Un gravissimo incidente ferroviario a Crevalcore, sulla Bologna-Verona, 17 morti, mette in evidenza, per lâennesima volta, lâeffetto che la privatizzazione ha sui servizi pubblici nel loro ulteriore degrado e nellâincremento dellâinsicurezza e la risposta sindacale confederale sono ben 10 minuti di sciopero.
In seguito a questi episodi si coagulano , dopo anni di proteste,di denunce e licenziamenti, un ampio attivismo di base, dei delegati sindacali e delle RLS , che attuano e impongono , alla Commissione di garanzia , uno sciopero vero, ampliamente partecipato ( aderiscono ufficialmente solo CUB e SULT) e pienamente sostenuto dallâutenza. Costringendo i sindacati confederali ad un successivo sciopero nel settore per recuperare credibilità , ma anche suscitando forme di protesta e di azione diretta dei pendolari, stanchi delle disfunzioni varie, con blocchi delle stazioni e autoriduzioni del biglietto sempre più estese.
Questo dimostra come lâautonomia e lâautorganizzazione di classe può essere assopita , mai rimossa e che la tregua sociale è una situazione momentanea e contingente e che solo lâassenza di reti organizzate e di obiettivi definiti e aggreganti, che abbiano una progettualità e una capacità di generalizzazione ( da sindacato di classe), ostacoli la crescita di movimenti di opposizione sociale vasti e radicati.
Movimento dâopposizione che è lâesatto contrario di primarie, di Camere di consultazioni di quotidiani ,da dibattiti sulla non-violenza ,da sedi istituzionali come troppi nellâarea della sinistra detta radicale dimenticano.
Movimento di opposizione che non può essere stimolato con lâaltezzosità della " linea corretta "da propagandare con la chiarezza e la coerenza dei " puri" che spesso aleggia in settori militanti e sindacali combattivi e da azioni esemplari come le attuali forme di autoriduzioni , troppo spettacolari e di ceto politico per suscitare effetti catalizzatori.
Eâ nella costruzione di momenti di opposizione e di aggregazione partendo dai posti di lavoro e dal sociale che riannodi la rete dei compagni ,dispersi in organizzazioni diverse, spesso " liberi battitori ",.in percorsi associativi e assembleari che evidenzino quello che unisce e che si contrapponga alle controriforme dilaganti . In questa fase il principale compito dei comunisti libertari .è quello di essere stimolo per una ricomposizione e aggregazione delle aree sociali combattive e su questo progetto vanno riannodati rapporti, costruito reti, approfondite le elaborazioni E in questo senso sarebbe auspicabile la massima partecipazione e caratterizzazione degli anarchici alla giornata mondiale contro la guerra per il 19 marzo e alla contemporanea manifestazione contro lâEuropa liberista e contro la direttiva Bolkestein a Bruxelles.
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Message: 4
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:26:56 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Action Directe, solidarietà dai prigionieri
anarchici spagnoli
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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SOLIDARIETA' CON I/LE PRIGIONIERI/E DI ACTION DIRECTE
Mentre stiamo scrivendo questo testo, contemporaneamente in Spagna,
Grecia e Italia (solo per citare alcuni casi)alcuni nostri compagni
anarchici sono chiusi in celle ammuffite, e lo Stato francese tiene
ancora imprigionati i compagni di Action Directe arrestati tra il 1979 e
il 1987.
Questo testo è un appello alla mobilitazione di tutti i compagni, tanto
alla stretta applicazione del concetto di "solidarietà rivoluzionaria"
attiva (forma sviluppata e applicata da alcuni di questi compagni
durante il loro periodo di attività e di sviluppo teorico nel MIL -
Movimento Iberico di Liberazione - e nel GAC- Gruppi Autonomi di
Combattimento -) contro il dispositivo di domino, quanto alla pratica di
tutte le altre forme di solidarietà non riformiste, non assimilabili dal
sistema, e conformi ai desideri dei gruppi e degli individui coinvolti.
Le diverse forme di solidarietà, a nostro parere, non devono essere
sottovalutate o separate in base a falsi criteri qualitativi perché
siamo tutti impegnati nella stessa lotta contro sfruttatori e
oppressori. Le proteste, per diffondere informazione o altre modi per
far sentire la nostra voce sono validi quanto la sommossa armata e i
sabotaggi perché tutte queste forme di lotta negano il vittimismo,
l'assimilazione politica o l'incomprensibile morale pseudo-cristiana.
L'attuale forma di potere teme che siano ascoltate le voci irriverenti e
ribelli che solidarizzano con i compagni imprigionati. Se qualcuno ha
ancora dei dubbi su questi timori, e se qualcuno crede che essi non
intacchino il sistema, allora vi invitiamo a leggere "L'Inchiesta
Marini" (realizzata dai Raggruppamento Operativo Speciale dei
Carabinieri al servizio dello Stato-Capitale italiano), ampiamente
diffusa dopo la sua fuoriuscita, in cui la forza repressiva mostra il
suo particolare interessate a criminalizzare qualsiasi forma di supporto
e solidarietà. Sappiamo che lo Stato-Capitale criminalizza solo ciò che
teme e non può assimilare, perciò siamo sulla giusta via. Più saremo,
più renderemo difficile il lavoro di merda delle forze al soldo della
repressione.
