[Presos] Digest di Contropotere, Volume 7, Numero 4
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Tue Oct 5 12:01:20 CEST 2004
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Argomenti del Giorno:
1. Al confino, autunno '04 prima fase (contropotere at inventati.org)
2. Sugli arresti di piazza della raibetta a genova, il 7 giugno
2004 (contropotere at inventati.org)
3. Firenze: presentazione di Achtung Banditen
(contropotere at inventati.org)
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Message: 1
Date: Mon, 4 Oct 2004 17:25:40 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Al confino, autunno '04 prima fase
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <008301c4aa26$7c56d0c0$51115097 at kaoxnet>
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AL CONFINO
AUTUNNO 2004. FASE 1
TUTTE LE DOMENICHE: cena vegana aperta a tutti. Senza lo sfruttamento di alcun animale.
VENERDI' 15 OTT: OSSANEMA (tradizione & passione. folk live concert!)
VENERDI' 22 OTT: Presentazione nuovo numero di SPAZI LIBERTARI. A seguire presenzierà IL POETA.
VENERDI' 29 OTT: KAKO (hardcore da Barcellona) NULLA OSTA (anarcopunk da Pola) CAMPUS STERMINII (crust dall' Italia)
VENERDI' 5 NOV: Presentazione compilation VERSO LA FINE, benefit per il COORDINAMENTO CHIUDERE MORINI.
Concerto con tutti i gruppi presenti sul cd:
LETORMENTA, REBELDE, LA SCELTA, CONTRASTO, MEMORIES OF APOCALYPSE, RAEIN, LA QUIETE...ecc!!
Prossimamente corsi di cucina vegan, costruzione pupazzi in cartapesta e burattini!
Al Confino: Via Prov.le Cervese 1817 zona Pontecucco. Cesena (FC)
al_confino at hotmail.com
-------------- parte successiva --------------
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Message: 2
Date: Mon, 4 Oct 2004 17:26:22 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Sugli arresti di piazza della raibetta a
genova, il 7 giugno 2004
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <008901c4aa26$85634090$51115097 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
Un aggiornamento per tutt* sugli arresti del 7 Giugno a
genova, in piazza raibetta. La stagione dei processi si è
riaperta, quella della repressione non è mai andata in
vacanza, i giudici e lo stato presentano e presenteranno i
loro conti in tribunale e non solo, a genova e non solo,
per il post G8 e non solo.
Una comunicazione e un aggiornamento sugli arresti di
piazza della raibetta a genova, il 7 giugno 2004, per
ulteriori spunti di riflessione e come stimolo alla
mobilitazione e all'azione solidale.
Dalla condizione di libertà vigilata in cui tutt* noi
siamo, chi più chi meno, ristretti...
un invito a far circolare questa ricostruzione autentica
di ciò che accadde in piazza della raibetta il 7 giugno
2004 con la massima diffusione.
Comitato Anarchico di Difesa e Solidarietà
Piazza Embriaci 5/13 16123 - Genova
Email:anarcos at ghostmail.net
Conto Corrente Postale n°37158185
- intestato a: "Circolo culturale Biblioteca Libertaria
F.Ferrer"
- causale:
= "Pro CADS"[genericamente a favore del Comitato]
= "Pro CADS/detenuti"[Difesa Legale e supporto Diretto]
Piazza, bella piazza!
DAL 7 GIUGNO mi trovo in stato di "custodia cautelare"
(tre giorni trascorsi in carcere, un mese di arresti
domiciliari, due mesi di firma giornaliera in caserma) per
aver manifestato pubblicamente lo sdegno verso
un'operazione di sgombero di una piazza di Genova in cui
solitamente si ritrovano, tra gli altri, ambulanti e
stranieri.
