[Presos] Digest di Contropotere, Volume 4, Numero 7

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Sat Jul 24 12:01:07 CEST 2004


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Argomenti del Giorno:

   1. Trento: Comunicato aggiornamento sugli arresti
      (contropotere at inventati.org)
   2. Trento: Comunicato aggiornamento sugli arresti
      (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Fri, 23 Jul 2004 16:59:22 +0200 (CEST)
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Trento: Comunicato aggiornamento sugli arresti
To: contropotere at inventati.org
Message-ID: <54983.213.140.22.76.1090594762.squirrel at www.ecn.org>
Content-Type: text/plain;charset=iso-8859-1



LA GUERRA E’ ANCHE QUI, “GUERRA AL TERRORISMO” E’ REPRESSIONE DEL
DISSENSO, OVUNQUE.

Aggiorniamo di seguito la situazione dei 6 compagni arrestati la mattina
del 20 luglio
forse le date hanno un senso anche per gli sbirri


Sono detenuti da ieri nel carcere di via Pilati 7 a Trento, sei anarchici
roveretani - GIGI, TIBO, MARCO, MATTIA, MASSIMO e LOLLO - con l’accusa di
percosse e lesioni aggravate in concorso, ai danni di 6 nazifascisti
trentini. Sono proprio questi ultimi ad aver riconosciuto e denunciato
alla polizia i compagni dicendo di essere stati aggrediti da almeno
quaranta persone. La storia è in realtà molto diversa. La sera del 4
ottobre 2002, come anarchici abbiamo organizzato una serata presso
l’università di Trento sul tema dell’immigrazione, contro le espulsioni e
i lager per immigrati. L’iniziativa non è piaciuta ai destri che ci hanno
aspettato poco lontano dall’università per farci la festa. Ci hanno
seguito fino al parcheggio di S. Severino e lì, forti del fatto che
eravamo una ventina di cui per la maggior parte ragazze, ci hanno
affrontato, muniti di mazze, cinture e catene. Ma hanno trovato pane per i
loro denti.
Il giorno dopo scopriamo attraverso i giornali che, essendogli andato male
l’agguato, avevano deciso, di comune accordo con la polizia, di mettercela
nel culo in altro modo, rovesciando l’accaduto e tentando di incastrarci.
Ma torniamo ad oggi visto che non c’è nulla di nuovo né negli agguati
fascisti, né nella secolare collaborazione tra i burattini dalle teste
rasate e la polizia.
La motivazione della rissa è un’evidente pretesto, poiché le misure
adottate nei confronti dei compagni sono assolutamente sproporzionate
rispetto ai reati che gli vengono contestati, (se dovessero arrestare
tutti quelli che a vario titolo vengono coinvolti in risse serali,
dubitiamo che incontreremmo più molta gente per strada).
Oltre all’arresto il PM Storari ha disposto che i ragazzi non possano
comunicare fra loro, con i familiari né con il loro avvocato per almeno 5
giorni, termine massimo di detenzione prima dell’interrogatorio di fronte
al giudice. Questo è un provvedimento che di solito viene emesso per reati
di mafia e non per risse ed evidenzia la pressione psicologica che
vogliono esercitare sui compagni.
Il materiale sequestrato durante la perquisizione, inoltre, perlopiù non
ha nulla a che vedere con le accuse, solo per fare degli esempi sono stati
sequestrati occhiali, parrucche, batterie, bombole di gas da campeggio,
cera, petardi, libri e volantini.
E’ dunque lampante il carattere politico di questi arresti che seguono le
decine già avvenute nel resto d’Italia con modalità simili e che si
aggiungono agli altri provvedimenti, di tipo sia penale che
amministrativo, che sono fioccati negli ultimi mesi sulle teste di
chiunque tentasse di resistere e di opporsi alla miseria che ci viene
sempre più imposta quotidianamente.
Dalle iniziative contro la guerra, a quelle contro le ultime riforme, a
quelle contro i lager di permanenza temporanea, a quelle contro la
Bossi-Fini, contro i licenziamenti o per aumenti di salario, la situazione
sociale è sempre più esplosiva e i birri non gradiscono che resti in
circolazione chi soffia sul fuoco per farlo divampare.
La solidarietà è un’arma che colpisce attraverso l’azione, soffiamo più
forte, questa società basata su sopraffazione e sfruttamento dell’uomo
sull’uomo e dell’uomo sulla natura non può essere riformata,
va rasa al suolo.

LIBERI TUTTI, LIBERI SUBITO
FUOCO ALLE CARCERI

I compagni arrestati sono: Stefano Tiberi, Luigi Keller, Lorenzo Jorg,
Marco Beaco, Mattia Dossi e Massimo Passamani.

