[unomada-info] [Fwd: [Uninomade] Esc :: LUM - Lessico marxiano]
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Vie Dic 8 16:18:42 CET 2006
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Subject: [Uninomade] Esc :: LUM - Lessico marxiano
Date: Thu, 7 Dec 2006 23:20:10 +0000 (GMT)
From: francesco raparelli <rifo78 en yahoo.it>
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To: uninomade en globalproject.info
CC: Emiliano Viccaro <emivic en libero.it>, sansonetti en carta.org
www.escatelier.net <http://www.escatelier.net>
Lessico marxiano
12 concetti per pensare il presente
Ogni volta che un lavoro culturale trova riparo tra le mura, spesso un
pò fatiscenti, di un centro sociale, accade l'apertura di una sorta di
zona di sperimentazione: si mettono in discussione le modalità
tradizionali di trasmissione del sapere, la “ricezione” si scrolla di
dosso tutta la passività a cui scuola e università addestrano, e
comincia un processo attraverso il quale le parole spese, profuse e
scambiate possono diventare strumenti di azione politica. Passando nei
tunnel sotterranei della riappropriazione critica che le soggettività
esercitano, ravvivano quindi la capacità di aggredire lo stato di cose
esistenti.
Da qui l’esigenza di rileggere Marx contro la miseria del marxismo e la
vulgata accademica, che ci propongono puntualmente un teorico
determinista o utopista, precursore del socialismo reale o addirittura
inconsapevole profeta del pensiero liberal, come la recente biografia di
Attali sostiene.
Un lavoro culturale su Marx, attraverso un lessico che ne ripercorre
alcuni dei concetti-chiave, partecipa dell'apertura di una zona di
sperimentazione a un grado particolarmente elevato, e questo proprio
perchè tutta l'opera del barbone di Treviri si posiziona sul crinale fra
teoria e prassi politica, dentro il campo di tensione nel quale le
conquiste del sapere divengono forza materiale di trasformazione della
società , all'insegna partigiana dell'ultima tesi su Feuerbach, secondo
la quale i filosofi hanno interpretato il mondo a sufficienza, e si
tratta, oggi come allora, di trasformarlo.
Marx, e questo ce l'ha ricordato Derrida, è oggi il fantasma che si
aggira nell'impero. Fukuyama e il tentativo di chiudere la storia entro
i confini dello sviluppo del capitale e seppellirla sotto le macerie del
muro di Berlino, hanno provato a uccidere un fantasma, che vive però
ancora: lo abbiamo visto nel recente ciclo di lotta che è passato da
Seattle a Genova, lo abbiamo visto nelle lotte dei contadini indiani,
nel Messico zapatista, nelle nuove lotte operaie in Cina, nelle Mayday
dei precari. Nell'impero scava ancora la vecchia talpa marxiana.
Ciò che non sarà questa serie di voci marxiane è il tentativo di
rapportarsi a una tradizione in quanto tale, con tutto il carico di
dogmatismo che l'operazione comporta. In altri termini, non si tratta di
ristabilire il canone dell'ortodossia, né di scoprire il “vero” Marx nei
labirinti vertiginosi dei marxismi che gli sono succeduti. Del resto, lo
stesso Marx aveva saggiamente premesso di non aver nulla a che spartire
con i marxisti. A un altro tipo di operazione esprimiamo estraneità e
inimicizia: quella che mira alla separazione del Marx scienziato della
società da quella del Marx agitatore e organizzatore politico. Questo
tipo di operazione è avvenuta sotto l'egida della rilettura kantiana,
per prima esercitata da Bernstein, oppure sotto la lente weberiana, e
molte altre ancora: si è sempre trattato di un'operazione di esorcismo
del carattere spettrale del pensiero marxiano, la normalizzazione del
suo segno sovversivo, nascosta dall'esigenza formale di trovare una
descrizione oggettiva della società capitalista sfrondata dall'interesse
rivoluzionario.
Né poi ci interessa il Marx dell’accademia, quello della minuziosa
ricostruzione filologica delle tappe e della formazione del suo
pensiero. A parte alcune eccezioni, come Rosdolsky, Althusser e Dussel,
che costruiscono i ponti tra l'esercizio filologico e l'utilizzo
politico della rilettura di Marx, troppe volte si è trattato di
imbalsamare Marx in una mummia dell’erudizione senza parzialità, o
dell’ideologia senza attualità.
Pensiamo invece che l'incursione nell'opera marxiana attraverso
l'occasione di alcune voci, affidate all'approfondimento di altrettanti
studiosi, la cui conoscenza della materia è nota e affidabile, può
prestarsi all'apertura di quella zona di sperimentazione cui accennavamo
all'inizio. Una zona che è possibile attraversare in molteplici modi: da
chi desidera un momento di riavvicinamento a un pensatore così
importante, a chi vuole inoltrarsi sul sentiero dell'adeguamento ai
tempi del pensiero di Marx, e scoprire cosa succede nel passaggio di
fase dalla grande industria al general intellect. Oppure a chi vuole uno
stimolo alla propria curiosità , o ancora un'occasione per iniziare a
frequentare per davvero il pensatore più citato e meno letto al mondo.
Quello che vogliamo incontrare nel lessico, dunque, è un Marx riletto
dall’operaismo e dalla critica femminista, irriducibilmente di parte e
continuamente piegato all’azione politica, che ci parla dell’attualità
in modo diretto e non attraverso il ventriloquio dell’ortodossia. Così,
attraverso qualcosa che assomiglia a delle voci di enciclopedia del
comunismo, ma che dell'enciclopedia non vuole condividere il carattere
di codificazione e canonizzazione del sapere, si vuole intraprendere un
percorso di formazione, per avvicinare i più giovani all'opera di Marx,
di approfondimento delle tematiche, e di attualizzazione delle categorie
marxiane alla luce delle recenti trasformazioni del vivere e del lavorare.
Il seminario promosso dalla LUM
<http://www.escatelier.net/index.php?option=content&task=view&id=35> è
composto da 12 relazioni che metteranno a tema altrettanti concetti,
parole-chiave della produzione teorica marxiana. Ogni relazione sarà
preceduta da una breve introduzione e dalla distrubizione di materiali
curati dagli stessi relatori. Gli abstract delle relazioni e le
relazioni per esteso saranno scaricabili e ascoltabili sul sito
www.escatelier.net <http://www.escatelier.net/>.
il programma:
http://www.escatelier.net/index.php?option=com_content&task=view&id=150&Itemid=174
<http://www.escatelier.net/index.php?option=com_content&task=view&id=150&Itemid=174>
(tutti gli appuntamenti inizieranno alle ore 16:30)
12 dic
Forza lavoro – Paolo Virno
18 dic
Storia – Augusto Illuminati
30 gen
Lavoro produttivo e improduttivo – Antonio Negri
16 feb
Accumulazione originaria – Sandro Mezzadra
2 mar
Diritto – Michele Surdi
16 mar
Classe – Mario Tronti
30 mar
Cooperazione – Marco Bascetta
13 apr
Astrazione determinata – Paolo Vinci
25 apr
Socialismo del Capitale – Christian Marazzi
11 mag
Democrazia – Stefano Petrucciani
18 mag
Produzione/Riproduzione – Alisa Del Re
25 mag
Legge del valore – Carlo Vercellone
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