[unomada-info] nota sobre el convenio sobre el "operaismo" italiano

raul raul en sindominio.net
Sab Jun 8 16:52:00 CEST 2002


Hola a tod en s,

Gigi Roggero y Francesca Pozzi, organizadores del convenio sobre el
obrerismo recientemente celebrado en Roma, envían esta nota sobre el
transcurso de las jornadas. Un abrazo

Raúl

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L’OPERAISMO A CONVEGNO
Discussione e proposte del seminario di Roma dell’1-2 giugno

Sabato 1 e domenica 2 giugno si è svolto, negli spazi del Rialto
Occupato di Roma, “L’operaismo a
convegno”, seminario di riflessione e confronto cui hanno preso parte
molti degli intervistati del percorso di
conricerca raccolto nel volume Futuro Anteriore (DeriveApprodi, 2002), e
diversi gruppi e collettivi di inchiesta e ricerca. Oltre 250 le persone
che hanno attentamente seguito e partecipato allo svolgersi delle due
lunghe e intense giornate di discussione.

Sabato, a partire dalle 15, sono intervenuti Romano Alquati, Mario
Tronti, Claudio Greppi, Toni Negri, Giairo Daghini, Paolo Virno, Carlo
Formenti, Eugenia Parise, Marco Bascetta, Franco Bifo Berardi, Mariarosa
Dalla Costa, Judith Revel, Enzo Modugno, Benedetto Vecchi. Tanti i temi
trattati: si è dibattuto dell’operaismo e della sua eredità, di
continuità e discontinuità, di movimenti e specificità del politico, di
élite e militanza, di nuovi cicli di lotta e forme del conflitto, di
moltitudine e classe, di impero e nuovi paradigmi, di lavoro e modo di
produzione, di soggettività e controsoggettività, di riproduzione e
biopolitica, di comunicazione e linguaggio, di sapere e copyright, di
cooperazione e organizzazione, di donne e femminismo.

A partire dalla mattinata di domenica, dopo la proiezione di due
video-interventi di Oreste Scalzone e
Christian Marazzi, si è aperto il confronto tra le diverse esperienze
che in giro sui territori sono
quotidianamente attive. Hanno partecipato gruppi di ricerca, dibattito e
intervento di Roma, Milano, Bologna, Pescara, Bari, Firenze, Como,
Torino, Vicenza, Napoli, Madrid. Le diverse realtà hanno descritto e
analizzato i percorsi in cui sono impegnate, entrando spesso in
interrelazione con i nodi trattati nella prima giornata, approfondendoli
nel confronto con la pratica, fornendo un composito e articolato quadro
sullo stato delmovimento dei movimenti e le sue prospettive. I
principali ambiti di ricerca e riflessione, nella pluralità degli
approcci e dei punti di vista, sono la formazione, la scuola e
l’università, la comunicazione, ! i migranti e il lavoro migrante, i
mutamenti nella composizione sociale e nelle dinamiche produttive, il
precariato, l’industria del divertimento, la contestazione della norma.

Complessivamente, dalle due giornate è emersa una generalizzata
disponibilità al dibattito e alla riflessione su questioni che sappiano
guardare oltre le scadenze del movimento. Esiste infatti, disseminato
sui territori, un agire molecolare molto più capillarmente diffuso di
quello che appare; le diverse esperienze di ricerca sentono ora il
bisogno di fare un passaggio in avanti, costruendo forme di
comunicazione che permettano di superare la frammentazione e la mancanza
di confronto. Non si tratta certamente, quindi, di creare forme
politiche organizzate e unificanti; è invece importante iniziare a
cogliere gli elementi comuni nella molteplicità dei percorsi, per
costruire una rete aperta che sappia produrre una processualità
collettiva e plurale di elaborazione. Incamminandosi su questa strada,
ci si è lasciati con tre proposte da re! alizzare:

*l’attivazione di una mailing-list, che da una parte sia luogo di
discussione, dall’altra strumento di
preparazione collettiva di eventuali iniziative;

* la costruzione di un sito come spazio per la descrizione, le analisi e
le proposte delle esperienze di ricerca,
gestito collettivamente e non centralizzato;

*la preparazione di un seminario sulla ricerca e l’inchiesta
ipoteticamente in ottobre, prima
dell’appuntamento del Forum sociale europeo che si terrà a Firenze in
novembre.

 Queste due giornate non sono state un evento conclusivo di un lungo
percorso di ricerca; la loro importanza sta nell’aver seminato embrioni
della possibile apertura di nuovi momenti da pensare, costruire e
allargare a tutte le realtà e i singoli soggetti disponibili al
confronto. La conricerca, in quanto rete di risoggettivazione e
controformazione, in cui si interrelazionano livelli di elaborazione
alti ed esperienze di ricerca concrete, teoria e sperimentazione, nella
pluralità e circolarità dei punti di vista e nella comune prospettiva di
una trasformazione radicale dell’esistente, inizia proprio adesso.

 Per informazioni e contatti:
conricerca en hotmail.com

derive.approdi en libero.it

http://www.deriveapprodi.org/





I ricchi materiali delle due giornate verranno sbobinati e fatti
circolare




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