[Presos] LA TESTA E

Tanito stefano at sindominio.net
Thu Oct 4 06:49:46 CEST 2001


LA TESTA E' INTEGRA - IL MURO HA DELLE CREPE1


Domande  (e risposte?) sul film "Camenisch - Con la testa attraverso il =
muro", con riferimento anche agli articoli allegati in traduzione (o =
almeno in parte).



Come mai si sopprimono in parte, con zelo mirato, dei riferimenti alla =
realtà ed alla attualità?
Perché questa rappresentazione deviante di mia madre e della mia =
compagna come soli riferimenti solidali con l'esterno?
Perché la soppressione, salvo della solidarietà nel passato da parte =
del "movimento giovanile" (svizzero), delle relazioni varie, solide e =
diverse in Svizzera, Italia, Europa ed a livello mondiale (anarchiche, =
resistenti d'altre "fedi" ed in generale, indigene/i, antiglobal, di =
classe, ecologista, pacifista, organizzazioni e gente di Chiese ma con =
capacità di critica ecologica e sociale)?
Come mai la soppressione di testimonianze video di queste relazioni, per =
es. dal mio ambiente di riferimento quotidiano sociale e politico in =
Toscana, dove a periodi vivevo e lavoravo perfettamente integrato, =
rispettato e "normalmente"?
Perché questa "grande" assenza2 della mia voce messa abbondantemente a =
disposizione dei filmatari?
Come mai le mie "dichiarazioni" non sono che degli scampoli alienati al =
contesto delle dichiarazioni dalle quali sono state prelevate?
Come mai uno di questi scampoli è addirittura composto in modo =
manipolatorio da due frasi tratte ognuna da due diversi pezzi credo =
addirittura lontani nel tempo l'uno da quell'altro?
Perché misero sei righe di una intervista scritta di ben 4 pagine =
mentre altre/i parlano abbondantemente di se stessi/e (e di me)?
Cosa è "dogmatico"?
1) L'esclusione per principio di uno o di determinati livelli o metodi =
di lotta oppure l'impegno  per il rispetto delle diversità e l'uguale =
dignità per tutti i livelli e metodi della stessa resistenza?
2) La disponibilità al confronto attivo e critico?
3) La disponibilità al dialogo?
4) La premessa del rispetto e riconoscimento reciproco (come per =
es.escludono categoricamente lo Stato e la "civilizzazione") per un =
dialogo e confronto?
Come mai, in un film su di un anarchico, nemmeno l'accenno di un =
confronto con questo elemento fondamentale?
Perché, giust'all'inverso, in una lettera (superflua) di =
accompagnamento diretta al carcere, del video inviato a me come =
"campione di merce" sono, e perciò lo sono anche l'Anarchismo e per =
estensione il Socialismo ed il Comunismo, denigrato come "...l'esempio =
di una ideologia feroce e concreta..."?
Quelli si saranno fatti una risata tra il divertito e l'offeso e detti: =
"Ma come? Quelle mezze seghe? Feroci? Chi scrive a quanto pare non ha =
idea di cosa siamo e possiamo noi, e con tanta licenza d'impunità!"
E' un documentario questo, in più su "Camenisch", dove le pene =
esistenziali ed i problemi di coerenza di un grigionese emigrato e =
nostalgico, assorto nella contemplazione del proprio ombelico, sono lo =
sfondo che con irritante insistenza, piagnucoloso a volte, si spinge in =
primo piano?
Come mai con cura si evitano elementi che potrebbero relativizzare, =
correggere, negare o addirittura "giustificare" le pietre angolari del =
discorso previsto (a scelta o in fila pronti al consumo: ostinato, =
dogmatico, duro, fuori di testa, vittime, boia, tragedia, tragedia =
tragedia)?
E' la pretesa di una critica radicale e reale delle condizioni sociali e =
la pretesa di un cambiamento delle stesse davvero, e da quando, =
compatibili, con "l'essere pilastro di questa stessa società", ed è =
questa pretesa per caso coerente, logica ed onesta?
E, penultima domanda (in relazione alla sequenza del film), non dovrebbe =
un furbacchione con pretese di radicalità riflettere quanto credibile =
può essere quando, nel suo finale "rifiuto" (di ciò che dice ed è =
C) sopprime il fatto evidentissimo che una persona resistente che mette =
a repentaglio libertà collo e vita vede benissimo il buono e bello e =
libero e non solo spazzatura e veleni, e che proprio per i primi, =
proprio perché sono in pericolo acuto, combatte?
E per ultimo ma non ho affatto finito, come mai questa proposta =