La situazione di questi compagni nelle prigioni francesi è davvero
brutta. Sottoposti a "regime speciale", un eufemismo usato in molti
stati per celare forme di tortura e di sterminio, sono sistematicamente
annientati.
Joëlle Aubron, 45 anni, è stata recentemente rilasciata perché colpita
da un cancro al cervello diagnosticato solo dopo che la sua sofferenza è
stata negata e dopo che nessuno ha prestato attenzione ai problemi
uditivi che lamentava. E' questo il modo in cui lo stato si "prende
cura" della saluta e della vita di questi prigionieri.
Lo stato francese si rifiuta di applicare ai prigionieri di Action
Direct le leggi che prevedono la liberazione dei prigionieri affetti da
malattie incurabili; le stesse leggi generosamente applicate nel caso di
famosi prigionieri nazisti come lo stragista Maurice Papon, o di altri
sbirri.
Così, Nathalie Menigon, 47 anni, è ancora in prigione nonostante sia
stata colpita da una paralisi parziale dopo due tentativi di suicidio e
nonostante sia affetta da una pesante depressione. Jean-Marc Rouillan,
51 anni, ex membro del MIL-GAC e del GARI (Gruppo di Azione
Rivoluzionaria Internazionalista)che soffre di cancro è stato curato con
il trasferimento dal carcere di Fleury a quello di Merogis perché
accusato di preparare un'evasione. Lo stato francese gli ha detto più
volte che non lo lascerà andare via.
Sono simili i casi di Régis Schleicher, che ha passato 21 anni in
prigione, e di Georges Cipriani, che è stato sottoposto a terribili
trattamenti psichiatrici sin dal 1993. Perché accade questo?
Semplicemente per non avere rinnegato i loro convincimenti e per aver
mantenuto la coerenza ideologica che negli anni '70 li condusse alla
lotta, supportando in un primo tempo il movimento operaio antifascista e
anticapitalista e i GOA (Gruppi Operai Autonomi), e successivamente
solidarizzando con i prigionieri del MIL-GAC, alcuni dei cui membri
furono condannati a morte (come nel caso di Salvador Puig-Antich, ucciso
nonostante fosse stata condotta a livello internazionale un'intensa
campagna di solidarietà) e infine sostenendo le battaglie del movimento
di disobbedienza proletaria.
Nello stesso periodo in cui Joëlle Aubron veniva liberata, per crudele
ironia della sorte, Hélen Castel, 45 anni, è stata arrestata in Messico,
pochi giorni prima che la condanna comminatele in Francia (in relazione
alle attività di Action Directe) andasse in prescrizione. Ora attende di
essere estradata. Lo stato francese ha rilasciato una compagna distrutta
e si appresta a inghiottirne una sana con l'obiettivo di distruggere
anch'ella.
Oggi i prigionieri di Action Directe hanno bisogno più che mai di noi;
non dimentichiamo lo straordinario senso di solidarietà che ha sempre
caratterizzato le loro pratiche e il substrato teorico che le ha
alimentate. Fate sentire la vostra voce con la denuncia pubblica, la
mobilitazione, il sabotaggio, la pressione sulle ambasciate e le
istituzioni finanziarie francesi! Fatevi ascoltare in ogni luogo e in
ogni modo finché non riusciremo a metterli terribilmente in imbarazzo.
Non permetteremo che lo stato francese, i suoi finanziatori e i suoi
mercenari lascino morire i nostri compagni irridendo le loro stesse leggi.
La rivolta non deve cessare: dobbiamo portarli fuori dalle celle malsane!
Noi possiamo vincere, perché il nostro unico punto debole sono la
passività e la rassegnazione. Un saluto ai combattenti!
Alcuni anarchici imprigionati in Spagna, luglio 2004
Informazioni sui prigionieri di AD in italiano:
http://www.anarcotico.net/modules.php?op=modload&name=News&file=index&catid=&topic=93&allstories=1
-----
SOLIDARIDAD CON L=S PRES=S DE ACTION DIRECTE
Mientras escribo y al tiempo que en los estados español, griego e
italiano, entre tantos otros, nuestr+s compañre+s anarquistas continuan
secuestrados en apestosas mazmorras. El Estado francés sigue teniendo
encarcelad+s a l+as compañer+s de Action Directe apresad+s entre 1979-1987.
