[Presos] Digest di Contropotere, Volume 8, Numero 4

Sun Nov 7 12:01:04 CET 2004

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Argomenti del Giorno:

   1. E' uscito il n. 45 di Cenerentola,	quindicinale libertario
      (contropotere at inventati.org)
   2. Manifestazione spettacolare davanti a C.P.T. di	ragusa 20
      novembre 2004 (contropotere at inventati.org)
   3. Lettera di David Santini dal carcere Le Vallette di	Torino
      (contropotere at inventati.org)

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Message: 1
Date: Sat, 6 Nov 2004 20:23:59 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] E' uscito il n. 45 di Cenerentola,
	quindicinale libertario
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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E' uscito il n. 45 di Cenerentola, quindicinale libertario. 

In questo numero

Cronaca:  Che cosa accade in Sudan?
                 Inghilterra: concluso il Forum Sociale Europeo
                 Cassazione: i parcheggiatori abusivi vanno condannati
                 Napoli: il business della patente si allarga
                 Modena: nessuna trattativa in corso per Libera

Dibattito: ''Contro il liberismo'' o ''contro il capitalismo''? 

Storia: Le cucine della via Emilia

Cinema:  CinquePerDue
                La mala educacion
                Volevo solo dormirle addosso 

Libri: La nuova economia del terrorismo 

Gran parte della rivista e' consultabile
nel sito:
www.cenerentola.info

Per l'abbonamento annuale (42 euro),
Conto Corrente Postale 29991163
intestato a
Luciano Nicolini
casella postale 1342
40124 BOLOGNA

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Message: 2
Date: Sat, 6 Nov 2004 20:25:23 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Manifestazione spettacolare davanti a C.P.T.
	di	ragusa 20 novembre 2004
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Comunicato stampa

Oggetto: 

19 novembre 2004 ore 17.30 sala avis 

Assemblea provinciale per la chiusura del il C.P.T di Ragusa, per l'abolizione della legge bossi fini 

20 Novembre 2004 dalle 8.00 alle 24.00

manifestazione spettacolo davanti al cpt di Ragusa 

Il coordinamento ibleo contro il razzismo e la mangiatoia organizzano il 20 novembre dalle 8 di mattina alle 24 una manifestazione politico spettacolare per la chiusura del Cpt davanti alle reti del centro  di via Colajanni a Ragusa, la maratona musicale è intitolata

" RADIO CLANDESTINA,

NESSUN ESSERE UMANO E' CLANDESTINO".

Abbiamo lanciato un'appello a tutti gli artisti siciliani per esprimere, proprio davanti al Cpt, la solidarietà  festosa e fattiva agli uomini,alle donne e ai bambini che fuggendo dalle condizioni di sfruttamento e oppressione dei loro paesi di origine sperano di trovare qui una condizione di vita dignitosa e invece vengono rinchiusi  in aberranti luoghi di detenzione in cui non esiste alcun riconoscimento dei diritti umani fondamentali.

La Musica che verrà suonata da dj e musicisti da tutta la Sicilia sarà folk e raggae.

Pensiamo che la musica tradizionale siciliana come il reggae sono espressioni della cultura popolare, e i popoli cantano la festa e il lavoro, l'amore e il riscatto, non la guerra e l'esclusione.

"Get up , Stand up, don't give up your fight

Get up stand up  stand up for your rights" bob marley.

" La terra è di cu la travagghia, pigghiati li banneri e li zappuna.

E prima ancora chi spuntassi l'arba ficiru conchi e scavaru fussuna". Ignazio buttitta.  

Hanno già aderito: surfatara roots caltanissetta, suddub caltanissetta , bass rocker palermo, hot lava catania, radio zammarra vittoria,ausufruttu ex calura,i 'milleni cl,trina crew rg, antonio maienenti rg,  

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Message: 3
Date: Sat, 6 Nov 2004 22:55:56 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Lettera di David Santini dal carcere Le
	Vallette di	Torino
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
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Lettera di David Santini dal carcere Le Vallette di Torino

La seguente lettera di David, spedita il 26/10, è giunta solo in data 5/11 ad alcuni compagni residenti nelle vicinanze di Torino.

26 ottobre 2004, Le Vallette

Ai/alle compagni/e del movimento anarchico e antiautoritario e agli uomini e donne di buon cuore,

Mi chiamo David Santini, sono un individuo anarchico sequestrato presso il lager delle Vallette, dove censura, isolamento e perquisizioni continuano inesorabili, con l'accusa di far parte di un'associazione sovversiva operante con sigle diverse sotto l'unico cartello denominato Federazione Anarchica Informale. Rivendico la mia identità di anarchico, contesto e respingo tali accuse.
Non faccio parte e mai ho fatto parte di nessuna associazione, ma esprimo massima solidarietà a chi "denuncia" le enormi ingiustizie di cui la nostra società è purtroppo vittima. Contesto e rimando al mittente le accuse inerenti questo fantomatico doppio livello, confessando che l'unico doppio livello del quale sono a conoscenza è quello della magistratura che indaga sul mio/nostro conto. Il primo livello, palese ed apparentemente legale, è quello adoperato dai magistrati inquirenti nell'avallare le tesi del nostro arresto e l'altro, occulto, praticamente illegale, infame e sordido aggiungo io, che è quello incentrato praticamente alla falsificazione delle prove e alla mistificazione di una lotta e di un pensiero, scatenato dalla polizia giudiziaria (vedi Digos e Ros viterbesi e romani).
Tali mistificazioni ed azioni infami fanno parte integrante di questa nostra dittatura democratica e trova nel carcere il luogo in cui poter dare sfogo alla reale natura persecutrice. È qui alle Vallette, come in qualsiasi altro carcere, che migliaia di detenuti sono costretti alla mercé dei propri carcerieri. È in questo luogo che l'11/10 sono stato protagonista involontario di un episodio che andrò a descrivervi.
Vengo accompagnato dalla guardia che "cura" la mia censura a ritirare un pacco al casellario. Appena entrato sento un pizzico nell'addome e appena ho il tempo di realizzare mi accorgo che l'addetto che doveva appunto consegnarmi il pacco mi aveva appoggiato un coltello sulla pancia. Lì per lì non metto bene a fuoco, rispondendo solamente di non permettersi più una cosa del genere. La sua risposta è che si è meravigliato che il coltello non fosse entrato. Attendo anche una reazione degli altri due, che sembra non si accorgano di nulla. Ritornato in cella, la rabbia continua a salire e mentre vengo accompagnato all'ora d'aria incontro nuovamente l'assistente che mi aveva accompagnato, col quale discuto pesantemente. La sua versione è che non si era accorto di nulla.
Il giorno successivo mi notificano il sequestro di una lettera in cui racconto l'episodio. Io rispondo nel non firmare tale notifica, asserendo che tale sequestro è una sporca manovra per non fare trapelare l'accaduto. E me ne vado.
Il giorno successivo ancora vengo chiamato a colloquio con il direttore in persona, il quale con tanto di codice penale alla mano mi chiarisce la legalità dell'avvenuto sequestro della lettera e del non accanimento nei miei confronti. Contemporaneamente mi informa di aver inoltrato una denuncia alla Procura di Torino riguardo al fatto accaduto. Rispondo che non credo alla loro giustizia e di non aver denunciato nessuno.
Questo è quanto.
Tale episodio non è che uno dei tanti che succedono in questi infami luoghi.
Dal canto mio nessun passo indietro, semmai una spinta in più nel desiderare una società libera, da sbarre e chiavistelli.

Un saluto ribelle!

Tittarello
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