[Presos] Digest di Contropotere, Volume 5, Numero 12

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Sat Aug 14 12:00:33 CEST 2004


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Argomenti del Giorno:

   1. Filattiera: terminata l'occupazione del comune
      (contropotere at inventati.org)
   2. Resoconto presidio contro la repressione a Pisa
      (contropotere at inventati.org)
   3. Francia: Campo TAZ-No Border,	Rivesaltes 2004 cancellato!
      (contropotere at inventati.org)
   4. Concerti di Settembre al CSA di Udine (contropotere at inventati.org)
   5. Appello per Aleksei Cerepanov e resoconto della	prima udienza
      (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Fri, 13 Aug 2004 15:19:05 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Filattiera: terminata l'occupazione del comune
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Filattiera: terminata l'occupazione del comune

I compagni presenti hanno terminato l'occupazione del comune di Filattiera ieri mattina 12 agosto alle 7,55, hanno presentato al comune una nuova richiesta di usufruire della sala polifunzionale per svolgervi i convegni e della piazza castello per alcune strutture di accoglienza.
Apprendiamo oggi che la volontà della giunta cosiddetta di centrosinistra di tappare la bocca agli antimilitaristi si è manifestata con un nuovo diniego.
I tentativi proseguono. 

Volantino distribuito a Filattiera la sera stessa:
26 - 29 agosto 2004 FESTA ANTIMILITARISTA A FILATTIERA (MS)
Dal crollo del muro di Berlino a oggi la guerra, che con quell'evento poteva essere cancellata dal nostro vivere, è in realtà divampata più forte che mai.
L'ex Jugoslavia, la Somalia, le ex colonie d'Africa, la Cecenia, la Serbia, l'Afganistan, l'Iraq.... Oggi i militari italiani impegnati in guerre all'estero raggiungono l'ordine della decina di migliaia.
La casta militare, con i suoi cospicui affari, le sue gerarchie, la sottomissione ad un ordine superiore (che oggi non è altro che il petrolio, la droga, il denaro, altro che "scontro di civiltà"!) prospera più che mai.
La guerra esterna è pagata coi soldi delle classi più deboli.
Assistiamo al taglio delle pensioni, del sociale e della sanità, della scuola e in generale tutti i servizi pubblici, a scapito degli strati sociali più deboli, mentre l'aviazione, la marina, l'esercito e tutte le forze armate vengono equipaggiate con costosissimi nuovi materiali, e le trasferte ai militari "in missione" raggiungono cifre astronomiche.
Perché siamo a Filattiera.
La Lunigiana ha un passato di opposizione antifascista di tutto rispetto. Negli anni più indietro ancora ha dato i natali a personaggi di primo piano nella lotta per l'emancipazione sociale: Galileo Palla di Aulla, Zelmira Binazzi di Albiano, i fratelli De Ambris di Licciana, solo per fare qualche nome.
Inoltre, Filattiera, in una comprensorio "bianco", da anni vanta un'amministrazione di "sinistra".
La Lunigiana, coi suoi castelli e i suoi paesaggi ameni, in realtà è uno dei territori maggiormente militarizzati d'Italia.
Oltre al porto di La Spezia che accoglie sottomarini atomici, ai cantieri che costruiscono dragamine e cacciatorpediniere, vi sono i depositi dell'entroterra di armi "segrete" fra le quali non è pura fantasia immaginare quelle nucleari leggere e pesanti.
Fabbriche di esplosivi e d'armi, poligoni di tiro ove si sperimentano anche i "nuovi" metalli (uranio impoverito), discariche fuori dei limiti di accesso dell'uomo comune, campi di addestramento ad uccidere anche all'arma bianca.
L'Assemblea Antimilitarista ha dunque sentito l'esigenza di far affiorare questi temi, esporli alla popolazione di questo territorio, costruire un movimento che sia in grado di porre un limite a questa corsa all'autodistruzione.
Nei giorni dal 26 al 29 agosto saremo a Filattiera per propagandare con assemblee pubbliche queste tematiche all'interno di una Festa Antimilitarista.
L'associazione che doveva consentirci di svolgere la festa utilizzando i suoi spazi, in un primo tempo, per bocca dei suoi aderenti ne ha assicurato l'uso.
Poi, dopo una infinita serie di tira e molla, ha riunito l'assemblea che ha prodotto un NO, senza fornire motivazioni, rimangiando la parola data dai suoi componenti.
Nel frattempo però la convocazione era già partita, gli inviti spediti, le merci necessarie ordinate... Ci siamo dunque rivolti al Sindaco, chiedendo l'utilizzo dello spazio retrostante il campo sportivo.
Finora la risposta è stata un continuo rinvio.
Noi sappiamo che anche in caso di divieto, numerosi antimilitaristi anarchici convergeranno su Filattiera l'ultima settimana di agosto.
Preferiremmo che tutto si svolgesse nel clima più disteso possibile, ma non siamo disposti a farci tappare la bocca da chicchessia.
Il nostro antimilitarismo è una pratica di vita quotidiana.
ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA ANARCHICA Filattiera 11 agosto 2004
comunicato stampa degli occupanti:
OCCUPATO IL MUNICIPIO DI FILATTIERA
La sera dell'11 agosto, dopo una riunione di giunta di oltre 3 ore, che aveva fatto seguito ad una precedente riunione avvenuta la scorsa domenica, il sindaco di Filattiera (MS) ha negato alla delegazione dell'Assemblea Antimilitarista Anarchica presente, di concedere lo spazio attiguo allo stadio per svolgervi nei giorni dal 26 al 29 agosto p.v. la Festa Antimilitarista annunciata.
La richiesta era stata inoltrata al Comune in seguito alla decisione della riunione dei soci della Fratres di non concedere la sua struttura, contraddicendo quanto verbalmente promesso dal suo presidente.
Attraverso l'occupazione del Municipio, l'Assemblea esprime la sua protesta per questa inattesa riduzione degli spazi di libertà ad opera di una giunta che si definisce di sinistra, e a parole impegnata sui temi pacifisti.
Filattiera 11-12 agosto 2004 ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA ANARCHICA 
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Message: 2
Date: Fri, 13 Aug 2004 15:19:45 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Resoconto presidio contro la repressione a
	Pisa
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <002b01c48138$3489bc10$80161a97 at pietro>
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Resoconto presidio contro la repressione a Pisa