Este texto es un llamamiento a la movilización de tod+s l+s compañer+s,
tanto en la estricta aplicación contra el dispositivo del dominio del
concepto de solidaridad revolucionaria activa -forma ésta que fuer
desarrollada y aplicada por alguno de éstos compañer+s en su periodo de
actividad y desarrollo teórico en el MIL-GAC (Movimiento Ibérico de
Lierbación-Grupos Autónomos de Combate), como en cualquier otra forma de
apoyo solidario no reformista, ni recuperable por el dominio, y que sea
acorde a los deseos de los grupos e individualidades implicad+s. Algo
que pensamos que nadie ha de infravalorar, o separar del todo común con
erróneos criterios cualitativos cuando tod+s estamos inmersos en la
misma lucha y contra l+s mism+s opresor+s y explotador+es. La protesta,
la difusión, o cualquier forma de hacer oír nuestra voz, son tan válidas
como la agitación armada o el sabotaje en tanbto rehuyan victmismos,
recuperaciones políticas o monsergas morales pseudo-cristianas. El
dominio teme que se oigan voces irreverentes y rebeldes en solidaridad
con l+s compañer+s pres+s. Si alguien lo dudaba o pensase que no socavan
el poder, solo tiene que leer el "Informe Marini" (elaborado por el
Reagrupamiento Operativo Especial de los Carabineri al servicio del
Capital-Estado italiano), ampliamente difundido tras su filtración, en
el que la fuerza represiva muestra particular interés en criminalizar
cualquier forma de apoyo y solidaridad. Sabemos que el Capital-Estado
solo criminaliza a lo que teme y no puede asimilar, ésto quiere decir
que estamos en el buen camino. Cuant+s más seamos, más difícil les
resultará a las mercenarias fuerzas de la represión su deleznable tarea.
La situación de est+as compañer+s en las cárceles francesas es realmente
desastrosa. Sometid+s a "régimen especial", eufemismo empleado en todos
los estados para enmascarar la tortura y el exterminio, están siendo
aniquilad+s sistemáticamente. Joëlle Aubron, de 45 años, ha sido
excarcelada recientemente aquejada de un tumor cerebral que le fue
detectado tras sufrir varios desvanecimientos en la cárcel y sin que
nadie prestara la menor atención hasta entonces a las anomalías de
audición de las que se quejaba. Así se "ocupa" el estado de la salud y
la vida de quienes tiene recluid+as.
El aborrecido estado francés se resiste a aplciar sus parciales leyes
sobre excarcelación por enfermedad irreversible al resto de compañer+s
de AD, esas mismas leyes que con tanta "generosidad" aplica a
reconocidos nazis como Maurice Papon, genocida, u otros esbirros.
Así, NatalieMenignon, de 47 años, continúa encarcelada estando
semi-paralítica tras sus dos intentos de suicidio y aquejada de una
depresión severa. Jean-Marc Rouillan, de 51 años y antiguo miembro del
MIL-GAC y GARI, padece de un cáncer cuyo "tratamiento" consiste en haber
sido trasladado de cárcel de Fleury a Merogis acusado de preparar una
fuga. El estado francés le ha dicho varias veces que él no saldrá nunca.
Otro tanto le dice a Régis Schleicher, que lleva 231 años en la cárcel,
y a Georges Cipriani, que está psiquiátrizado en un estado lamentable
desde 1993. ¿Por qué? Pues simplemente por no renegar de sus
convicciones y mantener la coherencia ideológica que les llevó a la
lucha en la decada de los 70, primero en apoyo del movimiento obrero
anticapitalista y antifascista y de los GOA (Grupos Obreros Autónomos),
luego en solidaridad con los compañeros apresados del MIL-GAC sobre
quienes pendían penas de muerte (entre ellas la de Salvador Puig Antich
que no se pudo evitar tras una intensa campaña), y por último a favor
del movimiento de desobediencia proletaria.
Al tiempo que se excarcelaba a Joëlle, cruel ironia, era detenida en
México Hélene Castel, de 45 años, a quien faltaban solo unos días para
que prescribiera su causa en Francia por hechos relacionados con la
actividad de AD: Ahora espera la extradición, es decir, el estado nos
devuelve a una compañera destrozada y engulle a otra bien sana con la
aviesa intención de hacer otro tanto con ella.
Hoy nos necesitan más que nunca, no olvidéis el hermoso sentimiento
solidario que siempre ha impregnado su praxis y el sustrato ideológico
que les ha llevado a ella. Con la denuncia pública, las movilizaciones,
el sabotaje, la presión a embajadas e intereses franceses ¡como queráis!
Pero dejando oir nuestra voz en todas partes y de todas formas hasta
hacernos terriblemente molestos. No permitamos que el estado francés,
sus patrocinadores y sus lacayos los dejen morir en la cárcel riéndose
hasta de sus repugnantes leyes. Y de tod+s nosotr+s, clro.
QUE NO CESE LA REVUELTA: HAY QUE ARRANCARLOS DE ESAS MAZMORRAS INFECTAS
VENCEREMOS, PORQUE LA DERROTA SOLO ESTÁ EN LA PASIVIDAD Y LA RESIGNACIÓN
¡SALUD A L+AS QUE LUCHAN!
