[Presos] Digest di Contropotere, Volume 11, Numero 8

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Mon Feb 14 12:01:30 CET 2005


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Argomenti del Giorno:

   1. Grecia: Sul caso dell'anarchico Polykarpos Georgiadis
      (contropotere at inventati.org)


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Message: 1
Date: Sun, 13 Feb 2005 15:04:06 +0100
From: contropotere at inventati.org
Subject: [Contropotere] Grecia: Sul caso dell'anarchico Polykarpos
	Georgiadis
To: "Newsletter" <contropotere at inventati.org>
Message-ID: <000c01c511d4$f1f3c1b0$c3161a97 at kaoxnet>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"

Il 7 febbraio 2005 circa 300 persone hanno parteciptato in una
manifestazione di solidarietà indetta da vari gruppi anarchici
e individualità anarchiche ad Atene. Foto della manifestazione a
http://www.geocities.com/anarchist_assembly/gr/por_poly.htm e anche a
http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=321498
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LIBERATE L'ANARCHICO POLYKARPOS GEORGIADIS
Processo: 16 febbraio 2005 a Serres

Il 16 aprile 2004, Polykarpos Georgiadis è stato arrestato da alcuni
poliziotti in borghese in una strada di Salonicco, e portato al
commissariato centrale della città. Dopo una detenzione durata alcune
ore, i media hanno gioito nel presentare la versione poliziesca di "aver
arrestato un attentatore in flagrante". Sin dall'inizio hanno presentato
Georgiadis come autore di un numero non meglio precisato di attacchi
incendiari nella città. Infine, è stato anche accusato nei media di aver
incendiato una macchina (di proprietà di un'azienda privato di sicurezza)
parcheggiata nella strada dove è stato arrestato.

Negando tutte le accuse, Georgiadis afferma di essere da molto tempo un
bersaglio della polizia perché anarchico e anche i poliziotti che l'hanno
arestato ammettono che lo conoscevano già per via della sua militanza.
Georgiadis ha sottolineato anche che passava quotidianamente lungo la
strada dove è stato arrestato e che la polizia che lo pedinava sapeva
bene che quel percorso faceva parte del suo routine.

L'arresto è la consequenza di un tentativo disperato e futile da parte
della polizia di trovare i responsabili di una serie di attacchi
incendiari. Il caso fabbricato contiene dunque tutti gli elementi che
permetteranno alla polizia di salvarsi la faccia: infatti Georgiadis
viene accusato di tutta una serie di casi non ancora risolti e ci sono
voci contraddittorie che vogliono che abbia dei complici, il che
permetterebbe alla polizia di dire che ha "neutralizzato un'intera
organizzazione". Già ci sono state perquisizioni delle case di amici e
compagni di Georgiadis. Ma la pista degli investigatori presto si mostra
una strada chiusa. Le chiacchiere sui "complici" smetteranno insieme ai
tentativi di incolpare Georgiadis per le decine di azioni on ancora
risolti. Alla fine, rimarrà un'unica accusa ma i poliziotti che affermano
di averlo colto in flagrante non sono nemmeno in grado di mostrare
l'ordigno che avrebbe usato per questo fantomatico attacco incendiario.
In base a queste acuse fabbricate, Georgiadis è stato incarcerato il 20
aprile e ora, dopo 10 mesi di detenzione a Koridallos, verrà processato
il 16 febbraio nela città di Serres.

La persecuzione di Georgiadis fa parte di un attacco statale contro la
società e in modo specifico contro coloro che resistono in qualsiasi modo
i progetti per l'imposizione di una dittatura moderna di controllo e
repressione, sfruttamento e emarginazione.

Usando l'arma della "sicurezza" e coltivando un'atmosfera di terrore
tramite i media, lo Stato va all'attacco con l'imposizione di uno Stato
di Emergenza (con tanto di tribunali speciali per l'antiterrorismo, come
quello del cosiddetto "secondo processo contro la Lotta Popolare
Rivoluzionaria" iniziato il 7 febbraio, celle di isolamento, misure
"anti-terroristiche", l'assedio poliziesco della strade e l'espansione
dei sistemi di sorveglianza), per eliminare e isolare qualsiasi voce e
atto di resistenza, per intimidire la società e costringerla a
sottomettersi.

Contro il terrorismo dello Stato e la fabbricazione del consenso sociale,
noi opponiamo la solidarietà, coscienti che lo Stato, nel perseguire uno
di noi, non vuole dover rispondere a tutti di noi.

CHE LA NOSTRA ARMA SIA LA SOLIDARIETA'

LIBERTA' PER TUTTI GLI OSTAGGI DELLO STATO


Assemblea aperta degli anarchici e anti-autoritari
Febbraio 2005

http://www.geocities.com/anarchist_assembly/en/polynew.htm

traduzione di ainfos
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