Ieri 11 agosto si è svolto a Pisa l'ennesimo presidio contro la repressione ed in solidarietà con i compagni arrestati. All'iniziativa organizzata dagli anarchici di via del Cuore hanno partecipato quasi 60 persone provenienti da diverse città, ma accomunati tutti dalla convinzione che coloro che sono colpiti perché lottano conto questo sistema sono da difendere senza il codice penale in mano. Durante il presidio è stato esposto anche un grande striscione per la libertà di Marco Camenisch ed è stato distribuito il volantino sotto riportato. 
Cogliamo l'occasione per abbracciare e ringraziare tutti i gruppi e ele individualità che ci hanno mostrato la loro solidarietà ed hanno aiutato economicamente.
Forza! Non un passo indietro nella lotta!


CON OGNI MEZZO NECESSARIO

Alessio e William in carcere, Leo, Betta, Gioacchino, Costantino e Beppe agli arresti domiciliari, Francesco, agli arresti domiciliari, che ha deciso di non entrare in carcere, sotraendosi così ad un arresto annunciato, preparato anche questo dai pennivendoli dei fogliacci locali, sempre più contenitori di menzogne, calunnie e veline poliziesche.
Se è ovvio che di questa manovra repressiva i responsabili sono la magistratura e le forze dell'ordine, è altrettanto vero che senza il contributo della stampa non sarebbe stato possibile giustificare e sostenere la portata repressiva di questo attacco.
Ogni giorno, da tempo, in tutti i modi, con ogni mezzo, gli scribacchini di turno, di ogni colore, hanno sparato il piombo dei loro articoli, e fedeli alle direttive ricevute dall'alto, hanno cercato di trasformare il Silvestre in un covo, i compagni/e che ne fanno parte  in pericolosissimi criminali da sbattere in galera per chissà quanto tempo.