(terrorismo preventivo? zelante anticipo di sottomissione alle =
autorità? fraternizzazione con il PM?) di niente po' po' meno di 28 =
anni di galera (con permesso vi includo anche i due già fatti in =
Svizzera), il che è abbondante pure per condizioni a la Stammheim ed =
equivale ad una precondanna?
E questo sciacallaggio mediale senza ritegno delle tragedie, cosa ha a =
che fare con il rispetto di coloro (da ambe le parti)3 che ne soffrono, =
e che cosa ha a che fare con il senso e lo scopo di un "documentario su =
di una storia della resistenza", e non è anche questo piuttosto un =
preprocesso
e la precondanna, dove la questione "ma è stato lui o no" diventa un =
effetto al massimo secondario?
Come mai delle riprese fatte alla mia compagna appare solo ed =
esattamente il ritaglio dove si parla di questo?4
Come si possono trovare risposte se con zelo che va dritto allo scopo si =
nascondono, evitano e sopprimono e come mai nemmeno l'accenno ad una =
analisi del progredire e della moltiplicazione proprio dei motivi che =
rendono necessaria la resistenza? Dove è finita la forbice sempre =
più larga tra ricchi e poveri, i reattori (nucleari)-spazzatura, vere =
e proprie carcasse sempre più altamente pericolose in Svizzera ed =
altrove*, la guerra "umanitaria" imperialista*, fame*, miseria*, =
disoccupazione* grazie a sempre più capitalismo, la crisi* e la rapina =
ecologica ecc. ecc.? Come mai neanche un accenno alla resistenza =
globale* e locale* crescente? (*** le crepe nel muro!!!)
Non ero così scemo da attendermi un punto di vista rivoluzionario per =
un "documentario sulla mia storia della resistenza degli anni '70-'80 =
con la questione come mai allora delle donne e degli uomini che =
rischiarono la loro esistenza". (Il senso esplicitamente presentatomi =
del progetto)
Ma non mi aspettavo nemmeno il "peggior incidente possibile" di un =
discorso rigorosamente borghese aderente al mainstream mediale a la =
Spiegel (l'espresso tedesco) dove la resistenza nel migliore dei casi =
è rappresentata, mediante l'omissione, la distorsione e manipolazione =
dei fatti e delle contraddizioni (insomma il consueto armamentario della =
"informazione" spettacolare) come a priori impossibile, attualmente =
inesistente e storicamente comunque criminale ed illegittima, appena si =
fa seria ed efficace (che sia "pacifica" o "violenta") e perciò non =
più "conciliante" (in chiaro: sottomessa) e recuperabile.
E' forse questo film di propaganda controrivoluzionaria frutto dei =
paletti impliciti ed espliciti posti da finanziatori e strutture =
istituzionali, come premessa per la realizzazione e la =
commercializzazione del progetto di questi carrieristici -pilastri della =
società ostile alla vita- lavoratori della cultura dominante?
Era questo che intendeva Daniel von Aarburg durante una visita, quando =
mi annunciò che  i finanziamenti del progetto sarebbero vincolati alla =
premessa che fosse un film anche "critico" nei miei confronti?
Ma come potevo essere così scemo da credere ancora ad un =
"documentario", cioè ad una oggettività e neutralità almeno =
abbozzata?
Ho la grave responsabilità della mia disponibilità per la =
realizzazione di questo film di propaganda controrivoluzionaria contro =
la resistenza alla quale appartengo. Ho questa grave responsabilità =
nei miei confronti; nei confronti delle mie parenti più vicine che =
sono state motivate e de facto autorizzate solo mediante il mio esempio =
ad essere disponibili e coinvolte; nei confronti delle mie relazioni =
solidali più strette e meno e nei confronti della resistenza in =
generale.
Posso solo sperare che i fatti e le verità non sopprimibili grazie =
alla loro intrinseca forza e logica siano malgrado tutto un contributo =
alla continuità ed autenticità riflessiva nella coscienza di =
alcune/i spettatrici e spettatori che favoriscano una discussione =
sociale non solo superficiale ed omologata ma anche autentica e perciò =
sovversiva, poiché la verità è sovversiva: Senza giustizia niente =
pace!

SOLO LE TRIBU' SOPRAVVIVERANNO!!! 

Marco Camenisch, sezione ad Elevato Indice di Vigilanza, Biella
                                                           settembre =
2001






-- 







More information about the presos mailing list