L’indirizzo del carcere è via Pilati 7, 38100 Trento






Presidio contro gli arresti e la repressionea Trento


VENERDì 23 LUGLIO
ORE 20:00
PRESIDIO-APERITIVO-MUSICA
CONTRO GLI ARRESTI E LA REPRESSIONE
AI GIARDINI DI PIAZZA GARZETTI
TRENTO

LA SOLIDARIETA' E' UN'ARMA, LIBERI TUTTI!









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Message: 2
Date: Fri, 23 Jul 2004 16:59:39 +0200 (CEST)
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Trento: Comunicato aggiornamento sugli arresti
To: contropotere at inventati.org
Message-ID: <55272.213.140.22.76.1090594779.squirrel at www.ecn.org>
Content-Type: text/plain;charset=iso-8859-1



LA GUERRA E’ ANCHE QUI, “GUERRA AL TERRORISMO” E’ REPRESSIONE DEL
DISSENSO, OVUNQUE.

Aggiorniamo di seguito la situazione dei 6 compagni arrestati la mattina
del 20 luglio
forse le date hanno un senso anche per gli sbirri


Sono detenuti da ieri nel carcere di via Pilati 7 a Trento, sei anarchici
roveretani - GIGI, TIBO, MARCO, MATTIA, MASSIMO e LOLLO - con l’accusa di
percosse e lesioni aggravate in concorso, ai danni di 6 nazifascisti
trentini. Sono proprio questi ultimi ad aver riconosciuto e denunciato
alla polizia i compagni dicendo di essere stati aggrediti da almeno
quaranta persone. La storia è in realtà molto diversa. La sera del 4
ottobre 2002, come anarchici abbiamo organizzato una serata presso
l’università di Trento sul tema dell’immigrazione, contro le espulsioni e
i lager per immigrati. L’iniziativa non è piaciuta ai destri che ci hanno
aspettato poco lontano dall’università per farci la festa. Ci hanno
seguito fino al parcheggio di S. Severino e lì, forti del fatto che
eravamo una ventina di cui per la maggior parte ragazze, ci hanno
affrontato, muniti di mazze, cinture e catene. Ma hanno trovato pane per i
loro denti.
Il giorno dopo scopriamo attraverso i giornali che, essendogli andato male
l’agguato, avevano deciso, di comune accordo con la polizia, di mettercela
nel culo in altro modo, rovesciando l’accaduto e tentando di incastrarci.
Ma torniamo ad oggi visto che non c’è nulla di nuovo né negli agguati
fascisti, né nella secolare collaborazione tra i burattini dalle teste
rasate e la polizia.
La motivazione della rissa è un’evidente pretesto, poiché le misure
adottate nei confronti dei compagni sono assolutamente sproporzionate
rispetto ai reati che gli vengono contestati, (se dovessero arrestare
tutti quelli che a vario titolo vengono coinvolti in risse serali,
dubitiamo che incontreremmo più molta gente per strada).
Oltre all’arresto il PM Storari ha disposto che i ragazzi non possano
comunicare fra loro, con i familiari né con il loro avvocato per almeno 5
giorni, termine massimo di detenzione prima dell’interrogatorio di fronte
al giudice. Questo è un provvedimento che di solito viene emesso per reati
di mafia e non per risse ed evidenzia la pressione psicologica che
vogliono esercitare sui compagni.
Il materiale sequestrato durante la perquisizione, inoltre, perlopiù non
ha nulla a che vedere con le accuse, solo per fare degli esempi sono stati
sequestrati occhiali, parrucche, batterie, bombole di gas da campeggio,
cera, petardi, libri e volantini.
E’ dunque lampante il carattere politico di questi arresti che seguono le
decine già avvenute nel resto d’Italia con modalità simili e che si
aggiungono agli altri provvedimenti, di tipo sia penale che
amministrativo, che sono fioccati negli ultimi mesi sulle teste di
chiunque tentasse di resistere e di opporsi alla miseria che ci viene
sempre più imposta quotidianamente.
Dalle iniziative contro la guerra, a quelle contro le ultime riforme, a
quelle contro i lager di permanenza temporanea, a quelle contro la
Bossi-Fini, contro i licenziamenti o per aumenti di salario, la situazione
sociale è sempre più esplosiva e i birri non gradiscono che resti in
circolazione chi soffia sul fuoco per farlo divampare.
La solidarietà è un’arma che colpisce attraverso l’azione, soffiamo più
forte, questa società basata su sopraffazione e sfruttamento dell’uomo
sull’uomo e dell’uomo sulla natura non può essere riformata,
va rasa al suolo.

LIBERI TUTTI, LIBERI SUBITO
FUOCO ALLE CARCERI

I compagni arrestati sono: Stefano Tiberi, Luigi Keller, Lorenzo Jorg,
Marco Beaco, Mattia Dossi e Massimo Passamani.

L’indirizzo del carcere è via Pilati 7, 38100 Trento






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VENERDì 23 LUGLIO
ORE 20:00
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CONTRO GLI ARRESTI E LA REPRESSIONE
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