Il punto più alto, schifoso e vigliacco, messo in opera da questi giornalisti di merda è stato toccato domenica scorsa pubblicando le fotografie dei nostri/e compagni/e, sbattendoli in bella vista come un WANTED, dimenticandosi nella foga istigatrice che una compagna, Alice, è libera senza restrizioni e che i compagni/e non  hanno ancora subito un processo.
Roba di poco conto, devono aver pensato gli scribacchini, e poi, che diamine, non sono mica persone importanti questi, magari direttori di banche, operatori finanziari, momentaneamente caduti in disgrazia (colti con le mani sul fatto), da trattare ossequiosamente con articoli garantisti.
Questi sono anarchici/che  pericolosi, con loro non si deve andare troppo per il sottile, certamente nessuno reclamerà mai per la privacy disattesa, diritto alla difesa deriso e garanzie irrise.
Che importa, devono aver pensato, se questa teppaglia  è costretta alla perdita della libertà, impossibilitata a vivere pienamente senza restrizioni la propria vita, gli affetti, i sentimenti, le passioni. Con ogni mezzo si deve cercare di far passare le relazioni affettive e limpidi rapporti sociali in pericolose e torbide relazioni clandestine per isolarli, costringerli al silenzio, dipingerli come mostri assetati di sangue. Se poi, nella foga delirante, dovesse succedere come qualche anno fa in un'altra inchiesta in Val di Susa per "ecoterrorismo", che, dopo un clima simile, due anarchici, Edo e Sole, decidono di uscire da tutto questo e dal carcere impiccandosi, bhe, sono incidenti di percorso e poi la nostra toccata sensibilità professionale, devono aver pensato gli scribacchini che si sentono inviati dal fronte, si rimarginerà con un aumento sullo stipendio mensile.

Noi a loro, sbirri, giudici e giornalisti, non abbiamo niente da dire se non la nostra rabbia. A voi, a tutti quelli in buona fede, invece vogliamo dire che vi stanno facendo credere che i vostri nemici non sono gli sfruttatori, gli speculatori, gli inquinatori, gli avvelenatori, i massacratori, i torturatori; vi stanno facendo credere che i nemici sono gli individui che si ribellano allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, sulla natura e sugli animali.
Vi stanno facendo credere che i vostri nemici siamo noi. A voi la scelta.
Noi, come i nostri compagni/e in carcere, agli arresti domiciliari, in fuga per la libertà, noi assieme a loro, mai complici, mai rassegnati, ma in lotta per una società migliore senza nocività e senza galere.

LIBERI TUTTI !
Ribelli 
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Message: 3
Date: Fri, 13 Aug 2004 18:47:05 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Francia: Campo TAZ-No Border,	Rivesaltes 2004
	cancellato!
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Campo TAZ-No Border, Rivesaltes 2004 cancellato!

I collettivi di preparazione del Campo TAZ-No Border devono annunciare la cancellazione di questi dieci giorni di lotta contro le frontiere, di vita collettiva e di festa. Dall'inizio di agosto le energie si sarebbero dovute riunirsi a Perpignan ma a soli pochi giorni dalla "apertura" del TAZ non abbiamo ancora trovato un luogo per il campeggio e troppo pochi militanti e collettivi si sono mobilizzati perche' il campo possa essere fattibile. Gli obiettivi che i collettivi si sono dati non possono essere raggiunti e allo stato attuale delle cose, non si puo' accogliere in condizioni accetabili tutti e tutte coloro che volevano partecipare a dieci giorni di vita collettiva, di scambi politici e di manfiestazioni e azioni. Non possiamo assicurare sicurezza per chi cerca asilo politico o per chi e' senza documenti.
Speriamo di incontrare coloro che volevano partecipare al campo (previsto per il periodo tra il 20 e il 29 agosto) durante l'anno nelle lotte che noi continueremo a portare avanti. Nei prossimi mesi, un comunicato verra' trasmesso riguardo a questo fallimento.