Pres+s anarquistas del estado español. Julio 2004
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Spanish prisoners solidarity with action directe
While i'm writing this, and at the same time that in Spain, Greece and
Italy (just to name a few cases)our anarchist comrades are still locked
in stinky cells, the french State still keeps imprisoned the comrades of
Action Directe arrested during 1979 and 1987. This text is a call to the
mobilization of all comrades; a call to the strict application of the
concept of "active revolutionary solidarity" against the controlling
devices of this society (something that was developed and applied by
some of these comrades during their "active" period and theoretical
development on the MIL -Movimiento Ibérico de Liberación-, and GAC
-Grupos Autónomos de Combate); but also a call to any form of solidarity
that is non-reformist, non-recoverable by the powers-that-be, and that
is consonant to the desires of the groups and individuals involved. The
different kinds of solidarity is something we think no one should
under-evaluate or separate by false qualitative criterias when we are
all involved in the same fight and against the same oppressors and
exploiters. The protests, spreading out the informations or any other
way to our voices to be heard are as valid as armed agitation or
sabotages while they both deny victimism, political recovery or
pseudo-christian moral gibberish. The powers-that-be fears the
irreverent and rebel voices solidarizing with the imprisoned comrades to
be heard. If anyone still has doubts about this fears, or someone thinks
they don't hurt the system, then you only have to read the "Marini
report" (done by the ROS - a special branch of the Carabineri at the
service of italin State-Capital), widely spread after its leakage, where
the repressive forces shows its big interest in criminalizing any kind
of solidarity and support. We know that the Capital-State only
criminalizes that what it fears and can´t assimilate, so that means
we're on the right way. The more we are, more difficult it'll be for the
mercenaries (the reppressive forces) to do their shiity work.
The situation of these comrades in the french prisons is really very
bad. Subjugated to "special regimes", an euphemism used in every State
to hide the tortures and extermination, they're being aniquilated
sistematically. Joëlle Aubron, 45 years old, has been recently released
due to an cerebral tumor that was detected just after her suffering some
vanishings and with no one paying attention to the audutive problems she
was complaining about until then. So is the State "taking care" of the
health and the life of those imprisoned.
The french state is refusing to apply to the rest of the imprisoned of
Action Directe their partial laws about releasing those with uncurable
illness; the same laws that they generously apply to known nazis such as
the mass-murder Maurice Papon, or to some other crap like him.
So, Nathalie Menignon, 47 years old, is still imprisoned while being
half-paralytic after two attempts of suicide and affected with a sever
depression. Jean-Marc Rouillan, 51 years old and former member of
MIL-GAC and GARI (Grupos de Acción Revolucionaria Internacionalista)who
suffers from a cancer whose treatment consists in being transferred from
the prison of Fleury to the one of Merogis accused of preparing an
escape. Similar to the case of Régis Schleicher, who has spent 21 years
in prison, and Geroges Cipriani, who is in psychiatrized in horrible
ways since 1993. Why? Because, simply, they haven't renegade their
beliefs and they have maintained the ideological coherence which led
them to fight, in the 70's, first supporting the anticapitalist and
antifascist workers movement and the GOA (Grupos Obreros Autónomos), and
afterwards in solidarity with the imprisoned comrades of the MIL-GAC,
where some of their members where sentenced to death, as is the case of
Salvador Puig-Antich, whose death couldn't be stopped despite the huge
solidarity campaign that was carried internationally; and finally their
fights supporting the proletarian disobedience movement.
At the same time that Joëlle Aubron was released, cruel irony, Hélen
Castel, 45 years old, was arrested in México, just days before her legal
causes in France (related to the ativities in Action Directe) were
prescribing. Now she waits to be extradited, that meaning the state has
released a person broke in pieces and is going to swallow a healthy one
with the goal to do the same to her.
Today they need us more than ever; don't forget the beautiful solidarity
feeling that have always impregnated their practices and the ideological
roots that had lead them to that. With the public denounces, the
mobilizations, the sabotage, the pressure to embassies and the french
monetary institutions ¡do as you want! But letting hear our voices
everywhere and in every way until we reach the point to be terribly
disturbing to them. Don't we let the french state, their sponsors and
their mercenaries to leave our comrades die while they laugh on their
very own laws.
¡Don't let the recolt cease: we have to pull them out the infectious
cells! We will win, because our defeat is only on the passivity and
resigantion. ¡Up those who fight!
Imprisoned Anarchists on the spanish state, july 2004
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Message: 5
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:27:27 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Iniziativa allo Spazio di documentazione -
Cecina
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <008f01c51c17$ae73fe30$94161a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
SABATO 26 FEBBRAIO dalle 17,30
Aperitivo e stuzzicheria,
immagini video:
"Sulle sommosse popolari in Argentina"
Dicembre 2001.
Il popolo prende la piazza, alza la voce, è festoso,
giocoso, armonioso, si organizza dal basso con le
assemblee di quartiere, gli scioperi, i blocchi.
I nostri cugini d'oltreoceano fanno la festa ai
politici, !qué se vayan todos! (se ne vadano tutti), è
uno dei cori che rimbomba all'unisono, dai giovani ai
bambini, dalle signore agli anziani.
Invece di persone rassegnate e lamentose, qui possiamo
vedere gente che si ribella, che passa all'azione con
condivisione e fierezza...
Tutto il contrario di come ci vogliono i governi e chi
ci vuole sfruttare...
Momenti di gioia e immagini educative per tutti...
Buona visione.