A pochi giorni dall'inizio del "processo alla polizia"
presso il Tribunale di Genova, per i "fatti di Genova
2001", poliziotti della Questura genovese e magistrati
dello stesso Tribunale di Stato hanno avuto l'occasione di
ricordare a tutti uno degli scopi primari della loro
esistenza -difendere l'ordine di chi ha interesse che le
cose restino come sono - e - insieme perpetuare un uso
scritturato della custodia cautelare in carcere e della
violenza poliziesca in piazza.
Quel giorno mi stavo recando in p.za Raibetta per
un'iniziativa contro la prossima commercializzazione del
Ritalin, uno psicofarmaco per bambini "troppo vivaci".
Arrivato in piazza insieme ad alcuni amici del gruppo
libertario, ho assistito alla seguente scena: Polizia,
Digos, Vigili urbani e dipendenti Amiu, in gran accordo,
provvedevano a una pulizia della piazza distruggendo le
mercanzie e accerchiando gli ambulanti extracomunitari per
il controllo dei documenti. Istintivamente, insieme ad
altri, ho manifestato la mia indignazione. Uno sdegno
verbale che, tuttavia, ha creato particolarmente fastidio,
o comunque avuto troppa risonanza nel silenzio
circostante, quella "zona grigia" che caratterizza
l'involontario pubblico delle frequenti retate poliziesche
(specie di quelle a danno degli stranieri). Dev'essere per
questo che, mentre decine di persone si stavano fermando
per "capire" quello che purtroppo era evidente, sono stato
quasi immediatamente aggredito da tre, poi cinque,
poliziotti in borghese che hanno subito tentato di
caricarmi in una macchina e, successivamente, dopo un
disperato ma audace tentativo di sottrarmi all'arresto da
parte di alcuni -tutti colpiti con calci, pugni e
manganellate- condotto in questura prima e poi in carcere.
Nel tempo passato in questura zelanti ispettori, che tra
una gomma da masticare e l'altra firmavano decreti di
espulsione a vita per gli stranieri trovati senza
"documenti" in quella retata, si sono occupati di
trasformare in crimine la mia protesta. Hanno così preso
forma i reati di "resistenza a pubblico ufficiale",
"lesioni" (entrambe aggravate) e "danneggiamento". Questo
nonostante che, vista la rapidità con cui sono stato
aggredito, sarebbe stato difficile formulare un'ipotesi di
reato. Anche di quel "rifiuto di fornire le proprie
generalità" che segue solitamente la richiesta imperativa
di "documenti", da sempre utilizzata per mettere a tacere
chi parla in piazza.
La sera stessa mentre insieme a un altro amico arrestato
dopo di me e accusato degli stessi reati venivamo tradotti
in carcere, gli stessi ispettori di polizia inscenavano
una conferenza stampa con i giornalisti per costruire (il
termine "ricostruire" è decisamente fuorviante) le
circostanze e assicurarsi che le tonalità da usare fossero
quelle adeguate. La vicenda è quindi apparsa su giornali e
media dei giorni successivi, brillantemente riassunta nei
titoli che tuonavano di auto distrutte e poliziotti feriti
(!). Uno spettacolo inverosimile, anche solo dal punto di
vista dell'asimmetrico rapporto di forze, allestito per
giustificare, coprire e infine legittimare quello che era
successo in piazza e la criminalizzazione che ne era
seguita.
A Marassi, oltre ad aver fatto conoscenza con le nuove
sbarre modello "gabbie per polli" che un impresa stava
giusto finendo di installare, griglie cosiddette
"anti-evasione" ma, piuttosto, anti-protesta, montate per
evitare che i detenuti possano "comunicare" all'esterno
sventolando magliette al vento (una differenza che
significa davvero molto per chi vive recluso, ma che da
fuori neanche si nota), ho avuto il piacere di trovare la
solidarietà degli altri che, con me, si trovavano in
isolamento. Decisamente fastidioso, invece, è stato
l'incontro con il G.I.P per un primo interrogatorio, in
cui mi sono avvalso della facoltà di non rispondere.