Contro le frontiere e il capitalismo, la lotta continua!!!

I collettivi di preparazione del Campo TAZ-No Border, Rivesaltes 2004 il 11/08/04

Traduzione di ainfos
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Message: 4
Date: Sat, 14 Aug 2004 02:34:40 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Concerti di Settembre al CSA di Udine
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Message: 5
Date: Sat, 14 Aug 2004 03:30:28 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Appello per Aleksei Cerepanov e resoconto
	della	prima udienza
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Appello per Aleksei Cerepanov e resoconto della prima udienza

E' iniziato il 12 agosto il processo contro Aleksei Cerepanov nel tribunale distrettuale Sovetski di Krasnodar. Sono stati interrogati 3 testimoni per lo Stato, due ufficiali della Gosnarkokontrol e un testimone "dalla strada". Rispondendo alle domande dal giudice e dall'avvocato di Aleksei sull'arresto di Aleksei in via Tramvainoe il 12 maggio e la perquisizione illegale della stanza il 19 maggio, hanno detto di non ricordarsi come sono andati i fatti e che bisognava fare affidamento ai verbali del caso, in un ovvio tentativo di non raccontare versioni diversi. L'avvocato della difesa ha chiesto perche' Aleksei non fosse presente durante la perquisizione, al che un testimone ha risposto: "non lo so"! 
La Gosnarkokontrol ritiene, dal momento che la stanza di Aleksei e Oksana non e' di loro proprieta' ma solo in affitto, che sia sufficiente chiedere il consenso del amministratore della casa per poter entrare!

I testimoni non hanno potuto spiegare perche' hanno confiscato, oltre a delle quantita' di "droghe", del materiale "estremista". Il giudice, Vladimir Gavrilovich, ha chiesto ad un testimone perche' considerava questa materiale stampata estremista, la risposta essendo "e' la mia opinione personale".

Non sono stati avvistati agenti dell'FSB [ex-KGB -tr.] nell'aula, fatto che potrebbe indicare una resa da parte loro nel tentativo di fabbricare una causa contro il giornale "Avtonom".

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Esistono due petizioni per Aleksei Cerepanov, uno per le individualita', l'altra per i gruppi e le organizzazioni. I gruppi possono anche essere informali purche' ci siano tutti le informazioni necessarie. Si possono firmare le petizioni online ai seguenti indirizzi:

http://anarchistblackcross.org.ru/ljosha/petition.php (per individualita') e http://anarchistblackcross.org.ru/ljosha/org_pet.php (per gruppi e organizzazioni)

Purtroppo il modulo per la firma e' disponibile solo in lingua russa. Speriamo di renderlo disponibile anche in inglese tra qualche giorno. Sotto traduciamo le due petizioni, la prima per le individualita', la seconda per i gruppi. Se sapete tradurre le petizioni in altre lingue, inviateceli!

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Appello contro la detenzione di Aleksei Cerepanov

Il 12 maggio 2004, Aleksei Cerepanov, antifascista, anarchico e giornalista indipendente, e' stato arrestato e fermato per 9 giorni da ufficiali della Gosnarkokontrol a Krasnodar in Russia. Durante l'arresto, gli e' stato infilato in tasca un grammo di marijuana, ed e' stato arrestato "per essersi rifiutato di seguire le ordini degli ufficiali della Gosnarkokontrol". Altra droga - 24g. di marijuana e 2g. di eroina - e' stata "trovata" nel suo appartamento quando sono entrati con forza il 19 maggio alcuni ufficiali, senza un ordine della corte e senza che ci fosse la presenza degli inquilini o altri testimoni (necessario sotto la legge russa). Il 24 maggio, Cerepanov e' stato di nuovo arrestato e mandato al carcere di Krasnodar in attesa di processo, con l'accusa di possesso di droga (Statuto 228, prima parte, del Codice criminale russo). Ora, questo uomo innocente, che non ha mai fatto uso di droghe, rischia carcere per fino a tre anni.