Iniziativa promossa dall'Omonero
nello Spazio di Documentazione di via Pellico 17
a Palazzi - Cecina (LI)
ingresso libero e gratuito
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Message: 6
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:28:20 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] INFO dalla Biblioteca Libertaria Francisco
Ferrer
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <00a001c51c17$cedd6ad0$94161a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
INFO dalla BIBLIOTECA LIBERTARIA FRANCISCO FERRER - Comunicati 01/05
Continua il servizio di apertura al pubblico della Biblioteca F.Ferrer, a Genova, in piazza Embriaci (centro storico) al 5/13.
Al momento la Biblioteca apre tutti i Venerdì pm dalle 15.00 alle 20.00 e il Sabato mattina dalle 10.30 alle 14.00.
Prossimamente (dal mese di Marzo) servizio di apertura serale anche il primo e ultimo Giovedì del mese dalle 20.00 alle 24.00 e inizio ciclo proiezioni Video-documentari di "Lotta e resistenza" e "tematiche generali e storiche".
Il calendario annuale articolato dei giorni e degli orari di apertura, e delle iniziative, sarà disponibile in settimana sul SITO WEB, che conviene sempre consultare per restare aggiornati anche con le news, gli aggiornamenti, gli ultimi arrivi. Prestissimo sarà anche disponibile il catalogo generale della Biblioteca cosi come pure il catalogo Servizio prestito, entrambi in formato digitale e, su richiesta, in formato cartaceo.
http://www.ecn.org/ferrer/
Per contatti l'indirizzo e-mail è : ferrer at ecn.org <mailto:ferrer at ecn.org>
Tel. 010-255.797 sempre e solo negli orari di apertura, oppure lasciando un msg sulla segreteria tel. premettendo "all'attenzione dei compagn* della Biblioteca."
In un mondo e in una vita sotto costante minaccia da parte delle forze del Dominio, oggi ancora più arroganti in considerazione della complicità e della rassegnazione dei tanti, continuare a tenere aperto uno spazio di approfondimento, conoscenza e socializzazione dei saperi e delle volontà sovversive, è uno tra i momenti importanti nella prospettiva e nella necessità di rilanciare la lotta.
Lotta nel segno e nel solco, inestimabile e non riassorbile dalle forse del capitale, di pensiero e azione.
Presso la Biblioteca sono disponibili sempre:
Documenti e scritti di attualità politica e sociale, prospettiva e critica rivoluzionaria, periodici e a-periodici anarchici, proposte, iniziative e progetti antirepressivi a cura de:
- Comitato Anarchico di Difesa e Solidarietà
Libri, Riviste, a-periodici e NUMERI UNICI, opuscoli a cura de:
- Distribuzione Anarchica l'Aspide
(...)
"I testi che vogliamo diffondere sono semplicemente una dichiarazione di NON RESA di fronte ad una estrema ed apparentemente inarrestabile degradazione delle condizioni umane ed ambientali".
(...)
"Testi di genuina ribellione che rimangono carta straccia per chi ha fatto della rassegnazione una pratica di vita - o peggio per il COLLEZIONISTA ed il TEORICO DI PROFESSIONE - ma che possono, in mano a chi desidera più di ogni altra cosa smettere di sopravvivere per iniziare finalmente a VIVERE, toccare quei sentimenti che, uniti alla riflessione e alla conseguente azione, sono la linfa della guerra che combattiamo".
(...)
Materiali e iniziative, CONTRO ABUSI E VIOLENZE PSICHIATRICHE a cura de:
- TELEFONO VIOLA GENOVA e gruppo informale antipsichiatria
Materiali e iniziative (e presto il catalogo della distribuzione materiali su tematica "Liberazione animale e liberazione umana") a cura de:
- COLLETTIVO "NEMICI di ogni DOMINAZIONE"
Miscellanea e Riviste Libertarie e Anarchiche, periodiche e a-periodiche, NUMERI UNICI, dossier a cura de:
- Individual Walker's distribution
Nonché nei giorni di apertura:
- 5000 testi dai classici dell'anarchismo alle tesi più recenti. Del pensiero anarchico e libertario nelle sue varie espressioni, del pensiero politico in generale nelle sue varie ideologie, della storia e delle testimonianze delle lotte del movimento operaio, delle lotte di resistenza e contro tutte le nocività dell'attuale società del Dominio, gerarchica, statale e capitalista.
- Archivio riviste, bolletini e numeri unici (in consultazione)
- Servizio prestito (presto in ri-attivazione da Febbraio 2005,
maggiori info su SITO WEB)
- Possibilità duplicazione testi del materiale catalogato parziale o integrale (anche con richieste via e-mail o telefoniche) ad un costo decisamente contenuto.
Prestissimo la Biblioteca sarà nelle condizioni di offrire nuovamente a tutt* i compagn* interessati e ai liberi ricercatori un servizio efficace di duplicazione testi e materiali d'archivio, in tempi sufficientemente rapidi e a costi decisamente contenuti.
Tutto ciò grazie al buon andamento delle cene sociali benefit tenutesi recentemente nei mesi di Dicembre e Gennaio, e grazie al contributo diretto dei compagn* solidali che non hanno voluto far mancare il loro apporto e contributo decisivo anche in queste occasioni.