Un giudice, tale Elena Daloiso, che negli ultimi tempi ha
"collezionato" - per detournare un'espressione largamente
utilizzata dai giornalisti nel tentativo di
criminalizzarci - oltre all'"ordinaria" repressione che
non fa notizia, anche quella a danno dei 25 manifestanti
accusati di devastazione e saccheggio in occasione del
vertice G8 del Luglio 2001 (fu lei a firmare le custodie
cautelari), nonchè l'archiviazione dell'assassinio di
Carlo Giuliani (attuata accogliendo le istanze presentate
dal PM Silvio Franz, lo stesso PM anche nel processo a
nostro carico).
Le motivazioni con cui questo giudice ha inizialmente
confermato l'ordine di custodia cautelare nei nostri
confronti, pur concedendoci gli arresti domiciliari, (non
dichiarati ma necessari "motivi di pericolosità sociale")
e successivamente, IL 18 GIUGNO, ha rigettato le nostre
richieste di permesso per motivi di lavoro ("l'evidente
inclinazione politica anarchica") si inseriscono
perfettamente in un clima forcaiolo. Di identico registro
anche quelle contenute nell'ordinanza di scarcerazione e
sostituzione con l'obbligo di firma giornaliero alla P.G.,
emessa dal Tribunale del Riesame (c.d. della "libertà"...)
in data 01 LUGLIO e a tutt'oggi non ancora revocata: ?si
ritiene infatti che un forzato e frequente contatto con la
P.G. [polizia e carabinieri], subito dopo la pur breve
detenzione subita, sia un idoneo richiamo al rispetto
delle forze dell'ordine". Va da sé, indipendentemente
dalla funzione e dal comportamento della polizia stessa.
Come emerge anche da queste motivazioni, questi
provvedimenti non costituiscono la "degenerazione del
sistema democratico" (anche se la tentazione di usare
espressioni come "fascismo democratico" è forte in questo
come in altri casi), ma la "routine" delle procedure
giuridiche e poliziesche attraverso le quali si afferma la
continuità dello Stato. Una legalità "democratica" che,
proprio attraverso gli strumenti del "diritto", legalmente
riconosciuti e socialmente accettati, comporta una
"lezione" di galera e repressione nei confronti di chi non
si adegua al conformismo politico, culturale e ideologico
di una società "ordinata", "sicura" e "pulita". Insomma di
chi con la libera espressione di idee e comportamenti crea
"disordine". Che siano "autoferrotranvieri in lotta per
condizioni di lavoro migliori", "cittadini esasperati
dalle nocività industriali", che siano l'equipaggio di una
nave che soccorre profughi alla deriva o i "soliti
anarchici", l'avvertimento è per tutti. Ma in tutti sono
anche le possibilità per non rassegnarsi a essere
complici. Perché di fronte a un'organizzazione sociale che
produce guerre, catastrofi, epidemie, paura, precarietà e
disperazione la ribellione, in atto o potenziale, può
essere contagiosa!
Ringraziando tutte e tutti i compagni e gli amici di
Genova per quello che hanno fatto e stanno facendo.
Per la libertà di tutte e tutti. La solidarietà è un'arma
K.
Comitato Anarchico di Difesa e Solidarietà
Piazza Embriaci 5/13 16123 - Genova
Email:anarcos at ghostmail.net
Conto Corrente Postale n°37158185
- intestato a: "Circolo culturale Biblioteca Libertaria
F.Ferrer"
- causale:
= "Pro CADS"[genericamente a favore del Comitato]
= "Pro CADS/detenuti"[Difesa Legale e supporto Diretto]
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Message: 3
Date: Tue, 5 Oct 2004 02:19:16 +0200
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Firenze: presentazione di Achtung Banditen
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Sabato 9 ottobre 2004
al circolo anarchico di vicolo del panico -Firenze
dalle ore 16 merenda a buffet
alle 17 presentazione di "Achtung banditen -
Marco Camenisch e l'ecologismo radicale"
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