La persecuzione per via del proprio pensiero diventa presto una tradizione a Krasnodar. Siamo sicuri che la causa contro Cerepaniv sia di origine politica. La Gosnarkokontrol esegue gli ordini dell'FSB, che intende fare i conti con gli attivisti. Non c'e' altra spiegazione per l'interesse mostrato nell'attivita' politica di Cerepanov durante le interrogazioni e nel materiale stampata anarchica confiscato dall'appartamento.

Chiediamo urgentemente la liberazione di Aleksei Cerepanov, l'archiviazione della causa contro di lui e una fine alla respressione contro gli anarchici di Krasnodar. Ognuno di noi potrebbe trovarsi nella stessa posizione di Cerepanov un giorno. Se vuoi aiutare Aleksei ed altri che potrebbero diventare vittimi della repressione, unisciti alla nostra campagna di protesta! Firmate questa petizione!

Cognome: 
Nome: 
E-mail: 
Occupazione: 
Citta': 
Indirizzo: 
Commenti (per il gruppo di appoggio):

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Appello di gruppi e organizzazioni contro la detenzione di Aleksei Cerepanov

Noi, i rappresentanti di gruppi e organizzazioni, siamo molto preoccupati riguardo alle azioni dell'FSB e della Gosnarkokontrol della zona di Krasnodar nei confronti del giornalista e antifascista Aleksei Cerepanov.

Il 12 maggio 2004, Aleksei Cerepanov, antifascista, anarchico e giornalista indipendente, e' stato arrestato e fermato per 9 giorni da ufficiali della Gosnarkokontrol a Krasnodar in Russia. Durante l'arresto, gli e' stato infilato in tasca un grammo di marijuana, ed e' stato arrestato "per essersi rifiutato di seguire le ordini degli ufficiali della Gosnarkokontrol". Altra droga - 24g. di marijuana e 2g. di eroina - e' stata "trovata" nel suo appartamento quando sono entrati con forza il 19 maggio alcuni ufficiali, senza un ordine della corte e senza che ci fosse la presenza degli inquilini o altri testimoni (necessario sotto la legge russa). Il 24 maggio, Cerepanov e' stato di nuovo arrestato e mandato al carcere di Krasnodar in attesa di processo, con l'accusa di possesso di droga (Statuto 228, prima parte, del Codice criminale russo). Ora, questo uomo innocente, che non ha mai fatto uso di droghe, rischia carcere per fino a tre anni.

Gli ufficiali amministrativi della Gosnarkokontrol della zona di Krasnodar hanno commesso un'abbondanza di violazioni di diritti umani quali: * la perquisizione illegale di un appartamento * la raccolta illegale di informazioni riguardanti la vita privata di una persona senza il suo consenso * la violazione illegale della sua vita privata * la violazione del diritto di riservatezza per la sua posta e corrispondenza.

Cio' significa che sono stati violati gli Statuti 25, 24 e 23 della Costituzione della Federazione Russa in contraddizione degli Statuti 139, 138 e 137 del Codice Criminale della Federazione Russa. Inoltre, sono state commesse altre infrazioni durante l'investigazione.

L'interesse infondata degli ufficiali della Gosnarkokontrol nel ruolo di Cerepanov nella pubblicazione di materiali anarchici e le confische avvenute durante la perquisizione fanno pensare ad una motivazione politica dietro il caso, apparentemente montato.

Chiediamo urgentemente la liberazione di Aleksei Cerepanov e che i suoi diritti legali vengano rispettati. Chediamo inoltre che le violazioni della legge commesse durante l'investigazione vengano studiati dalle autorita' giudiziali.

Organizzazione/gruppo: Indirizzo:
Telefono/fax:
E-mail/sito web:
Nome della persona che firma:



Traduzione di ainfos
http://www.ainfos.ca/ 
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Fine di Digest di Contropotere, Volume 5, Numero 12
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