Altre iniziative sono in fase di preparazione per dotare al meglio la Biblioteca degli strumenti necessari alla continuazione del suo percorso, delle sue finalità e prerogative. Per gli amanti del buon vino ricordiamo che sono disponibili vari tipi di VINO imbottigliato con cura, anche se artigianalmente, il cui ricavato contribuisce al fondo generale di ammortamento apparecchiature e attrezzature della Biblioteca ma anche alla causa solidale dei compagn* prigionieri e dei vari gruppi e individualità che li sostengono, come pure allo scopo di apportare un contributo alle varie iniziative in corso anche sul territorio.
La Biblioteca Libertaria Francisco Ferrer infatti esiste ed è attiva in virtù del libero accordo tra i compagn* che la autogestiscono senza alcun contributo istituzionale.
Se provi disgusto per il mondo che ci circonda prova a venirci a trovare ma se sei un collezionista di chincaglierie - anche se alternative - lascia perdere o rivolgiti altrove.
Naturalmente sono sempre ben accolte donazioni e proposte di scambi e
collaborazioni.
Biblioteca Libertaria F.Ferrer
Piazza Embriaci 5-13
161213 Genova (centro storico)
Indirizzo e-mail: ferrer at ecn.org
SITO WEB : http://www.ecn.org/ferrer/
Telefono 010- 255.797
Conto Corrente Postale, per pagamenti e sottoscrizioni
(specificare sempre la causale)
Num. 37158185 intestato a:
Circolo Culturale Biblioteca Francisco Ferrer
Per l'estero. (in aggiornamento in base a servizi postali disponibili)
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Message: 7
Date: Sat, 26 Feb 2005 16:28:47 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Novita' Eleuthera: Auge' - d2
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <00ab01c51c17$ddd2c350$94161a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="utf-8"
*Marc Augé*
*NONLUOGHI*
Introduzione a una antropologia della surmodernitÃ
*decima edizione*
112 pp. / ⬠10,00 / ISBN 88-89490-02-0
1993-2005: dodici anni, dieci ristampe per un volume che è diventato un
classico per gli addetti ai lavori e i lettori comuni. I Nonluoghi, le
pagine che hanno reso celebre e riconoscibile Marc Augé, sono diventati
il punto di riferimento dellâantropologia e della sociologia
contemporanee, dando vita a dibattiti, studi e sempre nuove ricerche.
Dallâantropologia alla musica, alla fotografia, al costume, al credo
religioso, a tutto ciò che ci circonda e sâintreccia con le nostre
esistenze⦠questo libro ha coniato un nuovo termine, ha dato impulso a
una sconosciuta sensibilità dâindagine su ciò che siamo, dove viviamo,
come pensiamo.
Il limbo, il treno, il supermercato, il campo profughi, le catene
alberghiere⦠sono tutti nonluoghi che ci raccontano di noi, della
solitudine dellâuomo, delle tracce indelebili che lasciamo, della
parabola che percorriamo in silenzio, in fuga, come traguardo, con
paura, in rivolta, in tranquillità , con sicurezza⦠Spazi anonimi cui si
accede, per paradosso, dando prova di esistere. âà nellâanonimato del
nonluogo che si prova in solitudine la comunanza dei destini umaniâ.
======================================================================
*Elèuthera*
via Rovetta 27, 20127 Milano
tel. 02 26 14 39 50 fax 02 28 04 03 40
e-mail: info at eleuthera.it
http://www.eleuthera.it
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Message: 8
Date: Sat, 26 Feb 2005 20:11:25 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Comunicato per la manifestazione di Rimini
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <002301c51c36$f9addd20$5d191a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
COMUNICATO PER LA MANIFESTAZIONE DI RIMINI
In Iraq, in Afganistan, nei Balcani ci sono truppe e mezzi militari italiani impegnati in aggressioni e occupazioni che provocano quotidianamente morte, miseria e distruzione.
In Italia c'è un'economia di guerra che taglia continuamente i salari, la sanità, l'istruzione, le pensioni ed i servizi sociali per finanziare le cosiddette "missioni di pace": sporche operazioni neocoloniali, interventi diretti a favorire, difendere e consolidare interessi economici e politici dei governi occidentali. Quello italiano fa, come sempre, la sua schifosa parte (aggressione militare alla Jugoslavia ieri col sinistro D'Alema, aggressione militare all'Iraq oggi col destro Berlusca).
In Iraq dal 20 marzo 2003 (anno di inizio della seconda guerra del Golfo) ci sono state 100000 vittime tra i civili (in gran parte donne e bambini) e la guerra continua con l'uso, da parte delle forze militari di occupazione (USA in primis), di armi di distruzione di massa come napalm, gas tossici e bombe a frammentazione. Però, si sono svolte "libere elezioni democratiche": con i fucili di centocinquantamila soldati a stelle e strisce puntati su un intero popolo.
In Italia si costruiscono tranquillamente portaerei da guerra da 3 miliardi di euro e l'industria armiera esporta morte in tutto il mondo, ovunque è possibile fare affari (negli ultimi dieci anni le esportazioni di armi italiane sono salite da 300 a 600 milioni di euro). Il territorio del belpaese è pieno zeppo di burattini in uniforme e basi militari (e ci sono almeno novanta ordigni nucleari, cinquanta nella base USA di Aviano e quaranta nei depositi di Ghedi di Torre), mentre la propaganda e la retorica nazionalista, militarista e patriottarda è incessante e nauseante. La guerra moderna richiede individui specializzati, professionisti nel "mestiere" di uccidere, controllare e reprimere; ed intorno soltanto assuefazione, consenso, rassegnazione ad un presente feroce e spietato.
A due anni di distanza dall'inizio della seconda guerra del Golfo, sabato 19 marzo partecipiamo alla manifestazione antimilitarista internazionale a Rimini, città che subisce la presenza di un aeroporto civile-militare prossimo scalo dei marines diretti in Iraq e base per gli elicotteristi italiani di stanza a Nassirija.
Contro tutti gli eserciti, per la diserzione!
Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria
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Message: 9
Date: Sun, 27 Feb 2005 01:42:53 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Alessandria: targa al disertore
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <000601c51c65$467bcbc0$0c01a8c0 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
Alessandria: targa al disertore
Un folto gruppo anarchici alessandrini nel pomeriggio del 19 febbraio ha pubblicamente cementato in Piazza caduti al valor militare una targa dedicata ai disertori. La targa, in ottone con scritta rossa, circondata da un'aiuola di primule piantate per l'occasione, riportava la scritta "Gli anarchici e gli antimilitaristi posano e dedicano questa targa ai disertori di tutte le guerre passate, presenti e future. Il loro spirito di abnegazione sia di monito e di esempio per le giovani generazioni nel segno dell'emancipazione sociale". Durante l'azione le targhe stradali della piazza sono state coperte con drappi neri. Polizia e vigili urbani, accorsi prontamente sul luogo, hanno mostrato evidente fastidio per l'iniziativa. Nella tarda serata la targa è stata rimossa.
In fondo al volantino "più disertori, meno contractors" alcuni versi della canzone di maggio di De André "se avete preso per buone / le "verità" della televisione / Anche se allora vi siete assolti / siete lo stesso coinvolti ... / verremo ancora alle vostre porte / e grideremo ancora più forte / Per quanto voi vi crediate assolti / siete per sempre coinvolti.
Da una corrispondenza telefonica
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Message: 10
Date: Sun, 27 Feb 2005 01:43:40 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Alessandria: contestato Laudi
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <000d01c51c65$6292f540$0c01a8c0 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
Alessandria: contestato Laudi
Maurizio Laudi, il PM tristemente noto per la montatura giudiziaria contro tre anarchici accusati di vari attentati in Val Susa, è stato contestato dai compagni alessandrini in occasione di una conferenza sulla "legalità e la giustizia", organizzata dalla Associazione "Cultura e Sviluppo", legata alla facoltà di Giurisprudenza. L'iniziativa del 17 febbraio, che vedeva il magistrato torinese tra i relatori, si inserisce nella campagna elettorale di stampo giustizialista tipica del centro-sinistra.
Gli anarchici, pur non invitati, hanno voluto dare il benvenuto a Laudi, accogliendolo con uno striscione in ricordo dei compagni colpiti dalla sua persecuzione giudiziaria e in solidarietà alle vittime dello stato chiuse in carcere. In centro allo striscione campeggiava la scritta "vergogna".
Alla popolazione che entrava nella sala per ascoltare Laudi è stato distribuito un volantino informativo sulle "imprese" di un magistrato di "sinistra" costate la vita a Edoardo Massari e Soledad Rosas morti suicidi in carcere nell'aprile e nel luglio del 1997. Gli anarchici non dimenticano.
Da una corrispondenza telefonica
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Message: 11
Date: Sun, 27 Feb 2005 01:44:06 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Parma antirazzista in piazza
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <001701c51c65$72909600$0c01a8c0 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
Parma antirazzista in piazza
Sabato 19 febbraio oltre duemila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal comitato antirazzista e dalla comunità senegalese Guy-Gi dando vita così ad una giornata di lotta significativa e determinata che è andata al di là delle speranza degli stessi organizzatori. Parma ha così risposto a vari episodi di razzismo (danneggiamento di un' automobile e scritte intimidatorie nei confronti di una famiglia di migranti) e alle politiche reazionarie della giunta comunale, tutta impegnata a trasformarla in una "capitale europea". In questa città esistono forti pressioni speculative legate anche all'arrivo dell' authority alimentare europea, per cui trovare casa sta diventando impossibile: studi di settore hanno dimostrato che gli affitti sono più che raddoppiati in breve tempo (oltre 600 euro mensili per un semplice bilocale). Per questo, lavoratori italiani e migranti hanno sfilato attraverso Parma dimostrando che è possibile opporsi al progetto "occulto" dei padroni della città, che prevede una vera e propria espulsione dei ceti popolari e degli insediamenti produttivi per far posto a centri residenziali di lusso e centri commerciali stile "piccola Parigi". Da ricordare che in questo contesto i vigili urbani a fine gennaio avevano letteralmente buttato in mezzo alla strada una trentina di lavoratori migranti colpevoli di occupare una cartiera dismessa per poter avere un tetto sulla testa.
Il corteo (fornito di ben tre sound system) ha visto una grossa partecipazione di immigrati provenienti anche da altre città. Numerosi infatti gli striscioni delle varie associazioni e collettivi di lotta che costituivano tutta la prima parte del lungo serpentone che attraversato tutto il centro cittadino. Molto significativo anche il fatto che alla fine, durante il microfono aperto, numerosi siano stati gli interventi dei migranti per spiegare le ragioni della loro lotta e, fatto purtroppo raro ma proprio per questo molto significativo, anche alcune donne.
All'interno del corteo fra gli spezzoni di movimento (assenti quasi del tutto i partiti) era ben visibile lo spezzone libertario e anarchico costituito da circa duecento compagni/e, provenienti anche da Torino, Volterra, Modena, Bologna, Alessandria, Val d'Enza e Casalmaggiore e dove alcuni compagni modenesi di" Libera" si sono presi la briga di fornire una lezione di bel canto ("Figli dell'officina", "Addio Lugano bella...") alla città verdiana.
Alla fine della giornata tutti erano concordi che Parma aveva vissuto una straordinaria giornata di lotta che non mancherà di dare nuovo impulso alla lotte che da anni immigrati e "locali" combattono per i rivendicare i bisogni sociali negati e per la propria dignità.
A cura di xFDx (Liberamente ispirato a vari resoconti)
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Message: 12
Date: Sun, 27 Feb 2005 01:55:33 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Bergamo: Udienza sfratto Underground
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <001f01c51c67$0b8d5c70$0c01a8c0 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
UNDERGROUND
Spazio anarchico
Via Furietti, 12/b
Bergamo (Malpensata)
underground at inventati.org
Carissimi,
Martedì 8 febbraio, si è tenuta l'udienza presso la Pretura di Bergamo, per la causa di sfratto intentaci dall'ALER. L'udienza in tutto è durata 5 minuti, è stato ritenuto che l'ALER, attraverso i propri legali, abbia presentato in modo tardivo il punto nel quale ci ricordava che l'utilizzo del locale interrato è riservato ad uso accessorio, e per tanto la prossima udienza, che si terrà il 19 luglio prossimo, sarà incentrata sulla questione del subaffitto, e su quanto avviene all'esterno di Underground.
La questione del subaffitto è indubbiamente pretestuosa, il CLA da sempre a come aderenti compagni anarchici e qualchr compagno del sindacato libertario USI, pertanto aver presso la nostra sede un recapito postale intestato a questo sindacato non è da parte nostra da ritenersi prova di subaffitto. Underground è il nome che il CLA ha scelto da dare allo spazio fisico. Inoltre per il subaffitto dovrebbero portar prova di avvenuto pagamento da parte dei supposti subaffittuari, il che è tutto dire.
Per i problemi di ordine pubblico che i frequentatori di Underground avrebbero arrecato al quartiere: "bloccando il traffico, fermando macchine chiedendo soldi ai conducenti di queste, impedendo ai passanti di transitare incolumi sui marciapiedi", ci sembrano talmente astruse che, oltre a non aver riscontri giudiziari, non dovrebbero centrare alcunché come scusa per la rescissione del contratto d'affitto.
La questione invece è un'altra, a chi da fastidio l'esistenza di Underground, da dove è uscita la volontà di creare a tutti i costi una scusa qualsiasi, per togliere dal quartiere della Malpensata, un'associazione che, proponendo cultura, si caratterizza come timido tentativo per rinvigorire l'encefalogramma piatto espresso dalla società e dai sui degni rappresentanti?
Qui saltano in ballo un indegno (per non volerla definire con il proprio vero nome) personaggio dei Democratici di Sinistra che, su suggerimento di un farneticante amministratore di un fantomatico "Super condominio" spedisce (mettendoci del suo) una lettera all'ALER nella quale chiede che vengano presi provvedimenti nei nostri confronti per dei fatti inventati di sana pianta; un funzionario (frequentatore di festival di Rifondazione) che si improvvisa investigatore; ed un ex picchiatore fascista ora AN, che va a completare questa corte dei miracoli moralizzatrice ed amante della tranquillità che solo un quartiere dormitorio, come lo sognano loro, può dare.
Che cosa vogliono in realtà questi personaggi, non basta loro che paghiamo per l'affitto di Underground un salato affitto di quasi 500 euro al mese (più le varie spese), che cosa gli interessa loro se continuiamo a svolgere le nostre preoccupanti attività criminali all'interno delle mura di Underground, vorrebbero forse che ci trasformassimo tutti in zombi emulandoli, dedicandoci a condurre gli sporchi affari amministrativi e di speculazione a cui loro, egregi moralizzatori, si sono votati per il bene di questa società?
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https://www.inventati.org/mailman/listinfo/contropotere
Fine di Digest di Contropotere, Volume 11, Numero 11
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